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[post_content] => Casseforme a telaio TRIO - Casseforme a telaio per la realizzazione di pareti piane. Estremamente versatile, è caratterizzata da un minimo numero di componenti e pertanto particolarmente economica nell’utilizzo, grazie alla conseguente riduzione dei tempi di impiego. Peri TRIO ha un telaio, in acciaio o in alluminio (TRIO ALU), di 12 cm di spessore, rivestito da pannelli multistrato in legno di betulla da 18 mm., protetti da un film fenolico e fissati al telaio tramite rivettatura. Le altezze disponibili dei moduli sono 3.30, 2.70, 1.20, 0.90 e 0.60 m. Le larghezze sono 2.40, 1.20, 0.90, 0.72, 0.60, 0.30 m (le prime due solo per la versione in acciaio).
Le casseforme TRIO utilizzano un unico componente di collegamento, la morsa BFD, che con una sola operazione manuale livella, allinea e chiude ermeticamente. La morsa collega angoli orizzontali, verticali, interni ed esterni, nonché angoli acuti e ottusi. Inoltre consente la controventatura in tutte le direzioni e connette compensazioni fino a 10 cm.
Con le mensole di servizio UNIT/TRIO è possibile realizzare passerelle di lavoro e di servizio per il getto, che rispondono ai più alti standard di sicurezza.
La passerella di servizio e di lavoro TRIO 120x270 preassemblata, lunghezza 2,70 m, larghezza 1,20 m calata dall’alto con la gru, viene agganciata al modulo e assicurata automaticamente.
I telai sono rivestiti completamente con polveri termoindurente per semplificarne la pulizia. Per facilitare il disarmo nonché per la pulizia della cassaforma si consiglia l’uso del disarmante Peri Clean. TRIO é fornibile in vendita o a noleggio. E' adatta a grandi e piccole imprese di costruzione. Peri offre anche assistenza tecnica per il layout e assistenza on site.
Cassaforma DOMINO - Casseforme a telaio leggere, ideali per l’edilizia residenziale, caratterizzate da telai in acciaio (rossi) e telai in alluminio (gialli). Studiata in particolare per la casseratura di pareti di scantinati con un’altezza max. di 2,50 m o 3,00 m fondazioni e vani. I moduli sono disponibili con modularità di 25 cm con altezze da 3,00, 2,50, 1,25 e 0,75 m e larghezze da 1,00, 0,75, 0,50 e 0,25. Lo spessore di ingombro è di circa 12 cm.
Il pannello di rivestimento ha spessore di 15 mm, è costituito da fogli di betulla incrociati e incollati.
Con un peso di solai di 84 kg dei moduli in acciaio da 2,50 x 1,00 m e di 56 kg dei moduli in alluminio da 2,50 x 1,00 m, le casseforme DOMINO supportano l’intera pressione idrostatica con altezze di getto fino a 2,50 m conformemente alla DIN 18202, tabella 3, riga 7. In caso di altezze superiori è ammessa una pressione di 60 kN/m2 conformemente alla DIN 18202, tabella 3, riga 6.
La cassaforma DOMINO richiede solo 2 tiranti per moduli alti 2,50 m, oppure un unico tirante per una parete di 1,25 m2 e consente una casseratura rapida e semplice con un unico componente di collegamento nonché planimetrie complesse con un numero ridotto di accessori.
I moduli DOMINO vengono collegati in modo rapido e sicuro con la morsa DRS che garantisce una connessione livellata, allineata ed ermetica dei giunti fra moduli e compensazioni longitudinali fino a 12 cm.
Inoltre, consente di realizzare angoli esterni, angoli a cerniera nonché sovrapposizioni fino a 5,0 m.
Con solo 4 larghezze (0,25 m, 0,50 m, 0,75 m e 1,00 m) è possibile realizzare qualsiasi planimetria e altezza e i moduli possono essere riutilizzati più volte.
Con la mensola di servizio DOMINO DG 85 e il montante parapetto HANDSET HSGP è possibile realizzare passerelle di lavoro. Le mensole hanno una distanza d’influenza ammessa di 1,5 m e possono essere agganciate ai rinforzi orizzontali e verticali.
Per collegare puntelli e bracci a rinforzi orizzontali della cassaforma DOMINO viene impiegato l’attacco puntello DRA. Il montaggio viene effettuato con la morsa a cuneo antisfilamento.
Per la disposizione e il numero di puntelli e bracci fare riferimento alla documentazione tecnica per la cassaforma DOMINO.
I telai sono rivestiti completamente con polveri termoindurente, che ne semplificano la pulizia. Per facilitare il disarmo nonché per la pulizia della cassaforma si consiglia l’uso del disarmante Peri Clean.
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E' un sistema modulare di casseforme a travi per pareti costituito da pannelli multistrato con uno spessore di 21 mm, travi reticolari in legno GT 24, correnti in acciaio 2U1000 e componenti di collegamento (p.e. la staffa a gancio). Questo tipo di cassaforma viene prodotta solitamente su richiesta ed impiegata in particolare laddove è richiesta una finitura speciale del cls.
La cassaforma VARIO GT 24 è disponibile in diverse altezze da 2,40 m a 6,00 m con una modularità di 30 cm e in larghezze da 1,25 m, 1,875 m e 2,50 m. I moduli standard sono progettati per una pressione esercitata dal calcestruzzo fresco di 60 kN/m2 conformemente alla DIN 18202, tab. 3, riga 7.
Nonostante pesi solo 5,90 kg/m, la trave GT 24 ha una portata elevata che consente di impiegare un numero inferiore di correnti e ancoraggi. E' disponibile in diverse lunghezze standard da 0,90 m a 6,00 m con modularità di 30 cm e in lunghezze speciali fino a 17,80 m, che consentono l’adattabilità a pareti di ogni altezza.
I correnti vengono realizzati sia in lunghezze standard noleggiabili che in lunghezze speciali. Le asole longitudinali nei correnti e nei giunti consentono un collegamento tra elementi continuo e a prova di trazione.
I moduli VARIO vengono collegati con la giunzione VARIO che consente una regolazione precisa e una connessione a prova di compressione e trazione grazie all’uso di 4 cunei per giunto. In corrispondenza dei pannelli di rivestimento vengono utilizzate le giunzioni di tipo VKZ. Angoli acuti e ottusi vengono realizzati invece con la giunzione a snodo VARIO. Per la controventatura dell’angolo esterno vengono impiegati la griffa di serraggio SKZ e un tirante DW 15.
Tutti i componenti metallici sono completamente rivestiti con polveri termoindurenti che consentono una pulizia semplice e rapida. Per facilitare il disarmo nonché per la manutenzione e la pulizia della cassaforma consigliamo l’uso di Peri Clean, disarmante per calcestruzzo.
Foto 1. Utilizzo di Vario GT 24
Foto 2. Pile e spalle di un ponte autostradale con Vario GT 24
Foto 3. Impianto termoutilizzatore per rifiuti solidi a Piacenza
Foto 4. Torre PB 6, la Défense, Parigi
Cassaforma RUNDFLEX
Cassaforma circolare flessibile utilizzabile per qualsiasi raggio di curvatura a partire da 1,00 m. I moduli preassemblati vengono forniti in cantiere piani. Grazie a una sagoma di riferimento per la curvatura e alla chiave combinata SW 24, in breve tempo si ottiene il raggio di curvatura desiderato. In caso di variazioni del raggio, è possibile regolare nuovamente la cassaforma senza difficoltà.
Con l’ausilio dell’apposito montante di compensazione i moduli, realizzati in due larghezze diverse per il lato interno e il lato esterno, vengono collocati a raggiera uno di fronte all’altro. Quindi vengono collegati per mezzo della morsa BFD, usata anche per le casseforme TRIO, che consente di bloccare travetti di compensazione larghi fino a 10 cm.
Avvalendosi delle 5 diverse altezze disponibili, 3,60 m, 3,00 m, 2,40 m, 1,20 m e 0,60 m è possibile sovrapporre i moduli RUNDFLEX con modularità di 60 cm.
La pressione ammessa esercitata dal calcestruzzo fresco sulla cassaforma RUNDFLEX è di 60 kN/m2.
Larghezze dei moduli 2,50 m (esterni) 2,40 m (interni); 1,28 m (esterni) 1,23 m (interni); 0,85 (esterni) 0,72 m (interni).
Grazie alla struttura reticolare la mensola di servizio UNIT/GT può essere agganciata in modo pratico a ogni punto della trave GT 24.
Il montaggio viene effettuato inserendo il perno antisfilamento nella struttura reticolare della trave GT 24 senza dover praticare ulteriori fori. La distanza d’influenza ammessa delle mensole è di 1,25 m.
Il rivestimento completo a base di polveri termoindurenti consente una pulizia semplice e rapida. Per facilitare il disarmo nonché per la manutenzione e la pulizia della cassaforma consigliamo l’uso di Peri Clean, disarmante per calcestruzzo.
Foto 5. Peri Rundflex è stato utilizzato per la realizzazione di una piscina
Foto 6. La cassaforma Rundflex è facilmente adattabile a qualsiasi raggio a partire da 1,00 m senza dover smontare moduli
Foto 7. Multisala di un complesso commerciale a Livorno
Foto 8. Impianto di depurazione a Magdeburgo, Germania
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Cassaforma per pilastri composta con elementi per pareti TRIO TRS, per realizzare pilastri con sezioni fino a 75x75 cm. utilizzabile anche come normali elementi a telaio per parete.
Gli elementi a telaio per pilastro TRIO sono provvisti di fori di passaggio del tenditore a vite di collegamento e possono essere impiegati anche come elementi a telaio TRIO 90 per pareti. Non occorre più inchiodare gli smussi come prima, con dispendio di tempo e di manodopera, basta serrare e la cassaforma è pronta.
La piattaforma di servizio Peri per pilastro TRIO si adatta ad ogni dimensione e sezione di pilastro. Tipologia innovativa di fissaggio grazie a tre attacchi.
La cassaforma per pilastri TRIO è completa di scala d’accesso e di 2 piattaforme di servizio per lavorare in condizioni di sicurezza a qualsiasi altezza e su qualsiasi sezione orizzontale di pilastro.
Il rivestimento completo con polveri termoindurenti consente una pulizia rapida e semplice. Per facilitare il disarmo nonché per la manutenzione e la pulizia della cassaforma consigliamo l’uso di Peri Clean, un disarmante per calcestruzzo.
Foto 1. Con Trio Pilastri si possono armare pilastri di sezione orizzontale quadrata o rettangolare fino a 75x75 cm, con una modularità di 5 cm
Foto 2. Trio Pilastri, di altezza 4,50 m, provvisti di piattaforma di servizio
Foto 3,4. Business Center ABC-Andel, Praga, Repubblica Ceca
Cassaforma RAPID
Peri RAPID è una cassaforma per pilastri a telaio in alluminio, ideale per qualsiasi altezza e sezione quadrata o rettangolare fino a un max. di 60 x 60 cm. La pressione ammessa esercitata dal calcestruzzo fresco è di 120 kN/m2. I leggeri telai per pilastri rivestiti con polveri termoindurenti sono disponibili in tre altezze: 3,00, 2,10 e 0,60 m.
Con il sistema di fissaggio dei pilastri RAPID si ottiene un calcestruzzo a vista di ottima qualità, privo di impronte di viti o chiodi o fori per tiranti supplementari.
La piattaforma di servizio pronta per l’uso si adatta perfettamente a pilastri di qualsiasi sezione.
I telai per pilastri presentano sufficienti possibilità di attacco per i puntelli. Con l’attacco puntelli RAPID è possibile fissare tutti i puntelli e bracci PeriI al telaio per pilastri. Sia la piattaforma di servizio che la presa di sollevamento RAPID consentono l’aggancio dei semipilastri alla gru.
Il rivestimento completo con polveri termoindurenti consente una pulizia rapida e semplice. Per facilitare il disarmo nonché per la manutenzione e la pulizia della cassaforma consigliamo l’uso di PeriI Clean, un disarmante per calcestruzzo.
Foto 5. Esempio di utilizzo della cassaforma Rapid
Foto 6. Peri Rapid con piattaforma di servizio completa
Cassaforma QUATTRO
Cassaforma rapida per pilastri, che grazie al suo meccanismo di chiusura può essere movimentata come unità completa, ovvero con tutti i 4 telai per pilastri tra loro collegati.
Con Peri QUATTRO è possibile realizzare sezioni quadrate o rettangolari da 20 x 20 a 60 x 60 cm con modularità di 5 cm.
La pressione ammessa esercitata dal calcestruzzo è di 80 kN/m2. I leggeri telai per pilastri rivestiti con polveri termoindurenti sono disponibili con altezze da 2,75, 1,25 e 0,50 m.
I pannelli di ottima qualità, avvitabili da dietro, consentono di ottenere un calcestruzzo a vista perfetto privo di impronte di viti o chiodi o fori per tiranti supplementari.
La piattaforma di servizio pronta per l’uso si adatta perfettamente a pilastri di qualsiasi sezione. Ogni modulo per pilastri è dotato di un numero sufficiente di attacchi per puntelli.
Con l’attacco puntelli QUATTRO è possibile installare tutti i puntelli e bracci Peri sul telaio per pilastri.
La presa di sollevamento sulla piattaforma di servizio consente l’aggancio sicuro della cassaforma completa alla gru.
Il rivestimento completo a base di polveri termoindurenti consente una pulizia semplice e rapida. Per facilitare il disarmo nonché per la manutenzione e la pulizia della cassaforma consigliamo l’uso di Peri Clean, un disarmante per calcestruzzo.
Foto 7. Cassaforma per pilastro Peri Quattro
Cassaforma SRS
Il sistema per pilastri circolari Peri SRS è caratterizzato da una cassaforma in acciaio studiata per pilastri circolari con diametro da 25 a 70 cm e modularità di 5 cm. La pressione ammessa esercitata dal calcestruzzo è di 150 kN/m2.
Con i moduli completamente rivestiti da polveri termoindurenti e con altezze da 0,30, 1,20, 2,40 e 3,00 è possibile realizzare pilastri con modularità di 30 cm.
Il pannello in acciaio e le giunzioni sovrapposte consentono dimensioni precise e un calcestruzzo a vista perfetto, impedendo la fuoriuscita del calcestruzzo in eccedenza.
La piattaforma di servizio pronta per l’uso si adatta perfettamente a pilastri di qualsiasi diametro.
Il rivestimento completo a base di polveri termoindurenti consente una pulizia semplice e rapida. Per facilitare il disarmo nonché per la manutenzione e la pulizia della cassaforma consigliamo l’uso di Peri Clean, un disarmante per calcestruzzo.
Foto 8. Peri SRS utilizzato per i pilastri circolari di un complesso commerciale
Foto 9. Cantiere del nodo stradale di Czerniakowska, Varsavia, Polonia
Foto 10. Ambasciate dei Paesi nordici a Berlino
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[post_content] => Casseforme a telaio SKYDECK
Cassaforma per solai rapida ed estremamente leggera realizzata con pannelli con telai alluminio ad alta resistenza. La testa a caduta fissata sopra i puntelli consente un disarmo anticipato anche ad un solo giorno dal getto.
I componenti standard del sistema SKYDECK sono molti leggeri, nessun pezzo pesa più di 15 kg. Il rivestimento con polveri termoindurenti, gli sgocciolatoi e i profili in materiale plastico facilitano notevolmente la pulizia di questa cassaforma.
I pannelli 150 x 75 vengono deposti dall’alto sulla trave longitudinale SLT 225 e automaticamente fissati al bordo superiore dentato.
Solai con uno spessore max. di 45 cm vengono realizzati con una modularità standard di 1,50 x 2,30 m. Solai invece con uno spessore max. di 90 cm vengono realizzati con gli stessi componenti standard, ma con pannelli girati di 75 cm.
Per i bordi di solai nella struttura a telai viene impiegata la trave SLT 375 sporgente e la passerella SKYDECK. La passerella preassemblata e ripiegabile è una passerella di lavoro e protezione realizzata conformemente alla norma DIN 4420 con marchio di sicurezza collaudata (“Sicurezza collaudata”, BG – certificato di prova 98051).
Grazie anche all’impiego dei pannelli Fin-Ply di 9 mm di spessore, costituiti da fogli incollati e rivestiti da un film protettivo, le casseforme per solaio Skydeck consentono un numero elevato di impieghi. Per facilitare il disarmo nonché per la manutenzione e la pulizia della cassaforma consigliamo l’uso del disarmante per calcestruzzo Peri Clean.
Foto 1. Cassaforma a telaio SKYDECK
Foto 2. Nuovo centro direzionale Parmalat a Collecchio
Foto 3. Residenza per anziani a Milano
Cassaforma a travi MULTIFLEX
Cassaforma a travi per solai flessibile e adattabile a ogni planimetria, altezza e spessore. MULTIFLEX è un sistema modulare costituito da puntelli per solai con accessori, travi di orditura primaria e secondaria e pannelli. A seconda del progetto vengono impiegati puntelli in alluminio MULTIPROP o in acciaio PEP.
Per l’orditura di travi possono essere utilizzate sia le travi GT 24 che le travi VT20K o VT16K.
Indipendentemente dal tipo di trave utilizzata, MULTIFLEX è adattabile a qualsiasi forma e geometria.
Ottimizzata per soluzioni specifiche, MULTIFLEX è particolarmente razionale ed economica.
Per facilitare il disarmo nonché per la manutenzione e la pulizia della cassaforma consigliamo l’uso di Peri Clean, un disarmante per calcestruzzo.
Foto 4. La trave VT 20 K è impiegata sia come trave principale che come trave secondaria. E' sostenuta dal puntello MULTIPROP 480
Foto 5. Nuovo Palazzo di Giustizia a Firenze. Sistema MULTIFLEX VT 20K abbinato alla puntellazione PEP 20 per la realizzazione delle travi ribassate dei solai
Foto 6. Stadio Gottlieb Daimler a Stoccarda
Foto 7. Silo per il cemento: stabilimento Lafarge Adriasebina (BG), Italia
Cassaforma a graticcio per solai GRIDFLEX
La nuova cassaforma per solai PERI GRIDFLEX è un sistema flessibile e completo costituito da graticci con i quali si forma un impalcato calpestabile. Risponde ai più elevati standard in materia di sicurezza per i solai. La scelta dell’alluminio, decisamente leggero, e la sequenza di assemblaggio semplice e razionale assicurano tempi rapidi per la messa in opera.
Con l'ideazione di GRIDFLEX, PERI è riuscita a combinare i vantaggi di una cassaforma modulare con l'adattabilità di una cassaforma a travi:
Sicurezza - il montaggio avviene esclusivamente dal basso (quindi nessun pericolo di caduta dall'alto per gli addetti), il graticcio viene agganciato alle teste dei puntelli precedentemente disposti, sollevato temporaneamente con un’apposita asta di montaggio e sostenuto definitivamente dal puntello. La cassaforma è immediatamente calpestabile e rivestibile dall’alto con pannelli disponibili in una grande varietà.
Rapidità - Solo 3 componenti – la testa d'appoggio, il graticcio GRIDFLEX e il pannello di rivestimento - sono usati con una sequenza di montaggio ripetitiva, che porta a tempi ridotti di messa in opera delle casseforme.
Adattabilità - La cassaforma per solai a graticcio Peri è estremamente flessibile e la regolazione telescopica degli elementi a graticcio permette l'adattabilità, sia in direzione longitudinale, sia in direzione trasversale alla pianta del solaio.
I pilastri possono essere contornati senza problemi. L’impalcato continuo formato dai graticci consente di eseguire le successive lavorazioni in condizioni di sicurezza.
Foto 8-9
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[post_content] => Tavolo UNIPORTAL - Tavolo per solai flessibile e rapido utilizzato, in particolare, in caso di esigenze specifiche e dimensioni elevate. Viene adattato alla costruzione, riducendo così al minimo le aree realizzate con pannelli e le zone di compensazione. Inoltre consente l’impiego di tavoli con superficie trapezoidale con travi disposte a raggiera.
I puntelli per solai assicurati e ripiegabili in una direzione consentono di passare facilmente sotto le travi ribassate e sopra i parapetti e sono manovrabili da terra. Dopo aver estratto il tavolo, i puntelli ritornano nuovamente in posizione verticale.
Con il dispositivo di bloccaggio rapido è possibile montare tutti i puntelli in uso a partire da un diametro di 57 mm nonché i puntelli Peri MULTIPROP.
Grazie all’interasse elevato di 50 cm delle travi di orditura primaria è possibile realizzare ampie luci fra travi, garantendo così la stabilità del tavolo. Il fissaggio dei puntelli nella testa UNIPORTAL consente un carico più elevato sui puntelli.
Dimensioni max dei tavoli: lunghezza circa 7,00 m e larghezza circa 5,00 m a seconda dello spessore del solaio e dell’interpiano
Per facilitare il disarmo nonché per la manutenzione e la pulizia della cassaforma si consiglia l’uso di Peri Clean, un disarmante per calcestruzzo.
Foto 1. Tavolo per solai Uniportal
Foto 2. Kingdom Trade Centre, Riad, Arabia Saudita
Foto 3. Complesso residenziale a Buenos Aires, Argentina
Foto 4. Ospedale veterinario, Berlino, Germania
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[post_content] => Operare in sicurezza a qualsiasi altezza con i sistemi di ripresa CB 240 e CB 160
I sistemi di cassaforma a ripresa CB 240 e CB 160 sono costituiti da mensole a telaio che, collegate tramite ancoraggi al getto precedente, hanno la funzione di sostenere le casseforme per pareti in quota. Garantiscono maneggevolezza, rapidità dei cicli di getto e non hanno problemi di adattabilità alle più diverse configurazioni delle pareti.
La considerevole portata delle mensole consente di distanziarle notevolmente e quindi di sostenere casseforme di grande superficie.
Il sistema è formato dall'unione della cassaforma con le mensole di ripresa per mezzo di un apposito corrente verticale: la gru può così sollevare cassaforma e mensole come un'unica unità per posizionarle alla fase di getto successiva, con evidente risparmio di tempo.
Il sistema CB 240 consente di traslare la cassaforma di circa 75cm, tramite un predisposto carrello con rulli, creando uno spazio di lavoro comodo per l'attività di pulizia dei pannelli e la messa in opera dei ferri di armatura. L'impalcato di calpestio è largo ben 2.40m: posizionato sopra le mensole e allo stesso livello del carrello, è libero da intralci, possibili fattori di rischio. Ciò consente di operare in sicurezza davanti e dietro la cassaforma. Con il sistema CB 240 si solleva la cassaforma insieme con la passerella, con un unico tiro di gru.
Il sistema CB 160 ha un impalcato di calpestio largo soltanto 1.60m e consente il disarmo con la semplice inclinazione della cassaforma.
VantaggiPortata elevata
L'elevata capacità portante della mensola consente di realizzare unità di impalcato molto grandi, riducendo il numero degli ancoraggi, con conseguente risparmio di tempo nelle operazioni di ripresa.
Semplicità di movimentazione mediante gru
La cassaforma e il sistema di ripresa a mensole sono collegate solidamente e vengono sollevate e movimentate come un'unica unità. Il grande risparmio di tempo che si ottiene è evidente.
Disarmo rapido senza gru
Con il carrello scorrevole su cuscinetti a rulli, si possono arretrare rapidamente e con facilità elementi di cassaforma di grande superficie.
Calpestabilità senza rischi
L'impalcato di calpestio, posizionato sopra le mensole e allo stesso livello del carrello, è libero da intralci, possibili fattori di rischio. Ciò consente di operare in sicurezza sia davanti e sia dietro la cassaforma.
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[post_content] => Economico come singolo puntello, vantaggioso come impalcatura a torre di sostegno. I puntelli MULTIPROP abbinati a telai diventano montanti per il sostegno di tavoli per solai o componenti di impalcatura a torre. MULTIPROP ha portate elevate, elevata flessibilità e montaggio rapido e sicuro.
La portata massima ammessa in base alla prova di omologazione effettuata dall’ente di certificazione tedesco LGA è di 90 kN per montante.
I telai consentono impalcature con sezioni in pianta quadrate o rettangolari ed un adattamento ottimale, a misura di cantiere; possono essere utilizzati come struttura di sostegno dei piani di calpestio e come parapetti di piattaforme di servizio.
I telai sono disponibili in lunghezze differenti da 62.5cm a 296cm e consentono un perfetto adattamento alle esigenze di cantiere. Mediante la morsa a cuneo, non separabile dal telaio, possono essere agganciati sia al tubo esterno sia a quello interno dei puntelli MULTIPROP.
Si possono ottenere anche piattaforme di lavoro combinando telai e puntelli MULTIPROP.
VantaggiPortata elevata
La portata massima è di 360 kN. Consultando i diagrammi di portata si determina rapidamente il massimo carico per tutte le configurazioni.
Adattabilità
L'intera lunghezza del tubo interno è utilizzabile.
Elevata flessibilità
Numerose dimensioni di telaio permettono di ottimizzare l'impalcatura di sostegno in dipendenza del carico trasmesso dal solaio.
Montaggio rapido e sicuro
Montaggio rapido e sicuro grazie alla morsa brevettata con cuneo che non si può separare dal telaio e che consente l'aggancio sia al tubo interno sia a quello esterno usando semplicemente un martello.
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[post_content] => Peri HD 200 è un puntone per stilate con una capacità di portata di max. 200 kN.
La struttura in alluminio rende il puntone a 3 segmenti HD 200 molto leggero. Infatti, anche il più grande dei 3 segmenti puntoni, l’HDS 270, pesa solo 29 kg e può essere montato manualmente.
Il puntone HD 200 può essere impiegato come puntello singolo o impalcatura di sostegno completa conformemente ai requisiti della DIN 4421.
L’abbassamento del carico avviene per mezzo del meccanismo di base HDA, un dispositivo semplice da usare che consente di calare carichi fino a 200 kN.
Con la testa con albero di regolazione HDK 45 l’adattamento di precisione viene effettuato in alto.
Insieme con le travi di orditura primaria HDT (l = 2,80, 4,40, 8,80 m) Peri offre un’impalcatura di sostegno completamente noleggiabile per la costruzione di ponti e gallerie e la ristrutturazione di vecchi edifici. Il montaggio del puntone HD 200 è molto semplice e in molti casi può essere effettuato, grazie al suo peso ridotto, senza gru. I segmenti vengono infilati uno nell’altro e collegati rapidamente ruotando i correnti accoppiati. Anche i meccanismi di base vengono incastrati e accoppiati. Se necessario, al tubo di sezione con diametro di 48,3 mm del puntone HD 200 è possibile collegare facilmente anche tubi di irrigidimento.
I segmenti puntoni HDS 30 e 90 e la minuteria di diverso tipo vengono immagazzinati e trasportati in ceste grigliate, mentre per il segmento puntoni HDS 270 vengono utilizzate barelle impilabili.
Le travi di orditura primaria HDT vengono trasportate sciolte. Con la mensola 75 HD e il montante parapetto è possibile realizzare una pratica passerella di lavoro che facilita l’azionamento della testa con albero di regolazione e il montaggio dei collegamenti diagonale. La progettazione e applicazione sicura dei puntoni Peri HD 200 è certificata dalla prova di omologazione n° S/N 950184 effettuata dall’ente di certificazione LGA della Baviera. Su richiesta è possibile ricevere tale documentazione.
Foto 1. Disegno dei puntoni Peri HD 200
Foto 2. Nodo stradale di Czerniakowska a Varsavia, Polonia
Foto 3. Galleria ferroviaria, Niedernhausen, Germania
Foto 4. Centro commerciale a Pistoia
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[post_content] => Puntelli MULTIPROP
Peri MULTIPROP è un puntello per solai economico che può essere utilizzato come puntello singolo o con telai come tavolo o impalcatura a torre.
I puntelli MULTIPROP sono in alluminio e quindi estremamente leggeri. Malgrado il peso ridotto hanno una portata estremamente elevata che arriva fino a 90 kN.
Sono disponibili in 5 lunghezze: 1,20 m, 2,50 m, 3,50 m, 4,80 m e 6,25 m.
Il metro a nastro inserito e la ghiera consentono una regolazione rapida e precisa della lunghezza dei puntelli. La filettatura autopulente riduce i costi di pulizia. Grazie alla regolazione di precisione continua è possibile riallineare qualsiasi puntello senza problemi e rischi di incidenti, come invece può accadere con i puntelli tradizionali.
Il puntello MP 350, con una lunghezza di estensione da 1,95 a 3,50 m, pesa p.e. solo 18,5 kg; in questo modo anche in caso di estensione completa può essere facilmente posizionato e montato da un’unica persona.
Il montaggio di impalcature a torre MULTIPROP può avvenire sia in posizione verticale che in posizione orizzontale.
La progettazione e applicazione sicura dei puntelli PERI MULTIPROP MP 250, 350, 480 e 625 è certificata dalla prova di omologazione n° S-N 970063 effettuata dall’ente di certificazione LGA di Norimberga.
I puntelli MULTIPROP vengono trasportati in barelle. Nelle barelle impilabili possono essere immagazzinati e trasportati razionalmente max. 25 pezzi. I telai MULTIPROP 62,5 e 75 vengono trasportati nella cesta grigliata, i telai più grandi invece in barelle impilabili. Infine per la minuteria vengono usati appositi contenitori o ceste grigliate. Un dispositivo di sicurezza sul puntello impedisce la fuoriuscita involontaria del tubo interno durante il trasporto. Inoltre il puntello è dotato di un meccanismo di bloccaggio.
Gli incidenti che possono verificarsi con puntelli tradizionali dotati di perni sono da escludere con i puntelli MULTIPROP. Infatti, ogni puntello può essere regolato, anche se sottoposto a un carico parziale, senza dovere spostare il perno.
Foto 1. La base MULTIPROP MP 50 aumenta l'estensione dei puntelli di 50 cm ed è utilizzabile anche con i normali puntelli telescopici regolabili d'acciaio
Foto 2. Park Tower, Chicago, USA
Foto 3. Stazione ferroviaria, Francoforte, Germania
Puntelli PEP
Questi puntelli per solai hanno particolari vantaggi nell’impiego. Sono omologati e conformi alle norme UNI EN 1065; sono protetti contro la corrosione, in quanto vengono ricoperti con una zincatura a caldo 100%, che li rende molto duraturi nel tempo.
Le teste d’appoggio sono inseribili sia nel montante interno sia in quello esterno. In questo modo le teste possono essere appoggiate sui puntelli senza alcun problema, e si possono quindi estendere.
I puntelli possono facilmente essere abbassati anche sotto carico, utilizzando il tirante come leva.
Portata minima: PEP 20 di 20kn; PEP 30 di 30 kN.
Foto 4. Complesso edilizio polifunzionale Leonardo da Vinci - Fiumicino (RM)
Foto 5. Palazzo dell'Arte, San Paolo, Brasile
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[post_content] => Il sistema innovativo di casseforme SKYDECK di Peri con testa a caduta consente il disarmo della cassaforma già dopo un giorno dal getto del calcestruzzo (in funzione dello spessore del solaio in c.a. e della classe del calcestruzzo). Attivandola, i pannelli a telaio e le travi che costituiscono la cassaforma si abbassano di 6cm, staccandosi facilmente dal calcestruzzo, e vengono rimossi per essere immediatamente utilizzati nella fase di getto successiva. In questo modo si riduce il quantitativo di attrezzatura richiesto in cantiere. Nella sua configurazione standard, il puntello copre un'area di 3.45mq. Una maglia davvero poco fitta, che fa risparmiare tempo per la movimentazione dei puntelli e facilita l'agibilità della zona.
Travi e pannelli a telaio sono dotati di sgocciolatoio. I bordi dei telai sono smussati, il che riduce i tempi di pulizia.
Le zone di compensazione non coperte dai moduli SKYDECK possono essere armate rapidamente mediante un accessorio del sistema. Si appoggiano alla cassaforma SKYDECK su una linea di supporto sempre diritta.
Ai bordi liberi del solaio in formazione, possono anche essere usate le piattaforme di servizio SKYDECK che garantiscono i più elevati standard di sicurezza. In questo caso, si utilizza la trave SLT 375 che crea un aggetto di circa 1.30m, che agevola le lavorazioni sui bordi. La piattaforma di servizio SKYDECK SDB omologata GS con parapetto ripiegabile si aggancia in modo sicuro mediante l'asta telescopia SSH. E' dimensionata per una portata massima di 150 kg/m2.
VantaggiDisarmo parziale anticipato
Il dispositivo meccanico testa a caduta montato alla sommità dei puntelli consente il disarmo della cassaforma (pannelli e travi) già dopo un solo giorno dal getto del calcestruzzo (in funzione dello spessore del solaio e della classe del calcestruzzo). Travi e pannelli sono immediatamente utilizzabili nella fase di getto successiva: si riduce così la dotazione di attrezzatura necessaria in cantiere e si può innescare un processo continuo di produzione dei solai.
Facilità di impiego e maneggevolezza
I componenti SKYDECK sono in alluminio, il che permette che il peso di ciascun componente non superi i 15kg. Ciò permette la movimentazione a mano e rende facile la messa in opera.
Semplici da pulire
Riduzione al minimo dei tempi di pulizia: la trave con profilo di raccordo a bordo dentato è sovrastata dai pannelli a telaio e pertanto eventuale boiacca non può percolare sui lati della trave, che non necessitano quindi di pulizia. I pannelli sono dotati di sgocciolatoio. Inoltre, la protezione del rivestimento del telaio a base di polveri termoindurenti riduce la probabilità di adesione del calcestruzzo.
Meno puntelli per metro quadro di solaio
La presenza della trave riduce il numero di puntelli. Sono necessari soltanto 0,29 puntelli ogni metro quadro di superficie del solaio. Si risparmia tempo e si crea maggiore spazio per le operazioni di armo, facilitando il trasporto delle casseforme.
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[post_content] => Peri ELPOS è il software ideale per gestire il lavoro quotidiano con sistemi di casseforme standard: dalla realizzazione di fondazioni semplici, alle pareti interrate, alle pareti particolarmente alte di complessi industriali, ai solai di qualsiasi dimensione e tipologia.
All'occorrenza può essere adattato manualmente alle più differenti esigenze di un cantiere.
La pianificazione operativa risulta più veloce, con conseguente risparmio di tempo; si ha un'esatta distinta dei componenti e in cantiere si lavora con efficienza e nel massimo rispetto dei requisiti di sicurezza.
Con ELPOS è possibile risparmiare fino al 75% del tempo normalmente richiesto per la progettazione con mezzi tradizionali.
Le distinte componenti precise facilitano la gestione del materiale.
