120 tecnici, tra ingegneri e geometri, hanno ben volentieri aderito alla richiesta della compilazione dei Fast. L’appello era stato lanciato da Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche, per l’avvio, il 30 gennaio, del sistema regionale di gestione nella compilazione delle schede sui Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto, trasferito dal Dicomac alla Regione. Attraverso i Fast si prevede una rapida ricognizione da farsi o su singole abitazioni o a tappeto su tutti gli edifici ubicati in aree perimetrate indicate dagli stessi Sindaci, poichè rivestono la carica comunale di protezione civile. Attraverso questa scheda è possibile eseguire: l’identificativo della struttura analizzata; la mappa dell’edificio; le caratteristiche tecniche; la destinazione d’uso; la struttura portante; l’esito FAST. Al termine, le opzioni possibili sono: AGIBILE NON UTILIZZABILE NON UTILIZZABILE SOLO PER RISCHI ESTERNI SOPRALLUOGO NON ESEGUITO. Sono già al lavoro sessanta squadre, un numero alto a conferma dell’ottimo lavoro che si sta svolgendo. Bisogna continuare su questa strada,ha ribadito il governatore all’ANSA, volendo ringraziare tutti coloro che hanno aderito all’appello accorato con il quale lui stesso aveva chiesto ai tecnici “uno sforzo straordinario”. Tutti si stanno adoperando per un servizio alla comunità – ha aggiunto -, e si tratta di una sfida grandissima, un passaggio fondamentale per accelerare il processo della ricostruzione. Sono oltre 24.700 le verifiche Fast che sono state eseguite nelle Marche su edifici privati in base agli ultimi dati ottenuti- ed è stato reso particolarmente complicato dal susseguirsi di continui e ripetuti eventi sismici. Il presidente delle Marche ha sottolineato inoltre la possibilità di acquistare immobili da destinare ai terremotati direttamente da parte delle Regioni. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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