Digitalizzazione degli edifici: elemento chiave per la sostenibilità, l’efficienza e il benessere 09/01/2025
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Chi paga in caso di infiltrazioni in condominio: come provare la responsabilità e chiedere il risarcimento 31/12/2024
Ri-formare Milano è una mostra voluta e realizzata dalla Scuola di Architettura e Società del Politecnico di Milano in collaborazione con l’Assessorato all’Urbanistica, Edilizia Privata, Agricoltura del Comune di Milano e con il supporto della Fondazione Politecnico di Milano. Circa 40 tra laboratori e corsi di progettazione hanno lavorato per esplorare la possibilità di rimettere in circolo aree ed edifici in stato di degrado e abbandono, di proprietà pubblica e privata. La mostra espone oltre cento progetti sviluppati dagli studenti della Scuola, avendo come base l’indagine comunale sui fenomeni di dismissione e abbandono di immobili, spazi e servizi nel territorio milanese. I progetti propongono diverse scale di intervento e diverse connotazioni disciplinari – progettazione architettonica e urbana, urbanistica, tecnologia, restauro e conservazione – e sono finalizzati a delineare scenari, spesso alternativi, di riutilizzo funzionale, di riconversione – anche per usi temporanei – e di adeguamento tecnologico di un patrimonio rilevante per dimensione e per diffusione nella città. Alcuni specifici approfondimenti, per aree o a tema, sono stati realizzati attraverso l’indagine fotografica, sviluppata in corsi dedicati. Per la sua valenza didattica, scientifica e operativa, Ri-formare Milano si colloca nel solco dell’impegno della Scuola di Architettura e Società nel proporsi come luogo di elaborazione e sperimentazione progettuale per il territorio milanese e di confronto con gli attori pubblici e con la società civile. Le aree su cui sono stati sviluppati i progetti sono dodici e su alcune di esse si è concentrato un maggior numero di progetti. Considerando le aree di maggiori dimensioni, collocate nel settore est della città, vari gruppi hanno lavorato sull’ex-macello in viale Molise e sulla caserma Rubattino. Si tratta di aree con caratteristiche, stato di degrado e ipotesi di riutilizzo funzionale molto diversi: abbandono e completa dismissione – tranne che nelle Palazzine Liberty sul viale Molise – per l’ex-macello per il quale gli esercizi progettuali hanno ipotizzato in genere la realizzazione di nuova residenza e servizi innovativi e l’ampliamento della dotazione di verde urbano; condizione di separatezza dal contesto, legata alla specifica attuale destinazione, per la caserma Rubattino per la quale gli scenari ipotizzati hanno in genere puntato su una futura maggiore integrazione nel tessuto urbano circostante attraverso l’apertura del recinto. Per l’insieme di aree ad est della cintura ferroviaria e della tangenziale – via Bonfadini-Pestagalli, via Mecenate, via Monneret de Villard – i progetti hanno affrontato le problematiche legate all’impatto morfologico e sociale che accompagna tali presenze infrastrutturali, che determinano la creazione di spazi marginali, che danno spesso luogo a usi informali di difficile integrazione. Ad essi sono stati contrapposti gli scenari di nuovi paesaggi urbani, dove il vuoto è parte integrante dei progetti di riqualificazione. Il tema dei grandi vuoti in rapporto da un lato alla città compatta e, dall’altro, al territorio agricolo è stato affrontato nei progetti per l’area di Porto di mare, nell’estremo sud in continuità con il Parco Agricolo Sud Milano. Gli scenari hanno posto in evidenza le molte soluzioni alternative che possono essere formulate per gli stessi ambiti, sottolineando il ruolo non solo ideativo ma anche analitico e pedagogico del progetto architettonico e urbano. Altri esercizi hanno riguardato complessi residenziali consolidati