In cantiere il montaggio della cassaforma è più rapido e si evitano errori. In questo modo aumenta anche la sicurezza durante la realizzazione della cassaforma.
Grazie al tempo risparmiato i costi di manodopera si riducono notevolmente sia in fase di produzione che in fase di applicazione in cantiere. ELPOS rende la cassaforma Peri ancora più economica e aumenta la competitività sul mercato.
Il software ELPOS è stato studiato appositamente per i prodotti PERI. Le regole di progettazione impostate valgono esclusivamente per questi sistemi. In questo modo si è in grado di garantire l’aggiornamento del programma, ogni volta che viene modificato un prodotto o introdotta una novità.
Il software conosce i principi su cui si basano i sistemi PERI e lavora con più precisione rispetto a programmi “a tutto tondo” prodotti da terzi.
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[post_content] => Impalcatura modulare multidirezionale PERI - particolarmente indicata per strutture con geometrie complesse.
Le impalcature con elementi standard sostituiscono quelle con tubi e giunti. Il nodo PERI UP Rosett, posizionato ogni 50cm, consente collegamenti in tutte le direzioni. L'impalcatura può essere economicamente conveniente anche nel caso di strutture dalle geometrie complesse, come edifici storici con sporgenze o rientranze, torri e cupole.
Il nodo del sistema Peri UP Rosett è particolarmente stabile e resistente.
Per i molti campi d'impiego di questa impalcatura, il nodo di Peri UP Rosett offre particolari vantaggi.
Peri UP Rosett viene impiegata come impalcatura di servizio per la posa del ferro d'armatura, in quanto sollevabile con la gru e per la massima sicurezza per la posa dei ferri d'armatura e per le operazioni inerenti le casseforme. Le scale a torre Peri UP possono essere utilizzate come unità autonome e preassemblate fino ad un'altezza di 90 m.
Facilità e sicurezza di montaggio: il cuneo si inserisce con la massima facilità nelle forature del nodo e si assicura automaticamente.
L’elevata robustezza dei nodi produce un risparmio di ancoraggi e di diagonali, aumentando la portata.
La forma geometrica del nodo lo rende facilmente impilabile; i montanti non possono rotolare e viene ridotto al minimo il volume di ingombro e di trasporto.
La forma delle forature nel nodo Rosett consente di sviluppare l'impalcatura in direzione rettilinea e con rotazione di 45° nei due sensi.
Sono disponibili in diverse varianti: PERI UP Rosett 70, PERI UP Rosett 100, PERI UP Rosett 150
I componenti del ponteggio con telaio a T e dell'impalcatura multidirezionale Rosett sono perfettamente combinabili tra loro. L'elevata portata delle due varianti ha consentito di inserire nell'omologazione un semplice principio di combinabilità: ogni parte del sistema si monta e si fissa secondo le proprie specifiche istruzioni di assemblaggio e utilizzo, indipendentemente da come questi componenti siano abbinati.
Per il mercato europeo PERI UP soddisfa i requisiti di ponteggio a norma EN 12810 ed EN 12811.
VantaggiGrande flessibilità
Grazie al reticolo con passo da 50 cm, PERI UP Rosett si caratterizza per la sua adattabilità ottimale in altezza, larghezza e profondità.
Facilità di montaggio
Meccanismo Gravity Lock con bloccaggio automatico del nodo: nel montaggio dei correnti il cuneo cade per gravità nell'apertura del nodo e si blocca.
Elevata portata grazie alla particolare rigidità del nodo
La grande rigidità e stabilità del meccanismo di bloccaggio dei correnti consente di ridurre i livelli di impalcato di calpestio e il numero delle diagonali. Nella configurazione standard, PERI UP Rosett spesso richiede le diagonali soltanto ai livelli inferiori. Tutti gli altri livelli sono rinforzati soltanto mediante correnti.
Congegno di aggancio integrato dell'impalcato con piano di calpestio
La protezione integrata dell'impalcato di calpestio permette l'utilizzo immediato senza dover applicare ulteriori elementi di protezione. A montaggio ultimato l'impalcato di calpestio può essere tolto e ri-applicato anche successivamente.
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[post_content] => Peri UP è l'innovazione assoluta per i ponteggi. Ogni tipologia d'impalcatura può essere realizzata con un unico sistema: Peri UP, l'impalcatura di servizio accoppiabile.
La possibilità di combinazione immediata sia in orizzontale che in verticale delle tre tipologie d'impiego - ponteggio a telaio, ponteggio multidirezionale e impalcatura di sostegno - offre i migliori presupposti per ottenere vantaggi considerevoli.
Peri ha finalmente realizzato il sogno degli esperti di sicurezza, concretizzandolo a costi accessibili.
Senza dover ricorrere a componenti aggiuntivi, il parapetto di protezione dell'impalcato di calpestio del livello superiore viene già montato e smontato da una posizione assolutamente sicura.
I telai a T pesano solo 14 kg e si possono quindi inserire facilmente grazie al tipo d'innesto sporgente.
E' possibile montare il ponteggio fino a 6,30 m.d'altezza con un solo operatore. Il parapetto Peri UP è facilmente montabile senza martello.
L'elevata portata dei montanti e la flessibilità di adattamento alla geometria della costruzione consentono al sistema Peri UP Shoring di essere utilizzato come impalcatura di sostegno particolarmente conveniente sul piano economico.
Vantaggi:
Facile da montare
Gravity Lock, il dispositivo autobloccante: nel montaggio dei correnti il cuneo cade per gravità nell'apertura del nodo e si blocca.
Aggancio specifico integrato
L'impalcato di calpestio comprende un congegno di aggancio integrato, non disattivabile accidentalmente, che riduce i tempi di montaggio e smontaggio. Non occorrono ulteriori componenti. Gli impalcati di calpestio possono essere facilmente rimossi e sostituiti anche a montaggio ultimato.
Pochi componenti = minor investimento
Le attrezzature di servizio PERI UP sono composte da pochi componenti, che danno origine a diverse configurazioni di impiego, così da aumentare l'efficienza economica del sistema.
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[post_content] => Il Desert Learning Center, dedicato allo Sceicco Zayed (SZDLC), una volta completato offrirà ai visitatori un mix molto particolare: coabiteranno un museo, una galleria e una mostra naturalistica.
Quest’opera scultura, la cui forma è quella di un nastro di Möbius, fa parte del complesso del Wildlife Park Resort di Al Ain, che comprende un gran numero di hotel, residence, ristoranti e centri commerciali.
Il prestigioso progetto rappresenta per gli Emirati Arabi un vero punto di svolta verso la sostenibilità, e dimostra anche quanto il paese stia dando valore alla conservazione del suo patrimonio naturale e culturale. Particolarmente degno di nota è il rispetto di norme restrittive per edifici a basso impatto ambientale dell’SZDLC. Obiettivo del costruttore è quello di ottenere la certificazione “estidama” – il marchio di qualità arabo (riferito al programma americano di certificazione LEED) per garantire metodi costruttivi e di funzionamento degli edifici integrati ed eco-friendly.
Per il Desert Learning Center è stato sviluppato un progetto edilizio innovativo che prevede l’utilizzo di fonti energetiche alternative e soluzioni tecnologiche nell’ambito della domotica.
Il progetto è tra l’altro uno dei primi al mondo che utilizza il riscaldamento ad energia solare su larga scala. Anche per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico ci si rivolge all’energia rinnovabile – una parte del fabbisogno di energia elettrica viene infatti coperto da un sistema fotovoltaico. Grazie a simulazioni energetiche è stato possibile dimostrare che il fabbisogno totale di energia di questo edificio è inferiore del 40% rispetto ad altri edifici simili.
Esternamente l’edificio, perfettamente armonizzato con il paesaggio desertico circostante, posside una sagomatura decisamente fuori dal comune, che rende estremamente complessa l’esecuzione dei lavori, soprattutto per quanto riguarda le casseforme e le impalcature di sostegno.
Elementi di casseforme davvero speciali
Per progettare la soluzione di casseforme si è reso necessario realizzare le geometrie complesse con elementi dalle dimensioni più svariate. Non c’è inclinazione, curvatura o bombatura che si ripeta; per ogni elemento di cassaforma per pareti è stato realizzato un progetto esecutivo ad hoc. Le grandi dimensioni degli elementi costruttivi corrispondono inoltre a grandi carichi nelle fasi di getto. Per esempio le travi ribassate hanno un’altezza che raggiunge anche i 3 metri, e le pareti, che sostengono centralmente il carico dei solai, hanno uno spessore che raggiunge i 2 metri.
Queste condizioni limite hanno reso indispensabile un sistema di casseforme flessibile, adattabile a qualsiasi geometria e ad una pressione del calcestruzzo fresco superiore a 100 kN/m². E‘ stata quindi impiegata la cassaforma a travi per pareti Vario GT 24, con la quale è possibile adattare i singoli elementi del sistema ai carichi specifici di un determinato progetto, alle sue sezioni trasversali e alle sue altezze. Per poter collegare tra loro i singoli elementi di cassaforma nonostante le inclinazioni e le curvature, il team degli ingegneri PERI ha studiato dei pezzi speciali in acciaio.
La soluzione più veloce e sicura per la distribuzione dei carichi si è dimostrata essere quella dei contrafforti SB. In caso di getti monofaccia questi trasferiscono la pressione del calcestruzzo alle fondazioni.
Al Desert Learning Center vengono adoperati in combinazione con la cassaforma a travi per pareti VARIO GT 24 per pareti di altezza fino a 3,60 m e pressione del calcestruzzo fresco fino a 30kN/m².
I solai, di spessore e pianta sempre diversi, vengono realizzati con la cassaforma per solai MULTIFLEX. A causa degli spessori massicci le travi reticolari GT 24 vengono utilizzate come orditura primaria e secondaria, e ciò rende possibili grandi luci con un numero limitato di elementi da movimentare. Le travi GT 24 si distinguono per la loro rigidità, che limita al minimo le deformazioni.
Nelle zone con altezze inferiori la cassaforma MULTIFLEX è sostenuta da puntelli PEP. Per i solai dei piani più alti – in particolare in corrispondenza del tetto e della sommità dei vani ascensore – vengono utilizzate torri di sostegno PD8. Queste sono omologate per altezze fino a 21,30m e carichi fino a 62kN. Gli elementi portanti possono essere preassemblati a terra e successivamente posizionati con l’ausilio della gru.
Obiettivi raggiunti grazie al lavoro di squadra
PERI ha realizzato la progettazione completa delle casseforme con un software CAD 3D: scelta assolutamente necessaria perché in tutta la struttura del Desert Learning Centre non c’è nessuna curvatura o inclinazione che rimane costante.
Agli angoli dell’edificio convergono persino pareti con inclinazioni diverse, che si fondono in una curvatura in corrispondenza della zona d’angolo. La progettazione tridimensionale e la conseguente possibilità di visualizzazione rendono la soluzione di casseforme chiara e comprensibile per tutti gli addetti al progetto, e questo pone le basi per una efficiente esecuzione dei lavori. In aggiunta il team PERI ha elaborato un grande numero di disegni di dettaglio in scala 1:5, che sono di grande aiuto in cantiere nel montaggio dei negativi tridimensionali.
Anche le caratteristiche costruttive e le fasi di esecuzione dei lavori influiscono sulla progettazione delle casseforme: l’edificio si sviluppa verso l’alto come un tunnel e il trasferimento dei carichi si concentra in pochi punti. Una grande parte delle casseforme deve conseguentemente rimanere montata fino al completamento di queste zone. Tutti gli elementi delle casseforme, dal primo all’ultimo, devono essere tenuti strettamente sotto controllo nelle fasi di montaggio e smontaggio – cosa particolarmente impegnativa vista l’enorme quantità di materiale in uso, in particolare delle strutture di sostegno. Inoltre è necessario monitorare costantemente l’avanzamento lavori del piano seminterrato, dove cominciano già lavori di finitura interna, mentre ai piani superiori si procede alle fasi di armo delle pareti e dei solai.
La stretta e costante collaborazione del personale PERI con tutto il team di cantiere della Ed. Züblin AG di Abu Dhabi assicura quindi l’avanzamento ottimale delle operazioni di casseratura.
Per questo motivo negli ultimi 18 mesi hanno avuto luogo, tra l’altro, riunioni di cantiere settimanali. Nonostante la struttura così massiccia, oggi ci troviamo di fronte ad un edificio pervaso di luce, con enormi luci romboidali per le finestre e superfici di calcestruzzo di ottima finitura. Gli ingegneri PERI hanno contribuito in larga misura con il loro know-how e la loro esperienza alla buona riuscita del progetto.
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[post_content] => In particolare Breslavia, Danzica, Poznan e Varsavia in Polonia, Charkiw, Donetsk, Kiev e Lemberg in Ucraina sono le città che hanno ospitato le competizioni. Gli incontri sono stati, tra la partita inaugurale del giorno 8 giugno a Varsavia e la finale del 1° luglio a Kiev, 29 in totale.
Lo stadio Nazionale di Varsavia
Un esempio di successo è lo stadio Nazionale di Varsavia che conta circa 60.000 posti a sedere e di un parcheggio con 1.800 posti auto, disposti su due livelli sotto il campo da gioco. Per poter essere ultimati in tempo utile per disputare i 5 incontri previsti dal calendario dei campionati europei, i lavori di realizzazione hanno avuto inizio nel 2009. Un progetto piuttosto complesso, di elevato standard qualitativo e che richiedeva un team di lavoro in cantiere particolarmente esperto e la collaborazione in totale fiducia di tutte le parti coinvolte.
Per poter rispettare il programma lavori, che prevedeva tempistiche estremamente ridotte, è stato necessario consegnare in cantiere enormi quantità di materiale - messo a disposizione dal parco nolo PERI Polonia – in un’ottica di just-in-time rispetto all’avanzamento lavori. Non solo l’utilizzo dei sistemi di casseforme ed impalcature PERI, ma anche la progettazione e l’assistenza continua in cantiere degli ingegneri PERI ha reso agevoli le operazioni di cantiere.
Le casseforme a telaio per pareti TRIO e DOMINO sono state utilizzate per tutte le fondazioni e le pareti, assicurando tempi di armo molto brevi. La cassaforma per solaio MULTIFLEX, abbinata a puntelli PEP in acciaio e ai puntelli MULTIPROP in alluminio, è stata utilizzata come base portante nella realizzazione sia delle solette piene che di quelle alleggerite, ma anche nel montaggio dei solai prefabbricati. Per realizzare i pilastri in cemento armato è stato utilizzato un sistema combinato di QUATTRO e VARIO GT 24 – che per rispondere alle particolari esigenze di superfici faccia a vista è stato preassemblato nell’officina PERI e successivamente consegnato in cantiere pronto all’uso. Il progetto globale di PERI prevedeva anche l’impiego del sistema PERI UP, utilizzato per le vie di accesso, per le piattaforme di servizio ma anche come impalcatura di sostegno.
Didascalie
Fig. 1
La partita inaugurale tra Polonia, paese organizzatore, e Grecia è stata seguita da poco meno di 60.000 spettatori nello Stadio Nazionale di Varsavia di nuova costruzione.
Fig. 2
Lo stadio olimpico di Kiev ha una capienza, dopo i lavori di ampliamento, di 70.000 posti a sedere. Ha ospitato la finale del Campionato Europeo il primo luglio.
Fig. 3
L’arena PGE di Danzica è di nuova costruzione e può ospitare fino a 44.000 spettatori.
Fig. 4
A Donetsk si sono disputate 5 partite. Lo stadio, che contiene 51.500 spettatori, è stato costruito tra il 2006 e il 2009.
Fig. 5
Lo stadio di Miejski a Poznan è stato completamente ristrutturato per i campionati europeri 2012 e ora offre posto a 43.000 spettatori.
Fig. 6
Terminati i lavori, lo stadio di Breslavia, che ha una capacità di 43.000 spettatori, è stato inagurato con l’incontro di boxe tra il campione del mondo ucraino Vitali Klitschko e lo sfidante polacco Tomasz Adamek.
Fig. 7
Lo stadio di Lemberg, di nuova costruzione, con i suoi 35.000 posti, è la sede più piccola in cui si sono disputati gli incontri del campionato europeo 2012.
(Foto: PERI GmbH)
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[post_excerpt] => Polonia e Ucraina sono stati i paesi organizzatori dei Campionati Europei di Calcio 2012. Ben sette degli otto stadi di calcio, che hanno una capacità compresa tra i 35.000 e i 70.000 spettatori, sono stati realizzati o ampliati utilizzando i sistemi di casseforme e impalcature PERI.
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[post_content] => Il progetto innovativo nasce in un’area industriale dismessa nella quale sorgeranno oltre 330.000 m² di edifici commerciali e residenziali, hotel, strutture di aggregazione ricreativa e culturale, dotati di ampie aree verdi prevalentemente pedonali.
L’attenzione all’ambiente ed al clima già da tempo sono entrate a far parte del settore dell’edilizia – con la costruzione delle cosiddette "case passive“ (abitazioni a basso consumo energetico) e prevedendo interventi di risanamento energetico degli edifici per ridurre efficacemente i consumi energetici e le emissioni di CO2. L’architetto italiano Stefano Boeri, con questo progetto del Bosco, intraprende un cammino singolare e proprio in linea con l’attuale ottica della costruzione eco-friendly.
I numeri del progetto
Il complesso Bosco Verticale è composto da un edificio di 11 piani destinato ad uffici e da due torri residenziali rispettivamente di 18 e 26 piani. La particolarità dei due edifici (87m e 119m di altezza) sono gli imponenti balconi, che verranno successivamente ornamentati – un bosco verticale nel centro di Milano.
Un totale di 120 piante ad alto fusto, 544 di media altezza e ben 4000 tra cespugli e piccoli arbusti "lavoreranno“ come un vero e proprio bosco: i livelli di biossido di carbonio verranno notevolmente ridotti e verrà prodotta una grande quantità di ossigeno. Inoltre la cortina verde proteggerà i futuri inquilini da rumore e polveri, li difenderà durante l’estate dall‘irradiazione diretta del sole ma lascerà filtrare i suoi raggi durante l’inverno – il clima sarà così regolato in modo naturale in ogni stagione. In aggiunta a tutto ciò si prevede anche una riduzione dei livelli di umidità dell’aria e un efficace effetto barriera in caso di vento.
Il lavoro di PERI: un piano in soli 10 giorni
Nonostante la particolarità architettonica ed i tempi di esecuzione estremamente ristretti per poter realizzare la struttura, gli ingegneri di PERI Italia hanno elaborato una soluzione su misura – studiata in modo specifico per la realizzazione dei balconi, che sporgono su tutti e 4 i lati degli edifici, e dei solai, con un’altezza di interpiano pari a 4 m. La loro soluzione progettuale, basata sul sistema a ripresa con guide RCS integrato con la cassaforma per solai SKYDECK, ha significato sequenze di getto estremamente rapide: ogni piano è stato infatti realizzato in soli 10 giorni.
La soluzione tecnologica: sistemi modulari combinati
Gli imponenti balconi in cemento armato, con soletta di spessore pari a 28 cm e con parapetti alti 130 cm, sporgono di 3,35 m su tutti e quattro i lati degli edifici. Un aggetto davvero elevato. Ma è stata soprattutto l’irregolarità della distribuzione dei balconi a rappresentare la sfida più importante per la realizzazione dell’edificio.
Una sfida affrontata e vinta dai tecnici PERI, resa possibile dall’ampia gamma di prodotti a disposizione e dalla soluzione personalizzata proposta, che ha permesso condizioni di lavoro simili a quelli di un edificio architettonicamente più regolare.
Elementi a struttura reticolare PERI VARIOKIT, disponibili a noleggio, sostengono il carico del calcestruzzo fresco dei balconi e sono stati integrati dagli ingegneri PERI con paramenti di protezione RCS. Questi ultimi fungono da chiusura perimetrale e protezione contro le cadute dall’alto per i due piani superiori – aumentando così i livelli di sicurezza e conseguentemente anche la produttività.
Grazie ad un sistema di movimentazione elaborato specificatamente per questo progetto – che prevede l’uso della gru e di un argano elettrico – intere unità di cassaforma possono essere trasportate all’esterno dell’edificio e posizionate al successivo punto in cui dovranno essere utilizzate. Nell’arco di sole 4 ore è quindi possibile movimentare tutte le 18 unità di cassaforma di un piano, e il giorno seguente anche le piattaforme di carico e le torri di sostegno vengono spostate al piano superiore.
A causa della disposizione irregolare dei balconi si rende spesso necessario trasferire i carichi relativi su più piani, principalmente in corrispondenza degli angoli dell’edificio.
A tal fine vengono utilizzate delle torri di sostegno realizzate con il sistema modulare PERI UP Rosett. Tale sistema si adatta con massima flessibilità alle diverse altezze, comprese tra 3,72 m e 23,72 m.
Ai piani intermedi la movimentazione del materiale da un piano all’altro avviene, con l’ausilio della gru e delle piattaforme di carico del sistema modulare RCS. Queste sporgono di 6,35 m dal bordo dell’edificio e sono strutturate in modo tale da sopportare un carico fino a 20kN.
Foto: PERI GmbH
[post_title] => Il Bosco Verticale di Milano cresce due metri ogni settimana
[post_excerpt] => Il complesso ecocompatibile "Bosco Verticale" fa parte dell’ambizioso progetto milanese di riqualificazione edilizia dell’area di Porta Nuova.
Questa innovativa e singolare opera eco-friendly si è avvalsa della soluzione tecnologica PERI che ha permesso la costruzione dei piani in cicli di getto estremamente rapidi, nonostante la loro complessità architettonica
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[post_content] => Quest’area raggruppa tre progetti, quelli di Garibaldi, di Varesine e di Isola. Saranno presenti ben sette edifici alti, tutti realizzati con i sistemi all’avanguardia di PERI.
In queste grandi opere, caratterizzate da superfici molto estese e che si sviluppano soprattutto verticalmente, è di fondamentale importanza la soluzione tecnologica; soluzione che deve ottimizzare il lavoro in cantiere, rispettando elevati standard di sicurezza e garantendo massima produttività.
Dopo la torre di Porta Nuova Garibaldi – la più alta d’Italia con i suoi 220 m d’altezza – PERI ha fornito i suoi sistemi anche per tutta l’area ex-Varesine che comprende anche la “Torre Diamante” alta 140 metri.
Focus on Porta Nuova Varesine
L’area, la cui intera realizzazione è stata affidata all’ATI CMB-UNIECO, è suddivisa in due lotti: nel primo sarà realizzato un complesso caratterizzato da tre edifici, tra i quali la “Torre Diamante”; nel secondo lotto verranno invece costruiti 6 edifici dai 4 ai 6 livelli e 3 edifici alti rispettivamente di 65 m, 80 e 145 m. Gli edifici del progetto saranno adibite ad uso direzionale, residenziale e commerciale.
Lotto 1 - Grande risparmio di tempo con le soluzioni PERI
I tre solai interrati e il solaio di piano terra del primo lotto sono tutti realizzati in opera a getto pieno, con spessore variabile dai 25 ai 50 cm, una superficie pari a 17.000 mq ciascuno ed un interpiano compreso tra i 290 e i 600 cm. L’impresa costruttrice dell’intero lotto, C.S.C. S.p.A. Costruzioni speciali in c.a., ha utilizzato per la loro costruzione la cassaforma modulare per solai SKYDECK, sistema che garantisce un’ottima velocità di esecuzione, confermata anche in questo caso: in soli 6 mesi dall’inizio dei lavori si è completato infatti il livello fuori terra. Tale sistema è stato utilizzato anche per tutti i piani in elevazione e integrato, lungo tutto il perimetro, con i tavoli PERI MODUL che hanno risolto efficacemente la realizzazione di travi sottosporgenti.
Le rampe sono state invece realizzate con la cassaforma a travi MULTIFLEX, adatta a qualsiasi spessore di solaio, disposizione in pianta e altezza di puntellazione. I solai dei due edifici più bassi, complessivamente di 25.200 mq, sono disposti rispettivamente su 10 livelli, hanno superficie di circa 1.300 mq a piano (eccetto l’ultimo che ha una superficie di 800 mq) e un interpiano tipo di 4,10 m.
Il terzo edificio, la “Torre Diamante”, è caratterizzato da un core centrale interamente in c.a. e da solai a struttura portante in acciaio disposti su 30 livelli. Per la realizzazione del core viene utilizzata la cassaforma a telaio per pareti TRIO, sostenuta sul perimetro esterno dal sistema di ripresa con guida RCS-C che, grazie al minimo ingombro inferiore, permette la contemporanea realizzazione della carpenteria metallica dei piani. Per questo sono stati forniti moduli RCS senza le passerelle inferiori e con recupero dei dispositivi di ancoraggio dal solaio sottostante. Internamente il sistema TRIO è appoggiato su piattaforme di ripresa BR da movimentare con gru.
Il cuore di questo edificio è suddiviso in 3 blocchi indipendenti con ciclo produttivo di 5 giorni lavorativi.
E’ stato inoltre richiesto l’accesso al sistema rampante dall’interno del nucleo per non interferire con le lavorazioni della carpenteria metallica esterna. Per soddisfare questa richiesta particolare è stato necessario predisporre due piattaforme RCS-P interne con scale PERI UP appese. La scelta da parte dell’impresa di avere una gru dedicata alla realizzazione del nucleo in c.a. (con rotazione della cassaforma interna) è stata risolta prevedendo di sollevare la gru rampante con il sistema a ripresa auto-sollevante ACS. Per questo edificio è inoltre previsto un braccio di distribuzione del calcestruzzo collegato ad una piattaforma auto-sollevante ACS.
Lotto 2 - Produttività in completa sicurezza
Il complesso del “lotto 2”, in costruzione ad opera del Consorzio Edile C.M., è caratterizzato da tre solai interrati, un solaio di piano terra, un mezzanino e il livello podio (Podium), ed è costituito da 9 edifici in elevazione, di cui 3 alti.
I tre edifici alti misurano 65, 80 e 145 m, hanno ciascuno un core centrale interamente in c.a. e solai disposti rispettivamente su 15, 18 e 35 livelli. Nell’edificio più alto il core sarà realizzato con la cassaforma a telaio per pareti TRIO che sarà sostenuta da mensole auto-sollevanti RCS-C ed internamente da piattaforme di ripresa BR da movimentare con gru. Per questo edificio è inoltre previsto un braccio di distribuzione del calcestruzzo collegato ad una piattaforma auto-sollevante ACS. Anche in questo caso i solai sono realizzati con la cassaforma SKYDECK. Quelli interrati sono in opera a getto pieno, con spessore ed interpiano variabili, tutti di superficie complessiva pari a 11.000 mq. Il piano terra ed il podio di 4700 mq, sempre in opera a getto pieno, hanno uno spessore di 50 cm, con un interpiano massimo di 645 cm. Gli edifici “bassi” sono su 4-6 livelli, con solai in predalles di spessore 34 cm, con un interpiano massimo di 340 cm ed una superficie complessiva di circa 4.500 mq.
Il ruolo del project manager PERI PERI è protagonista nella realizzazione di grandi cantieri non solo con il ruolo di fornitore della tecnologia, ma anche di consulente nell’identificazione della soluzione tecnica più idonea, nella progettazione esecutiva e nell’assistenza in ogni singola fase del progetto. Il servizio di assistenza PERI, in particolare, nasce da un’esperienza maturata in cantieri, anche complessi, realizzati in tutto il mondo e per tale attività, da un punto di vista organizzativo, è fondamentale il ruolo giocato dal project manager. Quest’ultimo opera, infatti, quale unico referente per l’impresa cliente, consente di ottimizzare le risorse, snellire il flusso interno delle informazioni, semplificare il processo di comunicazione, garantire una maggiore flessibilità nella gestione delle eventuali urgenze e la rapidità di risposta alle richieste. Ne deriva un’operatività in cantiere snella e grazie alla quale le imprese clienti possono operare con maggiore efficienza.
[post_title] => Il lavoro di cantiere per il nuovo volto di Milano
[post_excerpt] => E’ in corso di realizzazione l’area di Porta Nuova, l’opera di riqualificazione del centro di Milano più significativa degli ultimi decenni che contribuirà a ridefinire in modo sostanziale l’immagine della città
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[post_content] => La sua complessa realizzazione ha richiesto la fornitura di una soluzione completa di cassaforme e impalcature, perfettamente combinabili, da parte di un solo fornitore: PERI. Grazie alla sua consulenza e alla sua ampia gamma di prodotti e sistemi, è stata infatti capace di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza.
Il progetto
Il progetto è composto da diverse aree adibite ad auditorium musicali e a spazi comuni. Il corpo A ospiterà un teatro d’opera con ben 1800 sedute disposte su un piano inclinato che entra sotto terra. La struttura prevede una torre scenica di 40 metri studiata per permettere veloci cambi di scenografia sia in orizzontale che in verticale. I paramenti esterni di quest’area avranno un singolare e suggestivo gioco di luci e pietre.
Il corpo B conterrà 1100 posti e sarà strutturato internamente per ospitare spettacoli con un palcoscenico frontale e centrale. La torre scenica sarà alta 24 metri.
La terza aree costruita sarà una sorta di anfiteatro all’aperto: una struttura a gradini che potrà ospitare altri 2000 appassionati di musica dal vivo.
Ci saranno inoltre altre due aree attigue, una prevedrà sale studio e l’altra accoglierà i parcheggi ed il piazzale.
La struttura deve essere realizzata in 18 mesi e la sua inaugurazione parziale, quella relativa al teatro d’opera, è prevista per il prossimo 21 dicembre, data nella quale il maestro Zubin Mehta dirigerà la Nona sinfonia di Beethoven. Tempi così stretti richiedono ingenti quantità di attrezzature in cantiere in breve tempo e una forza lavoro di circa 300 persone che lavorano su turni estesi e sovrapposti, con prolungamenti anche in orari notturni.
Impalcature e casseforme perfettamente combinabili
I prodotti PERI sono completamente combinabili tra loro e questo consente l’ottimizzazione della distribuzione dei carichi, la semplificazione dei lavori e la velocizzazione delle fasi di lavoro. Avere inoltre un fornitore unico ha permesso di minimizzare i problemi di interfaccia e di evitare errori di esecuzione, aumentando la produttività del cantiere.
La decisione finale è caduta su PERI anche per la vastità del suo parco nolo, che ha consentito di rispondere prontamente all’ingente richiesta di attrezzatura necessaria al cantiere. Grazie alla possibilità di noleggiare i sistemi solo per il tempo effettivamente necessario, i costi del materiale sono proporzionali al reale fabbisogno del cantiere e l’economicità è garantita.
Geometrie complesse e carichi elevati
Dal punto di vista tecnico, il Parco della Musica è un progetto molto impegnativo, in particolar modo per quanto riguarda la facciata d’ingresso. Questa è caratterizzata da un imponente aggetto di 16 m, con lunghezza di 46 e altezza da terra di 20 m. Un’altra peculiarità è rappresentata dalla zona della torre scenica centrale che presenta 4 pareti sospese a 15 metri di altezza - con spessore di ben 120 cm - realizzate con un primo getto effettivo di 6 metri per rendere la struttura auto-portante e per procedere con i getti successivi, fino al raggiungimento della copertura della torre stessa. Inoltre la platea del teatro presenta una forma ellittica molto accentuata che ha richiesto un’articolata soluzione tecnica: sono stati realizzati infatti solai inclinati con uno specifico gioco di volumetrie che ha comportato particolari accorgimenti progettuali.
La struttura architettonica del teatro d’opera è estremamente complessa dati i carichi elevati da sostenere e le altezze importanti del progetto.
A questo scopo, i prodotti PERI utilizzati nel corpo A, il primo ad essere ultimato, sono l’impalcatura di sostegno e di servizio PERI UP Rosett e i puntelli ad alta portata MULTIPROP. Questi ultimi sono stati usati come sottostruttura della cassaforma per solai MULTIFLEX per sostenere travi fino ad un altezza di 6 metri nella torre scenica centrale.
Per sostenere le strutture portanti delle due torri sceniche laterali, della platea e dei due ingressi (principale e secondario) è stato utilizzato con successo il sistema PERI UP Rosett: in base alle altezze da raggiungere e all’entità dei carichi da sostenere, vengono utilizzate torri di sostegno standard o configurate appositamente per il progetto. Questo sistema offre infatti possibilità di adeguamento ottimale in altezza, larghezza e profondità grazie al passo di 50 cm.
Tutte le pareti sono state realizzate con la cassaforma TRIO di comprovata affidabilità; in presenza di altezze elevate gli elementi del sistema sono stati utilizzati su passerelle di ripresa FB180. I grandi carichi dovuti al vento e alle operazioni di lavoro sono stati distribuiti sulla struttura grazie a questo sistema di protezione e di servizio, compatibile con qualsiasi altro sistema PERI. Per le fasi di getto delle pareti interrate monofaccia, nella zona soggetta allo sbancamento e in abbinamento alla cassaforma TRIO, l’impresa ha utilizzato le puntellazioni di contrasto SB.
Attualmente è in costruzione anche il corpo B che utilizza le stese tipologie di attrezzature e le cui strutture portanti saranno ultimate per giugno.
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[post_excerpt] => Sorge a Firenze, proprio dietro alla stazione Leopolda, l’importante opera chiamata “Parco della Musica e della Cultura”. Il progetto, nato per rendere omaggio all’anniversario dei 150 anni d’Unità d’Italia, riporta in auge il capoluogo toscano come protagonista dell’arte e della cultura italiana
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[post_content] => Per la realizzazione di questi edifici dall'architettura estremamente complessa è stato utilizzato il sistema di protezione a ripresa PERI RCS-P, che garantisce una rapida esecuzione dei lavori nel massimo rispetto delle norme di sicurezza.
Il nuovo complesso urbanistico dell’Absolute World City Center si compone di cinque grattacieli, per abitazioni e uffici, alti fino a 170 m. Eccezionale è soprattutto la torsione delle ultime due costruzioni realizzate: la torre meridionale, con torsione variabile, e quella settentrionale, che invece si avvita in modo uniforme verso l'alto.
Considerata la diversa torsione delle strutture, gli ingegneri PERI hanno sviluppato due soluzioni di casseforme completamente differenti e straordinarie. Si sono avvalsi del sistema di protezione modulare RCS, modificato appositamente per il progetto affinché si adattasse alla forma architettonica degli edifici.
