La tecnologia PERI protagonista nella costruzione delle torri di Porta Nuova Garibaldi

PERI

Il progetto per la sua complessità, ha richiesto un know how e delle competenze specifiche. PERI, grazie alla vasta esperienza dei propri ingegneri e ai propri prodotti che sono frutto di expertise maturate in numerosi cantieri in tutto il mondo, ha risposto alle richieste dell’impresa Colombo Costruzioni, contribuendo a definire una programmazione precisa delle fasi di lavorazione, oltre a mettere in campo i più avanzati sistemi di cui dispone. Il quasi totale impiego di calcestruzzo gettato in opera (fatta eccezione per le sole rampe delle scale) e la complessità geometrica della struttura hanno richiesto un notevole impegno per mettere a punto la soluzione ideale di cassaforma, sistema di ripresa e attrezzature provvisionali accessorie. Obiettivo di Peri è stato quello di individuare un ciclo ottimale di costruzione dei nuclei ascensore, dei pilastri e dei solai, minimizzando i tempi e rispettando i più elevati standard di sicurezza. PERI ha, infatti, colto la sfida di completare un piano a settimana, contribuendo di fatto ad accelerare la costruzione delle due imponenti torri.

Dei due edifici a torre, quello denominato „A“, ossia il più alto, raggiungerà con l’antenna i 220 m: questo edificio rappresenta un nuovo record in Italia proprio in termini di altezza. L’edificio „B“ raggiungerà invece i 102 metri. Le due torri avranno rispettivamente 32 e 23 livelli fuori terra e 4 piani interrati.

La struttura delle due torri è in calcestruzzo armato gettato in opera, con tre nuclei scala-ascensore (uno centrale e due laterali), pilastri circolari in c.a. (con diametro 130 cm alla base e 45 cm in sommità) e solai in c.a. realizzati in opera di circa 900 mq per piano, di spessore 22,5 cm e capitelli sopra i pilastri sottosporgenti di 22,5 cm. La torre “A” prevede un ulteriore nucleo ascensore che termina a circa 63 m dal livello della piazza.

All’interno del cantiere vengono utilizzati diversi tipi di sistemi che costituiscono nel complesso la soluzione proposta.
2500 mq di cassaforma a telaio SKYDECK sono utilizzati per garantire una veloce realizzazione dei solai: il sistema, grazie alla sequenza sistematica d’assemblaggio e al dispositivo “testa a caduta”, che permette il disarmo anticipato della cassaforma, garantisce brevi cicli di produzione dei nuclei.

La cassaforma a travi per pareti VARIO, alta 4,20 m, componibile, personalizzabile e in grado di risolvere qualunque geometria, è stata preassemblata presso il centro assemblaggi PERI e montata sul sistema di ripresa ACS (Automatic Climbing System) in cantiere. All’interno del sito sono presenti 3 sistemi di ripresa autosollevante ACS (Automatic Climbing System) per ciascun edificio, per un totale complessivo di 34 piattaforme, 19 centraline idrauliche, 101 martinetti e strutture di sostegno per due bracci di distribuzione del calcestruzzo. Il sistema di ripresa auto sollevante ACS permette di lavorare senza l’ausilio della gru, che viene pertanto destinata ad altre lavorazioni, e di accelerare le diverse fasi del processo costruttivo rese indipendenti l’una dall’altra.

Oltre al sistema di ripresa ACS, in cantiere sono utilizzati 250 m di paramento di protezione del sistema di ripresa RCS-P per racchiudere completamente il perimetro dei fabbricati: in questo modo, anche a notevole altezza, il piano di lavoro è sicuro per gli addetti presenti in quota, così come per quelli che operano ai livelli più bassi perché, grazie al paramento, viene scongiurata la caduta di oggetti dall’alto. Due ascensori RCS-Lift sono stati inoltre integrati nella soluzione RCS-P: questi permettono di trasportare i pannelli della cassaforma per solai SKYDECK ai piani superiori, senza utilizzare la gru.
La piattaforma a ripresa RCS-C viene invece impiegata per la realizzazione di setti di seconda fase nel nucleo centrale. Dal punto di vista dell’ottimizzazione delle risorse, i sistemi di ripresa auto sollevanti utilizzati hanno quindi consentito di limitare il numero delle gru presenti in cantiere.

Per il nucleo aggiuntivo della torre più alta, ossia la “A”, viene anche utilizzato il sistema di ripresa CB che ha la funzione di sostenere le casseforme per pareti in quota.

Le pareti di seconda fase del nucleo centrale sono costruite utilizzando la cassaforma a telaio modulare e leggera per pareti Domino. La cassaforma a telaio per pareti TRIO è stata invece sfruttata nel getto dell’ultima fase del nucleo aggiuntivo della torre “A”. Per la realizzazione dei pilastri circolari sono state infine utilizzate 70 unità di cassaforma SRS.

Per ulteriori informazioni
www.peri.it

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