come il quartiere Case bianche, che necessitano di adeguamento tecnologico e distributivo per recuperare buoni standard abitativi. Di scala diversa sono i progetti che affrontano singoli lotti da riqualificare, talvolta collegati a sistema come nel caso di corso XXII Marzo e piazza Santa Maria del Suffragio, scelti da molti gruppi come palestra per progetti residenziali e di spazio pubblico nel tessuto consolidato, a dimostrazione di come sia possibile avviare processi di valenza urbana a partire da singoli interventi di qualità. In questo gruppo rientra il caso dell’ex cinema Maestoso, lotto d’angolo in posizione strategica ove le esplorazioni progettuali hanno contemplato sia l’opportunità di aggiornare e integrare la funzione originaria, che possibilità trasformative radicali, comunque attraverso una progettualità attenta ai valori architettonici e urbani dell’intorno. Nella parte centrale della città sono stati proposti alcuni casi di valore emblematico per la relazione tra progetto contemporaneo e tessuto storico, come nel caso d’abbandono di un interno urbano in Via Lamarmora-Via Orti e come nel caso del Garage San Remo nei pressi di via Torino, uno dei tasselli mai risolti del progetto incompiuto della “racchetta”, per il quale è stato proposto un ostello di nuova generazione con uno spazio multiuso a piano terra. Per quello che abbiamo definito “dismesso d’autore” – la Torre Galfa – gli studenti hanno lavorato tenendo conto dell’importanza di mediare tra la riqualificazione funzionale e il rispetto per le testimonianze dell’architettura contemporanea, in particolare in una città come Milano dove il contemporaneo costituisce ormai ampia parte dell’identità urbana. La mostra è aperta presso la Triennale di Milano – Viale Alemagna, 6 – Milano, fino al 31 agosto www.comune.milano.it Ri-formare Milano 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
23/12/2024 Annunciati i 12 finalisti del Wood Architecture Prize by Klimahouse A cura di: La Redazione Annunciati i 12 finalisti del Wood Architecture Prize 2025 by Klimahouse che celebrano il legno come ...
11/11/2024 Smart Building Levante 2024: Bari al centro della transizione green e digitale A cura di: La Redazione Smart Building Levante 2024, a Bari il 14 e 15 novembre, occasione per scoprire le ultime ...
28/10/2024 Restructura 2024: recupero, riqualificazione e rigenerazione per un’edilizia sostenibile A cura di: La Redazione Restructura 2024 torna a Torino dal 21 al 23 novembre, mettendo al centro il recupero, la ...
18/09/2024 CALL4IDEAS di Restructura: riconoscimento ai migliori progetti di retrofit in Italia Aperte le candidature per la CALL4IDEAS di Restructura che seleziona i 6 migliori progetti di retrofit ...
30/07/2024 BAU 2025, focus su costruzioni climate-friendly BAU 2025 a Monaco: focus su costruzioni climate-friendly, innovazioni per ridurre emissioni e migliorare la resilienza ...
19/06/2024 Mondial du Bâtiment 2024: tra sfide attuali e prospettive future Torna dal 30/9 al 3/10 "le Mondial du Bâtiment", evento internazionale di riferimento per i settori ...
31/05/2024 SED 2024: successo per il Salone dell’Edilizia di Caserta SED Caserta si è confermato l'evento di riferimento per la filiera dell’edilizia nel Centro-Sud Italia. Appuntamento ...
24/05/2024 Successo per l’edizione 2024 di MCE - Mostra Convegno Expocomfort Ottimi numeri per la la 43a edizione di MCE - Mostra Convegno Expocomfort, evento dedicato ai ...
14/05/2024 MECI, innovazione e sostenibilità in edilizia Torna a LarioFiere dal 16 al 18 maggio, MECI con una spiccata attenzione verso la sostenibilità ...
06/05/2024 Milano Arch Week 2024: l'Architettura Debole per la trasformazione urbana A cura di: Raffaella Capritti Torna dal 20 al 26 maggio Milano Arch Week sul tema dell'"Architettura debole". Occasione di dialogo ...