La torre meridionale
Nell'Absolute Tower meridionale, alta 170 m, la pianta ellittica si avvita su se stessa lungo i 56 piani del grattacielo con una rotazione compresa tra 3° e 8° ad ogni piano, per un totale di 208°. Affinché gli addetti possano operare in sicurezza e con maggiore produttività anche ad altezze elevate, lo spazio di lavoro agli ultimi tre piani in costruzione è interamente chiuso dal paramento di protezione PERI RCS. La movimentazione delle 30 unità RCS-P, che può avvenire con qualsiasi condizione atmosferica senza bisogno della gru, avviene in modo estremamente efficiente grazie ad un sistema idraulico di sollevamento spostabile manualmente da un’unità ad un’altra.
Anche durante la fase di sollevamento, le guide di ripresa rimangono sempre collegate all'edificio mediante l'apposito attacco di sospensione. Per compensare la mancanza di allineamento tra i singoli piani, PERI ha deciso di utilizzare specifici sostegni di acciaio ancorati al solaio: anche in questo caso si tratta di guide di ripresa universali RCS, che possono sporgere perfino di 2 m oltre il bordo del solaio per sostenere il paramento di protezione a ripresa. Grazie a questa ampia area di compensazione si riduce al minimo il numero dei livelli in cui è necessario riconfigurare le unità RCS a causa della torsione dei piani. Durante la progettazione del paramento di ripresa, su ciascun piano gli ingegneri PERI hanno individuato tutti gli eventuali ostacoli e punti critici, così da disporre gli elementi in modo ottimale e stabilire – per ogni piano – la posizione di tutti gli ancoraggi.
La torre settentrionale
La costruzione della controparte settentrionale della torre sud, un grattacielo da 50 piani alto 150 m, è iniziata alcuni mesi dopo. Per la sua realizzazione, PERI ha studiato un metodo di ripresa alternativo, spettacolare ed estremamente conveniente dal punto di vista economico.
Poiché qui la rotazione della base ellittica dei singoli piani rimane sempre costante a 4°, anche il paramento di protezione a ripresa RCS si avvita in modo uniforme verso l'alto. Per questa ragione le guide di ripresa possono inclinarsi fino a 26° rispetto alla verticale, sfruttando i relativi attacchi alla parete RCS e al solaio, modificati appositamente per questo progetto. Le unità RCS vengono sollevate tramite un sistema idraulico: una movimentazione con gru non sarebbe possibile, considerando l'inclinazione del percorso di ripresa.
Già prima dell'impiego, grazie ad appositi calcoli e ad una simulazione delle fasi di costruzione, gli ingegneri PERI avevano dimostrato la possibilità di realizzare questa eccezionale soluzione per il sollevamento delle varie unità del sistema di ripresa con guide RCS e la sua effettiva applicabilità in cantiere.
Immagini PERI GmbH
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[post_excerpt] => Si avvitano spettacolari nel cielo del Canada, i due grattacieli dell’Absolute World dalla forma sinuosa e arrotondata che hanno meritato il soprannome assai calzante di Marilyn Monroe.
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[post_content] => Due piloni e nove pile sosterranno la futura autostrada a quasi 400 metri di altezza sopra la gola del fiume Baluarte. Una volta terminato, nel 2012, il ponte strallato lungo 1.124 m e con una luce di 520 m sarà al terzo posto nella classifica dei ponti più alti del mondo. Questa opera costituisce uno dei più importanti progetti infrastrutturali del Messico e fa parte di un tratto principale della bretella che collega la costa del Pacifico all’interno del paese. Il nuovo tratto non soltanto sarà molto più sicuro, ma ridurrà notevolmente anche il tempo di percorrenza.
Piloni di geometrie complesse, in sicurezza con PERI ACS (Automatic Climbing System)
La struttura del Ponte Baluarte è estremamente complessa. Il pilone P5, il più alto, raggiunge quota 169 m, dirimpetto il P6 culmina 13 m più in basso. La sezione trasversale più grande alla base dei piloni misura 18,00 m x 8,56 m. Al centro della carreggiata i piloni si allargano fino a circa 31,30 m per poi rastremarsi fino in sommità con una sezione di 8,00 m x 4,10 m. Gli 'steli' dei piloni non soltanto sono inclinati, ma anche di sezione variabile nello sviluppo in altezza.
Per realizzare questa geometria così elaborata PERI ha progettato una soluzione a ripresa auto-sollevante basata sul sistema ACS (Automatic Climbing System). Per gli steli inclinati è stata adottata la configurazione ACS V (V = Variabile): l’inclinazione delle passerelle di questo sistema a ripresa è regolabile, in modo da garantire impalcati di servizio sempre perfettamente orizzontali, che consentono al personale di cantiere di lavorare in tranquillità e con la massima sicurezza.
L’utilizzo di questa tecnologia ha vantaggi notevoli e concreti: permette infatti di accelerare notevolmente le fasi di lavoro grazie al fatto di non dover dipendere né dall'uso della gru né dalle condizioni meteorologiche. La sua struttura, inoltre, è estremamente sicura in quanto progettata per resistere ad elevatissime spinte del vento e grazie alla stabilità delle passerelle di ripresa che consentono di sostenere grandi quantitativi di materiale, come per esempio le scorte di ferri per armatura.
Sia per le passerelle che per le casseforme per pareti, si utilizza la trave VARIO GT 24 caratterizzata dalla grande flessibilità di impiego: la soluzione elaborato da PERI, infatti, consente agli addetti in cantiere di adeguare rapidamente la cassaforma ai requisiti di ciascuna sezione di getto. In più il manto di rivestimento PERI Fin-Ply di provata validità consente circa 50/70 re-impieghi e garantisce la migliore qualità della finitura superficiale del calcestruzzo.
Pile doppie realizzate con sistemi a noleggio
Le pile antistanti i piloni sono doppie e con un’altezza variabile fino ad un massimo di 145 m. Anche queste pile sono realizzate con la cassaforma a travi per pareti VARIO GT 24. La maggior parte delle superfici viene armata con elementi standard, mentre per le sezioni interne più strette, PERI ha studiato degli elementi specifici e personalizzati. Questi ultimi infatti sono stati adeguati con la massima precisione ai requisiti geometrici e statici del progetto, pre-assemblati e consegnati just-in-time in cantiere. I moduli VARIO alti 5,10 m con solo quattro correnti SRZ sopportano una pressione massima del calcestruzzo fresco di 50 kN/m² corrispondente alla velocità di getto richiesta di 2,00 m/h.
Le mensole di ripresa CB 240, poste sulle pareti esterne delle pile, sostengono gli elementi VARIO, garantendo semplicità nelle manovre, maggior velocità nel lavoro e massima adattabilità alla forma dell’opera. Nella sezione interna delle doppie pile gli addetti in cantiere utilizzano piattaforme di ripresa BR per il sostegno dei moduli VARIO. Queste piattaforme si possono sollevare facilmente e rapidamente a mezzo gru e si utilizzano dove i sistemi di ripresa tradizionali non possono essere impiegati per questioni di spazio.
Per i puntoni trasversali alti 4,00 m, la cassaforma a telaio TRIO è impiegata per la realizzazione della sponda laterale e la cassaforma per solai MULTIFLEX per la costituzione del fondo. Come trave di orditura primaria e secondaria sono impiegate le travi per cassaforma GT 24 particolarmente robuste e resistenti.
PERI UP Rosett: un importante sostegno
L’impalcatura di sostegno multidirezionale PERI UP Rosett sostiene la cassaforma per il getto dei traversi delle pile e grazie alla sua modularità, consente l'adeguamento ottimale ai carichi presenti: nella zona in aggetto l’impalcatura di sostegno PERI UP è montata con un passo base di 1,50 m x 1,50 m, mentre correnti UBS provvedono a irrigidire la struttura. Nell’area sotto il getto, il passo si riduce per l'inserimento di correnti da 25 cm aumentando la portata dell’impalcatura. Per i puntoni posti a 13,50 m più in alto l’impalcatura di sostegno PERI UP è collocata sulla trave trasversale precedentemente predisposta. Profili in acciaio, inoltre, supportano le sezioni in aggetto.
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[post_excerpt] => In Messico è in costruzione il ponte Baluarte alto ben 390 metri e realizzato grazie alle soluzioni PERI con casseforme e ponteggi a telaio
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[post_content] => PERI ha contribuito alla realizzazione in tempi da record della bretella principale FQ1 di collegamento tra la nuova e la vecchia galleria.
Data la lunghezza ridotta di questo tunnel (43.10 m), PERI ha proposto una cassaforma traslabile su misura e realizzata in massima parte con componenti di serie, a noleggio, del sistema VARIOKIT. Il sistema impiegato, insieme al pre-assemblaggio fatto direttamente nei magazzini PERI, ha consentito una riduzione notevole sia dei costi del materiale che dei tempi di costruzione.
Progettare e costruire in poco tempo
In brevissimo tempo il team di PERI ha elaborato una soluzione per la cassaforma incentrata sul sistema modulare VARIOKIT. La progettazione è stata conclusa in sole tre settimane fornendo al committente i disegni di dettaglio, di montaggio e le istruzioni per l'impiego del sistema.
La maggior parte della cassaforma è realizzata con componenti standard a noleggio, ai quali si aggiungono componenti speciali ed elementi in vendita, tra cui i pannelli di rivestimento ed il materiale a perdere. La cassaforma per tunnel così realizzata non è stata soltanto conveniente, ma ha offerto anche un altro grande vantaggio all’impresa costruttrice, la Alpine BeMo Tunneling GmbH: tempi di consegna estremamente rapidi.
Al cantiere sono stati consegnati just-in-time un totale di sette unità di cassaforma circolari. Dopo averli consegnati preassemblati, PERI ha ultimato il montaggio del sistema di traslazione in cantiere, in modo da affidare al personale la cassaforma già pronta per l'uso. Questo ha ridotto al minimo i tempi: dopo sole 1,5 settimane di montaggio in cantiere, il personale ha potuto iniziare i lavori per la realizzazione della prima delle sette fasi di getto.
Dopo un breve periodo per familiarizzare con le attrezzature, i conci, di lunghezza standard pari a 5,90 m, sono stati realizzati con cicli di tre giorni. Gli ultimi due blocchi, lunghi 3,35 m, sono stati completati invece in due giorni ciascuno.
Semplicità e sicurezza d'impiego
Data l’esigua lunghezza della galleria, PERI ha elaborato una soluzione meccanizzata per l'impiego della cassaforma traslabile. Questo fattore, insieme alle grandi superfici di lavoro disponibile, ha garantito la massima semplicità di impiego ed elevati standard di sicurezza. L’armo e disarmo della cassaforma sono stati effettuati grazie a semplici alberi filettati, mentre la struttura veniva traslata ogni volta alla fase di getto successivo per mezzo di ruote scorrevoli in apposite guide per gru. Nonostante la sua configurazione complessa, la cassaforma traslabile ha offerto la massima stabilità, riscontrabile anche nell’ottima finitura delle superfici in calcestruzzo.
Il punto d’incontro tra la bretella e la nuova galleria
PERI si è occupata anche della cassaforma per connettere la bretella FQ 1 alla nuova galleria principale. Anche questa struttura è stata realizzata con componenti di sistema quali puntoni di forza SLS, guide RCS, travi per casseforme GT 24 e correnti SRU.
Foto: PERI GmbH
[post_title] => PERI realizza in tempi da record il nuovo tunnel del traforo del Pfänder in Austria
[post_excerpt] => E’ in costruzione la nuova galleria di 6.600 metri del traforo del monte Pfänder, per ovviare alla vecchia ed ormai sottodimensionata rispetto al traffico in forte aumento.
L'intervento di Peri garantisce notevole riduzione di tempi e costi grazie ad una cassaforma su misura e pre-assemblata con componenti di serie
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[post_content] => Per questo progetto le imprese costruttrici coinvolte, Albini & Castelli di Induno Olona (VA) e S.C.E. di Olbia, hanno deciso di affidarsi a PERI che, per quanto riguarda le tipologie dei solai in progetto, ossia in opera a portanza bidirezionale a getto pieno e a nervature incrociate, ha suggerito quale soluzione la cassaforma modulare SKYDECK.
Tali tipologie di solai consentono di non avere elementi strutturali sottosporgenti, con una conseguente riduzione dei tempi e dei costi di produzione.
Inoltre, per la creazione delle nervature incrociate si sono adoperati dei cassettoni in vetroresina recuperabili appoggiati sopra il piano continuo di casseforme.
Il progetto vede alternarsi alla tipologia a getto pieno, scelta ottimale anche dal punto di vista esecutivo in cantiere, la soluzione a nervature incrociate.
Questo al fine di ridurre i carichi in fondazione, anche laddove la maglia strutturale dei pilastri, mediamente pari 11X11 m, ha richiesto un maggior spessore, ottenendo in tal modo una soluzione leggera e con valenza architettonica.
Il progetto: una visione d’insieme
Il progetto in particolare prevede che vengano realizzati:
- 4 edifici pluripiano “a torre”, che si sviluppano in altezza per circa 45 m dal piano terra, a pianta simmetrica con vano scala e ascensore centrale. Hanno una destinazione d’uso mista: commerciale, uffici e residenziale.
- 2 edifici pluripiano “laterali”, che si sviluppano in altezza per circa 28 m, con 7 livelli fuori terra che scalano terrazzando verso l’esterno per meglio raccordarsi volumetricamente all’intorno: il primo ed il secondo piano hanno una forma a “L”, mentre a partire dal terzo piano gli edifici si sviluppano lungo la sola stecca laterale che si eleva fino all’ultimo livello con calettatura della superficie piano per piano. Hanno anch’essi una destinazione d’uso mista: commerciale e direzionale.
- 1 edificio centrale, che si sviluppa su 4 livelli fuori terra per una altezza complessiva di circa 18 m, a destinazione d’uso direzionale e commerciale.
L’impianto complessivo del Centro polifunzionale, simmetrico rispetto alla perpendicolare via Santa Gilla, risulta organico grazie allo sviluppo di una serie di percorsi pedonali pubblici coperti che connettono i singoli edifici, pur rispettando l’autonomia ci ciascuno di essi.
Il cantiere
Le imprese in cantiere hanno affrontato la realizzazione di tipologie di solai differenti sia in termini di soluzione strutturale che di geometria delle superfici.
Tale alternanza si è verificata non solo tra lotti differenti ma - in certi casi - anche all’interno dello stesso impalcato.
Un sistema di cassaforma particolarmente flessibile e facilmente movimentabile come PERI SKYDECK ha permesso di non avere differenziazioni nella produzione dei solai stessi, di non dover ricorrere in corso d’opera alla modifica della cassaforma e di non avere in cantiere più sistemi differenti.
L’impresa ALBINI e CASTELLI sta realizzando due dei sei lotti in progetto caratterizzati da 2 edifici pluripiano “a torre” e da 1 edificio pluripiano “laterale”, corrispondenti complessivamente a circa 40.000 m² di solai gettati in opera. In particolare, per il lotto 4 mentre i primi quattro livelli, a sviluppo orizzontale, presentano solai a nervature incrociate con spessore totale pari a 40 cm (altezza del cassettone pari a 28 cm), i livelli successivi, disposti in due torri (una da 10 piani e l’altra da 12) sono stati realizzati con solai a getto pieno e spessore pari a 20 cm.
Il lotto 5 è invece costituito da 9 livelli, di cui i primi tre a sviluppo orizzontale e a nervature incrociate e i restanti a getto pieno.
L’impresa S.C.E. sta realizzando il lotto 2 caratterizzato da 1 edificio pluripiano “laterale”, corrispondente a circa 20.000 m² di solai gettati in opera.
L’edificio pluripiano “laterale” è costituito da 9 livelli, di cui i primi tre a sviluppo orizzontale e a nervature incrociate (spessore complessivo 40 cm) e i restanti a getto pieno.
La soluzione
PERI SKYDECK permette di ottenere tempi ridotti per la creazione del piano continuo e di ottimizzare le tempistiche di realizzazione dei solai.
Il sistema SKYDECK con testa a caduta consente il disarmo della cassaforma già dopo pochi giorni dal getto del calcestruzzo. Attivando la testa a caduta, i pannelli a telaio e le travi che costituiscono la cassaforma si abbassano, staccandosi facilmente dal calcestruzzo e vengono rimossi per essere utilizzati nella fase di getto successiva.
In questo modo si riduce il quantitativo di attrezzatura richiesto in cantiere.
Inoltre, la velocità della messa in opera del sistema SKYDECK, la sua movimentazione ed uno studio “ad hoc” dei tempi di disarmo dei solai hanno permesso, indipendentemente dalla tipologia di solaio (pieno o a nervature incrociate), tempi di esecuzione e quantità di materiale piuttosto contenuti, nel rispetto della tempistica ed economia di cantiere.
Oltre alla soluzione tecnica, PERI ha fornito una serie di servizi a supporto dell’attività di cantiere, ossia:
- assistenza in cantiere;
- disegni esecutivi di montaggio delle casseforme;
- assistenza tecnica continua (ad es. per aggiornamenti sulla pianificazione, suggerimenti per tempi di disarmo dei solai e sottopuntellazione);
- monitoraggio dei costi relativi all’utilizzo dell’attrezzatura.
Servizi PERI, ossia i vantaggi per le imprese
I tecnici PERI hanno studiato con l’impresa:
- la pianificazione complessiva per la realizzazione delle strutture in opera;
- la proposta della suddivisione dei solai in fasi di getto e delle sequenza delle stesse;
- l’ottimizzazione dei tempi di disarmo delle strutture da sottoporre ai Progettisti e Direzione Lavori;
- la valutazione della dotazione di cassaforma PERI SKYDECK e della puntellazione relativa alla pianificazione di riferimento e alla sequenza delle fasi proposta.
Questo ha permesso la definizione anche dell’attrezzatura per le strutture verticali.
- la valutazione delle consegne di materiale PERI in cantiere e dei resi per consentire l’ottimizzazione dell’utilizzo dell’attrezzatura in cantiere.
Altri sistemi PERI utilizzati:
TRIO PILASTRO con mensole di getto integrate
SISTEMA MONOFACCIA SB
VARIO PILASTRO
MENSOLE FB
PIATTAFORME BR
TRIO
Sistema di puntellazione PEP e MULTIPROP per armo e sottopuntellazione
[post_title] => 60.000 mq di solai in opera senza travi
[post_excerpt] => E’ in corso la realizzazione del Centro Polifunzionale “Santa Gilla” a Cagliari, una struttura che si sviluppa su un’area di circa 30.000 m² e destinata ad uso commerciale, direzionale e residenziale.
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[post_content] => Con i loro 55 piani di altezza, le tre torri concave dell'hotel dominano la skyline della città e sono collegate da una terrazza con giardino pensile a quasi 200 m dal suolo.
Due fusti dalla curvatura asimmetrica piegati l'uno contro l'altro si elevano come pile di un ponte a formare ciascuna delle tre torri. Pur avendo la stessa altezza e lo stesso numero di piani, le tre torri si differenziano per la larghezza della base, il raggio di curvatura e la variazione laterale del profilo. Inoltre, i singoli piani sono sfalsati tra loro nel verso longitudinale.
Un team internazionale, formato da ingegneri PERI della filiale di Singapore e del quartier generale tedesco, ha elaborato una soluzione completa di casseforme e strutture provvisionali: i tavoli di grandi dimensioni per solai SKYTABLE e il sistema di ripresa autosollevante PERI ACS, attrezzature che hanno consentito all'impresa coreana SsangYong Engineering & Construction di ottimizzare le fasi di lavoro, riducendo al minimo i tempi di impiego della gru.
Grazie ad una gamma di prodotti ampia e completa, PERI è in grado di fornire la soluzione ottimale per qualsiasi progetto, adattandosi alle esigenze costruttive più disparate. In questo caso, la cassaforma a travi per pareti VARIO GT 24 e le casseforme per pilastri realizzate con gli stessi elementi di sistema costituivano la base fondante del cantiere. A queste si aggiungevano le strutture di sostegno realizzate con le versatili impalcature a torre ST 100, semplici e rapide da montare grazie al numero limitato di componenti.
Solo quattro giorni per completare un piano
Per la costruzione di ciascuna torre, il cantiere ha a disposizione soltanto due gru. PERI ha ideato due diverse soluzioni: una indipendente dalla gru, adottata per la costruzione delle pareti del nucleo, l'altra ottimizzata per ridurne i tempi di impiego e utilizzata per la realizzazione dei solai. Con l'aiuto del sistema di ripresa autosollevante ACS e dei tavoli gran formato per solai SKYTABLE la manodopera di cantiere riesce a completare un piano - con un'altezza standard di 3 m - in soli quattro giorni. Per poter raggiungere questo eccezionale risultato, i vani ascensore vengono realizzati con tre cicli di anticipo. La costruzione di due piani completi, con i loro solai di calcestruzzo armato spessi 25 cm, impegna un totale di 110 tavoli SKYTABLE.
Tavoli gran formato – movimentazione rapida e sicura
I tavoli di grandi dimensioni per solai SKYTABLE possono misurare fino a 20 m in lunghezza e 5 m in larghezza. Con un solo tiro di gru è quindi possibile sollevare e trasferire quasi 100 mq di casseforme per solai con la massima rapidità e sicurezza. Inoltre, grazie al bilancino di sollevamento studiato appositamente per questo sistema e al dispositivo di attacco che trasferisce le forze ai bordi del solaio, è possibile estrarre il tavolo dall'edificio mantenendolo in posizione orizzontale e sollevandolo immediatamente al ciclo di getto successivo. Durante la movimentazione, il personale di cantiere opera da una posizione sicura vicina al bordo del solaio, senza perciò dover salire sui tavoli.
Nonostante le enormi dimensioni dei tavoli, il sistema SKYTABLE è versatile. I puntelli in alluminio per solai MULTIPROP offrono un ampio intervallo di abbassamento: un ottimo vantaggio per un edificio in cui i solai sporgono anche di 20 cm e i muri parapetto si alzano di 50 cm dal suolo. Inoltre, poiché i puntelli MULTIPROP possono essere collegati con telai MRK a formare torri di sostegno, i tavoli SKYTABLE sono utilizzabili anche quando le altezze di interpiano raggiungono quasi i 9 m. Durante la fase progettuale, gli ingegneri PERI hanno dovuto considerare la variabilità delle forme architettoniche dell'edificio, ma sono riusciti a ideare una soluzione in cui la struttura SKYTABLE potesse rimanere invariata per l'intera altezza dell'edificio. I tavoli richiedono perciò soltanto modifiche minime, il che a sua volta riduce notevolmente i cambiamenti necessari – nonché gli errori – in corso d'opera. Naturalmente, per garantire la massima sicurezza e accelerare lo svolgimento dei lavori, PERI ha anche approntato le canaline integrate per il passaggio delle catene di aggancio alla gru in corrispondenza delle sporgenze dei solai.
Ripresa senza gru
Il sistema di ripresa autosollevante PERI ACS è ideale per realizzare i dodici vani ascensore. Grazie ad ACS (Automatic Climbing System) le casseforme dei vani, di forma diversa e di dimensione variabile compresa tra 2,30 e 10,10 metri, possono essere armate, disarmate e sollevate a un ritmo di soli quattro giorni senza l'ausilio della gru. Insieme a loro, in ogni fase di ripresa salgono anche cinque piattaforme di lavoro sicure: due per armare, posare i ferri di armatura e gettare il calcestruzzo delle pareti dei vani e tre per la precompressione del solaio superiore. In combinazione con l'impalcatura a ripresa CB e le casseforme a travi per pareti VARIO GT 24, PERI ACS ottimizza le sequenze operative del cantiere.
Un pacchetto completo di servizi
Per portare a termine con successo un cantiere, non è sufficiente fornire le casseforme e le impalcature più adatte. Per questa ragione gli ingegneri PERI affrontano ogni progetto offrendo soluzioni su misura, volte a garantire la massima efficienza nelle sequenze operative. Inoltre, la consulenza costante in ogni fase di lavoro è da sempre parte integrante del servizio PERI. Nei progetti su vasta scala, come questo, gli ingegneri PERI, oltre a fornire una consulenza al personale, si assicurano che i sistemi PERI vengano utilizzati nel modo più corretto ed efficiente possibile. Infine, il servizio di supporto tecnico e logistico aiuta ad affrontare qualsiasi situazione si verifichi prima della costruzione e durante il suo svolgimento.
Per ulteriori informazioni
www.peri.it
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[post_excerpt] => La città-stato di Singapore, centro finanziario e uno dei più grandi e moderni snodi commerciali del mondo, si sta adoperando per diventare anche una meta turistica d'eccezione. Con il suo ambizioso progetto denominato Marina Bay Sands™, la Las Vegas Sands Corporation sta sviluppando un enorme complesso, comprensivo di centro congressi, casinò, teatri, un museo e una straordinaria struttura alberghiera
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[post_date] => 2009-04-03 00:00:00
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[post_content] => Le quattro pile costruite con il sistema di ripresa autosollevante PERI ACS, a intervalli di 242 m, raggiungono un’altezza di 86 m e sorreggeranno un ponte strallato di 970 m. Quest’ultimo è il fulcro del nuovo progetto di collegamento stradale che prevede la realizzazione di 13 km di superstrada, a sei corsie, vicino alla costa occidentale del Canada. Il Golden Ears Bridge è un ponte estradossato, ovvero un incrocio tra un ponte a travi e un ponte strallato. Qui i cavi assumono la funzione di tiranti che si protendono ben oltre la sovrastruttura, formando angoli di grande ampiezza. In questo modo, nonostante le lunghissime campate, è stato possibile realizzare pile di 86 m, ben più basse rispetto a quelle dei comuni ponti strallati.
Soluzione personalizzata per garantire la massima versatilità
Per costruire le quattro antenne a forma di “H”, PERI ha elaborato una soluzione costituita da casseforme e strutture provvisionali e incentrata sul sistema di ripresa autosollevante ACS (Automatic Climbing System) e sulle casseforme a travi per pareti VARIO. E’ stato perciò possibile realizzare in sicurezza – e con notevole riduzione dei costi – le pile a sezione variabile, con conci di circa quattro metri di altezza, senza l’ausilio della gru. Il sistema di casseforme si è adattato perfettamente alle continue variazioni di sezione delle pile, che si assottigliano da tutti i lati. La parte al di sotto del livello della carreggiata è costituita da piedritti doppi, mentre la metà superiore delle pile è concepita come un singolo piedritto, con un nucleo di acciaio prefabbricato. Sia in direzione longitudinale che trasversale delle pile sono presenti ringrossi che formano angoli di circa 1 grado. Le sezioni trasversali delle pile variano dalla forma trapezoidale di 5,26X1,40 m al piede, con luce fra i piedritti di 5 m, fino alla sezione singola della sommità, di dimensioni 2,46X5 m.
La progettazione delle casseforme PERI per i piedritti ha dovuto tenere conto della riduzione della luce da cinque a quattro metri. Grazie alle mensole ACS, le piattaforme situate ai quattro diversi piani di lavoro rimangono sempre unite tra loro, così da permettere al personale di spostarsi con sicurezza tra gli elementi di ripresa a qualsiasi altezza. Le unità di cassaforma per i lati frontali inclinati, larghi 1,40 m, sono fissate alle passerelle di ripresa, disposte nel verso longitudinale e sospese su pattini, per poter essere movimentate con più rapidità. Poiché sui lati frontali non sono richieste mensole di ripresa, per realizzare un singolo piedritto bastano soltanto due unità di ripresa. Questo accelera le operazioni di sollevamento, riducendo al contempo la quantità di materiale necessario – e naturalmente i costi.
Il sistema modulare ACS offre anche la modalità di ancoraggio più adatta a ogni singola opera di costruzione. La scelta e il posizionamento dell’attacco del dispositivo di sospensione e dell’ancoraggio dipendono dalla struttura del ponte in costruzione, dallo spessore delle pareti, dalla classe di solidità richiesta per il calcestruzzo e dai limiti di carico. Lungo i bordi inclinati delle pile vengono perciò impiegati attacchi di sospensione girevoli, che permettono di fare ruotare le piattaforme ACS fino a 15 gradi intorno all’asse verticale e di poterle fissare con maggiore sicurezza.
Fino in cima, con cicli di getto di una settimana
Per pianificare il lavoro con la massima efficienza, PERI ha suggerito due tipi di casseforme, ACS e VARIO, utilizzate separatamente per realizzare la metà inferiore e quella superiore delle pile. Non è stato perciò necessario modificare e adattare le passerelle di ripresa e le casseforme e - di conseguenza - la quantità di materiale presente in cantiere si è ridotta drasticamente. Il sollevamento delle unità avveniva di lunedì: inizialmente, in otto fasi di ripresa, i piedi delle pile sono saliti con conci di 4 metri fino a raggiungere il livello della carreggiata. Poi, una volta realizzata la traversa, il lavoro è proseguito con altri undici cicli di ripresa, per completare la parte superiore delle pile. Il Golden Ears Bridge attraversa il fiume Fraser a circa 30 km dalla foce nell’oceano Pacifico. La costa è molto vicina e pertanto i venti soffiano a grande velocità. Per questa ragione, PERI hanno proposto le casseforme di ripresa ACS che, rimanendo sempre fissate all’edificio in costruzione, sono capaci di sostenere con la massima sicurezza venti fino a 80 km/h.
Il sistema modulare VARIOKIT per l’ingegneria edile
Il vasto assortimento di prodotti PERI è in grado di soddisfare qualsiasi requisito progettuale. Le attrezzature modulari standardizzate, sia nell’ambito delle casseforme che delle strutture provvisionali, si adattano facilmente a ogni tipo di esigenza del cantiere. Durante la costruzione della soletta della carreggiata, le mensole del sistema modulare VARIOKIT trasferivano i carichi del calcestruzzo e di servizio alla traversa prefabbricata e preassemblata. Il personale del cantiere disponeva quindi di un’ampia superficie di lavoro, larga ben 2,50 m. I componenti PERI VARIOKIT sono stati scelti anche per realizzare la sezione a struttura mista compresa tra le travi longitudinali prefabbricate, sopra alle traverse del ponte. Infine, l’efficienza e la sicurezza del personale di cantiere sono aumentate notevolmente grazie alle piattaforme di lavoro continue lunghe fino a 600 metri.
Fondazioni imponenti
Il suolo cedevole e l’alta incidenza di terremoti hanno reso necessaria la costruzione di una fondazione imponente per le pile, che appoggiano su pali trivellati profondi 95 m, più lunghi perfino della sezione visibile delle antenne. Nei punti in cui il terreno garantisce una portata limitata, la carreggiata delle vie di accesso e delle rampe appoggia su uno strato di schiuma EPS. Questo metodo di costruzione, chiamato "Geofoam" e utilizzato generalmente nella costruzione delle dighe, da un lato riduce i carichi del getto addizionale, dall’altro assorbe tutte le eventuali oscillazioni e vibrazioni.
Impresa:
Golden Crossing Constructors Joint Venture
(Bilfinger Berger Inc. and CH2M HILL)
Assistenza al progetto:
PERI Vancouver, Canada e PERI Weissenhorn
[post_title] => Sistemi PERI versatili per la realizzazione del Golden Ears Bridge in Canada
[post_excerpt] => Il progetto infrastrutturale “Golden Ears Crossing“ è uno dei più imponenti a partnership pubblico-privata realizzati in Canada. Pianificato, finanziato e costruito da Bilfinger Berger, questo collegamento stradale sarà ufficialmente aperto al transito nell’estate del 2009
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[post_content] => Nel 2010, a Dresda, verrà aperto al pubblico il Museo di storia militare, un edificio destinato a spazio espositivo per 19.000 mq, che si distingue per la sua complessità strutturale.
Ideato dal celebre architetto Daniel Libeskind, il progetto presenta una perfetta commistione tra il vecchio e il nuovo: l'antico Arsenale di Sassonia è stato ricostruito fedelmente e ampliato con una nuova ala, moderna, ma perfettamente integrata nel complesso. Un'ardita costruzione cuneiforme in cemento armato, lunga quasi 100 metri abbinata ad una cuspide di acciaio e vetro alta 30 m, rivoluziona interamente l'equilibrio spaziale dell'antica sede e offre ai suoi visitatori una splendida vista sul centro storico di Dresda.
Le pareti in cemento armato, inclinate in varie direzioni, sono un elemento ricorrente nelle opere di Libeskind. La mancanza di pareti verticali e di angoli retti trasmette ai visitatori una percezione dello spazio molto particolare, ma rappresenta anche un'eccezionale sfida per i costruttori.
Due sono i fattori che maggiormente hanno influito sulla pianificazione dei lavori e soprattutto sulla progettazione delle casseforme: lo spazio ridotto per il cantiere – poiché la nuova ala è inserita nella costruzione già esistente – e l'impossibilità di trasferire i carichi al vecchio edificio. Nell'ottobre 2008, dopo soli due anni di lavoro, è stata completata la struttura: una prova di eccellenza per tutti gli attori coinvolti.
Un ottimo lavoro di squadra
L'impresa costruttrice Hentschke Bau GmbH e la filiale PERI di Cottbus hanno collaborato sin dalle prime fasi elaborando una proposta comune e aggiudicandosi la gara. La scelta delle casseforme e delle strutture provvisionali si è indirizzata verso sistemi PERI di proprietà dell'impresa costruttrice ed attrezzature PERI a noleggio personalizzate per il progetto. PERI si è inoltre occupata della progettazione delle casseforme e delle impalcature, delle relazioni di calcolo statico e dell'elaborazione dei piani di consegna delle attrezzature in cantiere. Assemblaggio e messa in opera sono stati effettuati sia nella sede di Hentschke, sia in loco, grazie alla grande esperienza della squadra di cantiere. L'elaborazione di una soluzione completa (engineering e attrezzature), la versatilità dei sistemi PERI e la puntualità delle consegne hanno portato ad un risultato davvero straordinario.
Il calcestruzzo a vista
Considerato l'alto valore estetico dell'edificio, la qualità delle pareti in calcestruzzo a vista doveva essere eccellente. I collaboratori dell'architetto, insieme ai rappresentanti dell'impresa costruttrice, ai produttori e ai progettisti delle casseforme e ai fornitori del calcestruzzo hanno formato un team per seguire da vicino e coordinare i lavori. Per ottenere pareti in calcestruzzo a vista della classe più elevata, l'applicazione delle casseforme, i cicli di getto e la compattazione del calcestruzzo dovevano essere perfettamente armonizzati e coordinati in cantiere. La lunga esperienza dell’impresa Hentschke e di PERI nella realizzazione di edifici complessi è stato il presupposto fondamentale per costruire con successo.
