Contributo degli edifici alla sostenibilità: cos’è e come funziona la nuova norma UNI 11973:2025 18/04/2025
Il Corso CEIM si conclude con successo: 40 nuovi consulenti esperti in impermeabilizzazione 01/04/2025
Pubblicato dall’Ufficio Studi della Camera il Rapporto aggiornato al 31 maggio 2018 dedicato alla programmazione infrastrutturale e alla realizzazione delle opere e degli interventi, considerate le modifiche introdotte dalla norma L’Ufficio Studi della Camera dei Deputati ha pubblicato il Rapporto, realizzato in collaborazione con il Cresme e con l’Autorità nazionale anticorruzione, aggiornato al 31 maggio 2018 “Infrastrutture strategiche e prioritarie. Programmazione e realizzazione”, che propone un aggiornamento dello stato di attuazione, programmazione e realizzazione delle infrastrutture strategiche, considerando gli aggiornamenti normativi. Il primo capitolo è dedicato all’analisi della programmazione, considerando la normativa sulle infrastrutture prioritarie presente nel Codice dei contratti pubblici, sia i diversi allegati ai DEF, che sono stati trasmessi al Parlamento nel corso degli ultimi anni. Nei capitoli 2-5 si analizza nel dettaglio lo stato di avanzamento delle infrastrutture strategiche e prioritarie, grazie alla collaborazione con i tecnici del Cresme e ai dati ed alle informazioni forniti dall’Anac. Il sesto capitolo approfondisce i dati che riguardano il mercato delle opere pubbliche. Un primo importante dato che emerge è che per la realizzazione delle opere programmate in un elenco di infrastrutture siano necessari 317 miliardi di euro, tra infrastrutture prioritarie e non. 166,3 miliardi (il 52,5% del totale di 317) sono relativi alle opere considerate prioritarie, in cui siano comprese alcune infrastrutture strategiche già programmate negli anni passati e nuovi interventi prioritari individuati con l’allegato al DEF 2017. Per la loro realizzazione sono disponibili 130 miliardi. I rimanenti 150,8 miliardi (sui 317 totali) si riferiscono a opere non prioritarie inserite comunque nella programmazione delle infrastrutture strategiche, per queste la copertura finanziaria è di 60 miliardi, 26 dei quali di risorse private. Il documento evidenzia per le infrastrutture prioritarie uno stato di avanzamento più maturo rispetto alle non prioritarie: sono partiti più lavori e comunque è maggiore la percentuale degli interventi con obbligazioni giuridicamente vincolanti (30,6% contro un 7% per le opere non prioritarie). Le opere prioritarie comprendono infrastrutture ferroviarie (con interventi anche relativi all’adeguamento tecnologico e la velocizzazione delle linee esistenti, la sicurezza sotto il profilo sismico ed idrogeologico ), stradali, metropolitane, porti, interporti, aeroporti e il Mo.S.E. Nell’ambito dei nuovi interventi prioritari cresce il ruolo degli aeroporti (con interventi principalmente relativi allo sviluppo degli aeroporti di Fiumicino, Malpensa e Venezia), dei porti e degli interporti (con la realizzazione di interventi per i collegamenti ferroviari e stradali e il miglioramento della accessibilità marittima). Le opere non prioritarie comprendono infrastrutture stradali, ferroviarie, metropolitane, porti, interporti, aeroporti, schemi idrici, reti energetiche ed edilizia pubblica. Il costo delle infrastrutture prioritarie per il 55% interessa le regioni del centro Nord, pari a circa 92 miliardi di euro; il 29%, circa 48 miliardi, le regioni del sud e nelle isole. Per il 16% si tratta di interventi non riconducibili a uno specifico territorio perché riferiti ai nuovi programmi di interventi diffusi sulle reti ferroviarie e stradali inseriti nei contratti di programma di RFI e di Anas. In generale il mercato delle opere pubbliche evidenzia segni di ripresa sia per quanto riguarda le progettazioni che sul fronte delle gare e dal 2018 anche per quel che concerne le aggiudicazioni. Si segnala inoltre la progressiva crescita, dal 2016, delle procedure di gara che prevedono l’utilizzo di metodi e strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, in cui rientra il Building Information Modeling (BIM), con riferimento ai bandi per servizi di sola progettazione e ai bandi di progettazione ed esecuzione dei lavori. Secondo i dati, tra il 2016 e il 2017, il numero di bandi è cresciuto del 19,4%, mentre l’importo in gara è più che raddoppiato (+118,9%). Il trend è proseguito anche nei primi 6 mesi del 2018, rispetto allo stesso periodo del 2017, il numero di bandi è aumentato del 28,8% e gli importi del 29,9%. In crescita, dopo la flessione del 2016, anche i bandi per la realizzazione di opere pubbliche: +11% per il numero di gare, +5% per gli importi. In aumento nei primi 6 mesi del 2018 anche le aggiudicazioni di opere pubbliche superiori al milione di euro. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
16/04/2025 Cemento a ridotto impatto ambientale dalla lolla di riso e scarti della pietra piasentina UniUd e Alpacem con il progetto europeo Sitar producono un cemento green realizzato con pietra piasentina ...
31/03/2025 Efficienza energetica e mercato immobiliare vanno a braccetto Il report ENEA sul mercato immobiliare 2024 evidenzia l'interesse crescente per gli immobili meno energivori. Buone ...
24/03/2025 Incentivi edilizi e sostenibilità: le nuove prospettive per una rigenerazione responsabile Quali sono gli impatti ambientali degli incentivi edilizi? Le nuove linee guida della Camera puntano su ...
21/03/2025 Pambianco: trend positivo nelle costruzioni ma calo nel real estate Analisi Pambianco sugli andamenti dei settori delle costruzioni e del real estate nel 2024: crescita stabile ...
21/03/2025 Le emissioni del settore edilizio si fermano: un segnale positivo ma non sufficiente nella lotta al cambiamento climatico Rapporto UNEP: per la prima volta dal 2020, le emissioni del settore edilizio non sono aumentate, ...
18/03/2025 Smart Building in Italia: 200mila posti di lavoro entro il 2030 e il ruolo della formazione Gli smart building sono un'opportunità per l’occupazione edilizia. Servono competenze green e smart: introvabile il 57,6% ...
31/01/2025 Pompe di calore, protagoniste della transizione energetica Studio Assoclima e TEHA: il ruolo delle pompe di calore per decarbonizzazione, competitività e politiche energetiche ...
17/01/2025 Edilizia green: il “nuovo cemento" naturale RiceCyclingWall RiceCyclingWall è il nuovo cemento naturale di Ricehouse, realizzato con gli scarti del riso, perfetto per ...
15/01/2025 Lo stabilimento Fassa di Calliano tra i cantieri della transizione ecologica di Legambiente A Calliano la cava sotterranea e polo produttivo di Fassa per la produzione di Gypsotech uniscono ...
13/01/2025 Superbonus e aumento dei costi di costruzione, cosa rivela lo studio di Bankitalia A cura di: Adele di Carlo Un recente studio della Banca d'Italia rivela l’impatto che il superbonus ha avuto sulla crescita dei ...