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Dall’inizio del 2015 ci sono stati ben nove crolli all’interno di edifici scolastici. Torna nuovamente all’ordine del giorno, quindi, l’impegno preso dal Governo sulle Scuole Sicure. Giusto per dare qualche dato, secondo l’analisi di Legambiente, oltre il 70% degli edifici scolastici ha lesioni strutturali e in un caso su tre non vengono effettuati interventi. Oggi l’Edilizia scolastica è al centro dell’attenzione del governo del Friuli Venezia Giulia. Con l’obiettivo, come hanno annunciato la presidente, Debora Serracchiani, e l’assessore competente, Mariagrazia Santoro, di fare in modo che “i nostri figli possano frequentare scuole sicure, attraverso opportuni interventi che ne garantiscano l’incolumità, scuole belle, grazie a un’attenta manutenzione ordinaria e straordinaria, e scuole nuove, con la costruzione di nuovi edifici”. Tutto parte dall’anagrafe dell’edilizia scolastica, “un lavoro prezioso, portato a termine grazie alla stretta collaborazione tra Regione (che ha istituito un apposito Servizio), Comuni, Province e Ufficio scolastico regionale” che, secondo Serracchiani, “ci dà la possibilità di intervenire a 360 gradi su un tema delicatissimo al quale abbiamo prestato attenzione fin dal primo momento, utilizzando fondi regionali, nazionali ed europei”. Anagrafe, obbligatoria dallo scorso anno grazie ad una legge regionale, che è dunque, secondo Santoro, “lo strumento di conoscenza, di costante misurazione del fabbisogno, di controllo”. 1.204 in totale gli edifici censiti: scuole di ogni ordine e grado, anche paritarie. 700 le richieste complessive pervenute, articolate tra realizzazione di nuovi stabili, manutenzione ordinaria e piccoli ampliamenti, adeguamento sismico, efficientemente energetico. Si tratta, ovviamente, di “desideri per un sistema ottimale, perfetto”, cui la Giunta regionale intende dare risposte sulla base delle priorità attraverso una programmazione triennale suddivisa, come ha spiegato Santoro, in quattro filoni: interventi urgenti da realizzare con fondi regionali (1,5 milioni a disposizione nel 2015); interventi sulle scuole dell’infanzia, sempre attraverso fondi regionali (1.150.000 euro); e soprattutto un bando per ripartire fondi strutturali europei della programmazione POR-FESR 2014-2020 per l’efficientamento energetico (complessivamente 34,5 milioni, di cui 28 dall’Europa) e un Piano regionale triennale per il quale vi sono a disposizione nel 2015 risorse per 29 milioni di euro attraverso un mutuo della Banca Europea degli investimenti. Dall’anagrafe emerge un quadro, in Friuli Venezia Giulia, non omogeneo. Ad una situazione triestina che deve fare i conti prevalentemente con la vetustà degli istituti scolastici corrisponde una pordenonese più recente e quindi con minori criticità. Contestualmente nelle aree colpite dal terremoto del ’76 tutte le scuole hanno adottato le migliori misure antisismiche, ma nel costruirle si è data poca attenzione alla questione energetica, che ovviamente influisce sulle spese di gestione e sui livelli delle emissioni di CO2. La necessità dell’adeguamento antisismico è invece di attualità solo da poco nel Goriziano, mentre la provincia udinese, esclusa le aree terremotate, fa registrare in particolare esigenze legate ad accorpamenti di istituti. Sulla base dell’anagrafe, hanno annunciato Serracchiani e Santoro, già nella riunione della Giunta regionale in calendario venerdì prossimo, approveremo ufficialmente una graduatoria, che manderemo al ministero dell’Istruzione”. I criteri sono quelli definiti dal Governo, anche attraverso il Decreto del Fare, e danno priorità all’avanzato livello di progettazione, ovvero alla cantierabilità, nonché alla possibilità di completare lavori già avviati, al risparmio energetico e al rischio sismico. Una sessantina le domande, tra le 700 pervenute, cui si intende dare una risposta con le prime risorse disponibili. Dopo di che si scorrerà la graduatoria man mano che saranno assegnati altri fondi. Come hanno ricordato sia Serracchiani sia Santoro, questi nuovi interventi si innestano in un’azione a favore dell’edilizia scolastica che è stata costante fin dall’inizio della legislatura, due anni fa. In particolare è stato istituito un Fondo per le Emergenze con una dotazione di 1,5 milioni all’anno. E’ stata garantita la sicurezza antisismica di due scuole e due palestre a Fiume Veneto, Udine e Casarsa, per oltre 4,3 milioni di euro. Sono già stati spesi 17,2 milioni di euro per la messa in sicurezza di 55 scuole, attraverso il Decreto del Fare e i provvedimenti del Governo Renzi. E sono stati liberati spazi finanziari nazionali e regionali per 14,5 milioni, messi a disposizione dei Comuni. Parallelamente nel 2014 è stato prodotto un bando per quanto riguarda gli edifici della prima infanzia: 43 le domande ricevute, 14 finanziate lo scorso anno, altre 13 lo saranno nel 2015, per un totale di oltre 1,5 milioni. Il 22 aprile verrà resa pubblica l’Anagrafe dell’edilizia scolastica Edilizia scolastica all'attenzione del Governo 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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