Poiché le pareti non potranno in alcun modo essere tagliate o forate in futuro, i progettisti hanno dovuto sia predisporre eventuali punti di apertura sia prevedere l'inserimento, in alcuni locali, di enormi vetrine. La cassaforma per pareti VARIO GT 24 si è rivelata la soluzione ideale per realizzare questa struttura complessa, le cui pareti hanno un'inclinazione variabile compresa tra i 3 e i 39 gradi: la versatilità del sistema ha infatti permesso di contenere in 25 cm la distanza tra le travi di tutte le unità di cassaforma, in modo da evitare il rischio di deformazioni. Le forme straordinarie del nuovo museo di Dresda hanno richiesto uno studio particolareggiato di ogni singolo elemento costruttivo, costringendo spesso i progettisti a elaborare visualizzazioni tridimensionali e a montare separatamente le singole unità.
Costruire con componenti di sistema
Per costruire le alte pareti oblique sono state utilizzate unità di cassaforma a ripresa senza tiranti PERI SKS e casseforme a travi per pareti VARIO. Una soluzione particolarmente indicata per realizzare elementi costruttivi di grandi dimensioni, ma anche per erigere pareti inclinate, come quelle interne al museo che si piegano in avanti e indietro con una pendenza massima di 40 gradi. I carichi del calcestruzzo fresco e i carichi di servizio sono stati trasferiti in tutta sicurezza - e senza misure supplementari - all'edificio in costruzione. Grazie alla speciale traversa di movimentazione PERI, le unità SKS/VARIO rimanevano sempre appese alla gru in corrispondenza del loro baricentro, indipendentemente dall'inclinazione delle pareti.
Per motivi di stabilità, tutti i sostegni delle pareti e dei solai non potevano essere rimossi fino alla fine della costruzione della struttura. Per questo motivo si sono rivelate particolarmente utili le incavallature formate da correnti in acciaio SRU, giunzioni universali UK 70 e puntoni di forza SLS. Grazie a questo accorgimento, anche durante le fasi di getto è stato possibile trasferire con sicurezza le sollecitazioni all'edificio in costruzione. I carichi più pesanti sono stati affidati al sostegno dei puntelli in alluminio MULTIPROP, caratterizzati da un peso ridotto e da una notevole portata, e ai puntoni per carichi elevati HD 200. Nei punti di maggiore altezza (che raggiungevano i 17 metri) è stato utilizzato anche il sistema modulare PERI UP che, da un lato, ha garantito il sostegno delle pareti esterne, dall'altro si è trasformato in un'impalcatura di notevole portata per sorreggere le casseforme per i solai.
La struttura modulare ha permesso di adattare questo sistema alle superfici variabili - e spesso inclinate - del museo.
Impresa costruttrice:
Hentschke Bau GmbH, Bautzen
Assistenza al progetto:
PERI Cottbus
[post_title] => Casseforme a travi per pareti per il museo di storia di Dresda
[post_excerpt] => Il lavoro di squadra con l'impresa cliente, le attrezzature proposte, la perfetta pianificazione di cantiere di PERI hanno permesso di completare la struttura del Museo di storia militare di Dresda in tempi brevi
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[post_content] => Un'elegante facciata di vetro avvolge la struttura della torre Al Hamra, un edificio di ben 412 m che domina, come un'imponente scultura, il Golfo Persico. Con il procedere dei lavori risulta subito evidente che Al Hamra non è soltanto una torre di altezza notevole, ma anche una costruzione dalla forma straordinariamente innovativa. Una volta completati, nel 2010, i suoi 77 piani ospiteranno negozi e uffici per un totale di 98.000 m2. Lo studio americano di architettura Skidmore, Owings & Merrill LLP (SOM) – uno dei più rinomati al mondo – ha progettato questo edificio di lusso che offre una vista spettacolare.
La torre Al Hamra ha una pianta quadrata leggermente stondata, con lati di 60 m e un nucleo centrale per il vano degli ascensori e delle scale. Attorno a questo nucleo la struttura della torre sale avvitandosi in senso antiorario come una spirale. Fino al 70° piano la facciata esterna mostra una torsione da ovest a est di oltre 130°. Per questa ragione ogni piano è diverso dagli altri. Dal 70° al 77° piano la sezione in pianta si assottiglia. Sulla facciata meridionale, circa un quarto della superficie rimane sempre libero. Qui, infatti, su entrambi i lati del nucleo, si estendono i cosiddetti "muri d'ala", che appaiono come superfici ritorte con un'inclinazione che in alcuni punti raggiunge anche i 10°.
La realizzazione di questo eccezionale edificio ha rappresentato una sfida sia per gli ingegneri PERI che per la manodopera del cantiere di Ahmadiah. Gli ingegneri PERI hanno ideato una soluzione completa costituita dalla combinazione di diversi tipi di casseforme a ripresa e dalla cassaforma per solai SKYDECK. Per ognuno dei 77 piani, i progettisti PERI hanno fornito disegni esecutivi dettagliati, elaborando così un sistema di armatura unitario e coerente. In questo modo sono state ridotte al minimo le modifiche necessarie per adeguare le attrezzature alle variazioni in pianta e i singoli piani sono stati perciò completati in soli otto giorni ciascuno.
Costruire senza gru…
Le pareti interne del nucleo crescono grazie al sistema di ripresa autosollevante PERI ACS. Il sistema modulare, con cinque varianti di ripresa, ha consentito di realizzare passerelle e piattaforme di servizio sollevabili al piano successivo grazie al meccanismo di ripresa ACS, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche e senza l'ausilio della gru.
Tutte le varianti ACS possono operare contemporaneamente e possono essere ampliate con componenti modulari supplementari. La soluzione PERI, definita per questo progetto, prevede anche la presenza di due gru all'interno del nucleo e di due distributori di calcestruzzo che vengono sollevati insieme alle piattaforme ACS.
Grazie al sistema di ripresa con guide PERI RCS con paramento di protezione è inoltre possibile realizzare i solai con la massima sicurezza ed efficienza: il personale di cantiere che opera sugli ultimi tre piani in costruzione è infatti protetto dalla caduta e dalle forti raffiche di vento presenti ad altezze elevate. Per l'ancoraggio vengono utilizzati i dispositivi idraulici di tipo mobile che si fissano alle guide RCS durante la fase di sollevamento per il ciclo di getto successivo. Di conseguenza, l'intera unità di cassaforma rimane fissata all'edificio anche durante la fase di traslazione.
I progettisti della torre Al Hamra hanno inoltre deciso di utilizzare anche il sistema di ripresa autosollevante riducendo, di conseguenza, notevolmente i costi di produzione sia per il mancato utilizzo della gru, sia perché i pochi dispositivi idraulici di tipo mobile possono essere trasferiti a mano da un'unità all'altra. Tenendo in considerazione le variazioni della pianta dell'edificio, le unità di ripresa RCS sono state posizionate fin dall'inizio in modo da poter essere trasferite orizzontalmente da una facciata all'altra senza alcuna difficoltà.
Per poter rispettare il ritmo di lavoro di otto giorni per piano, il cantiere ha adottato la cassaforma per solai SKYDECK, con la quale il personale ha armato i solai di quasi 1.500 m2 di superficie operando in tutta sicurezza grazie al paramento RCS. Il montaggio degli elementi a telaio in alluminio della cassaforma Skydeck è semplice e rapido e la testa a caduta del sistema consente il disarmo anticipato. In questo modo, le travi longitudinali e i pannelli possono essere subito trasferiti al ciclo di getto successivo. Questa procedura riduce la quantità di materiali in cantiere e accelera il corso dei lavori.
…e con qualsiasi inclinazione
L'andamento a spirale dell'edificio non implica soltanto variazioni nella superficie dei solai, ma anche nella posizione e nella lunghezza delle pareti esterne del nucleo e dei muri d'ala. Sono state perciò adottate casseforme a ripresa senza tiranti PERI SKS e casseforme a travi per pareti VARIO: questa soluzione è infatti ideale per edifici di grandi dimensioni e per pareti inclinate, proprio come i muri d'ala della torre Al Hamra che si piegano - in avanti e indietro - con una pendenza massima di 10°. I carichi elevati del calcestruzzo e le forze ascensionali possono essere così trasferite all'edificio in costruzione con la massima sicurezza e senza ricorrere a misure supplementari speciali. Grazie all'apposita traversa PERI, il personale di cantiere può agganciare le unità SKS/VARIO alla gru sempre in corrispondenza del loro baricentro. Si possono così realizzare tutte le pareti di varia inclinazione. Durante la fase di sollevamento, le passerelle di ripresa rimangono fissate a una catena che corre tra i due punti di aggancio alla gru per evitare il rovesciamento delle unità sospese.
Tutte le varianti di ripresa sono state concepite in modo da poter realizzare sia le altezze di interpiano regolari (4,2 m) che quelle intermedie (fino a 11 m) senza dover effettuare modifiche dispendiose. I sistemi PERI si sono adattati facilmente anche alle variazioni nella disposizione delle finestre, come pure alle necessità contingenti del cantiere.
Impresa: Ahmadiah Contracting & Trading Co., Kuwait
Consulenza al progetto: PERI Kuwait e Weißenhorn
Photo by PERI GmbH
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[post_excerpt] => 412 metri di altezza e forme estremamente innovative per la torre Al Hamra Tower di Kuwait-City realizzata con le casseforme PERI
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[post_content] => La costruzione di questo modernissimo impianto, dotato di sistema di desolforazione dei gas di combustione e di turbogeneratore, costituisce una sfida non soltanto dal punto di vista tecnico-meccanico, ma anche da quello edilizio. Data la loro estensione, le centrali in genere richiedono la realizzazione – spesso mentre sono in funzione – di enormi conci di cemento armato con tolleranze dimensionali minime.
Gli ingegneri della filiale PERI di Varsavia hanno elaborato una soluzione capace di soddisfare tutti i requisiti statici del progetto e ad approntare grandi quantità di attrezzature in brevissimo tempo, accelerando così i lavori di costruzione e garantendo al contempo un elevato numero di impieghi dei materiali.
L'impianto di assorbimento per la desolforazione dei gas
L'impianto di assorbimento ha richiesto la costruzione di una struttura portante in cemento armato a due livelli. I due solai, situati all'altezza di 12 e 25 m., sono spessi 25 e 80 cm., con travi ribassate che variano tra i 2,20 e i 3,20 m. di altezza. Nel solaio superiore sono integrati quattro anelli in cemento armato, alti 2,20 m, con sei metri di raggio interno, necessari per sostenere il silos di acciaio alto 55 m. dove viene stivato il materiale che assorbe i gas di combustione.
Per realizzare l'impalcatura di sostegno, PERI ha previsto l'impiego combinato di impalcature a torre PERI ST 100 e di torri formate da puntelli per solai in alluminio MULTIPROP uniti tra loro per mezzo di telai MULTIPROP. Il sistema modulare versatile PERI MULTIPROP garantisce da un lato una portata elevata, dall'altro consente di realizzare torri concentriche per sostenere i carichi nei punti di maggiore concentrazione. Si ottengono così unità di sostegno di notevole portata, con sezioni in pianta di 90x90 cm all'interno e 120x150 cm all'esterno. Sostenuti anche da impalcature a torre ST 100, i carichi degli anelli, parzialmente sporgenti, vengono distribuiti in tutta sicurezza lungo i 25 m. di altezza della struttura.
Per l'esecuzione del livello superiore, invece, gli ingegneri PERI hanno scelto di appoggiare MULTIPROP e ST 100 su un graticcio formato da correnti in acciaio SRZ e SRU (forniti a noleggio) del sistema di casseforme per pareti VARIO e da travi di orditura HDT del sistema HD 200 per carichi elevati. In questo modo si ottiene una distribuzione ottimale dei carichi, che vengono trasferiti alle travi ribassate del solaio intermedio, spesso 25 cm. In questo modo, il risparmio di risorse e tempo è garantito.
Il turbogeneratore della centrale
Il turbogeneratore appoggia - all'altezza di 18 m. - su una fondazione in cemento armato spessa 3 m.. Per la costruzione della fondazione, PERI ha scelto componenti di sistema omologati e progettati per sostenere carichi elevati, ovvero i puntoni HD 200. Le enormi sollecitazioni a cui è soggetta la struttura sono equiparabili soltanto a quelle riscontrate durante la costruzione di tunnel e ponti. Questa soluzione, a cui si aggiungono le travi di orditura HDT, offre importanti vantaggi all'impresa costruttrice: semplicità di montaggio dei segmenti dei puntelli; abbassamento controllato grazie al meccanismo di base HDA (anche sotto un carico 20 tonnellate per puntello) – e peso ridotto dei componenti del sistema HD.
La minuziosa progettazione degli ingegneri PERI ha consentito infine di aumentare considerevolmente le portate dei puntoni HD, massimizzandone l'estensione. Grazie alla congiunzione di tre stilate HD 200 sovrapposte si riduce la lunghezza libera a pressoflessione, mentre la combinazione di segmenti di puntoni HD 200 in acciaio e alluminio permette di ottimizzare il carico di rottura. Si ottengono così spazi di lavoro più ampi e tempi di montaggio ridotti.
Scheda tecnica
Impresa: Budimex-Dromex S.A., Krakau
Assistenza al progetto: PERI Varsavia, Polonia
[post_title] => Centrale a lignite di Belchatow, massima portata a un costo minimo
[post_excerpt] => A Belchatow in Polonia è in fase di ampliamento la centrale a lignite più grande d'Europa: il nuovo settore produrrà da solo 830 MW di elettricità
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[post_content] => Comprendendo le rampe di accesso e uscita, il tunnel raggiunge complessivamente i 915 m di lunghezza. Il termine dei lavori è previsto per l’autunno del 2010.
PERI, società leader nella produzione di casseforme e impalcature, ha fornito due soluzioni personalizzate e diverse tra loro per la realizzazione della medesima sezione di tunnel, basandosi sia sulle richieste specifiche fatte dall’appaltatore, sia sulla sequenza di costruzione.
Per il tunnel sommerso e le tre fasi costruttive adiacenti da realizzare in situ, a nord, l’ideazione e realizzazione di una cassaforma personalizzata speciale autoportante ha costituito la soluzione più efficiente e in grado di ottimizzare la costruzione dei 28 conci in calcestruzzo. Contemporaneamente, nell’area dell’ingresso sud, è prevista la realizzazione di un’ulteriore sezione di galleria con il metodo “cut&cover” da completarsi in sei cicli di costruzione. Dato il limitato numero delle fasi di getto in calcestruzzo da completare e al breve periodo di noleggio, il sistema modulare PERI VARIOKIT ha decisamente dimostrato la propria validità. Inoltre, l’uso di elementi standard noleggiabili ha consentito di ridurre i costi complessivi dell’appaltatore.
Per entrambe le soluzioni, si costruiscono identici scatolari semimonolitici a due vie, completando prima la base di questi, per poi procedere con la realizzazione, in un unico getto di calcestruzzo, di muri e solai.
Il tunnel sommerso
Per realizzare il tunnel sommerso, 5 segmenti di galleria, lunghi 100 m ciascuno, sono stati completamente realizzati in un bacino di carenaggio - lungo 600 m e largo 33 m - situato presso l’ingresso nord, e poi isolati attraverso paratie poste alle estremità. Una volta terminati gli elementi in calcestruzzo armato prefabbricati (100X25X8,50 m), pesanti 20.000 tonnellate l’uno, vengono rimorchiati all’esterno e immersi in acqua nella posizione esatta, in una trincea dragata lungo il fiume. Le procedure di rimorchio e d’immersione sono effettuate tramite un sistema di sollevamento e alcuni serbatoi integrati di compensazione. Una linea idraulica e un sistema di pompaggio, che riempiono e svuotano d’acqua gli otto serbatoi nelle canne del tunnel in modo indipendente, forniscono l’assetto laterale necessario durante il trasporto e il processo di abbassamento.
Con le due casseforme autoportanti per tunnel PERI, i 5 segmenti di galleria – cinque cicli di costruzione con fasi di getto di 20 m - possono essere fabbricati efficientemente e in modo accurato, assicurandone contestualmente la tenuta stagna, in cicli di 6 giorni. Un dispositivo idraulico di movimentazione garantisce un’efficiente mobilità, mentre le operazioni relative agli elementi delle pareti è affidata ai cilindri idraulici. Giunti incernierati sono utilizzati per fissare le pareti alle travi del solaio grazie alle guide orizzontali. Le unità trasversali integrate semplificano la messa a punto di ogni nuova fase di getto.
Per la cassaforma fermagetto, la soluzione proposta da Peri considera sia la chiave di taglio, così come le due diverse ipotesi di sigillatura previste a seconda della lunghezza dei conci di getto. Per i conci di getto lunghi 20 m, la cassaforma fermagetto contiene i “water-stop” predisposti in corrispondenza del giunto. Con l'altra versione, applicata quando il concio del tunnel è di 100 m, il giunto alle estremità di ogni concio è un telaio d'acciaio per un ampio profilo di sigillatura che è integrato nella cassaforma fermagetto PERI.
120 anni di vita utile
Il tunnel di Limerick è stato progettato per una vita utile insolitamente lunga: 120 anni. Questo comporta richieste importanti da un punto di vista della qualità dei materiali da costruzione usati, della preparazione del personale di cantiere e per l’avanzamento lavori della costruzione. Il consorzio DirectRoute, guidato dall’impresa Strabag, ha considerato quanto citato come parte integrante del contratto, oltre alla vasta operazione di palificazione e alle necessità per il mantenimento della tenuta stagna.
Particolare attenzione è stata posta nella produzione di calcestruzzo, per renderlo insensibile alle temperature circostanti e perché non si fessuri. La temperatura di trattamento del calcestruzzo è controllata utilizzando per 3-4 giorni un sistema di raffreddamento tubolare interno alle fondazioni, alle pareti e ai solai. La copertura di calcestruzzo, spessa dai 60 agli 80 mm, insieme all'isolamento elettrico di tutte le parti, assicura inoltre la massima protezione contro la corrosione. Oltre alla copertura, l’aggiunta di calcestruzzo alla base serve ad escludere ogni possibilità del sollevamento della struttura.
PPP – Public Private Partnership
Un numero crescente di progetti relativi alla realizzazione di infrastrutture è realizzato a livello internazionale grazie ad accordi di cooperazione tra pubblico e privato.
Con questo tipo di operazione, un appaltatore può costruire, finanziare e completare infrastrutture in un predefinito periodo di tempo. Lo scopo è quello di realizzare un progetto più velocemente così come di ottenere una maggiore efficienza. Il consorzio DirectRoute congiuntamente all’impresa Strabag sono gli attori principali coinvolti nella costruzione del tunnel di Limerick. Nel 2006 il progetto si è aggiudicato il titolo “European PPP Deal of the Year”.
Photo by Foto: PERI GmbH
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[post_excerpt] => La strada a quattro corsie che attraversa il fiume Shannon vicino a Limerick, a pochi chilometri da dove il fiume sfocia nell’Atlantico, è parte della nuova realizzazione dell’autostrada M7, nel sud dell’Irlanda. La parte più importante di quest’opera, di 10 km di lunghezza, la circonvallazione sud di Limerick, è il tunnel sommerso. La soluzione sviluppata da PERI ha portato a risultati eccellenti
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[post_content] => Abu Dhabi City dista 500 m da Saadiyat Island, la cosiddetta «isola della felicità», creata artificialmente per assorbire l'espansione del grande centro urbano. Nei prossimi dieci anni, grazie alla costruzione di 29 hotel di lusso e 8.000 ville, Saadiyat si trasformerà in un'esclusiva meta turistica. Il piano urbanistico prevede anche la realizzazione di 4 musei e di una galleria d'arte, che contribuiranno alla nascita di un centro culturale di respiro internazionale. Per collegare le due isole è stato progettato il ponte Saadiyat, attualmente in costruzione.
Il ponte
Questa struttura moderna e complessa misurerà 1.455 m in lunghezza e 60 m in larghezza: sarà perciò uno dei ponti più larghi del mondo, con ben dieci carreggiate e due linee ferroviarie sullo stesso livello. La durata del tragitto dal centro della città all'isola si ridurrà da oltre un'ora a pochi minuti.
Otto pile disposte a ovest di Saadiyat e undici sull'isola serviranno a sostenere i tre tronconi con sezione a cassone in calcestruzzo precompresso, le cui campate saranno comprese tra 45 e 135 metri. Il ponte principale ha una campata di 200 m e altezza massima dal pelo dell’acqua, misurata al centro, di 26 m; sarà sorretto da due gruppi di tre pile a "V" alte 20 m. L'inclinazione di ognuno dei dodici singoli elementi portanti è di 27,45 gradi.
Aziende partecipanti
Questo progetto ambizioso è stato affidato ad un team composto da ARGE, Ed. Züblin AG e Saif Bin Darwish Civil Engineering Contractor. All'interno di Ed. Züblin AG, il lavoro è svolto da Züblin International GmbH di Stoccarda e Dywidag Bau GmbH Brückenbau di Norimberga.
La stretta collaborazione tra i diversi attori e gli ingegneri PERI di Norimberga, Weißenhorn e Dubai si è dimostrata vincente non solo nelle fasi preliminari dei lavori, ma anche in quelle di costruzione. Per questo motivo, anche le variazioni in corso d'opera hanno rappresentato uno stimolo e non un ostacolo per le aziende coinvolte.
Casseforme e impalcature utilizzate
Il sistema di casseforme e impalcature approntato da Peri per i singoli elementi portanti è composto da due casseforme VARIO GT 24, da un’unità di cassaforma VARIO larga 7,76 m, inclinata in avanti e completa di piattaforme di lavoro e da una cassaforma a ripresa inclinata indietro. Quest'ultima è realizzata con componenti standard presi a noleggio della casseforme a travi per pareti VARIO GT 24 e con puntoni di forza SLS. Data l'inclinazione degli elementi portanti della struttura del ponte, i carichi elevati del calcestruzzo delle casseforme piegate indietro e posizionate esternamente, hanno richiesto l'aggiunta di un'impalcatura di sostegno PERI UP. Un telaio, parzialmente sporgente sul mare e composto da profili in acciaio spessi oltre 900 mm, offre una superficie d'appoggio sicura e garantisce una corretta ripartizione delle sollecitazioni.
La struttura modulare e il passo di regolazione caratteristici del sistema PERI UP consentono di adattare perfettamente la struttura portante alle forze che la cassaforma a ripresa esercita e trasmette ai puntoni di forza SLS. Le impalcature di sostegno a torre, larghe 1,50 m, sono unite saldamente a formare lunghe strutture di supporto. I montanti sono collegati da correnti orizzontali lunghi solo 25 cm. In questo modo la portata unitaria di 40 kN per montante può aumentare e adattarsi alle sollecitazioni senza necessità di impiegare un numero eccessivo di giunzioni delle impalcature. Inoltre, i nodi PERI UP garantiscono la massima rigidità dei correnti e di conseguenza la solidità delle strutture di sostegno. Anche le unità di impalcatura più grandi possono perciò essere movimentate senza alcun rischio per la loro stabilità dimensionale.
I cicli di lavoro
I singoli elementi di sostengo del ponte hanno una sezione in pianta di 7 m x 3 m e la loro ultimazione richiede quattro fasi di ripresa. Essendo inclinate, a ogni fase le pile non crescono solo verso l'alto (4,70 m per concio), ma anche verso l'esterno (2,44 m). Dopo il disarmo, l'impalcatura di sostegno arretra sulle travi d'acciaio, con l'aiuto di rotaie. Per poter realizzare con efficienza le passerelle di sostegno e di lavoro, è possibile sovrapporre tre moduli a torre di 2 m di base e 4,65 m di altezza. L'albero filettato di base del sistema PERI UP accelera ulteriormente i tempi di montaggio, poiché consente di regolare le unità sovrapposte esattamente all'altezza desiderata.
Grazie alle grandi dimensioni delle unità di movimentazione e all'impiego - seppur parziale - di apposite traverse per gli elementi di cassaforma per pareti VARIO è possibile trasferire con rapidità sia le casseforme che le impalcature alla fase di lavoro successiva. I 48 cicli di getto previsti dal progetto possono essere così realizzati con soli 4 set di casseforme, con un conseguente riduzione dei costi.
Il know how PERI è comunque visibile nella realizzazione di tutti gli elementi strutturali del ponte: i due sostegni centrali, le numerose pile poggiate sulla terra antistante al mare e l'armatura della sovrastruttura. Per realizzare le sezioni a cassone in calcestruzzo vengono addottati perfino tre metodi differenti: l'estremità occidentale del ponte, sulla terraferma, viene costruita con il metodo dell'avanzamento a sbalzo; per la sovrastruttura su Saadiyat Island, a est, viene utilizzata un'impalcatura di sostegno su un piano di supporto, mentre le grandi campate del troncone centrale del ponte procedono con il metodo ad avanzamento libero.
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[post_excerpt] => Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, è abitata da un milione e mezzo di persone e si sta sviluppando a una velocità impressionante – come la vicina Dubai - assumendo sempre più le sembianze di una metropoli del futuro
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[post_content] => Il progetto prevede la costruzione di 5 piani interrati con una superficie media di 2.800 mq ciascuno, per un totale di 14.000 mq.
Per la realizzazione dei solai a getto in opera a piastra è stata utilizzata una dotazione di 700 mq della cassaforma SKYDECK. L’abbinamento di questo sistema con la tipologia dei solai in opera a portanza bidirezionale produce numerosi vantaggi: minori costi di produzione, velocità di produzione elevata, minimi spessori strutturali con conseguente riduzione dei volumi di scavo, resistenza elevata al fuoco, assenza di ribassi e facilità al passaggio degli impianti, flessibilità nella costruzione, superamento dei problemi di approvvigionamento di manufatti prefabbricati in un contesto urbano, razionalizzazione della logistica di cantiere.
I solai, con variazioni di quota, hanno uno spessore di 30 cm ad eccezione dell’ultimo piano dove, a causa dei maggiori carichi stradali, lo spessore è di 50 cm. Dato il modesto carico del getto, sono stati utilizzati i puntelli PEP 20. L’ottimale pianificazione delle fasi di costruzione del parcheggio di Piazzale Dateo ha permesso di realizzare una fase ogni 7 giorni. Questo ha comportato una minore incidenza economica del noleggio.
Anche tutti gli altri manufatti sono eseguiti con la tecnologia Peri: in particolare il rivestimento in calcestruzzo armato delle paratie prevede l'impiego del sistema a telaio TRIO abbinato al sistema di puntellazione di contrasto SB per i getti monofaccia; la cassaforma TRIO è stata impiegata anche per i setti interni e le colonne a sezione mista acciaio e calcestruzzo.
Caratteristiche sistema Skydeck
Il sistema Skydeck con testa a caduta consente il disarmo della cassaforma già dopo un giorno dal getto del calcestruzzo (in funzione dello spessore del solaio in c.a.e della classe del calcestruzzo). Attivandola, i pannelli a telaio e le travi che costituiscono la cassaforma si abbassano di 6cm, staccandosi facilmente dal calcestruzzo, e vengono rimossi per essere immediatamente utilizzati nella fase di getto successiva. In questo modo si riduce il quantitativo di attrezzatura richiesto in cantiere. Nella sua configurazione standard, il puntello copre un'area di 3.45mq. Una maglia davvero poco fitta, che fa risparmiare tempo per la movimentazione dei puntelli e facilita l'agibilità della zona.
Travi e pannelli a telaio sono dotati di sgocciolatoio. I bordi dei telai sono smussati, il che riduce i tempi di pulizia.
Le zone di compensazione non coperte dai moduli Skydeck possono essere armate rapidamente mediante un accessorio del sistema. Si appoggiano alla cassaforma Skydeck su una linea di supporto sempre diritta.
Ai bordi liberi del solaio in formazione, possono anche essere usate le piattaforme di servizio Skydeck che garantiscono i più elevati standard di sicurezza. In questo caso, si utilizza la trave SLT 375 che crea un aggetto di circa 1.30m, che agevola le lavorazioni sui bordi. La piattaforma di servizio Skydeck SDB omologata GS con parapetto ripiegabile si aggancia in modo sicuro mediante l'asta telescopia SSH. E' dimensionata per una portata massima di 150 kg/m2.
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[post_excerpt] => Il parcheggio in Piazzale Dateo, con i suoi 332 posti auto, rientra nel Piano Urbano parcheggi previsto dalla città di Milano per risolvere il problema del traffico
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[post_content] => Come da programma, i primi inquilini saranno nei loro nuovi uffici entro sei mesi.
L’impressionante complesso di 18 piani, per 14.500 mq di uffici, è stato progettato per attrarre le imprese dalla periferia alla città di Singen am Hohentwiel così da creare nuovi posti di lavoro.
Le aree destinate alla ristorazione e al centro congressi sono situate nei primi quattro piani della torre e al diciassettesimo piano, da dove è possibile ammirare la città e il vicino Lago di Costanza.
Attraverso la combinazione dei due nuovi sistemi Peri, la cassaforma a graticcio per solai Gridflex e la cassaforma di ripresa con guide RCS, le richieste stringenti in materia di qualità e sicurezza sono state soddisfatte efficacemente, anche in presenza di un processo costruttivo con tempi molto stretti.
La cassaforma a graticcio per solai Peri Gridflex assicura tempi brevi di disarmo, massima flessibilità ed inoltre dà la possibilità di realizzare un solaio che diventa un vero e proprio piano di lavoro sicuro e permette di accedere agli elementi a graticcio sempre in sicurezza.
Sempre allo scopo di soddisfare le richieste in materia di sicurezza e di efficienza ad altezze elevate, il bordo dei due piani superiori è stato completamente racchiuso dal paramento di protezione del sistema a ripresa con guide Peri RCS.
L’area della torre è caratterizzata da un piano di 37,28X18,38 m e da una struttura in calcestruzzo con piani alti 3,45 m. I solai con spessore di 30 cm sono retti da colonne circolari e dai nuclei centrali di calcestruzzo armato, con vani scala e vani per ascensore e impianti.
Il sistema per solai Gridflex, la soluzione scelta dall’impresa appaltatrice Züblin, ha permesso di poter operare in sicurezza sin dagli inizi: gli elementi della cassaforma sono sollevati dal piano inferiore con l’asta di montaggio. Anche il parapetto di protezione per il bordo dell’edificio può essere montato dal basso.
In aggiunta, la sequenza predeterminata di assemblaggio e il peso ridotto dei componenti di alluminio garantiscono tempi di casseratura ridotti. L’estrema flessibilità del sistema Peri Gridflex è stata dimostrata con successo grazie alla sua capacità di adattamento alla geometria del piano terra, così come dalla possibilità di effettuare le compensazioni attorno ai pilastri mediante la regolazione telescopica degli elementi di compensazione e standard. Dopo il disarmo, gli elementi di alluminio possono essere facilmente puliti dallo strato di polvere. Così, il team Züblin ha ottenuto un alto livello qualitativo della finitura superficiale del calcestruzzo.
Il sistema Peri Gridflex permette di scegliere liberamente il pannello di rivestimento. Il pannello Peri Fin-Ply è stato disposto utilizzando il formato 2,70X0,675 m nonostante l’interasse fosse di 5,40 m. Il bordo chiuso di Peri Gridflex assicura di ridurre al minimo la flessione del pannello e la realizzazione del solaio senza perdite di tempo. Inoltre, l’elemento a graticcio consente un accesso sicuro per posizionare i pannelli, senza rischi di caduta per il personale di cantiere.
Il paramento di protezione Peri RCS offre il più alto livello di sicurezza a tutte le altezze durante la costruzione dei piani. Lavorando in un piano completamente
chiuso, l’altezza non viene notata dagli addetti di cantiere. Questo accentua la sensazione di sicurezza e permette di accelerare le procedure.
I solai possono essere efficientemente realizzati anche in presenza di forti raffiche di vento. La movimentazione delle unità a ripresa RCS avviene indipendentemente dalle condizioni meteorologiche, perché le guide a ripresa integrate scorrono attraverso dispositivi collegati per tutto il tempo all’edificio. Data la sufficiente capacità di sollevamento disponibile della gru, la direzione di cantiere ha deciso di non utilizzare le pompe idrauliche mobili RCS che possono essere aggiunte in qualsiasi momento. Per la costruzione della torre Hegau, sia il container di primo soccorso che di lavoro, così come la scala a torre Peri UP posizionata sulle due piattaforme di lavoro, sono state sollevate insieme al sistema di ripresa RCS. Il vano scala, costruito due piani dopo, ha garantito l’accesso al cantiere.
Il completamento dei due piani superiori è stato realizzato attraverso la combinazione del sistema Peri UP e RCS. Questo significa che non sono state utilizzate scale di servizio temporanee. La cassaforma a travi per pareti Vario GT 24 su mensole di ripresa KG e correnti BR e la cassaforma circolare Rundflex hanno completato la proposta Peri e offerto la soluzione ottimale per far fronte alle richieste specifiche di cantiere.
[post_title] => Peri a servizio delle imprese nella realizzazione di edifici alti
[post_excerpt] => Massima sicurezza in cantiere grazie alla perfetta combinazione di Peri Gridflex e Peri RCS.
Infatti, esattamente a distanza di un anno dagli inizi della
costruzione, l’ultimo piano della torre Hegau, ad una altezza di quasi 68 m, è virtualmente finito.
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[post_content] => Secondo l’attuale tendenza per la costruzione di edifici alti, la struttura è interamente in calcestruzzo armato. La facciata in vetro conferisce alle torri un aspetto elegante e moderno e prevede finestre a tutta altezza, attraverso le quali gli appartamenti esclusivi godono di una fantastica vista su Seattle e il lago Washington, così come sulle Montagne Olimpiche, le Cascate Mountain Range e il Parco Nazionale Mount Rainer. La struttura in calcestruzzo sarà completata entro la primavera del 2008 e gli acquirenti dei prestigiosi appartamenti potranno traslocare entro l’autunno.
Grazie alla soluzione proposta da PERI, l’impresa appaltatrice Hoffman Construction è in grado di realizzare un piano in soli sei giorni. PERI ha infatti studiato una soluzione completa per realizzare tutte le strutture in calcestruzzo, selezionando i sistemi dalla propria gamma e combinandoli attentamente senza trascurare alcun dettaglio, con il risultato di minimizzare i tempi di costruzione. Per le pareti sono state impiegate le casseforme a ripresa PERI ACS e PERI RCS, abbinate alla cassaforma a travi VARIO, mentre per i solai è stata impiegata la versatile cassaforma PERI SKYDECK. Grazie alla sicurezza integrata di questi sistemi e alla particolarità di PERI RCS, che permette di racchiudere completamente i piani superiori in fase di realizzazione, i lavori possono essere eseguiti in completa sicurezza, circostanza che ulteriormente favorisce la velocità di realizzazione degli edifici. Camerun Davis (project manager) e James McKee (capocantiere) sottolineano che, proprio grazie all’utilizzo di questi sistemi, non si è verificato alcun incidente in questo cantiere, sebbene di grandi dimensioni.
