A cura di: Federica Arcadio Il progetto RIPARA ha portato alla creazione di sistemi antisismici dal minimo impatto visivo, capaci di resistere a oltre due volte le accelerazioni registrate durante il sisma del 2016. Queste soluzioni sono state testate sulle tavole vibranti del Centro Ricerche ENEA Casaccia, una delle infrastrutture più avanzate d’Europa per la simulazione di eventi sismici. Tecnologie all’avanguardia per edifici storici Durante la prima fase del progetto, i ricercatori hanno ricostruito murature tipiche degli edifici storici dell’Italia centrale utilizzando materiali prelevati dalle macerie del terremoto del 2016. Questi muri sono stati poi sottoposti a simulazioni sismiche sulle tavole vibranti del Centro Ricerche ENEAper replicare le scosse del terremoto. Successivamente, sono state implementate due innovative tecniche di rinforzo: Capochiavi integrati: piccoli elementi inseriti nella muratura facciavista per garantire la tenuta delle pareti. Nastri metallici invisibili: strisce metalliche inserite tra la malta e le pietre, invisibili dall’esterno, per rinforzare ulteriormente la struttura. Entrambe le tecnologie sono state integrate con un sistema di monitoraggio basato su sensori in fibra ottica, sviluppato da ENEA e Università degli Studi di Roma Tre, che permette di tenere sotto controllo lo stato di salute strutturale dell’edificio senza alterarne l’aspetto estetico, assicurando affidabilità e durabilità. I muri rinforzati con queste nuove tecnologie hanno dimostrato una resistenza doppia rispetto a quelli non rinforzati, rimanendo intatti durante simulazioni che replicavano le accelerazioni del sisma del 2016. Questo risultato conferma l’efficacia delle soluzioni sviluppate e rappresenta un passo avanti significativo nella protezione del patrimonio edilizio storico italiano, in particolare per rinforzare le costruzioni in pietra facciavista. Il futuro della sicurezza sismica Le tavole vibranti del Centro Ricerche ENEA Casaccia, capaci di muoversi nelle sei dimensioni spaziali per replicare fedelmente le condizioni di un terremoto, sono tra le più avanzate al mondo. Queste infrastrutture consentono di testare le tecnologie più mature per applicazioni in ingegneria civile e beni culturali, contribuendo a migliorare costantemente le tecniche di protezione sismica. Il laboratorio di Analisi e Modelli per le Infrastrutture Critiche e i Servizi Essenziali, dove si trovano le tavole vibranti, è dotato di un sistema di motion capture 3D e di una tecnica di elaborazione avanzata che amplifica i piccoli movimenti degli oggetti testati, identificando le parti più vulnerabili. Grazie a tecnologie invisibili e sistemi di monitoraggio avanzati, è possibile coniugare la conservazione estetica con la sicurezza strutturale, garantendo una resistenza sismica superiore. Queste tecnologie non solo preservano il nostro patrimonio culturale, ma possono diventare un modello per la protezione degli edifici storici in tutto il mondo. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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