Una particolarità del ciclo costruttivo adottato è che i solai e le pareti in calcestruzzo armato dei nuclei sono realizzati in un unico getto. Questo permette di ridurre i tempi e minimizzare i lavori di armatura. Per questo scopo il sistema a ripresa autosollevante PERI ACS (ACS = Automatic Climbing System) e il sistema a ripresa con guide PERI RCS (RCS = Rail Climbing System) lavorano sui nuclei dell’edificio simultaneamente e senza l’utilizzo della gru.
Tre unità di attrezzature provvisionali di ripresa ACS movimentano la cassaforma VARIO per le pareti dei nuclei interni e, insieme, il braccio centrale per il getto del calcestruzzo. Il sistema RCS funge anche da base per impostare la cassaforma utilizzata nella realizzazione delle strutture di controvento perimetrali. Qui le guide di ripresa corrono attraverso strette aperture lasciate nella cassaforma SKYDECK dei solai appena gettati e nei getti dei piani sottostanti. Un vantaggio decisamente importante è dato dalla possibilità di adattare la soluzione standard RCS alla geometria irregolare della pianta dell’edificio ed alle richieste specifiche di progetto. Così, le interruzioni delle pareti a intervalli regolari possono essere superate con facilità, senza dover riconfigurare la cassaforma con conseguenti perdite di tempo.
La cassaforma per solai SKYDECK - con componenti singoli leggeri e sequenza di assemblaggio razionale e sistematica - garantisce sostanziali vantaggi in termini di tempo nella realizzazione dei solai. Il ridotto ciclo costruttivo di sei giorni può essere mantenuto attraverso l’uso dei sistemi ACS e RCS. Per garantire un alto livello di produttività e sicurezza anche ad altezze elevate, il paramento di protezione del sistema a ripresa RCS racchiude - per tutto il tempo e completamente - il perimetro dell’edificio dei tre piani più alti in fase di realizzazione. Oltre ad essere una barriera contro le cadute dall’alto, il paramento fornisce anche un’efficace protezione contro il vento e il maltempo.
Attraverso la fornitura combinata di diverse soluzioni a ripresa, come il paramento di protezione, l’impalcato della cassaforma e dei relativi accessori, si ottiene un effetto positivo: per ciascuna torre Bellevue sono richieste solo due centraline idrauliche mobili, rispettivamente con quattro attacchi, per traslare la cassaforma e il paramento di protezione alla sezione successiva, con un uso efficiente del materiale, ottenendo un risparmio nelle costose operazioni di utilizzo della gru.
I dispositivi di sollevamento RCS mobili e le centraline idrauliche assicurano un sollevamento indipendente dall’uso della gru ad un costo minimo: per questo motivo la tecnologia di ripresa autosollevante è economicamente efficiente anche per edifici di altezza inferiore. I dispositivi di sollevamento hanno una portata di 5 tonnellate e grazie al loro peso ridotto, sono inoltre facilmente manovrabili e velocemente installabili. Sia nel caso in cui non venga, oppure che venga occasionalmente utilizzata la gru, le unità RCS sono movimentate in sicurezza e in modo affidabile sul perimetro dell’edificio utilizzando le guide a ripresa e i dispositivi di sospensione.
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[post_excerpt] => Il progetto Bellevue Tower, attualmente in fase di costruzione nei pressi di Seattle, riguarda la realizzazione di due torri residenziali alte 137 m, di 42 e 43 piani
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[post_content] => Si tratta di due torri a pianta quadrata, entrambe inclinate di 5 gradi e rispettivamente di 70 m e 66 m di altezza. La più alta, di 19 piani, è rivolta a nord verso la Fiera, la più bassa, di 18 piani, si inclina a segnare l’asse di ingresso pedonale della Fiera. I parallelepipedi dei due alberghi sono gli edifici più alti nel paesaggio del nuovo polo fieristico e si distinguono per le facciate bianche e nere.
Le due torri hanno un aggetto di poco più di 11 centimetri ogni metro di altezza e ospitano l’albergo a tre stelle, rivolto verso la Fiera, l’albergo a quattro stelle, rivolto verso il percorso pedonale coperto che le unisce al Centro Congressi e all’ingresso d’onore della Fiera.
Un atrio luminoso con pianta a crociera collega la base delle due torri. La crociera distribuisce sia gli accessi ai piani delle camere, sia i percorsi che collegano le diversi funzioni di ristorazione e servizio.
La superficie lorda di pavimento dei servizi alberghieri è di 37.500 m².
Per far fronte ad un programma lavori ambizioso di soli 12 mesi, Peri ha proposto una soluzione costituita dalla combinazione di più sistemi di casseforme e che ha permesso di realizzare un piano degli edifici ogni due settimane.
Per la realizzazione delle pareti è stata impiegata la cassaforma componibile a travi VARIO GT 24. Ai livelli più bassi delle strutture la cassaforma è stata abbinata ai montanti MULTIPROP che, utilizzati come impalcatura a torre, hanno permesso di sostenere i carichi dei getti di calcestruzzo.
Per i livelli più alti, la soluzione Peri prevedeva l’utilizzo della cassaforma VARIO, abbinata ai montanti MULTIPROP e alla cassaforma a ripresa senza tiranti SKS. Quest’ultima ha consentito di traslare la cassaforma senza l’ausilio della gru, vincolandola all’edificio, anche durante il sollevamento, garantendo condizioni operative in tutta sicurezza.
Gli elementi TRIO sono stati utilizzati per l’armatura dei pilastri che, grazie alla resistenza alla pressione pari a 100 kN/m², hanno permesso di ridurre i tempi delle fasi di getto del calcestruzzo.
Per la costruzione del corpo scala è stata utilizzata la cassaforma curvilinea RUNDFLEX, adattabile a raggi differenti di curvatura.
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[post_excerpt] => I due alberghi del nuovo Polo fieristico di Rho-Pero (MI), che saranno gestiti dalla Italjolly Compagnia Italiana dei Jolly Hotels, sono stati progettati dall’architetto francese Dominique Perrault. Con VARIO, SKS, TRIO e RUNDFLEX la realizzazione degli hotel avanza di un piano ogni due settimane
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[post_content] => In Ucraina il mercato dei materiali per l’edilizia è costantemente in crescita, grazie all’andamento positivo del settore delle costruzioni. Questo fenomeno non è influenzato dalle esportazioni ed è indipendente dal boom registrato nel settore in Russia. Anche la produzione di cemento ha registrato una rapida crescita delle vendite, di oltre il 10% annuo.
L’ampliamento del cementificio Ivano-Frankowsk ha previsto la costruzione di un silo di 43m di altezza e una struttura produttiva di impatto, alta 77m. La realizzazione è stata subordinata alla possibilità di poter proseguire le normali attività produttive. L’appaltatore Energospezialhochbau EBBC ha ricevuto l’incarico di completare la struttura in calcestruzzo e ha coinvolto gli ingegneri Peri, della filiale ucraina, sin dalle prime fasi della progettazione. Per questo motivo è stato possibile sviluppare una soluzione sofisticata - costituita dalla combinazione di casseforme e impalcature - e che ha preso in considerazione tutti gli aspetti delle fasi del processo costruttivo.
La soluzione studiata da Peri per la realizzazione delle pareti esterne di calcestruzzo del silo, dello spessore di 30 cm e un diametro interno di 12m, è costituita dalla combinazione del sistema a ripresa CB e dalla cassaforma a travi per pareti Vario GT 24.
Nel processo costruttivo, l’esatta curvatura richiesta è stata ottenuta inserendo compensazioni tra gli elementi di cassaforma Vario. I collegamenti tra i correnti di acciaio sono creati attraverso l’uso delle giunzioni di snodo Vario.
La soluzione Peri permette che le unità di cassaforma a ripresa – ossia la cassaforma e l’impalcatura rampante - possano essere trasferite da un ciclo all’altro con la gru. Per operare davanti alla cassaforma, ad esempio per la pulizia del pannello così come per posare i ferri di armatura, il sistema CB 240 permette di traslarla tramite il carrello di traslazione, sulla passerella di ripresa, mentre per operare dietro alla cassaforma la si inclina tramite il sistema CB 160. Per la realizzazione di ciascuna delle 13 sezioni di cemento rispettivamente di 3.30m di altezza ciascuna sono stati impiegati solo 4 giorni. La cassaforma a ripresa è stata utilizzata per costruire lo spesso solaio intermedio e contestualmente è servita come piano di lavoro e impalcato sicuro.
Gli edifici della fabbrica sono dominati da un complesso produttivo di 6 piani che è stato costruito usando una struttura di cemento. Per la costruzione dei solai sono stati utilizzati due sistemi estremamente flessibili e adattabili, con travi integrate per altezze fino a 2.50m – la cassaforma travi per solai Peri Multiflex e la leggera cassaforma per pareti Peri Handset. La flessibilità è importante perché – in parte - le travi posizionate in diagonale, con la loro vasta gamma di dimensioni differenti, sono in una geometria tridimensionale irregolare e piuttosto complicata.
L’impalcatura modulare Peri UP è la soluzione ottimale per trasferire carichi pesanti ad altezze tra i 10 e i 16 m. Questo perché le impalcature di servizio e quelle a torre – pianificate in funzione del modello testato ed erette dal personale di cantiere – hanno permesso di resistere a carichi fino a 40 kN anche ad altezze elevate. All’interno della struttura stessa, i carichi orizzontali sono portati attraverso le diagonali incrociate. Le torri sono stabilizzate attraverso i puntelli di stabilizzazione RS 1000– come l’ampia gamma dei prodotti Peri.
La versatilità del cosiddetto kit d’impalcatura è un vantaggio estremamente importante. Si rendono infatti disponibili impalcati di lavoro spaziosi e sicuri. Per spostare la cassaforma per solaio e il ponteggio al piano successivo velocemente, i puntelli in alluminio portanti Peri Multiprop vengono utilizzati quale sostegno temporaneo. Il capo cantiere Vladimir Burchak è estremamente soddisfatto della soluzione completa di casseforme e ponteggi così come del fatto che i sistemi Peri utilizzati siano facilmente movimentabili. Inoltre, anche in presenza di personale in parte inesperto, il lavoro è proseguito velocemente e in sicurezza. Oltre alla completezza della soluzione, il supporto tecnico e i vantaggi legati all’assemblaggio, per Vladimir Burchak è stato molto importante il fatto che Peri Ucraina abbia fornito i materiali richiesti in modo continuo e tempestivamente. Infine, il lavoro all’interno dello stabilimento non è stato interrotto malgrado i lavori di costruzione e la carenza di spazio per immagazzinare le casseforme e le impalcature.
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[post_excerpt] => Il cementificio Ivano-Frankowsk, nella zona occidentale dell’Ucraina, è stato oggetto di un ampliamento e di una modernizzazione che ha comportato la realizzazione di una fornace che sfrutterà il cosiddetto metodo di produzione del cemento a secco
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[post_content] => Il viadotto, lungo complessivamente 1862 m, si divide in 5 sezioni per un totale di 28 campate.
La parte centrale è costituita da un ponte strallato di 590 m di lunghezza ed è ripartita su tre campate lunghe rispettivamente 145, 300 e 145 m.
Questa tipologia strutturale non è mai stata utilizzata prima d’ora nella costruzione di ponti autostradali in Ungheria.
Per la realizzazione di due spalle, quattro pile di giunto, sette pile in alveo, due piloni principali a forma di A di supporto degli stralli e situati completamente in alveo, il consorzio di imprese costruttrici costituito da Hídépítö Zrt. e Strabag Zrt si è avvalso dell’esperienza e del know-how degli specialisti Peri.
La struttura portante dell’impalcato del ponte è in acciaio e presenta travi a profilo scatolare in corrispondenza dei punti di attacco degli stralli. Un totale di 88 stralli – disposti in due piani, ciascuno contenente 4x11 stralli – trasferiscono il carico agente sull’impalcato alle due pile centrali a forma di A.
Le sezioni trasversali delle pile sono cave e realizzate in calcestruzzo armato precompresso.
Per la costruzione delle due pile è stato impiegato il sistema a ripresa autosollevante Peri ACS, per la cui movimentazione non è necessaria la gru, in combinazione con la cassaforma a travi per pareti Peri Vario.
Grazie all’affidabilità e all’efficienza economica che ha dimostrato, questa specifica soluzione è già stata impiegata con successo in oltre 300 spettacolari edifici di notevole altezza in molti paesi del mondo.
L’altezza complessiva delle pile è di 100 m.
Per produrle sono state suddivise in 29 conci di calcestruzzo di altezze variabili, comprese tra 2.55 e 4.07 m.
Le due antenne di ciascuna pila sono inclinate di 13.3° verso il centro della carreggiata e presentano un’ampia varietà di sezioni trasversali.
Partendo all’attacco delle fondazioni con dimensioni esterne di 5.00x4.11 m, le antenne si rastremano fino a 3.50x4.11 m in corrispondenza della zona di collegamento con gli stralli.
Anche la vuotatura interna delle antenne si riduce di 0,80 m nella direzione longitudinale.
Per realizzare le due pareti delle antenne inclinate rispettivamente in avanti e indietro, è stata usata la variante Peri ACS V come sistema a ripresa.
Grazie alle mensole regolabili con continuità, le piattaforme di lavoro erano sempre in posizione orizzontale, di conseguenza sicure ed ergonomiche.
Per realizzare le restanti due pareti delle antenne è stata scelta la variante R del sistema a ripresa Peri ACS che ha dimostrato, ancora una volta, di essere un’eccellente soluzione per la costruzione di pareti inclinate lateralmente.
All’interno delle pile, l’impalcatura autosollevante è stata necessaria solo fino a 60 m, altezza alla quale iniziano ad essere presenti solette a piastra intermedie: oltre questo livello, per la parte interna sono state utilizzate piattaforme provvisionali sollevate con gru, la soluzione più efficiente da un punto di vista economico.
I correnti di protezione e i teli resistenti alle intemperie che sono stati predisposti hanno racchiuso completamente i cinque livelli di lavoro, posti uno sopra l’altro, con il risultato di garantire condizioni di lavoro ottimali e in completa sicurezza e hanno fornito una protezione ideale contro le raffiche di vento.
Una passerella sospesa e movimentata insieme al sistema ACS R, ha fornito agli addetti la possibilità di trasferirsi facilmente da un’antenna all’altra della pila.
Per il personale, si è reso pertanto necessario soltanto un montacarichi fissato su una sola delle due antenne. La soluzione sviluppata da Peri ha permesso di procedere orizzontalmente nella costruzione del viadotto, senza dover tener conto della posizione del sistema a ripresa.
La cassaforma a travi Vario, realizzata su misura, è stata progettata per resistere a pressioni laterali del getto di calcestruzzo fino a 50kN/m².
Gli ingegneri Peri hanno inoltre pianificato con grande accuratezza le fasi di getto.
Tutto il lavoro di adattamento della cassaforma, inevitabile a causa dei bordi arrotondati della sezione trasversale della struttura, è stato eseguito sulla piattaforma senza alcun problema.
Al fine di raggiungere la qualità richiesta della finitura superficiale e tenuto conto del numero di riutilizzi necessari, gli elementi di cassaforma degli spigoli arrotondati, con raggio di 30 cm, sono stati rivestiti con lamiere d’acciaio.
A partire dalla quindicesima fase di getto sono state previste solette intermedie in c.a. a getto pieno con la funzione di consentire l’ancoraggio degli stralli. Utilizzando una combinazione di cassaforma per pareti a telaio Domino e cassaforma per solai a travi Multiflex, è stato possibile adattare facilmente la cassaforma interna ai punti di passaggio e all’angolazione degli stralli.
Le solette intermedie sono state realizzate in un unico getto insieme alle pareti dell’antenna. Inoltre, durante la pianificazione delle casseforme si sono dovute prendere in considerazione specifiche tecniche di progetto dettagliate riguardo alla finitura superficiale del getto di calcestruzzo: la pila è rigata alla sua sommità con scanalature profonde fino a 50 cm a partire dalla ventiseiesima fase di getto.
Per produrre il rilievo sono stati attaccati agli elementi Vario dei componenti di cassaforma speciali.
[post_title] => Un nuovo caso di eccellenza di Peri: la costruzione del ponte sul Danubio
[post_excerpt] => A Budapest è in costruzione un viadotto che fa parte del tratto nord dell’autostrada M0.
L’opera straordinaria, caratterizzata da due imponenti pile alte in calcestruzzo armato, collegherà l’autostrada M3 con la strada principale n.11 e permetterà di attraversare il Danubio
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[post_content] => Gli edifici, ubicati in una zona centrale della città, hanno una geometria complessa e variabile in altezza: diventano via via più snelli man mano che crescono e a ogni piano la loro pianta varia con angolazioni diverse dei bordi e frequenti aggetti e rientranze.
Le due torri, rispettivamente di 28 e 36 piani, raggiungono l’altezza totale di 138 metri e sono collegate tra loro a 45 metri da terra mediante il cosiddetto Skywalk.
I 32.000 metri quadrati di superficie sono suddivisi in vani residenziali, uffici e spazi commerciali.
Data la posizione lungo la costa, è stato necessario in fase di progettazione tener conto dell’enorme carico dovuto al vento.
Viste le complesse esigenze di cantiere, il general contractor Porr Polka e l’impresa subappaltatrice Modzelewski & Rodek, incaricata della costruzione della struttura, hanno scelto i sistemi PERI.
La soluzione proposta dagli ingegneri PERI è stata la combinazione di sistemi di ripresa con guide RCS e autosollevante ACS, con le casseforme per solai SKYDECK e per pareti TRIO e RUNDFLEX.
Il nuovo sistema di ripresa con guide RCS, grazie al paramento di protezione RCS P, ha racchiuso completamente la struttura in costruzione a partire dal quarto piano.
In questo modo è stato possibile proteggere costantemente il personale da eventuali cadute dall’alto e dall’azione del forte vento ed eliminare anche il rischio di caduta di oggetti da altezze elevate in contesti urbani.
Gli addetti hanno lavorato rapidamente e in assoluta sicurezza anche in presenza di forte vento, poiché l'unità di cassaforma è rimasta sempre vincolata all'edificio mediante le guide e il dispositivo di sospensione.
La maggior sicurezza contribuisce infatti ad aumentare la produttività del cantiere.
I sistemi di ripresa consentono di traslare le unità RCS da un piano all’altro senza l’ausilio di gru.
I dispositivi idraulici di sollevamento, con portata di cinque tonnellate, pesano circa venticinque chilogrammi e di conseguenza possono essere trasportati a mano.
Questo comporta una riduzione al minimo del costo della tecnica di ripresa applicata e di movimentazione della gru.
La variazione in pianta di ogni piano non ha creato difficoltà nell’utilizzo del sistema RCS.
Quest’ultimo ha permesso inoltre, tra un ciclo e l’altro, con solai a bordo libero, settore per settore, di realizzare anche le pareti esterne in cemento armato.
La maggior parte degli elementi RCS può essere infatti applicata sia alle pareti che ai solai mediante gli appositi attacchi di sospensione.
Le passerelle di servizio inferiori consentono poi agli addetti al cantiere di smontare gli attacchi di sospensione per parete RCS in tutta sicurezza.
Il sistema modulare ACS è stato utilizzato per realizzare le pareti in cemento armato del vano scala e del vano ascensore.
Date le contenute dimensioni strutturali, i tecnici PERI hanno suggerito come soluzione ideale le varianti ACS G, ACS P e la cassaforma per pareti TRIO, dello spessore di soli dodici centimetri.
Le varianti ACS G e ACS P possono lavorare contemporaneamente in uno stesso edificio per favorire lo svolgimento ottimale dei lavori e possono essere combinate tra loro.
Consentono il getto in calcestruzzo di solaio e parete in un unico passaggio, realizzando un elemento monolitico. In questo modo si riducono i tempi di lavorazione e i costi relativi all’impiego delle armature.
Per la realizzazione dei solai, nei tempi brevi previsti dal programma, PERI ha proposto come soluzione la cassaforma con telaio in alluminio SKYDECK.
Questo ha consentito di costruire un piano delle due torri in soli otto giorni. PERI SKYDECK ha quindi rappresentato il completamento ottimale del sistema di ripresa con guide. Il peso contenuto dei singoli elementi SKYDECK ha inoltre permesso agli addetti di lavorare con rapidità e senza fatica.
Per collegare le due torri a 45 metri da terra mediante lo Skywalk, i tecnici PERI hanno ideato una soluzione sviluppata su misura.
Questa struttura è stata inoltre utilizzata sia come supporto, sia come piattaforma di lavoro.
Nella realizzazione dei primi tre piani i puntelli in alluminio MULTIPROP hanno dato prova della loro efficienza rendendo possibile la realizzazione di una struttura portante per i solai alti e per le sporgenze più significative.
Le casseforme PERI per pareti TRIO e RUNDFLEX hanno infine consentito di realizzare rispettivamente le pareti dritte e quelle curve.
Dati relativi al cantiere
Impresa Porr (Polska) S.A., Varsavia (capo commessa)
Modzelewski & Rodek Sp. z o.o., Varsavia (subappaltatore)
Filiale PERI PERI Polonia, Varsavia,
PERI Germania, Weißenhorn
[post_title] => Sea Towers: un esempio di efficienza in tutta sicurezza
[post_excerpt] => Esigenze complesse, massima flessibilità e tempi brevi di realizzazione? PERI è la risposta!
Il nuovo sistema di ripresa con guide PERI RCS e il sistema di ripresa autosollevante PERI ACS hanno, infatti permesso la realizzazione dei nuovi grattacieli “Sea Towers” nella Baia di Danzica.
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[post_content] => Velocità di produzione elevate si ottengono se i componenti sono leggeri, poco numerosi e facilmente assemblabili.
A questi requisiti risponde il sistema di casseforme PERI SKYDECK, caratterizzato da pannelli modulari e travi in alluminio portati da puntelli di elevata portata. Il modulo standard è pari a 2.30x1.50 m.
Fondamentale è abbreviare i tempi di disarmo.
Con il dispositivo meccanico testa a caduta applicato alle sommità dei puntelli, dopo un solo giorno dal getto si tolgono pannelli e travi, subito riutilizzabili per la fase successiva, mentre la stabilità del manufatto è assicurata dal permanere dei puntelli.
Si riduce la dotazione di attrezzatura e soprattutto si realizza un ciclo continuo di produzione.
Le imprese apprezzano questo tipo di impalcato per i costi di produzione veramente ridotti e per la velocità di esecuzione.
I vantaggi del solaio bidirezionale senza travi
• minimi spessori (fino a 1/30 o 1/35 della luce)
• migliore sfruttamento dell'altezza di costruzione, minori volumi di scavo
• intradosso piano, grazie all'assenza di travi: agevole passaggio degli impianti
• flessibilità architettonica
• efficienza sismica elevata
• resistenza al fuoco elevata
• isolamento nei confronti della trasmissione aerea del suono
• manutenzione praticamente nulla.
Tipologie strutturaliSolai a getto pieno
Privi di travi e con spessore costante (fino a 60 cm e oltre). I vantaggi in termini di velocità di costruzione, e in ultima analisi, di costi di produzione, sono davvero notevoli. Edilizia non residenziale, residenziale, commerciale e parcheggi: i campi di applicazione sono vastissimi.
Solai alleggeriti bidirezionali a intradosso piano
Con alleggerimenti interni a perdere in: polistirolo; plastica riciclata; laterizio.
Soluzione indicata soprattutto per spessori elevati.
Solai alleggeriti a nervature incrociate
Realizzati con casseri reimpiegabili appoggiati sopra il piano continuo di casseformi.
Soluzione estremamente leggera e con valenze architettoniche.
L'armatura per solai a getto pieno può essere suddivisa come:
- armatura per la flessione, formata con barre diritte (in genere, più del 90% del totale)
- armatura di punzonamento
- armatura di protezione dei bordi liberi
Non è generalmente necessaria armatura per il taglio.
La razionalizzazione della disposizione dell'armatura assume un'importanza fondamentale, sopratutto per conseguire elevate velocità di posa.
Di regola, le barre vengono disposte sempre solo secondo due direzioni tra di loro ortogonali.
Si hanno pertanto due strati inferiori e due strati superiori di barre diritte.
Importante è anche conseguire l'obiettivo di ottimizzazione, variando diametri e passi delle barre in funzione delle necessità statiche.
I due strati di armatura inferiori sono distanziati dal cassero con vari dispositivi, tra i quali particolarmente efficienti si dimostrano quelli a sviluppo lineare, in plastica o in fibrocemento, di altezza variabile in funzione della resistenza al fuoco richiesta.
I due strati d'armatura superiori devono essere distanziati da quelli inferiori con dispositivi che devono facilitare la posa. I sistemi maggiormente utilizzati prevedono l'utilizzo di: tralicci; ferri sagomati ad omega; assemblaggi di staffe; reti elettrosaldate piegate in verticale.
L'armatura di punzonamento, in corrispondenza dei pilastri, è quasi sempre necessaria. E' consigliabile prefabbricarla a piè d'opera, per non rallentare la velocità di posa complessiva.
Sono possibili vari sistemi d'armatura, tra i quali: insiemi di chiodi con risalto; staffe a greca; insiemi di staffe tipo ACI.
L'armatura a protezione dei bordi liberi è generalmente un sagomato ad U di piccolo diametro.
Per ulteriori informazioni
www.peri.it
[post_title] => Componenti leggeri per solai in opera
[post_excerpt] => La scelta della tecnologia è di cruciale importanza per la realizzazione di un solaio in opera.
Solo operando con sistemi che permettono di produrre velocemente grandi aree di solaio è possibile rendere economicamente conveniente la soluzione.
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Le misure di prevenzione e protezione sono fondamentali per garantire l’incolumità del lavoratore in cantiere.
Diventa essenziale utilizzare sistemi costruttivi sicuri e adottare procedure che migliorino le condizioni di lavoro, aumentando contemporaneamente l’efficienza e la produttività.
Per questo PERI ha ideato PROKIT, il sistema di protezione dei bordi basato su parapetti a barriera interamente in acciaio.
Con la sua completa gamma di accessori, è adatto per solai, pareti e scale di edifici così come per proteggere i bordi liberi di qualsiasi costruzione in c.a. in opera, prefabbricata o in acciaio.PROKIT EP 110 è conforme alla norma EN 13374 Classe A. Con solo due tipi dimensionali di grigliato di protezione, un solo tipo di montante ed un attacco per parete ed uno per solaio è possibile utilizzare il sistema in modo flessibile senza dover ricorrere ad alcuna progettazione.
Inoltre l’ampio passo tra i montanti di 2,40 m, permette di risparmiare manodopera.
Utilizzando la prolunga del montante è possibile incrementare l’altezza della protezione passando da quella standard di 1,10 m a 1,75 m. In aggiunta, il numero ridotto dei componenti di sistema semplifica il montaggio, lo stoccaggio e la logistica.
I parapetti a barriera PROKIT sono utilizzabili anche in combinazione con i sistemi di casseforme ed impalcature PERI. Le tradizionali tavole parapetto in legno sono quindi sostituite dal grigliato di protezione PMB.
Oltre ad essere acquistabile, il sistema è completamente noleggiabile: protezione razionale, costi contenuti.
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[post_content] => Il prossimo 7 maggio a Chieti si svolgerà l’evento "SOLAI CON PERI: bidirezionali in opera e tradizionali nel residenziale".
Nel corso dell’incontro Peri presenterà - in due sessioni distinte - le tipologie, i vantaggi, gli aspetti progettuali e i campi di applicazione dei solai a portanza bidirezionale (sessione del mattino) e illustrerà le potenzialità della nuova cassaforma PERI Gridflex (sessione del pomeriggio), la soluzione al tema della sicurezza nella formazione dei solai degli edifici residenziali, testimonianza dell’impegno PERI nel proporre sistemi che permettano di ottenere una maggior produttività in sicurezza e una riduzione dei costi grazie alla velocità di esecuzione.
Per ulteriori informazioni e per iscrizioni
e-mail: info@peri.it
Tel. 0295078257
Per scaricare programma dettagliato e modulo di iscrizione clicca qui“SOLAI CON PERI: bidirezionali in opera e tradizionali nel residenziale”
7 maggio 2009
Ente Scuola Edile di Chieti, via Aterno 187
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[post_content] => Dopo un tour espositivo che da fine giugno 2005 ha toccato le principali città italiane ed estere – da Napoli a Roma, Como, Milano, Ascoli, Bolzano, da Stoccolma a Orleans -, a 3 anni esatti dal suo debutto torna a Siracusa la mostra itinerante “Kengo Kuma. Selected work 1994-2004”, curata da Luigi Alini, ricercatore presso la Facoltà di Architettura di Siracusa.
Nata dalla collaborazione tra la Provincia Regionale di Siracusa e la Facoltà di Architettura della stessa città, la mostra racconta il lavoro di uno degli interpreti più noti e sensibili del progetto contemporaneo, riproducendo in 6 box, sei contenitori funzionali atti al suo trasferimento in più sedi, i lavori più rappresentativi da lui realizzati a cavallo del decennio 1994 – 2004.
Tra essi il padiglione Oribe T-House, una struttura soffice, intima, realizzata interamente in policarbonato alveolare posto su una pedana retro-illuminata di mattoni di vetro prodotti da Seves glassblock: la testimonianza diretta da un lato della ricerca paziente e sperimentale che Kuma da sempre conduce sulla materia, dall’altro dell’attenzione che l’azienda fiorentina dedica ai contenuti della architettura contemporanea, patrocinandone le iniziative atte a portare informazione e fare cultura.
In occasione del suo ritorno alla Facoltà di Architettura di Siracusa che la ospiterà in modo permanente, Seves glassblock ha deciso di incontrare Luigi Alini, curatore della mostra e riferimento italiano di Kuma.
Da dove nasce l’interesse per il lavoro di Kengo Kuma?
Viene da molto lontano, non solo in senso temporale. Ho incontrato l’architettura di Kuma circa 10 anni fa. E’ stata una folgorazione. Da allora continuo a studiare le sue opere, che mi riservano sempre nuove sorprese. E’ il suo intimo lavorio sulla materia e con la materia che mi sorprende sempre. Kuma ha la capacità di andare ‘oltre’, di travalicare la sostanza fisica della materia e rivelarcene la natura misteriosa.
Come è nato il progetto della mostra?
Da una sfida. Dieci anni fa ho cominciato una ricerca sul lavoro di Kuma, ricerca che mi ha portato in Giappone per approfondire, osservare, visitare le sue opere. Un lungo ‘cammino’ di ‘avvicinamento’ al lavoro di Kuma, durante il quale mi rendevo conto di quanto fosse poco conosciuta in Italia la sua intensa attività. Contemporaneamente alla pubblicazione della monografia (Luigi Alini, Kengo Kuma. Opere e progetti, Electa, Milano, 2005) nella collana “Documenti di Architettura” di Electa decisi insieme a Kuma che era necessario organizzare una mostra itinerante in Italia. Volevo avviare una ‘riflessione allargata’ intorno al suo lavoro. Volevo che il suo messaggio arrivasse ad un pubblico vasto e di non soli ‘cultori’. Avevo ragione. La mostra ha avuto un grandissimo successo. Nel suo progressivo itinere la mostra si è poi arricchita continuamente di nuove informazioni. Le richieste sono state moltissime ed ovviamente non sempre abbiamo potuto assecondarle. Ancora oggi, a distanza di ben 3 anni è molto richiesta, anche all’estero. Ad ottobre, all’interno di un progetto di rivisitazione e rimodulazione delle strutture espositive andrà a Chicago, dove terremo una conferenza congiunta Kuma ed io.
Come si articola la mostra (concept di progetto)?
L’esposizione privilegia come ambito di indagine le relazioni tra costruzione e figurazione, materia e forma, ideazione e costruzione, aspetti che nell’opera di Kuma sono intimamente connessi.
L’allestimento della mostra è costituito da sei box, che fungono sia da strutture espositive sia da ‘contenitori’ per il trasferimento della mostra nelle diverse sedi. I box, tutti diversi tra loro, sono realizzati con gli stessi materiali impiegati nella realizzazione delle opere esposte. Questa scelta è tesa a rendere ulteriormente evidente, anche dal punto di vista tattile, percettivo, il ‘principio generativo’ che ha caratterizzato il progetto e la costruzione delle opere. Le architetture sono presentate in relazione a ‘temi radice’, che costituiscono delle invarianti nell’opera di Kengo Kuma: natura/artificio; luce/ombra, semplice/complesso, opaco/trasparente, provvisorio/permanente, massivo/leggero, superficie/profondità, univoco/molteplice, trama/ordito, continuo/discontinuo, ripetizione/variazione, alto/basso.
I Box sono composti di parti fisse e parti mobili, aprendo cassetti, facendo scorrere e ribaltando piani è possibile ‘svelare’ ciò che essi contengono: grafici di progetto, plastici di studio, schizzi, foto delle fasi costruttive. Quest’interazione determina continui mutamenti dello stesso oggetto, che cambia in ragione delle modalità con cui noi ci rapportiamo ad esso.
Come si è sviluppato il rapporto tra il progettista e gli studenti della Facoltà di Architettura di Siracusa e di Ascoli Piceno che hanno partecipato al progetto e alla realizzazione del Padiglione Oribe?
Le connessioni tra ricerca e didattica costituiscono oggetto di costante riflessione nel mio lavoro. In occasione dell’allestimento della mostra ad Ascoli lanciai una sfida al mio amico e collega Massimo Perriccioli, che insegna ad Ascoli Piceno. Una mostra ‘fotocopia’ non mi entusiasmava ed allora gli proposi di realizzare in scala 1:1 il prototipo di Oribe. Dopo qualche mese il progetto cominciò ad assumere contorni più precisi. Progressivamente una sorta di virus dell’entusiasmo contagiò oltre me e Massimo anche i nostri studenti. Organizzammo un corso parallelo tra Siracusa ed Ascoli. 100 studenti hanno lavorato contemporaneamente allo stesso progetto in due Facoltà diverse per un anno intero, poi c’è stato un workshop finale ad Ascoli di una settimana, durante il quale abbiamo assemblato il Padiglione. Ovviamente questa è una semplificazione di un percorso che certamente non è stato privo di difficoltà, preoccupazioni, ecc. Era una sfida che non potevamo fallire. Una sfida che oltre l’Università ha coinvolto anche alcune aziende nostre partner, come Seves, Bayer, Targetti. E’ stato fondamentale il dialogo ed il costante confronto con la produzione. Diversamente questo Padiglione non si sarebbe potuto realizzare.
Qual è il significato del Padiglione Oribe?
Omaggio tributato al maestro di ceramiche Furuta Oribe (1544-1615), il Padiglione, in sintonia con l’estetica zen, si configura come uno spazio di pura contemplazione, uno spazio vuoto a partire dal quale Kuma ‘immagina la materia’, ne esplora le possibilità. Riflesso e profondità in quest’opera sembrano convivere e lo spazio interno, avvolto in un alone di luce misteriosa, ci rimanda ad una immagine che ha una potenza dirompente, una forza che trascende il suo significato specifico e che parafrasando Warburg potremmo definire un’immagine che ha la memoria del futuro.
Cosa vi ha spinto a scegliere un materiale come il mattone di vetro?
La luce. Era fondamentale per tutti che il Padiglione fosse avvolto in un alone di ‘luce misteriosa’.
Perché avete scelto un mattone di vetro con queste caratteristiche (Neutro satinato su un lato)?
La scelta è il frutto di una decisione estesa a tutte le discipline coinvolte nel progetto. Il design team, oltre Kuma, me e il collega Massimo Perriccioli era formato da Corrado Santarelli della Bayer, Matteo Appignanesi della Targetti e Massimo Davighi di Seves. Abbiamo sempre e costantemente lavorato in maniera simultanea ed integrata. Ogni soluzione è figlia di un equilibrato compromesso tra diverse necessità.
Come si è sviluppato il confronto con Seves glassblock?
E’ stato entusiasmante lavorare con esperti di diversi settori della produzione e portarli tutti entro territori inesplorati. Ciascuno aveva delle certezze, limitatamente al suo specifico ambito. Quando agivamo all’interno delle aree di confine, tra una disciplina e l’altra queste certezze cominciavano a vacillare lasciando lo spazio a nuove ipotesi possibili. Ad esempio, la messa a punto della soluzione del pavimento non è stata immediata. L’architetto Massimo Davighi ha fatto un lavoro straordinario. Sostanzialmente un prodotto vetroso comunemente utilizzato come elemento verticale, a costituire pareti in vetro mattone, è stato ‘adattato’ ad un uso nuovo. Abbiamo ribaltato fisicamente e concettualmente un sistema, con tutto quello che questo comportava. Massimo, a partire dalla soluzione della parete verticale, ha cominciato a lavorare in forma ‘adattiva’ al nuovo uso. Ovviamente questo comportava la necessità di intervenire sul sistema di illuminazione della pedana, che doveva essere uniforme, diffuso, soft. Sistema che a sua volta doveva produrre un adeguato ‘riverbero’ sul policarbonato. Per raccontare tutto questo in maniera dettagliata abbiamo deciso di scrivere un libro sul Padiglione. Penso che solo l’entusiasmo che ciascuno di noi ha messo dentro questa esperienza abbia reso possibile tutto questo.
Kengo Kuma Select Work 1994-2004
Palazzo del Governo - Provincia di Siracusa, Via Roma, 32 – 96100 Siracusa
Fino al 28 agosto, tutti i giorni tranne il sabato e la domenica, dalle 09.00 alle 18.30
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[post_content] => Si svolge oggi alle ore 13.30, presso l’Aula Rogers della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, il 64° convegno ATE su “Edifici alti: l’approccio progettuale moderno ed esperienze italiane”. Attualmente anche in Italia si stanno realizzando edifici alti. Siamo nettamente al di sotto dei record che giorno per giorno vengono stabiliti nel mondo, ma anche superiori a quanto sino ad ora si è costruito in Italia. Nel contempo si sta completando il quadro normativo: norme e regole tecniche, Eurocodici, raccomandazioni e circolari, linee guida sui materiali ecc.
Il convegno ha l'obiettivo di approfondire le metodologie di analisi e di calcolo e sulle realizzazioni stanno uscendo dalla fase progettuale.
Nel corso della manifestazione, PERI presenterà l’intervento “Tecnologie costruttive innovative per la realizzazione di edifici alti”, una panoramica sulle tecnologie sviluppate e applicate in diversi cantieri a livello nazionale e internazionale.
Più di 300 tra gli edifici a sviluppo verticale più noti al mondo sono stati costruiti sfruttando i sistemi di ripresa PERI e quasi ogni giorno se ne aggiungono di nuovi.
I tecnici PERI, grazie ad attrezzature quali il sistema di ripresa autosollevante ACS, il sistema di ripresa con guide RCS, i sistemi di ripresa sollevabili con gru CB e SKS, hanno razionalizzato i cicli di lavoro e fornito soluzioni efficaci ed efficienti.
Nel corso del convegno sarà possibile quindi avere una sintesi dei vantaggi derivanti dall’uso delle tecnologie innovative PERI.
Programma
- 13:30 - Registrazione dei partecipanti
- 14:00 - Inizio dei lavori
Coordinatori:
Riccardo De Col, Segretario ATE
Bruno Finzi, Socio ATE
• L’approccio progettuale all’edificio alto
Franco Mola, Ordinario di Costruzioni in Calcestruzzo Armato e Precompresso – Dipartimento di Ingegneria Strutturale – Politecnico di Milano – Socio ATE
• Statica ed Estetica negli attuali edifici alti
Massimo Majowiecki, Docente di Architettura Strutturale presso lo IUAV di Venezia
• Le strutture composte acciaio-calcestruzzo per gli edifici alti
Emidio Nigro, Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Università di Napoli Federico II
• Le strutture dei grattacieli CityLife
Pierangelo Bellotti, CityLife srl – Direttore Ingegneria
• Esperienze di progettazione per edifici alti
Mauro Giuliani, Direttore Società Redesco, Milano
• La Torre San Paolo di Torino
Francesco Ossola, Ordinario, Politecnico di Torino
• Edifici del complesso Garibaldi a Milano
Danilo Campagna, MSC Associati
Materiali e tecnologie
• Tecnologie costruttive innovative per la realizzazione di edifici alti
Roberto Meroni, Peri SpA - Direttore Marketing
• Acciai altoresistenziali per gli edifici multipiano: esperienze nel mondo
Mauro Sommavilla, ArcelorMittal
• Rivestimenti di edifici alti: materiali e tecnologie.
Esperienze di edifici alti a Milano e l’esempio del Palazzo delle Arti di Santiago Calatrava a Valencia Massimo Turrini, Servizio Tecnico Centro Studi Gruppo Kerakoll
“Edifici alti: l’approccio progettuale moderno ed esperienze italiane”
Giovedì 12 giugno 2008
Ore 13.30 – 18.30
Politecnico di Milano - Facoltà di Architettura - Aula Rogers
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[post_content] => PERI presenterà presso il Novotel La Rustica di Roma, il prossimo 27 febbraio, la nuova cassaforma per solai per l’edilizia residenziale.
PERI è da sempre impegnata nello sviluppo di soluzioni in grado di rendere il processo di costruzione più rapido, più semplice e più sicuro. La cassaforma GRIDFLEX è espressione del know how, dell’esperienza maturata nel corso degli anni e dell’attenzione nei confronti delle necessità delle imprese.
Con GRIDFLEX, PERI ha dato soluzione al tema della sicurezza nella formazione dei solai degli edifici residenziali garantendo sia una maggior velocità di esecuzione rispetto al sistema tradizionale, sia un incremento della produttività.
Nel corso dell’incontro oltre a presentare le caratteristiche tecniche e i vantaggi del prodotto, PERI effettuerà una dimostrazione pratica sull’utilizzo del sistema.
Per l’iscrizione e maggiori informazioni contattare: Segreteria Organizzativa tel.0295078257
e-mai l: info@peri.it
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[post_content] => PERI ha pianificato una serie di incontri per presentare GRIDFLEX, la nuova cassaforma per solai per l’edilizia residenziale.
Il road show toccherà diverse città italiane: la prima tappa sarà il prossimo 5 luglio a Trento.
Seguiranno Alessandria (11 luglio) e Altopascio (12 luglio).
Gli incontri riprenderanno a settembre con Bari (11 settembre), Napoli (12 settembre), Roma (13 settembre) e Firenze (20 settembre).
PERI è da sempre impegnata nello sviluppo di soluzioni in grado di rendere il processo di costruzione più rapido, più semplice e più sicuro.
La cassaforma GRIDFLEX è espressione del know how, dell’esperienza maturata nel corso degli anni e dell’attenzione nei confronti delle necessità delle imprese.
Con GRIDFLEX, PERI ha dato soluzione al tema della sicurezza nella formazione dei solai degli edifici residenziali garantendo sia una maggior velocità di esecuzione rispetto al sistema tradizionale, sia un incremento della produttività.
Nel corso degli incontri oltre a presentare le caratteristiche tecniche e i vantaggi del prodotto, PERI effettuerà una dimostrazione pratica sull’utilizzo del sistema.
Per l’iscrizione agli incontri e per maggiori informazioni
e-mail: info@peri.it
PERI è stata fondata nel 1969 a Weissenhorn (Germania) da Artur Schwörer, con l'idea di rendere il processo di posa in opera delle casseforme più rapido, semplice e sicuro.
Da allora PERI ha fornito considerevoli contributi al continuo miglioramento e alla razionalizzazione del processo di costruzione.
Considerata per più di 35 anni la realtà leader nell’innovazione della tecnologia delle casseforme, PERI si presenta come una delle maggiori società internazionali produttrici e fornitrici di casseforme, impalcature e ponteggi, accompagnando la fornitura con una serie di servizi che offrono il miglior rapporto tecnico-economico.
Nel 2006 il fatturato del Gruppo è stato di oltre 920 milioni di euro, con un incremento di circa 150 milioni di euro rispetto al 2005.
Con 44 filiali presenti in tutto il mondo, assistite da 100 centri logistici e 4150 dipendenti, PERI è in grado di servire più di 65 Paesi.
La filiale italiana, PERI S.p.A. opera dal 1983 e la sede centrale è a Basiano (MI). La rete tecnico-commerciale garantisce la copertura di tutto il territorio nazionale. Grazie a un parco noleggio il cui valore supera i 120 milioni di euro, PERI S.p.A. è in grado di soddisfare tutte le esigenze dei clienti.
Clicca il tasto sottostante per richiedere ulteriori informazioni
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[post_content] => Sta per aprire i battenti il 1° Salone mediterraneo del restauro, organizzato dal Centro Studi "Res. T. Auro", in collaborazione con la Provincia Regionale di Catania e la partecipazione della Regione Siciliana e il Comune di Catania. L’iniziativa è una nuova conferma di quanto il settore del recupero stia acquistando sempre maggior importanza, all’interno dell’universo delle costruzioni. Anche il sud Italia, dunque, avrà la sua manifestazione completamente dedicata ai materiali ed alle tecniche d’intervento sugli edifici storici.
Il progetto si colloca nell'area dei beni culturali e ambientali con la precisa volontà di favorire e incrementare il dibattito scientifico, economico e culturale a favore del restauro e della conservazione, in assenza d’iniziative specifiche nell'area centro-meridionale e in particolare in Sicilia. Teatro dell’iniziativa, sarà la città di Catania che ospiterà l’evento dal 13 al 16 giugno.
Segreteria Scientifica: Via Pietro Mascagni, 85 Catania - Tel/fax 095 534478 - 333 7173047
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[post_content] => Ultimo appuntamento con Peri. Si conclude, il 13 dicembre, il ciclo di seminari promossi dalla nota azienda di casseforme e impalcature. L'iniziativa nasce dalla constatazione di come le opere provvisionali abbiamo percorso un significativo processo evolutivo. Da elementi singoli assemblati in cantiere si è, infatti, passati a veri e propri sistemi di attrezzature provvisionali, progettati e prodotti secondo logiche prestazionali. Il seminario è rivolto a tecnici e professionisti del settore che operano per conto della Committenza o dell'Appaltatore occupandosi:
per conto del Committente di project management, construction management, controllo costi - qualità, coordinamento di sicurezza, direzione lavori, pianificazione e programmazione lavori;
per conto dell'Appaltatore di direzione di commessa, analisi tempi e metodi, controllo tempi e costi, tecnici ufficio gare, programmazione, controllo della pianificazione operativa di cantiere, direzione tecnica e conduzione di cantiere, carpentieri.
Al termine del seminario verrà consegnato un attestato di partecipazione a tutti gli intervenuti.
La quota di partecipazione è di L. 300.000 + Iva. Ulteriori informazioni sul sito dell'azienda (www.peri.it) e su Infobuild nella sezione Fiere e Convegni.
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[post_content] => I lavori di realizzazione del viadotto autostradale di Genova stanno procedendo a ritmi serrati. Sollevato anche il terzo impalcato da 100 metri di lunghezza. Impressionanti i numeri del cantiere: 9mila metri cubi di terre scavate, 60mila di calcestruzzo, 15mila tonnellate di acciaio, 250 pali di fondazione. Decisivo l’impiego delle casseforme per i getti di cemento armato
a cura di Pietro MezziIndice degli argomenti:
Con quasi 150 metri di altezza, l’Evolution Tower è il nuovo simbolo di Mosca.
Questa torre così singolare di 149 metri si staglia all’interno di "Moscow City“, nel quartiere finanziario internazionale frutto del più costoso progetto della capitale russa. Poiché ognuno dei 52 piani ruota intorno al nucleo centrale di 3° rispetto a quello sottostante, dalla base alla sommità il grattacielo compie una rotazione di ben 150° in senso orario, che gli conferisce un aspetto molto elegante.
Grazie alla struttura a spirale degli impressionanti pilastri a sezione rettangolare posizionati ai quattro angoli del grattacielo, la rotazione dell’edificio risulta ancora più evidente. I pilastri, infatti, non sono soltanto inclinati, ma anche ritorti. La cassaforma a ripresa autosollevante, ideata da PERI appositamente per questo progetto, è stata realizzata con componenti dei sistemi ACS e RCS, mentre uno speciale braccio di supporto accelera le operazioni di armo e di disarmo. La cassaforma dei pilastri, a sezione rettangolare, assolve inoltre due compiti supplementari: in corrispondenza degli angoli dell’edificio funge da fermagetto laterale per la realizzazione dei solai, in contemporanea è anche parte integrante del sistema RCS che viene utilizzato come paramento di protezione perimetrale, che avvolge interamente la torre.
Cassaforma autosollevante per il nucleo
Le pareti del nucleo e i solai di ciascun piano, suddivisi in tre conci, vengono realizzati in un unico getto. Fino al 26° piano la soluzione prevede l’impiego di ampie piattaforme di servizio costituite da quattro unità di ripresa ACS P e di moduli del sistema a travi per pareti VARIO GT 24 come cassaforma interna ed esterna. Ai piani superiori invece, dove cambia la pianta del nucleo, grazie all’aggiunta di quattro mensole ACS G, una delle piattaforme ACS P viene convertita in modo da poter essere appesa al braccio di supporto sporgente. In questo modo, anche i piani superiori possono essere armati con efficienza. I tavoli per solai UNIPORTAL studiati ad hoc per il progetto si adattano perfettamente al rapido ritmo di costruzione: un piano alla settimana.
Attrezzature inclinate, sicurezza garantita
I tre piani più elevati in costruzione sono sempre avvolti dal paramento di protezione a ripresa RCS. Le unità di cassaforma vengono sollevate in obliquo, per seguire la torsione dell’edificio, ma sempre senza l’ausilio della gru, grazie al dispositivo idraulico di ripresa. Benché inclinate, le guide RCS consentono di eseguire le procedure di sollevamento con velocità e sicurezza. Sono fissate al grattacielo grazie ad appositi attacchi per solai e insieme alle quattro unità di ripresa dei pilastri permettono di creare una protezione perimetrale continua, per lavorare in sicurezza e rapidamente, anche ad altezze elevate.
Piattaforme di carico versatili e traslabili in obliquo
Lungo le facciate del grattacielo si arrampicano diverse piattaforme RCS, utilizzate come aree temporanee di stoccaggio e di appoggio dei carichi movimentati con la gru. Anche in questo caso la procedura di ripresa avviene grazie ai dispositivi idraulici mobili, senza bisogno della gru. Il percorso obliquo delle piattaforme è interrotto dai pilastri circolari che tagliano interamente la facciata del grattacielo in verticale. Per questa ragione, le piattaforme RCS sono state concepite in modo da poter assumere diverse posizioni senza complesse operazioni di modifica, ma soltanto regolando l’inclinazione in avanti o all’indietro.
Test di assemblaggio per una soluzione davvero completa
Grattacieli ritorti e procedure di ripresa in obliquo non sono una novità per gli ingegneri PERI: altri gioielli di architettura urbana come il Turning Torso in Svezia o i due grattacieli dell’Absolute World in Canada, che si avvitano nel cielo con la loro forma a spirale, sono stati realizzati con successo grazie all’assistenza e alla competenza di PERI. La particolarità dell’Evolution Tower di Mosca è l’impiego combinato di casseforme a ripresa per le pareti verticali del nucleo e i pilastri spiraliformi degli angoli, in abbinamento al paramento di protezione a ripresa e alle piattaforme di carico, sollevati in obliquo. Oltre alla pianificazione dettagliata delle casseforme, PERI ha perciò voluto realizzare accurati test di assemblaggio preliminare. Soltanto così è stato possibile verificare tempestivamente l’effettiva funzionalità delle attrezzature in una situazione reale di cantiere e allo stesso tempo accelerare le fasi di lavoro in loco grazie ad un meticoloso lavoro di ottimizzazione dei sistemi scelti.
[caption id="attachment_491754" align="aligncenter" width="600"] L’Evolution Tower si avvita nel cielo di Mosca per circa 250 m, compiendo un’elegante rotazione di 150°. Le unità del paramento di ripresa autosollevante RCS offrono un’elevata sicurezza.[/caption]
[caption id="attachment_491755" align="aligncenter" width="600"] La cassaforma a travi per pareti VARIO, impiegata per le pareti del nucleo con altezze di getto di 4,30 m, consente di completare un piano alla settimana. Al termine, la cassaforma viene sollevata al ciclo di getto successivo con il sistema di ripresa autosollevante RCS.[/caption]
[caption id="attachment_491756" align="aligncenter" width="600"] Le guide di ripresa del paramento di protezione RCS sono fissate in obliquo all’edificio grazie ad appositi attacchi per solaio.[/caption]
[caption id="attachment_491757" align="aligncenter" width="600"] Anche le piattaforme di carico vengono sollevate su guide, senza l’ausilio della gru, grazie al sistema idraulico mobile di ripresa RCS.[/caption]
[caption id="attachment_491758" align="aligncenter" width="600"] I responsabili del cantiere della Renaissance Construction posano orgogliosi davanti all’Evolution Tower, elegante grattacielo che si avvita su sé stesso.[/caption]
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[post_content] => L'ampliamento del Canale di Panama, la cui conclusione è prevista per il 2014/2015, è attualmente il più grande cantiere del mondo con le sue due enormi chiuse, elementi chiave dell’intero progetto. Le due strutture, una sul versante Atlantico e l’altra su quello Pacifico, sono lunghe rispettivamente circa 1.800 m. PERI sta supportando le imprese costruttrici sia con la progettazione che con la fornitura di ingenti quantità di sistemi di casseforme e impalcature.
Per le casseforme ad un solo paramento è stato utilizzato il nuovo sistema di ripresa SCS: la sua facile movimentazione e la sua elevata capacità di carico sono stati gli elementi di maggior attenzione da parte di PERI nello sviluppo del sistema stesso.
Il progetto
Grazie a tre conche di navigazione consecutive – ognuna da 403 m di lunghezza e 55 m di larghezza – le navi possono superare un dislivello di circa 26 m tra la costa dell'Atlantico e quella del Pacifico. Questa procedura è controllata da quattro impianti di serraggio. Elementi costruttivi distintivi – in parallelo alle conche di navigazione – sono 3 enormi bacini d’acqua per ognuna di esse.
Grazie ad essi si può riutilizzare circa il 60% dell'acqua necessaria per le singole operazioni delle chiuse.
Ad oltre 12 mesi dall’inizio dei lavori, le straordinarie dimensioni di quest’opera e la grandiosità degli elementi strutturali sono chiaramente visibili.
Si pensi che per poter rispettare la stretta pianificazione, in un cantiere in cui giornalmente vengono “lavorati” 6.300 m³ di cemento, sono necessarie oltre 4.200 persone suddivise su due turni.
Le attrezzature da cantiere comprendono ben 70 gru e 30 stazioni di pompaggio del calcestruzzo. Inoltre è cruciale la necessità di un ingente quantità di casseforme e ponteggi oltre ad un efficiente coordinamento in loco di tutto questo materiale provvisionale.
Con un team internazionale di ingegneri appartenenti alle filiali PERI di Spagna, Panama e Italia, nonché con il supporto della Casa Madre tedesca, PERI sta fornendo il consorzio di imprese di costruzione con una combinazione ideale di comprovato know-how nel settore delle casseforme, grande efficienza e capacità di fornire attrezzature altamente tecnologiche.
Il lavoro del team PERI
Il Canale di Panama rappresenta la più grande commessa in oltre 40 anni di storia di PERI: non solo una sfida da un punto di vista tecnico e di alte performance, ma un progetto esemplare soprattutto dal punto di vista del lavoro di squadra. Mentre le filiali di PERI Spagna e PERI Panama (fondata nel 2008) sono responsabili della pianificazione delle casseforme, della logistica e dell'assistenza in loco, gli ingegneri PERI da Weissenhorn forniscono ai loro colleghi supporto qualificato in molteplici attività. Inoltre, in perfetta sincronia temporale con l'inizio dei lavori di costruzione nel 2011, le attrezzature richieste sono state prodotte in pochi mesi e spedite in Centro America con più di trecento container da 12 m.
L’innovativo sistema di ripresa SCS
Elemento essenziale della soluzione proposta da PERI è il nuovo sistema SCS (Single-Sided Climbing System) che viene utilizzato per getti monofaccia nella costruzione di dighe, chiuse, torri di raffreddamento, capitelli di pilastri, tunnel e camere blindate. Le unità di ripresa SCS vengono ottimizzate in base alle specifiche esigenze; ciò rende possibile una riduzione dei punti di ancoraggio e quindi un‘alta economicità del sistema.
Il sistema modulare con mensole composte da più elementi si adatta in modo flessibile alla geometria degli elementi strutturali, e inoltre la stessa cassaforma può essere utilizzata sia per il getto di partenza a terra che per i successivi getti di ripresa verticale. In caso di getti in pendenza le passerelle di servizio possono essere inclinate di 15° e 30°, mantenendo così il loro piano di calpestio sempre in orizzontale. Il personale di cantiere può così lavorare costantemente in sicurezza.
Nei lavori di ampliamento del canale di Panama viene impiegato il sistema SCS 250 che, grazie ad un‘ampiezza della passerella di ripresa di ben 2,50 m e al carrello di traslazione che arretra di 60 cm, lascia sufficiente spazio per operare.
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[post_content] => Il progetto infrastrutturale Quadrilatero prevede il completamento di due arterie viarie principali quali l'asse Foligno-Civitanova Marche e l'asse Perugia-Ancona che garantiranno un collegamento ottimale con i poli industriali esistenti e miglioreranno l’accessibilità alle aree interne delle regioni interessate.
Questa realizzazione infatti ha una grande importanza soprattutto dal punto di vista strategico-logistico in quanto ha l’obiettivo di ridurre il deficit infrastrutturale di Marche e Umbria.
E lo dimostra anche l’ammontare dell’investimento per l’intera opera che è superiore ai due miliardi di Euro, e i tempi ridotti previsti per il suo completamento tra il 2013 ed il 2014.
Cassaforma VARIOKIT: velocità a noleggio
Per quest’opera, PERI ha elaborato una soluzione su misura e a noleggio basata sulla cassaforma modulare VARIOKIT. Il sistema, le cui dimensioni sono di 14,60 m x 28 m, è composto da una incastellatura traslabile completamente in acciaio, che permette di coprire sino a 25 metri lineari di getto ogni 7 giorni solari, comprensivi di tempo di maturazione del calcestruzzo armato. I bilici per il trasporto dei materiali sono stati 5 e per montare la cassaforma sono state necessarie 8 persone.
La novità rilevante di questa tipologia di cassaforma è il sistema di disarmo: completamente integrato, evita di dover smontare e movimentare la cassaforma stessa separatamente dalla struttura di supporto (incastellatura). La conseguenza è una notevole riduzione dei tempi.
La traslazione avviene mediante l’utilizzo di rulli orientabili, posizionati su appositi attacchi bullonati ai pilastrini provvisori in carpenteria metallica saldati sulle travi principali del ponte, che consentono una semplice e veloce movimentazione verso il concio successivo, con la possibilità di seguire i vari raggi di curvatura dell'impalcato andando ad agire sulle varie regolazioni degli elementi metallici dell’incastellatura.
Per la traslazione della cassaforma l’impresa ha utilizzato degli argani manuali: 2 argani da 5000 kg per la parte superiore e 2 da 1200 kg per la parte inferiore.
La cassaforma VARIOKIT inoltre è totalmente noleggiabile in quanto composta da elementi standard: correnti universali, guide di ripresa RCS e puntoni regolabili ad alta portata SLS. Questo fattore consente di avere la presenza in cantiere solo del materiale strettamente necessario e solo per il periodo di utilizzo effettivo, riducendo i costi.
Grande produttività e massima flessibilità
I vantaggi dell’incastellatura traslabile VARIOKIT sono l’alta rigidezza longitudinale e trasversale, e la possibilità di disporre in modo flessibile i punti di sostegno dell’incastellatura sulla trave longitudinale del ponte. Nel momento del montaggio, i punti di sostegno dell'incastellatura sono movimentabili con auto-gru.
La cassaforma presenta maggiori vantaggi economici rispetto ai tradizionali carri, la sicurezza è stata implementata non solo attraverso il rispetto delle normative di riferimento ma sopratutto grazie ai feedback ricevuti dai cantieri realizzati con tecnologia tradizionale; richiede un numero inferiore di accessori rispetto al metodo prefabbricato con predalles e garantisce una produttività superiore in confronto a sistemi analoghi.
La velocità di esecuzione è garantita non solo da una struttura monolitica movimentabile con una sola tirata, ma anche da sistemi di sicurezza, come i parapetti laterali integrati e montati direttamente sulla cassaforma. Questo comporta da un lato la massima sicurezza per gli addetti e dall’altro un aumento notevole della produttività. VARIOKIT assicura un’efficienza immediatamente riscontrabile e di conseguenza il rispetto di tempistiche di costruzione stringenti.
Inoltre grazie all’elevatissimo numero di combinazioni possibili per i componenti di sistema, è possibile in qualunque momento effettuare delle modifiche per adeguare l’attrezzatura alle differenti sezioni trasversali del viadotto.
Totale sicurezza con PROKIT
Per la protezione perimetrale delle sezioni in calcestruzzo armato già realizzate è impiegato il sistema di protezione collettivo PROKIT EP 110 formato da parapetti a barriera in acciaio con un’altezza di protezione di 110 cm fissati all’impalcato stesso tramite vite di ancoraggio auto-filettante recuperabile. Il sistema è conforme alla norma EN 13374, classe A.
Con un solo grigliato di protezione, un solo tipo di montante ed un attacco per solaio è possibile utilizzare il sistema in modo ?essibile senza dover ricorrere ad alcuna progettazione. In aggiunta, il numero ridotto dei componenti di sistema sempli?ca il montaggio, lo stoccaggio e la logistica.
Foto: PERI GmbH
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[post_content] => La Torre di cristallo di Madrid, progettatta dall’archistar argentina autore delle Torri Petronas di Kuala Lumpur, in Malesia, è il secondo edificio più alto in Spagna, dopo la Torre Caja Madrid.
Alto 249 metri per 52 piani, è uno dei quattro grattacieli del centro direzionale Cuatro Torres Business Area, appena fuori dal centro città, divenuto un simbolo dello skyline della Madrid contemporanea.
La costruzione della torre iniziò nel 2004 e fu completata il 4 dicembre del 2009.
Progettato e scolpito come in un cristallo, ha una forma particolarmente sagomata, che fa sì che stando ai suoi piedi, e alzando lo sguardo lungo la struttura, i contorni della stessa catturino e riflettano la luce con grande dinamismo.
Nella parte superiore del palazzo vi è una cupola di cristallo di grandi dimensioni, che ospita il giardino verticale più alto d'Europa.
Il grattacielo ingloba 1.206 posti auto e oltre 57.000 metri quadrati di area uffici.
L’ingresso alto 12 metri, racchiude 27 ascensori, che dividono in altezza l'edificio in quattro zone separate: questi ascensori sono i più veloci in Spagna e trasportano persone non-stop su una distanza di 150 metri, ad una velocità di 8 metri al secondo.
La Torre di Cristallo ha messo in atto anche vari sistemi che ottimizzano il consumo energetico attraverso un efficace sistema di controllo climatico.
La torre è, infatti, rivestita da pannelli solari.
L’energia solare da pannelli fotovoltaici è una delle fonti rinnovabili più pulite e ad oggi più utilizzate nel mondo grazie ad una tecnologia accessibile a molti che permette di sfruttare i raggi solari anche in condizioni climatiche non ideali.
L’impianto solare Martifer Solar, più alto del mondo, si trova a ben 250 mt di altezza, è destinato all’autoconsumo dell’edificio di 283 kW.
L’effetto è incredibile, una distesa di pannelli fotovoltaici su di una scheggia tutta in vetro.
A dimostrazione che anche nei luoghi più urbanizzati e nelle città più famose la possibilità di avere impianti da fonti rinnovabili è concreta e non deturpa il paesaggio urbano.
Questo edificio è certificata in classe energetica "A", in termini di massima efficienza, il che significa che il consumo finale di energia della Torre è inferiore di un terzo rispetto ad un edificio di dimensioni simili.
Hanno contribuito al progetto
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TEXSA
L’azienda, che produce e commercializza prodotti per coperture/impermeabilizzazioni, isolamento termico e acustico e geotessili, oltre ai materiali ausiliari necessari per l’esecuzione di queste attività, per l’edilizia e opere civili e pubbliche, ha contribuito con i suoi prodotti alla costruzione di questo splendido edificio.
La storia di Texsa è strettamente collegata al settore edilizio con importanti contributi nel senso del progresso, che hanno conquistato riconoscimenti in tutto il mondo.
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PERI
Per il nucleo della Torre de Cristal, sono state utilizzate tutte e tre le versioni del sistema modulare ACS. Questo è stato possibile visto che i sistemi ACS R (R=Regular), ACS P (P=Piattaforma) e ACS G (G=Gallows (forca)) possono funzionare in parallelo assicurando procedure ottimali di esecuzione e, dove richiesto, possono essere efficientemente ed efficacemente combinate. Complessivamente, su dieci unità di sollevamento, sono stati distribuiti 1150 m2 di casseforme per pareti VARIO, incluso il braccio di distribuzione del calcestruzzo. All’aumentare dell’altezza dell’edificio, lo spessore delle pareti diminuisce da 1.20 m a 70 cm.
Degli speciali adattatori assicurano che queste variazioni possano essere superate senza nessun problema.
Ai piani superiori, la facciata esterna del Cristal presenta un’ulteriore irregolarità costituita dal continuo cambio in pianta ai quattro spigoli che dà all’edificio l’aspetto di un cristallo poliedrico. Anche la pianta del nucleo subisce delle variazioni a questi tre piani.
Per realizzare questa geometria variabile, da cui risultano pareti inclinate, si utilizzano i sistemi compatibili PERI ACS e VARIO GT 24.
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[post_content] => Il Campus Vitra a Weil am Rhein si arricchisce di un ulteriore gioiello: oltre al Vitra Design Museum, c’è un nuovo palazzo esposizioni, con bar e sale per meeting ed eventi, progettato dagli architetti svizzeri Herzog & de Meuron.
Il complesso, chiamato VitraHaus, è costituito da più edifici sovrapposti dal tetto spiovente.
Si tratta di dodici strutture complessive, in cemento armato, alcune lunghe anche 50 m, che si fondono in una creazione straordinaria che raggiunge i 20 m di altezza, dando vita ad un intricato collage di elementi costruttivi a sbalzo nel vuoto per oltre 15 m.
Le diverse sezioni trasversali presentano, inoltre, sagome talvolta compresse e curve.
Il progetto per VitraHaus presenta due temi dei temi ricorrenti nell’opera di Herzog & de Meuron: quello della casa archetipica e quello dei volumi accatastati.
Le proporzioni e le dimensioni degli spazi interni, che gli architetti definiscono “domestic scale” rievocano gli ambienti “casalinghi”.
Le singole “case”, che hanno le caratteristiche generali di uno spazio espositivo, sono concepite come elementi astratti.
Eccetto pochi casi, le estremità della case sono interamente vetrate ed i volumi strutturali sembrano generati per estrusione.
Accatastati su cinque livelli con uno sbalzo straordinario che raggiunge in alcuni punti i 15 metri, le dodici case, “incastrate” tra di loro, creare un assemblaggio tridimensionale dall’aspetto, a prima vista, quasi caotico.
Un pavimento di assi di legno definisce uno spazio aperto centrale, attorno al quale sono raggruppati cinque edifici: una sala conferenze, uno spazio espositivo per la collezione di sedute del Vitra Design Museum e un agglomerato che comprende il Vitra Design Museum Shop, una hall con reception e guardaroba e una caffetteria con terrazza all’aperto per l’uso estivo.
Un ascensore porta i visitatori al quarto piano, dove comincia il tour.
Uscendo dall’ascensore il visitatore si trova ad ammirare dalle vetrate settentrionali la vista spettacolare sulla Collina Tüllinger.
All’estremo opposto si apre invece il panorama su Basilea.
Come si scopre durante il percorso attraverso il VitraHaus, l’orientamento delle case non è affatto arbitrario, ma è determinato dalla vista sul paesaggio circostante.
Lo spazio interno risulta geometricamente complesso grazie alle intersezioni delle “case” che riescono a creare sapienti giochi di volumi.
Il bianco dominante delle pareti da ampia visibilità e risalto all’esposizione degli oggetti di design.
L’intenzione non era quella di creare una struttura orizzontale ma piuttosto una orientata verticalmente in modo da sfruttare un ingombro minimo al suolo.
Al calare delle tenebre la prospettiva si rovescia, le ampie vetrate, illuminate dall’interno diventano punti luminosi che risplendono nel Campus Vitra e nella campagna circostante portando il visitatore a guardare VitraHaus dall’esterno verso l’interno
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La tecnologia italiana PERI
La struttura è stata realizzata in soli 10 mesi, grazie all’impegno del team di cantiere ed alla soluzione di casseforme ed impalcature PERI, che si è dimostrata decisiva. Gli ingegneri PERI hanno considerato tutte le esigenze relative alla geometria e alla statica.
I complicati dati relativi alla costruzione sono stati trasferiti su disegni dettagliati e tradotti in piani di utilizzo delle casseforme: è stato così decisamente più semplice mettere in pratica in cantiere quanto previsto dal progetto.
Sistemi adattabili
La realizzazione delle singole strutture in calcestruzzo è avvenuta in avanzamento asimmetrico: prima la base, poi le pareti e infine il tetto spiovente. Tutti gli elementi dovevano essere realizzati completamente in cemento armato, a causa della loro funzione portante. Per la realizzazione delle superfici dei tetti, la cui inclinazione varia dai 6 ai 42 gradi, sono state costruite unità di stabilizzazione PERI, utilizzando componenti standard, disponibili a noleggio, dei sistemi PERI VARIO GT 24 e VARIOKIT: correnti metallici SRU e puntoni di forza SLS con le relative parti per il collegamento. Il trasferimento dei carichi è avvenuto attraverso un’impalcatura modulare PERI UP, facilmente adattabile alle diverse geometrie della struttura e con tempi di montaggio molto brevi.
Poiché le dodici strutture sono posizionate a 5 altezze diverse, sono stati costruiti, in corrispondenza delle 5 strutture base, quattro piani di sostegno e di lavoro, ad altezze comprese tra 3,50 m e 14,80 m, che costituivano la base per le successive costruzioni. I carichi mobili e del calcestruzzo fresco, da ciò risultanti, sono stati trasferiti in sicurezza al suolo e alle superfici inclinate dei tetti sottostanti, grazie al sistema MULTIPROP e – in particolare per altezze elevate – all’impalcatura modulare PERI UP. In questo contesto sono state utilizzate anche strutture di stabilizzazione PERI composte da elementi SRU e SLS.
La disposizione in pianta dei singoli elementi costruttivi prevedeva angolature irregolari che hanno reso necessario un costante adattamento dei sistemi modulari alle superfici di appoggio diverse per ogni livello di lavoro. Nell’ambito dei sostegni per pareti era necessario tenere conto di carichi in linea fino a 70 kN per metro lineare. La modularità e la base a maglia del sistema di impalcature PERI UP hanno reso possibile l’adattamento ottimale della struttura ai carichi e alla geometria. Nel progetto VitraHaus l’assortimento dimensionale dei correnti orizzontali PERI UP, che hanno lunghezza di 25, 50, 75 e 150 cm, si è dimostrato la soluzione ottimale.
Risparmio di tempo e costi con i sistemi PERI
L’uso di componenti standard provenienti dal’ampia gamma di attrezzature PERI ha portato al cantiere tre diversi vantaggi:
– economicità: i componenti per lo più a nolo hanno ridotto i costi complessivi a fronte di soluzioni speciali;
– sicurezza nella pianificazione: componenti e giunzioni tipizzati hanno semplificato, sulla base delle licenze disponibili e delle attestazioni relative alla classificazione, la certificazione statica;
– efficienza: sistemi modulari con singole parti leggere e giunzioni standard hanno facilitato il montaggio, permettendo così di risparmiare tempo in cantiere.
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[post_content] => PERI ha contribuito alla riqualificazione del Condominio Teodosia di Torino, progettato nel 1971 e caratterizzato da una superficie globale di circa 36.500 mq, fornendo il ponteggio modulare PERI UP Flex. Grazie a questo intervento, e alle agevolazioni del Superbonus 110%, il condominio è passato dall'essere un edificio energivoro a modello di sostenibilità.La riqualificazione energetica del Condominio Teodosia di Torino ha previsto il raggiungimento del doppio salto di classe energetica per poter usufruire delle agevolazioni fiscali del Superbonus; a tale proposito l'intervento si è concentrato in primis sulla coibentazione delle pareti verticali, della copertura e del colonnato.
Questa fase ha reso necessaria l'installazione di un ponteggio di facciata. Nello specifico si è scelto di utilizzare il ponteggio modulare PERI UP Flex, una soluzione multidirezionale dal montaggio rapido nonostante la complessità della facciata e la presenza di numerosi balconi in aggetto.
Ponteggio PERI UP Flex: garanzia di sicurezza e funzionalità
Il ponteggio PERI UP Flex è stato montato evitando sovrapposizioni degli elementi di impalcato, creando un piano di calpestio continuo ed eliminando la possibilità di inciampo e di pericoli per il personale addetto.
Grazie alla presenza di un parapetto perimetrale conforme alla normativa, alle tavole fermapiede gialle ad alta visibilità e alle tavole metalliche di calpestio con superficie antiscivolo vengono garantiti alti livelli di sicurezza. Inoltre, i piani di calpestio risultano sempre completamente chiusi, con possibilità di aggirare senza difficoltà qualsiasi ostacolo. Questa soluzione modulare ad alte prestazioni è in grado di rispondere a ogni necessità di impiego grazie alla versatilità d'impiego dei vari componenti, che permette di aumentare l'utilizzo del sistema riducendo i costi di montaggio e di investimento, all'elevata adattabilità geometrica e alla capacità di supporto di carichi elevati,
PERI UP Flex offre soluzioni sia per la riqualificazione delle facciate che per la ristrutturazioni di edifici e per manutenzioni nel settore industriale e infrastrutturale.
Il montaggio del ponteggio
Il montaggio del ponteggio prevede l'aggancio dei correnti orizzontali alle rosette dei montanti verticali mediante il sistema di fissaggio autobloccante "Gravity Lock", mentre le tavole metalliche di calpestio, oltre ad agganciarsi velocemente, sono dotate di sistema di bloccaggio anti-sollevamento integrato.
L'operatore inoltre può agganciare il dispositivo di protezione individuale ai correnti rendendo il montaggio, oltre che sicuro, estremamente più semplice e veloce.
L'accesso alle aree di lavoro
L'accesso alle diverse aree di lavoro in cantiere è stato garantito dalla predisposizione di 4 Torri Scala 75 in alluminio, alte 34 metri, a 4 montanti, ottenute montando le rampe sui correnti orizzontali del ponteggio.
Assistenza qualificata in cantiere
PERI ha fornito sia il servizio di progettazione prima dell'apertura di cantiere che un servizio di assistenza continuo durante tutto il periodo dei lavori, ottimizzando i lavori di costruzione in termini di velocità e sicurezza e offrendo ai clienti il miglior servizio possibile.
In conclusione l'utilizzo del ponteggio PERI Up Flex ha evitato l’utilizzo del 96% di tubi giunti e di tavole in legno, aumentando sensibilmente la sicurezza e la velocità di installazione con conseguente aumento della produttività.
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[post_content] => E' giunto ormai alla 10^ edizione il famoso Contruction Exercise (BBU), con il quale PERI offre ad istituti ed enti formativi nel settore dell’edilizia la possibilità da un lato di acquisire esperienza utile per la futura pratica professionale, dall’altro di vincere premi in denaro. Non è passato molto tempo dalla premiazione dei vincitori della 9^ edizione – ed ecco già in partenza il prossimo concorso.
Da molti anni PERI sostiene ed ingaggia in diversi modi le giovani leve. Università e Istituti di Formazione vengono dotati di casseforme e attrezzature provvisionali per scopi didattici; frequenti convegni organizzati per i docenti garantiscono costante aggiornamento sui più recenti progressi nel settore. PERI è inoltre impegnata a trasmettere ai futuri professionisti e ingegneri civili ed edili le conoscenze più all’avanguardia nel mondo delle casseforme e delle impalcature; questo attraverso corsi di formazione, visite guidate in cantiere e numerose altre attività. Uno degli interventi di maggiore rilievo in questo senso è sicuramente il Construction Exercise.
Il concorso internazionale celebra un importante anniversario
Il Construction Exercise nasce con PERI nel 1997 e gode da subito di grande favore sia da parte dei docenti che da parte degli studenti. Questo perché, fin dall’inizio, questa competizione internazionale ha proposto contenuti didattici fortemente focalizzati alla pratica della futura professione dei partecipanti. Per l’esercitazione, PERI seleziona sempre un progetto reale, che è già stato portato a termine, e per il quale viene richiesto uno studio completo, dall’allestimento del cantiere, alla soluzione delle casseforme, fino alla pianificazione delle diverse fasi del processo di costruzione. Noti esperti del settore valutano i lavori prodotti e formano poi la giuria che pronuncia il responso finale. Il concorso rappresenta per gli studenti anche un’opportunità unica per entrare in contatto con potenziali datori di lavoro e con il mondo dell’industria delle costruzioni.
L’elevato numero di partecipanti dimostra quanto sia alto l’interesse dei giovani studenti: se le prime edizioni negli anni ’90 hanno visto la partecipazione di una ventina di squadre ogni anno, questo numero ha poi continuato ad aumentare costantemente, fino ad essere addirittura raddoppiato: così il numero totale di squadre partecipanti nelle passate nove edizioni ha raggiunto quota 250.
Aperto ora il bando anche per la 10^ edizione, PERI prevede numerose partecipazioni da tutto il mondo e ha quindi già reso disponibile tutta la documentazione e le necessarie informazioni relative all’edizione dell’anniversario. L’esercitazione può essere svolta da gruppi di massimo 5 persone e le soluzioni dovranno essere consegnate, in lingua inglese o tedesca, entro il 31 luglio 2015. Le condizioni di partecipazione e tutta la documentazione richiesta sono disponibili sul sito www.peri.com alla sezione Knowledge (Fachwissen).
Risultati del Construction Exercise 2012/13
38 i team che hanno presentato le loro ingegnose soluzioni alla 9^ edizione del Construction Exercise. I cinque migliori lavori, scelti come finalisti, sono stati presentati lo scorso novembre ad un pubblico selezionato e alla giuria tecnica presso il Centro di Formazione PERI a Weissenhorn.
Grazie ad una elaborazione accurata e ad una convincente presentazione il team dell’Università per le Scienze Applicate (Fachhochshule) di Kaiserslautern si è aggiudicato il primo premio.
E non solo per loro, ma anche per tutte le squadre arrivate in finale, oltre al premio in denaro è stato organizzato un programma di due giorni a Ulm e dintorni, che ha previsto, tra altre iniziative, una visita guidata all’edificio tema del concorso nonché un insolito tour alla Cattedrale della città.
Ecco il dettaglio della classifica:
posto: Anton Warkentin e Alexander Witt | Università per le Scienze Applicate (Fachhochschule), Kaiserslautern
posto: Canpolat Korkut | Università di Stoccarda
posto: Daniel Peukert e Markus Weber | Istituto Tecnico Kerschensteiner, Reutlingen
posto: Simon Sterlike, Carla Pütz, Sabrina Müller e Hendrik Hafner | Scuola superiore Baden Württemberg, Mosbach
posto: Stephanie Schmidt, Dominic Kühner, Tobias Mäurer e Yvonne Lindemann | Università per le Scienze Applicate, Erfurt
[caption id="attachment_503989" align="aligncenter" width="600"] Il team vincitore della 9^ edizione del Construction Exercise: Anton Warkentin e Alexander Witt con il Professor Dr. Ing. Horst Rückel dell’Università di Scienze Applicate di Kaiserslautern (Fachhochschule Kaiserslautern). (Foto: PERI GmbH)[/caption]
Casseforme, impalcature e ingegneria, il nuovo manuale PERI a portata di app
Da anni il manuale PERI viene utilizzato dalle imprese di costruzione, dagli ingegneri e dagli architetti come prezioso ausilio tecnico e come fonte di ispirazione. Adesso, tutti i vantaggi delle attrezzature e dei servizi PERI e i molteplici importanti progetti seguiti sono stati raccolti in una forma compatta e digitale per iPad, anche in italiano.
L’app del manuale PERI comprende una presentazione dettagliata dell’azienda, dati tecnici per la scelta ottimale dei sistemi di casseforme e impalcature e informazioni sui benefici derivanti dalla vasta gamma di servizi offerti da PERI.
Filmati, modelli 3D di sistemi PERI selezionati, immagini di eccellente qualità rendono la fruizione dei contenuti immediata e offrono un supporto veloce e concreto.
Gli altri “aiutanti” digitali
Al bauma 2013, PERI ha lanciato una serie di innovazioni digitali. Oltre all’app del manuale PERI, che ha appunto celebrato il suo debutto come applicazione per dispositivi mobili, PERI ha presentato ai visitatori della fiera un’app per il calcolo della pressione del getto di calcestruzzo in base alla velocità d’innalzamento e un’app per configurare il sistema di cassaforma per solai MULTIFLEX.
Da oggi quindi, con uno smart phone o con un tablet,è possibile calcolare la pressione del calcestruzzo fresco sui sistemi di casseforme per pareti MAXIMO, TRIO e DOMINO, conformemente alla DIN 18218:2010‑01, e inviare i dati direttamente via e-mail, offrendo così un aiuto pratico anche alle operazioni quotidiane in cantiere.
Un’altra utile versione digitalizzata è quella del noto regolo per la cassaforma per solai MULTIFLEX. Grazie all’applicazione di configurazione MULTIFLEX, è sufficiente disporre di un dispositivo digitale mobile per valutare, con semplici e rapidi calcoli, la distanza corretta tra le travi e i puntelli per il sostegno della cassaforma. Una volta selezionata la combinazione di travi desiderata e aver inserito lo spessore del solaio e la distanza tra le travi di orditura secondaria, l’app fornisce la distanza massima ammissibile tra le travi di orditura primaria e tra i puntelli, oltre al relativo carico sul puntello e allo sbalzo massimo delle travi.
Ulteriori informazioni e il link all’App Store sono disponibili alla pagina www.peri.com/mobil
[caption id="attachment_496327" align="aligncenter" width="600"] Le diverse app PERI offrono un rapido e valido sostegno alle operazioni quotidiane di costruzione in cantiere. Ne è un esempio il dispositivo di configurazione MULTIFLEX, che consente di ottimizzare l’impiego del sistema di cassaforma a travi per solai.[/caption]
Casseforme con cicli di getto completi ogni due settimane
Per i Silos per lo stoccaggio del grano, a Parma, Peri ha previsto una dotazione di casseforme ridotta ma esattamente dimensionata alle esigenze del progetto: e così la struttura è cresciuta con progressione costante.
Le strutture, a pianta circolare, con un diametro interno di 7 metri, e pareti dello spessore di 25 cm, si innalzano per 52 m a Collecchio, dove la Agugiaro & Figna Molini S.p.A. ha recentemente deciso di ampliare la propria capacità di stoccaggio. I silos collegati tra loro, raggiungono così una capacità totale di circa 13.500 t di grano. L’edificio adiacente, realizzato contemporaneamente, ospita nuovissime linee di pulitura e macinazione del grano in ragione di 30 t nelle 24 ore.
Casseforme su misura
Alla Peri, per garantire i tempi previsti, che erano di soli 8 mesi, gli ingegneri hanno fornito una dotazione completa di passerelle di ripresa CB e una dotazione dimezzata di casseforme per pareti. In questo modo le lavorazioni più veloci e ripetitive - posa dei ferri di armatura, casseratura e successivo getto - hanno richiesto una quantità di attrezzatura ridotta. Il progetto esecutivo, che prevedeva 16 fasi di ripresa con rispettivi cicli di getto alti 3,25 m, ha dovuto anche tenere conto della disponibilità in cantiere di una sola gru e della necessità che il lavoro fosse svolto in un solo turno.
Il sistema di ripresa CB permette di lavorare in sicurezza con casseforme per pareti di tutte le altezze. Questa soluzione permette contemporaneamente sia una facile e veloce gestione delle procedure di movimentazione che la piena adattabilità ad edifici con differenti forme geometriche.
Inoltre l’elevata capacità di carico delle mensole facilita l’impiego di moduli di casseforme anche di ampie dimensioni, permettendo di risparmiare tempo, di ridurre i punti di ancoraggio e i tempi di movimentazione.
Con il sistema CB 240, i correnti verticali sono collegati alle mensole tramite un carrello di scorrimento con cremagliera montato su rulli e con puntoni regolabili.
Grazie alla possibilità di arretramento della cassaforma di circa 75 cm, si crea uno spazio libero di lavoro proprio davanti alla cassaforma stessa. La larghezza del piano di calpestio della CB 160 è, come dice il nome stesso, di 160 cm; con questo sistema, la cassaforma può essere inclinata all’indietro essendo sempre connessa alla mensola per mezzo di un corrente verticale, puntoni e un dispositivo di regolazione.
Per la realizzazione delle pareti dei silos è stato utilizzato il sistema a travi per pareti VARIO GT 24 centinato, per adattarsi esattamente al raggio interno di 3,50 m ed a quello esterno di 3,75 m. I moduli sono stati pre-assemblati presso il polo logistico PERI e consegnati in cantiere pronti per la messa in opera. Questi venivano posizionati e collegati tra loro senza difficoltà grazie a solide giunzioni a snodo. Inoltre le casseforme hanno garantito una buona finitura superficiale del calcestruzzo, come da richiesta dell’impresa esecutrice.
Accessibilità e sicurezza garantiti
L’intero piano di lavoro era formato da 88 passerelle di ripresa CB, con mensole CB 160 all’interno dei silos e CB 240 all’esterno. Accessibilità e sicurezza ottimali erano garantite su tutti e tre i livelli: passerelle inferiori e passerelle di getto montate sulla cassaforma interna e piano di lavoro principale, raggiungibile da una scala in acciaio PERI UP alta oltre 40 m a 10 montanti. Grazie al loro ridotto peso, i singoli gradini sono stati montati velocemente sulle traverse di supporto senza necessità di ricorrere a nessun tipo di attrezzatura: essi sono dotati di dispositivo auto-bloccante che li rende immediatamente sicuri subito dopo il loro montaggio.
La larghezza di 1 metro dei gradini della scala in acciaio PERI UP Rosett Flex e i pianerottoli indipendenti hanno garantito al personale di cantiere spazio sufficiente anche quando si utilizzavano le scale simultaneamente in entrambe le direzioni. Inoltre, la scala a torre è progettata per una elevate capacità di carico pari 3 kN/m².
Le tavole fermapiede a protezione dei pianerottoli e gradini chiusi hanno invece evitato efficacemente la caduta accidentale dall’alto di piccoli oggetti.
[caption id="attachment_485298" align="aligncenter" width="600"] Soluzione a ripresa economicamente vantaggiosa: dotazione completa per le passerelle di ripresa e dotazione dimezzata per i moduli di cassaforma per pareti, per procedere con celerità e uniformità.[/caption]
[caption id="attachment_485299" align="aligncenter" width="600"] Sistemi di ripresa CB 240 e CB 160 rispettivamente all’esterno e all’interno: sono certificati e garantiscono elevati standard di sicurezza per qualsiasi tipologia d’impiego.[/caption]
[caption id="attachment_485300" align="aligncenter" width="600"] Soluzione ottimale per il cantiere: passerelle di ripresa con mensole CB e moduli VARIO GT 24 centinati per le pareti.[/caption]
[caption id="attachment_485302" align="aligncenter" width="600"] Sicura e comoda: scala PERI UP Rosett Flex in acciaio con gradini larghi 1 m e pianerottoli indipendenti[/caption]
Peri, casseforme, impalcature e ingegneria dal vivo
In occasione della nuova edizione del Bauma (15-21 aprile), PERI ha presentato nuovi sistemi di casseforme e impalcature e molteplici innovazioni relative ai sistemi già esistenti.
Da sempre l’attività di sviluppo PERI si concentra sulla massima razionalizzazione possibile delle risorse utilizzate sia nelle operazioni di armo e disarmo dei sistemi di casseforme che nell’uso ottimizzato dei sistemi di impalcature - garantendo al tempo stesso condizioni di lavoro sicure per gli utilizzatori. L’alta qualità, l’affidabilità e la conseguente durabilità dei prodotti PERI danno quindi origine al continuo perfezionamento dei sistemi stessi, scelti e utilizzati in cantiere spesso per decenni. Infatti, a Monaco, l’azienda di Weissenhorn ha presentato, oltre alle novità, numerosi sviluppi e nuove integrazioni dei sistemi già esistenti.
Più possibilità con MAXIMO
Nel settore delle casseforme per pareti la cassaforma a telaio MAXIMO è stata immancabilmente al centro dell’attenzione. Con lo sviluppo della tecnologia del tirante di ancoraggio MX, messo in opera da un solo lato della cassaforma, nel 2007 PERI ha imposto un nuovo standard di mercato e oggi il sistema risulta più che mai versatile e con un ampio campo di impiego. Infatti continua il suo costante perfezionamento che consente di adattarlo alle più svariate esigenze di cantiere.
A Monaco PERI ha presentato il nuovo tirante di ancoraggio MAXIMO MX 18 con una resistenza a trazione di 120 kN. Per l’impiego di questi nuovi tiranti di maggior portata, è sufficiente montare una specifica guarnizione sulle boccole per il passaggio dei tiranti degli elementi a telaio. Mediante un apposito estrattore, la guarnizione può essere sostituita rapidamente e senza alcuna difficoltà perfino in cantiere e anche in caso di danneggiamento. Con il tirante di ancoraggio MX18 il sistema MAXIMO può resistere ad una maggiore pressione del calcestruzzo fresco ed essere utilizzato per pareti di spessore fino a 60 cm. Con un’adeguata progettazione, e con tiranti di ancoraggio MX 18, la cassaforma MAXIMO può essere utilizzata anche con pressione del calcestruzzo fresco maggiore di 80 kN/m². Per pareti con spessore fino a 100 cm, inoltre, è disponibile anche un nuovo connettore a compressione e trazione. Questo esempio dimostra come si possa migliorare ed ampliare il campo di impiego di un sistema di cassaforma già esistente, con la sola aggiunta di pochi componenti integrativi e senza grandi investimenti. Ciò è particolarmente vantaggioso nel caso di utilizzi occasionali come, per esempio, in presenza di una pressione del calcestruzzo fresco decisamente elevata.
La nuova mensola di servizio MXK consente di semplificare molto il montaggio di passerelle di servizio e di getto. I componenti principali del sistema di passerelle pre-montabili comprendono, oltre alla mensola di servizio MXK, l’impalcato di calpestio MX in materiale plastico, il montante parapetto MX e il grigliato di protezione MX. Il sistema è caratterizzato da pochi componenti, particolarmente leggeri, e da soluzioni di sistema attentamente studiate sia per le zone d’angolo che nel caso di sovrapposizione degli elementi a telaio MAXIMO. In alternativa all’impalcato in materiale plastico, si possono fissare alla mensola anche le tradizionali tavole in legno. Come parapetto di protezione si utilizzano i noti grigliati di protezione PMB alti 1,10 m del sistema di protezione dei bordi PROKIT EP 110, disponibili nelle lunghezze di 240/120/90 cm . L’intera passerella di servizio può essere completamente premontata a terra ed è utilizzabile sulle casseforme a telaio MAXIMO e TRIO.
[caption id="attachment_480017" align="aligncenter" width="600"] MAXIMO, con il tirante di ancoraggio MX messo in opera da un solo lato della cassaforma[/caption]
[caption id="attachment_480018" align="aligncenter" width="600"] La mensola MXK, presentata per la prima volta al bauma 2013, può essere impiegata sia sul MAXIMO che sul TRIO[/caption]
[caption id="attachment_480019" align="aligncenter" width="600"] La mensola MXK è composta da singoli elementi di peso particolarmente contenuto. Il piano di calpestio è in materiale plastico, ma può essere anche sostituito con le tradizionali tavole in legno[/caption]
PERI, su un’area di ben 4.200 m², presenta al bauma 2013 tutte le novità di prodotto affiancate ai comprovati sistemi di casseforme, impalcature ed ingegneria.
Il bauma non è solo un’importante vetrina per esporre le attrezzature più innovative, le migliorie di prodotto e le nuove ricerche nel settore dell’edilizia, ma è soprattutto una piattaforma internazionale per illustrare a clienti acquisiti e potenziali i servizi PERI, parte integrante di ogni progetto.
L’attenzione è puntata sulla possibilità di confronto professionale tra i diversi specialisti di settore e i consulenti tecnici altamente qualificati di PERI.
PERI, come sempre, propone ben più di una mera esposizione: in una scenografica struttura standistica al coperto costruita nello spazio esterno della zona nord del quartiere fieristico (Area Open-Air Stand 719), PERI offre a tutti i potenziali clienti l'opportunità di conoscere in dettaglio la tecnologia dei suoi sistemi e le rispettive funzionalità, con dimostrazioni pratiche dal vivo. I sistemi PERI potenziano la produttività in cantiere e incrementano i livelli di sicurezza per gli addetti ai lavori. Ovviamente l’altissima qualità nella realizzazione dei prodotti è il presupposto fondamentale per garantirne la massima durabilità. Partendo da questa solida base, l’evoluzione dei sistemi e dei loro componenti hanno un significato estremamente importante: il continuo adeguarsi alle esigenze degli utilizzatori, infatti, evidenzia come i sistemi PERI debbano essere considerati forme di investimento a lungo termine. La particolare attenzione che PERI pone alla sicurezza degli addetti in cantiere è quindi saldamente radicata nella sua filosofia di sviluppo e si manifesta anche nell’attento studio degli accessori integrati in ogni sistema di casseforme e impalcature.
A Monaco i tecnici PERI avranno il piacere di mostrare dal vivo come i più moderni servizi e l'assistenza qualificata di PERI rendano ancora più efficienti tutte le attività correlate all’utilizzo di casseforme e impalcature. Inoltre numerosi esperti in ambito tecnico, logistico e commerciale evidenzieranno come sia possibile realizzare in tempi rapidi e a costi contenuti progetti di diversa natura, a partire dalla cantina di una villetta unifamiliare fino ad arrivare ad opere estremamente complesse. In fiera, sarà quindi possibile per tutti i potenziali clienti toccare con mano i vantaggi delle soluzioni PERI.
Servizi PERIPeri non sviluppa soltanto prodotti e sistemi, ma soluzioni complete elaborate ad hoc per ogni singolo progetto del cliente, che ne ottiene così un vantaggio concorrenziale determinante. Per questo motivo, nel corso degli anni, PERI ha messo a punto una gamma di servizi pensata appositamente per risolvere in modo pratico le problematiche in cantiere, aumentandone in modo tangibile l’efficienza. Tra questi ricordiamo ad esempio l'elaborazione di calcoli statici per le omologazioni oppure la progettazione in 3D di complesse soluzioni di casseforme e impalcature. Nel caso di grandi progetti il Project Manager PERI fornisce ampio supporto alla direzione lavori per quanto concerne l’impiego di casseforme e impalcature. Inoltre i processi di lavoro vengono ulteriormente migliorati grazie alla disponibilità di report e informazioni che, con la loro precisione e chiarezza, ottimizzano la gestione e il controllo della movimentazione delle attrezzature in cantiere. Già da febbraio 2012, i clienti PERI in Germania hanno a disposizione questa reportistica, unita a dettagliate informazioni tecniche, attraverso il Portale Online myPERI. Questo strumento - che verrà presentato in anteprima al bauma 2013 - è stato introdotto di recente e con successo anche in Austria, e nel corso del 2013 verrà implementato anche in altri paesi.
Sul portale Online i clienti PERI possono visualizzare in qualsiasi momento informazioni tecniche complete e dati specifici di progetto dei cantieri nei quali i prodotti sono in uso. Particolarmente utili per la direzione lavori, i report di progetto danno una visione dettagliata delle disponibilità e dei flussi di materiale. Questi documenti garantiscono una grande trasparenza dei costi, facilitando i processi di costruzione, accelerando le fasi di lavoro quotidiano, oltre a contribuire alla gestione e al controllo del progetto. Gli accessi al portale possono anche essere differenziati in base agli utenti e alle diverse esigenze di impresa. In questo modo, per esempio, è possibile limitare la visibilità per un utente ai dati di un singolo progetto, oppure è possibile consentire l'accesso a tutti i dati dei cantieri PERI di un’impresa.
Nel corso del bauma 2013 saranno presenti sia gli esperti di myPERI che gli specialisti di molti altri servizi dedicati ai clienti. Esperti dei reparti tecnici, della logistica e del montaggio delle casseforme come pure specialisti dello sviluppo del prodotto presenteranno il ventaglio delle loro prestazioni e faranno una panoramica delle loro attività quotidiane. Questi professionisti saranno lieti di discutere e analizzare le tematiche di maggior interesse per mostrare il valore aggiunto che le loro attività conferiscono a tutti i processi che si svolgono attorno alle casseforme e alle impalcature.Sistemi di casseforme e Impalcature di sostegno PERI
Il sistema MAXIMO sarà al centro della sezione sistemi di casseforme per pareti. L’innovativa tecnologia del tirante di ancoraggio MX, messo in opera da un solo lato della cassaforma e senza l’impiego dei tradizionali tubi e coni in PVC, ha dimostrato in numerosissimi cantieri di tutto il mondo i suoi vantaggi e la sua economicità. MAXIMO è più rapido e più efficiente. Inoltre grazie all’impronta regolare degli elementi a telaio e alla disposizione dei fori dei tiranti permette di ottenere una migliore finitura superficiale del calcestruzzo. Fin dalla sua prima presentazione il sistema è stato continuamente migliorato e integrato con una gamma completa di accessori.
Le nuove guarnizioni delle boccole per il passaggio dei tiranti e il tirante di ancoraggio MAXIMO MX 18 aprono nuovi campi di applicazione. Le nuove guarnizioni possono essere sostituite più facilmente in caso di danneggiamenti e consentono anche l'impiego di tiranti di ancoraggio di maggiore portata. In tal modo il sistema MAXIMO può resistere ad una maggiore pressione del calcestruzzo fresco ed essere utilizzato per pareti di spessore fino a 60 cm. Per la guarnizione è disponibile un apposito estrattore che ne consente la rapida rimozione e sostituzione in cantiere. Sono disponibili anche connettori a compressione e trazione da utilizzare per pareti più spesse. Il nuovo componente è regolabile con passo di 5 mm, da un minimo di 15 cm a un massimo di 100 cm.
Grazie all’impiego di nuovi componenti, MAXIMO è adatto ora anche per realizzare pareti di spessore maggiore. Poiché questa è un'esigenza generalmente solo occasionale, in questo modo PERI offre anche una soluzione molto conveniente; per singole sezioni a parete di un progetto oppure per la non frequente realizzazione di pareti di maggiore spessore non occorre nessun altro sistema di casseratura: MAXIMO è perfettamente adattabile allo scopo.
In fiera saranno presentati anche sistemi leggeri di cassaforme per pareti, utilizzabili senza l’ausilio della gru o in cantieri che non dispongono di adeguate attrezzature di sollevamento; sono anche idonee per lavori di riqualificazione e ristrutturazione, laddove le circostanze consentono soltanto l'impiego di pannelli di piccolo formato.
La cassaforma per pareti LIWA, già presentata al bauma 2010, si distingue per il modesto peso dei singoli componenti. Ogni pannello è multiuso e con sole 5 larghezze disponibili il sistema si può adattare a qualsiasi geometria e venire impiegato come sponda laterale per travi ribassate. In particolare con LIWA la casseratura di angoli a 90° si realizza con pannelli standard, senza ricorrere a componenti speciali. Al bauma 2013 PERI presenta anche un angolo in alluminio con cerniera che consente di casserare angoli non retti.
Al bauma 2013 saranno presenti anche i collaudati sistemi PERI, integrati da componenti di sistema nuovi o ulteriormente perfezionati. L'adeguamento alle esigenze, in continua evoluzione, degli utilizzatori fa delle casseforme e delle impalcature PERI un insieme di sistemi estremamente durevoli che permettono quindi un elevato numero di reimpieghi.
Quanto sopra vale per esempio per SKYDECK – il rapido sistema di cassaforma a telaio in alluminio per solai che offre la possibilità di disarmo parziale anticipato della cassaforma. Con una nuova testa di supporto le travi longitudinali possono essere ruotate di 90°, in modo da cambiare la direzione della maglia, facilitando così ulteriormente l'adattamento del sistema a differenti geometrie. Verranno presentate delle novità anche per i tavoli VARIODECK di grande formato: si movimentano ancora più rapidamente con il nuovo dispositivo di sollevamento e il nuovo bilancino. La necessaria rigidità richiesta nella realizzazione di solai con altezza di interpiano elevata è garantita da nuovi telai lunghi 3,50 m, che collegano i singoli puntelli MULTIPROP a formare tavoli di sostegno più solidi. Il tavolo modulare lungo 6,00 m può coprire una superficie di casseratura fino a 15,90 m² e viene movimento con un solo tiro di gru.
Anche per le impalcature di sostegno PERI presenterà nuovi prodotti e sistemi che contemplano maggiore capacità di carico come pure maggiori possibilità di impiego, sia nel caso di puntelli singoli che di impalcature. I puntelli in acciaio PEP Ergo, per esempio, sono stati ulteriormente migliorati nei dettagli; inoltre al bauma 2013 sarà presentata anche una nuova serie di puntelli. Analogamente, per l'impalcatura modulare PERI UP, vengono presentati nuovi componenti di sistema che ne ampliano i campi di impiego come impalcatura di sostegno. Per adeguarsi alle diverse esigenze dei clienti nei diversi paesi, PERI presenta molteplici soluzioni per la sicurezza per qualsiasi tipo di applicazione. In tutte le migliorie che riguardano il settore delle impalcature di sostegno, PERI tiene sempre conto della compatibilità con i suoi sistemi di casseforme, migliorando così la qualità tecnica e funzionale della soluzione proposta ai suoi clienti.Ingegneria PERI
Al bauma 2013, dopo 3 anni, si festeggia il debutto di numerosi sistemi e dispositivi PERI all’avanguardia. Dimostrazioni dal vivo, video e presentazioni di esperti che hanno seguito e curato grandi progetti internazionali mostreranno in modo esplicito la competenza ingegneristica di PERI. L’accorpamento delle attività di progetto in un reparto centrale a Weissenhorn e il know-how dei tecnici PERI nel mondo generano collaborazioni di successo per progetti di grande rilevanza a livello mondiale. Accanto alla competenza nel proporre soluzioni efficienti e su misura, anche la capacità di fornitura risulta convincente per innumerevoli imprese edili in tutto il mondo.
Uno degli esempi più evidenti è l’ampliamento del Canale di Panama - la più grossa commessa nella storia aziendale di PERI - una sfida a livello di know-how ma anche di efficienza e capacità di fornitura. Altrettanto interessante e attuale è il progetto del Tunnel Zhuhai: alla foce del Fiume delle Perle sorge la più lunga galleria sottomarina del mondo che, grazie ad una soluzione di casseforme PERI, in futuro collegherà Hong-Kong a Macao nella Cina continentale. Per questi e molti altri cantieri si sono realizzate soluzioni ingegneristiche che il pubblico esperto e interessato presente al bauma 2013 potrà apprezzare in ogni dettaglio.
Sistemi di ripresa PERI
A Monaco PERI presenta le nuove mensole di ripresa che sono state già impiegate con grande successo nell'ampliamento del Canale di Panama. Le robuste mensole SCS servono a supportare gli elevati carichi dovuti alla pressione che il calcestruzzo fresco esercita sulla cassaforma, utilizzata nel caso specifico senza tiranti di collegamento o con un solo paramento (getti monofaccia). Il sistema può essere impiegato per dighe di contenimento, chiuse per la navigazione, torri di raffreddamento, bunker, pulvini e anche gallerie. Confrontato con il precedente e collaudato sistema di ripresa PERI, il nuovo sistema modulare SCS presenta importanti aspetti migliorativi, tra cui la maggiore portata e flessibilità.
Le grandi unità di ripresa sono particolarmente convenienti e ottimizzate per casseforme con altezza fino a 3,00 m. Inoltre, grazie all’elevata capacità di carico, è possibile realizzare delle passerelle di ripresa più ampie, riducendo così i punti di ancoraggio. I componenti del sistema (le mensole sono costituite da solo tre elementi) sono utilizzabili in modo flessibile, permettono soluzioni semplici e sicure e consentono l’impiego delle mensole in posizione inclinata, con variazione dell’inclinazione e addirittura per getti di prima fase con cassaforma inclinata. Nella versione SCS 250, le mensole di ripresa sono dotate di carrello che permette un arretramento della cassaforma dal getto fino a 60 cm, garantendo così uno spazio di lavoro maggiore. La mensola SCS 190, per contro, occupa uno spazio minore e la cassaforma viene inclinata all’indietro per il disarmo.
Il sistema modulare VARIOKIT offre da anni soluzioni economicamente convenienti e flessibili nelle opere di ingegneria. Dalle soluzioni specifiche per gallerie, attraverso applicazioni del sistema nella costruzione di ponti fino alle torri ad elevata portata VARIOKIT vanta una vasta gamma di applicazioni.
Soluzioni VARIOKIT per la realizzazione di ponti
In questo modo il sistema, con alcuni componenti integrativi e di nuova realizzazione, si può ora applicare anche per la realizzazione di ponti e viadotti con la tecnica di costruzione per conci a sbalzo gettati in opera. Con i nuovi componenti si possono gettare, nel senso longitudinale, segmenti lunghi fino a 5,75 m, corrispondenti all’attuale stato dell’arte della tecnologia costruttiva. In senso trasversale, invece, si utilizzano componenti standard di sistema. Contemporaneamente PERI ha sviluppato la massima capacità di adattamento del sistema a differenti sezioni di ponte. Risultato: un'attrezzatura di elevata flessibilità e adattabilità alle differenti sezioni di un ponte e che, al tempo stesso, risulti semplice da manovrare. In particolare, la movimentazione alla successiva fase di getto è molto semplice: grazie ad una nuova meccanica, infatti, bastano pochi interventi manuali. Il fatto che tutti i componenti di sistema, ad eccezione dei tiranti, siano disponibili a noleggio presso i magazzini PERI, rende la tecnica di costruzione per conci a sbalzo gettati in opera estremamente conveniente. Inoltre tutti i componenti si possono riutilizzare per successivi progetti senza particolari trattamenti – molti di questi addirittura per altre tipologie di opere infrastrutturali. Un ulteriore vantaggio per gli utilizzatori: PERI fornisce direttamente l’intera attrezzatura - carro di varo e cassaforma - ottimizzati secondo le esigenze del cantiere. Inoltre i progettisti e i tecnici PERI hanno posto la massima attenzione affinché ci fosse la massima compatibilità con altri sistemi PERI: l’impalcatura modulare PERI UP, per esempio, può essere utilizzata per piattaforme di servizio e accessi sicuri. Nella costruzione di un ponte autostradale in Polonia nel 2012, con il nuovo carro di varo, una squadra di cantiere ha raggiunto un ritmo di una fase di getto ogni 4 - 5 giorni.
Al bauma 2013 vengono presentate anche nuove soluzioni per la realizzazione di cordoli diimpalcati da ponte. Ne fa parte una nuova mensola per cordoli con componenti di peso modesto e migliore adattabilità alla geometria dei cordoli. Anche il carrello per cordoli, che offre numerosi vantaggi soprattutto nella realizzazione di ponti molto lunghi, presenta ulteriori migliorie di sistema.
Tecnologia delle impalcature PERI
PERI, con il sistema di impalcature PERI UP, offre da molti anni soluzioni per diversi campi di applicazione. Grazie ad ulteriori sviluppi nel campo delle impalcature di sostegno se ne sono aperti molti altri. Oltre a ciò, PERI offre varie e numerose soluzioni: impalcature di servizio utilizzabili per facciate di edifici, per il cantiere e per gli impianti industriali, sistemi di accesso per i più svariati impieghi e coperture temporanee. Anche in questo caso un grande vantaggio per gli utilizzatori è rappresentato dal know-how dell’azienda di Weissenhorn: i sistemi offrono infatti alta qualità, massima sicurezza e tecnologia all’avanguardia. I clienti usufruiscono in tal modo di soluzioni economicamente convenienti e di un supporto competente nella realizzazione di progetti anche particolari e complessi.
Al bauma 2013 PERI mostra, in tutte le sue molteplici applicazioni, il sistema di impalcature PERI UP; presentazioni mirate rendono immediatamente visibili i vantaggi del sistema sia nella fase di montaggio che di smontaggio. Anche per il settore delle impalcature PERI continua l’evoluzione tecnologica: per esempio, nuovi componenti di sistema facilitano notevolmente l’impiego della copertura temporanea LGS. Al centro dell’attenzione troviamo anche l’impalcatura modulare PERI UP Rosett Flex, che offre massima flessibilità grazie al fatto di poter ridurre gli interassi dei montanti fino a 25 cm, ma anche massima sicurezza durante l’impiego. In occasione del bauma 2013 PERI presenta integrazioni di questo sistema che ne incrementano ulteriormente le possibilità di impiego. Tra queste saranno visibili le nuove e più leggere tavole di calpestio in acciaio. Saranno anche presentati nuovi componenti per la realizzazione di impalcature sospese.
La nuova trave reticolare ULS Flex offre la possibilità di realizzare in modo particolarmente conveniente e semplice piattaforme di servizio o passaggi ponte. La trave è composta da cinque moduli con lunghezza massima di 1,50 m. La loro giunzione è semplice, rapida ed avviene mediante perni con inserti a molla – senza cioè tubi o dispositivi di accoppiamento. Inoltre le sue dimensioni compatte ne facilitano il trasporto e l’impiego in cantiere con spazi di lavoro limitati. Il nuovo sistema risponde a queste esigenze anche con un peso modesto dei singoli componenti, max. 15,4 kg. Gli impalcati di calpestio possono essere montati direttamente sui correnti superiori della trave reticolare e i componenti di sistema, particolarmente maneggevoli, consentono lunghezze fino a 8,00 m e interassi minimi di 25 cm. Inoltre la piattaforma di servizio può essere agganciata alle rosette dei montanti verticali PERI UP.
Al bauma 2013 saranno presentati anche nuovi componenti per il fissaggio delle impalcature sospese a travi I (es. IPE/HEA): per esempio nella gamma PERI UP sono disponibili nuovi attacchi per ala che permettono il fissaggio di tubi da ponteggio ai profili in acciaio e ai tubi così fissati possono poi essere collegati ponteggi sospesi.
[caption id="attachment_468872" align="aligncenter" width="600"] Nuovo angolo in alluminio con cerniera la cassaforma a telaio per pareti LIWA[/caption]
[caption id="attachment_468873" align="aligncenter" width="600"] Il tavolo modulare VARIODECK, lungo fino a 6,00 m, serve per casserare solai di grandi dimensioni[/caption]
[caption id="attachment_468877" align="aligncenter" width="600"] Elemento determinante della soluzione PERI per la casseratura di componenti massicci è il nuovo sistema di ripresa SCS[/caption]
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[post_content] => MAXIMO è la naturale evoluzione della cassaforma per pareti PERI TRIO, la più avanzata sul mercato fino ad oggi. Non è stato facile pensare ad un prodotto che rispondesse ancora più efficientemente alle esigenze del mercato, ma PERI, grazie alla sua esperienza ultra decennale in centinaia di cantieri in tutto il mondo, ha colto la sfida, vincendola.
MAXIMO, mediante l’ideazione di un nuovo sistema di tiranti di collegamento di forma conica, essendo direttamente a contatto con il getto, rende inutili i tubi distanziatori e coni a perdere. Il sistema consente inoltre il posizionamento del tirante lavorando da un solo lato della cassaforma: si riducono i costi e si ha un considerevole risparmio di tempo e manodopera. Rispetto ad una cassaforma a telaio per pareti convenzionale infatti si ha una riduzione di circa 0,20 h/mq, considerando sia la messa in opera che la movimentazione. Lo speciale design del tirante di collegamento MX permette ad una sola persona di posizionarlo. Il secondo addetto che operava sul lato opposto della cassaforma non è più necessario, consentendo così un ulteriore risparmio di tempo e denaro relativo all’eventuale attrezzatura di servizio.
Oltre a permettere di casserare rapidamente, la flessibilità di Peri MAXIMO dà un altro vantaggio non da poco e cioè il miglioramento del risultato estetico della superficie a vista del calcestruzzo: con le attuali casseforme convenzionali infatti i segni della riquadratura dovuta ai pannelli e ai fori lasciati dai tiranti di collegamento sono spesso disordinati e confusi. Grazie allo spostamento dei tiranti al centro dell’elemento a telaio, con MAXIMO si forma invece sempre un reticolo ordinato con fori che rimangono allineati con qualunque dimensione e combinazione dei pannelli scelta.
Questo sistema all’avanguardia, già sperimentato con successo all’estero, sta riscontrando una sempre più grande approvazione anche nel mercato italiano.
Sicurezza all’avanguardia. Sempre.
Le misure di prevenzione e protezione sono fattori fondamentali per garantire l’incolumità del lavoratore in cantiere. Per questo diventa essenziale utilizzare sistemi costruttivi sicuri e adottare procedure che migliorino le condizioni di lavoro, aumentando contemporaneamente l’efficienza e la produttività.
Per questo PERI lancia sul mercato PROKIT, il nuovo e agile sistema collettivo di protezione dei bordi degli edifici (solai, pareti e scale), basato sull’introduzione di un parapetto a barriera, interamente noleggiabile.
Questo sistema si mette in opera in pochissimo tempo e con poco sforzo, ed è anche compatibile con tutte le casseforme PERI.
I plus di PERI PROKIT, che è conforme alla EN 13374 classe A, sono il ridotto numero di componenti, la loro leggerezza e la semplicità d’assemblaggio: garanzia di efficienza in cantiere.
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[post_excerpt] => Ricerca, sviluppo e innovazione: queste le parole chiave di PERI per rispondere alle nuove esigenze di un mercato affaticato e che stenta a riprendersi. L’orientamento al miglioramento costante ha portato PERI a lanciare una nuova generazione di casseforme per pareti: MAXIMO. Questo sistema permette infatti di risparmiare almeno il 25% di manodopera e di velocizzare le operazioni in cantiere grazie all’innovativo tirante MX, messo in opera da un solo lato e da un singolo addetto.
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L’impegno di PERI
Gli ingegneri di PERI Spagna, Panama, Italia e Germania hanno convinto il consorzio che esegue i lavori proponendo una combinazione ideale tra know-how nel campo delle casseforme, grande capacità in termini di servizi e grande disponibilità di fornitura materiali nonché di attrezzature particolarmente innovative.
La costruzione delle enormi chiuse si avvale quindi della cassaforma a travi per pareti VARIO e della cassaforma a telaio TRIO. Come mensola di ripresa trova impiego invece il nuovo sistema SCS (SCS = Single-sided Climbing System), evoluzione della già affermata tecnologia SKS, e appositamente sviluppata per questo importante progetto.
Le filiali di Peri Spagna e PERI Panama (fondata nel 2008) sono responsabili della progettazione delle casseforme, della logistica e dell’assistenza al cantiere, con il supporto della casa madre PERI di Weissenhorn. Ogni giorno, dagli stabilimenti produttivi e logistici PERI, partono verso l’America Centrale almeno tre container da 12 metri. Alla fine di giugno erano già arrivati a destinazione oltre 300 container. Nella costruzione degli enormi componenti delle chiuse in cemento armato, i sistemi PERI saranno fondamentali e garantiranno un notevole e concreto risparmio di tempo e di costi.
Obiettivo: aumentare la capacità
La finalità di questo imponente progetto di costruzione è quello di raddoppiare la capacità della via d’acqua più importante del mondo, esattamente cent’anni dopo il suo primo attraversamento, avvenuto nel 1914. Una volta terminati i nuovi impianti delle chiuse di Gatun sull’Atlantico, a Nord, e di Miraflores sul Pacifico, a Sud, anche le navi portacontainer Post-Panamax potranno percorrere gli 80 km del Canale. Si tratta di imbarcazioni lunghe fino a 366 m e larghe 49 m, che possono caricare anche più di 10.000 container ciascuna.
Due chiuse enormi
Entrambe le chiuse, lunghe ben 1,5 km, hanno dimensioni davvero eccezionali. Tre conche di navigazione consecutive regolate da quattro porte di comunicazione consentiranno alle navi di superare un dislivello di ben 26 m. Le due grandi opere idrauliche in cemento armato saranno infine completate da un nuovo ingresso al canale sul lato pacifico e da nove enormi bacini d’acqua paralleli alle chiuse. L’esecuzione dei lavori è affidata alla spagnola Sacyr Vallehermoso, all’italiana Impregilo, alla belga Jan de Nul e alla panamense Constructora Urbana.
Imprese costruttrici
Grupo Unidos Por el Canal, SA (GUPC) Joint Venture:
Sacyr Vallehermoso, Impregilo, Jan De Nul e Constructora Urbana
Assistenza al progetto
PERI Spagna, PERI Panama e PERI Weissenhorn (Germania)
[post_title] => Ampliamento del Canale di Panama
[post_excerpt] => L’ampliamento del Canale di Panama è il cantiere più grande del mondo. L’investimento è di circa cinque miliardi di dollari e la sua conclusione è prevista per il 2014. Peri realizza un progetto epocale
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[post_content] => L'edificio principale del complesso ospedaliero, attualmente in costruzione, consta di due piani interrati e otto fuori terra, ciascuno dei quali ha una superficie di circa 20.000 m2. Gli impalcati dei solai, il cui spessore è compreso tra 25 e 30 cm, appoggiano su 762 pilastri di cemento armato a base quadrata e disposti secondo un reticolo regolare di 9,60 m x 9,60 m (distanze riferite agli assi). L'altezza di interpiano è di 4,50 m. Il programma lavori prevede fasi di costruzione su più livelli.
Una soluzione personalizzata
Per il progetto della clinica canadese, la cui complessità risiedeva soprattutto nelle dimensioni dei solai, nei tempi di costruzione e nell'organizzazione delle fasi di lavoro, gli specialisti PERI hanno proposto una soluzione specifica per realizzare 200.000 m2 di impalcati in modo economicamente vantaggioso.
Basandosi su componenti standard di sistema, gli ingegneri PERI Germania e Canada, in stretta collaborazione con l'impresa costruttrice Ellis Don, hanno sviluppato una particolare e innovativa versione di tavoli per solai, in cui i carichi complessivi vengono trasferiti all'edificio soltanto in concomitanza dei quattro pilastri in calcestruzzo già ultimati, situati agli angoli di ciascun tavolo, senza gravare sul solaio sottostante. Poiché non è necessario installare puntelli centrali né supplementari ai piani inferiori, non diminuisce soltanto il tempo di esecuzione dei lavori, ma anche la quantità di materiale in cantiere. Grazie all'apposito telaio con mensole girevoli, ciascun appoggio dei tavoli può sostenere e trasferire all’edificio un carico massimo pari a 237 kN. Non è quindi necessario montare componenti complementari sui pilastri. La soluzione si basa sull’utilizzo di PERI DCS (Deflection Compensating System).
DCS: Deflection Compensating System
Un sistema auto-livellante formato da sensori e cilindri idraulici garantisce la planarità dei tavoli per solai sotto il carico del getto: cinque sensori per ciascun tavolo registrano ogni eventuale deformazione durante le fasi di getto, e sulla base delle misurazioni effettuate i cilindri idraulici reagiscono sollevando automaticamente la cassaforma, fino a riportarla in posizione orizzontale. Il sistema opera con una tolleranza di circa 2 mm. Un'unica centralina idraulica può controllare fino a dieci tavoli per solai contemporaneamente. Un grande vantaggio è costituito dal fatto che gli ingegneri PERI impegnati nella gestione del sistema idraulico hanno potuto attingere alla loro lunga esperienza e ricorrere a diversi componenti del sistema di ripresa auto-sollevante RCS. Anche per questo PERI è stata in grado di consegnare in cantiere i primi tavoli dopo soli tre mesi di progettazione, sviluppo e verifiche preliminari.
Attualmente sono impiegati in cantiere 57 di questi tavoli high-tech, grazie ai quali ogni settimana è possibile realizzare addirittura 2.800 m2 di solai. Particolari carrelli consentono di spostare i tavoli a mano, rapidamente e senza difficoltà, sia in direzione longitudinale che trasversale. Anche i carrelli sono dotati di cilindri idraulici, affinché i tavoli, una volta ruotate le mensole fissate al telaio del pilastro, possano essere liberati dal carico e abbassati di circa 40 cm.
Fotografia: PERI GmbH
[post_title] => Soluzioni per solai: tavoli high-tech da 90 m2 senza puntelli
[post_excerpt] => Per la clinica South Health Campus nei pressi di Calgary, PERI ha progettato su misura un innovativo sistema di tavoli per solai, grandi quasi 90 m² e sorretti soltanto da una puntellazione ai quattro angoli.
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[post_content] => Il progetto per la sua complessità, ha richiesto un know how e delle competenze specifiche. PERI, grazie alla vasta esperienza dei propri ingegneri e ai propri prodotti che sono frutto di expertise maturate in numerosi cantieri in tutto il mondo, ha risposto alle richieste dell’impresa Colombo Costruzioni, contribuendo a definire una programmazione precisa delle fasi di lavorazione, oltre a mettere in campo i più avanzati sistemi di cui dispone. Il quasi totale impiego di calcestruzzo gettato in opera (fatta eccezione per le sole rampe delle scale) e la complessità geometrica della struttura hanno richiesto un notevole impegno per mettere a punto la soluzione ideale di cassaforma, sistema di ripresa e attrezzature provvisionali accessorie. Obiettivo di Peri è stato quello di individuare un ciclo ottimale di costruzione dei nuclei ascensore, dei pilastri e dei solai, minimizzando i tempi e rispettando i più elevati standard di sicurezza. PERI ha, infatti, colto la sfida di completare un piano a settimana, contribuendo di fatto ad accelerare la costruzione delle due imponenti torri.
Dei due edifici a torre, quello denominato „A“, ossia il più alto, raggiungerà con l’antenna i 220 m: questo edificio rappresenta un nuovo record in Italia proprio in termini di altezza. L’edificio „B“ raggiungerà invece i 102 metri. Le due torri avranno rispettivamente 32 e 23 livelli fuori terra e 4 piani interrati.
La struttura delle due torri è in calcestruzzo armato gettato in opera, con tre nuclei scala-ascensore (uno centrale e due laterali), pilastri circolari in c.a. (con diametro 130 cm alla base e 45 cm in sommità) e solai in c.a. realizzati in opera di circa 900 mq per piano, di spessore 22,5 cm e capitelli sopra i pilastri sottosporgenti di 22,5 cm. La torre “A” prevede un ulteriore nucleo ascensore che termina a circa 63 m dal livello della piazza.
All’interno del cantiere vengono utilizzati diversi tipi di sistemi che costituiscono nel complesso la soluzione proposta.
2500 mq di cassaforma a telaio SKYDECK sono utilizzati per garantire una veloce realizzazione dei solai: il sistema, grazie alla sequenza sistematica d’assemblaggio e al dispositivo “testa a caduta”, che permette il disarmo anticipato della cassaforma, garantisce brevi cicli di produzione dei nuclei.
La cassaforma a travi per pareti VARIO, alta 4,20 m, componibile, personalizzabile e in grado di risolvere qualunque geometria, è stata preassemblata presso il centro assemblaggi PERI e montata sul sistema di ripresa ACS (Automatic Climbing System) in cantiere. All’interno del sito sono presenti 3 sistemi di ripresa autosollevante ACS (Automatic Climbing System) per ciascun edificio, per un totale complessivo di 34 piattaforme, 19 centraline idrauliche, 101 martinetti e strutture di sostegno per due bracci di distribuzione del calcestruzzo. Il sistema di ripresa auto sollevante ACS permette di lavorare senza l’ausilio della gru, che viene pertanto destinata ad altre lavorazioni, e di accelerare le diverse fasi del processo costruttivo rese indipendenti l’una dall’altra.
Oltre al sistema di ripresa ACS, in cantiere sono utilizzati 250 m di paramento di protezione del sistema di ripresa RCS-P per racchiudere completamente il perimetro dei fabbricati: in questo modo, anche a notevole altezza, il piano di lavoro è sicuro per gli addetti presenti in quota, così come per quelli che operano ai livelli più bassi perché, grazie al paramento, viene scongiurata la caduta di oggetti dall’alto. Due ascensori RCS-Lift sono stati inoltre integrati nella soluzione RCS-P: questi permettono di trasportare i pannelli della cassaforma per solai SKYDECK ai piani superiori, senza utilizzare la gru.
La piattaforma a ripresa RCS-C viene invece impiegata per la realizzazione di setti di seconda fase nel nucleo centrale. Dal punto di vista dell’ottimizzazione delle risorse, i sistemi di ripresa auto sollevanti utilizzati hanno quindi consentito di limitare il numero delle gru presenti in cantiere.
Per il nucleo aggiuntivo della torre più alta, ossia la “A”, viene anche utilizzato il sistema di ripresa CB che ha la funzione di sostenere le casseforme per pareti in quota.
Le pareti di seconda fase del nucleo centrale sono costruite utilizzando la cassaforma a telaio modulare e leggera per pareti Domino. La cassaforma a telaio per pareti TRIO è stata invece sfruttata nel getto dell’ultima fase del nucleo aggiuntivo della torre “A”. Per la realizzazione dei pilastri circolari sono state infine utilizzate 70 unità di cassaforma SRS.
Per ulteriori informazioni
www.peri.it
[post_title] => La tecnologia PERI protagonista nella costruzione delle torri di Porta Nuova Garibaldi
[post_excerpt] => La riqualificazione dall’area di Porta Nuova contribuisce a ridefinire l’immagine di Milano. In particolare, per quanto riguarda l’area Garibaldi, il progetto dell’Architetto Cesar Pelli prevede la realizzazione di due torri attorno ad un “podio” disposto su 3 livelli, di circa 30.000 mq ciascuno con solai in opera di diverso spessore, e una piazza sottostante di 100 m di diametro, rialzata di 6 m rispetto al livello della strada.
Peri ha contribuito all'importante progetto, programmando in maniera capillare le varie fase di lavorazione e intervento e offrendo le soluzioni ideali per la realizzazione del progetto
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[post_content] => Il trasferimento della sede logistica PERI a Pozzaglio ed Uniti (CR) si è reso necessario visti i crescenti volumi di spedizione che hanno richiesto nel corso del tempo di dedicare sempre maggiori spazi a magazzino per garantire una miglior qualità del servizio fornito, soprattutto per una realtà aziendale che non solo vende, ma noleggia i propri materiali.
Il polo logistico a Pozzaglio ed Uniti si sviluppa su un’area di 64.000 mq complessivi . Questi spazi sono stati destinati alla realizzazione di 2 capannoni di 3100 mq complessivi, 3 magazzini coperti per un totale di 3200 mq e circa 48.000 mq costituiscono il magazzino scoperto, mentre gli uffici sono pari a 520 mq. Questi spazi permetteranno di razionalizzare e migliorare la gestione dei materiali che costituiscono il parco noleggio. Nel nuovo centro logistico verrà trasferito inoltre il Reparto di Assemblaggio.
Tutti gli edifici sono stati realizzati con massima cura: la tecnologia ha giocato, infatti, un ruolo molto importante nella realizzazione delle strutture, così come la cura dell’aspetto estetico. La coibentazione è stata fatta con materiali a bassa conducibilità termica e risponde alle richieste della più recente normativa vigente. Il riscaldamento e il condizionamento si basano sull’utilizzo di tecnologia a pompa di calore che sfrutta l’acqua di falda per la produzione di calore e refrigerazione. La palazzina uffici è caratterizzata da facciate in alluminio dallo stile moderno.
L’inaugurazione del 14 maggio ha visto la partecipazione attenta di molti clienti che nel corso della giornata hanno potuto visitare il magazzino e osservare da vicino le attività svolte all’interno dello stesso grazie alle dimostrazioni dal vivo.
Inoltre, in un’area appositamente allestita nello spazio all’aperto sono state mostrate le novità della gamma prodotto, oltre alle attrezzature già note.
A rallegrare la giornata, al di là delle presentazioni ufficiali, alcuni momenti ludici e divertenti: lo spettacolo dei comici di Zelig e quello acrobatico con i piloti di Show Action Group, oltre all’intrattenimento musicale dei Sette Sotto.
Per ulteriori informazioni
www.peri.it
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[post_excerpt] => Il 14 maggio Peri Italia ha inaugurato il nuovo polo logistico di Pozzaglio ed Uniti (CR) nel corso di una giornata in cui si sono alternati momenti ufficiali e ludici e che ha visto la partecipazione dei vertici PERI, Christian Schwoerer, Managing Director PERI GmbH, Erich Brosch, General Manager PERI GmbH, e Sergio Dal Soglio, Direttore Generale di PERI Italia, delle autorità locali, Dante Baccinelli, Sindaco di Pozzaglio ed Uniti, Massimiliano Salini, Presidente della provincia di Cremona, dei clienti, dei dipendenti di PERI Italia e della stampa specializzata
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[post_content] => Il progetto contempla piani ad altezza variabile, pareti ascensionali e tempi di costruzione particolarmente brevi. La direzione lavori è molto soddisfatta della soluzione così ben concepita e dell’uso semplice e sistematico dei sistemi.
Tecnologia a ripresa per nuclei in cemento armato
PERI Weißenhorn ha creato, in stretta collaborazione con gli ingegneri PERI di Jeddah, soluzioni basate su casseforme a ripresa per cinque nuclei in calcestruzzo in quattro edifici multipiano. Due sistemi a ripresa sono alla base del progetto e sono stati adattati alla geometria e alla statica degli edifici, nonché alle esigenze dell’impresa di costruzioni che esegue i lavori.
Per il nucleo dell’edificio più alto – una torre per uffici di altezza complessiva di circa 150 m – vengono utilizzate le casseforme a ripresa ACS. Per una seconda torre per uffici, di 85 m di altezza, i lavori vengono invece eseguiti con il sistema a ripresa con guide RCS. Questo sistema modulare è adottato anche per i tre nuclei delle due torri residenziali che, dopo il completamento dei lavori, raggiungeranno rispettivamente i 100 m e i 70 m. L’altezza dei piani dell’edificio per uffici è di circa 4 m, quella delle torri residenziali 3,4 m. Tutte le impalcature per casseforme sono combinate con le casseforme a trave per pareti VARIO GT 24, che possono essere adattate senza problemi sia alle altezze dei diversi piani sia alle sporgenze delle pareti. Per Ia realizzazione dei nuclei delle due torri più alte, le casseforme vengono sollevate tramite dispositivo idraulico, per gli altri due edifici le casseforme a ripresa sono sollevate da piano a piano con una gru.
Combinazione di sistemi per costruire velocemente
Le casseforme a ripresa ACS vengono utilizzate per la torre destinata ad uffici alta 150 m. La cassaforma auto sollevante con elementi di supporto e carrello per le casseforme, richiederà un totale di 40 cicli di ripresa prima di raggiungere la cima del nucleo in calcestruzzo. La guida per la ripresa va in avanzamento e assicurata
ai dispositivi di sospensione e quindi la cassaforma, scorrendo sulla guida, viene sollevata.
Per tutti gli altri nuclei viene utilizzato il sistema a ripresa con guide RCS. Questo sistema modulare può essere utilizzato per una vasta gamma di applicazioni della tecnica di ripresa e permette di ridurre al minimo l’utilizzo di pezzi speciali. A Riad, il sistema RCS viene utilizzato con paramento di protezione. La cassaforma a trave per pareti VARIO GT24 viene quindi montata saldamente su di un carrello e può arretrare di 90 cm per eseguire i lavori di armatura – senza dover utilizzare la gru. Per sostenere la cassaforma sul carrello vengono utilizzati correnti universali SRU come elemento di sostegno e un puntone SLS come sostegno regolabile.
In questo modo un’intera unità di cassaforma può essere facilmente e velocemente movimentata con un solo tiro di gru. Con le guide, il sistema di ripresa rimane sempre fissato all'edificio in costruzione non solo durante il suo utilizzo, ma anche per tutta la fase di sollevamento. In questo modo, anche in presenza di forte vento, l'unità di ripresa RCS è stabile e non oscilla pericolosamente mentre viene sollevata. Il sollevamento a ripresa è dunque veloce e sicuro in ogni momento.
Il sistema RCS offre anche una soluzione per le pareti interne del nucleo ed è utilizzata per nuclei di grandi dimensioni. Le guide RCS hanno qui la funzione di sostenere le passerelle, allungabili telescopicamente e prive di giunture. Così è possibile adattare in modo semplice alle dimensioni del nucleo la lunghezza di due sostegni frontali per passerelle e collegarli quindi ad una piattaforma di lavoro.
Soluzioni per ridurre i tempi di costruzione
Oltre alle casseforme per i nuclei in cemento armato, PERI ha fornito anche quelle per i solai e i relativi sostegni. Vengono utilizzati poco meno di 10.000 m² di cassaforma a telaio per solai in alluminio SKYDECK, montata in modo semplice e veloce grazie al peso leggero dei singoli elementi. In particolare, la direzione lavori sottolinea come il processo di armatura sistematizzato - e conseguentemente quasi automatico - sia un notevole vantaggio. I sistemi così facili da montare sono di enorme aiuto per le imprese di costruzioni nel mantenere la massima velocità nell’avanzamento lavori, nonostante la disponibilità limitata di personale specializzato. Inoltre, la possibilità del disarmo anticipato grazie al dispositivo meccanico testa a caduta accelera l’impiego del materiale e ne riduce la quantità necessaria.
I puntelli MULTIPROP sostengono la cassaforma per solai dei piani standard. In corrispondenza delle solette dei piani terra, che hanno altezza maggiore, vengono accoppiati due puntelli e collegati per mezzo di telai MRK per formare torri di sostegno di portata elevata.
Lo sviluppo della soluzione è avvenuta in tempi brevissimi a causa di una programmazione molto rigida: solo poche settimane dopo l’avvio della progettazione, all’inizio dell’estate sono stati consegnati in cantiere i primi componenti di sistema. PERI GmbH ha risposto alle necessità di cantiere fedele al suo slogan: più sicuro, più semplice, più veloce.
Foto by PERI GmbH
Per ulteriori informazioni
www.peri.it
[post_title] => Il Distretto Finanziario Re Abdullah di Riad in crescita con casseforme PERI
[post_excerpt] => Riad è il cuore economico e culturale dell’Arabia Saudita e il distretto Re Abdullah, in costruzione, ne diventerà il centro finanziario. Per la realizzazione dei nuclei dei grattacieli di questa area vengono utilizzate casseforme a ripresa PERI. Per rispondere alle esigenze specifiche del progetto è stata, infatti, ideata una soluzione ottenuta combinando i sistemi a ripresa autosollevante ACS e con guide RCS
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[post_content] => Progettato in collaborazione con gli architetti GMP – von Gerkan, Marg und Partner – BBI diventerà un aeroporto modernissimo. La chiusura dei lavori al grezzo è prevista per il 2010, l'apertura al traffico aereo per il 30 ottobre 2011.
L’impresa BAM Deutschland AG sta provvedendo alla costruzione al grezzo del terminal passeggeri e il tempo di costruzione previsto è di soli 12 mesi. Nel complesso, il progetto del terminal richiede la produzione di circa 200.000 m³ di calcestruzzo.
PERI si occupa della pianificazione e della fornitura delle casseforme - tra cui un'enorme quantità di casseforme per solai, pareti e pilastri - e delle strutture provvisionali, progettando con estrema competenza e inviando tempestivamente ingenti quantità di materiali. L'attività di PERI comprende anche la pianificazione e la consegna di puntelli e impalcature di sostegno ideate su misura per il progetto. I picchi di fabbisogno vengono coperti con materiali a noleggio provenienti dal magazzino PERI, ottimizzati in modo da ridurre le quantità impiegate e rigidamente controllati per rispettare tempi di lavoro. Collaborando a stretto contatto con BAM Deutschland AG, PERI ha prodotto oltre 400 disegni di schemi di montaggio di casseforme. Inoltre il capo progetto PERI partecipa regolarmente alle riunioni del cantiere, coordina i lavori di pianificazione e montaggio nelle sedi PERI e organizza le consegne e il ritiro dei materiali. In questo modo esonera la direzione del cantiere dai lavori di coordinamento, minimizza i costi di noleggio delle casseforme e delle strutture provvisionali.
Il sistema ottimale per ogni esigenza
Le fondazioni e le pareti dell'edificio sono stati realizzati con casseforme a telaio TRIO. Con pochi componenti singoli ed elementi standard è possibile adattare questo sistema, collaudato e versatile, a qualsiasi spessore di parete e planimetria. L'altezza standard di interpiano è di 3,75 m mentre lo spessore delle pareti può arrivare fino a 80 cm.
Le casseforme per pilastri QUATTRO e RAPID sono state impiegate per realizzare i pilastri di sezione massima pari a 60 x 60 cm. Dall'altezza di questi ultimi dipende la scelta dei sistemi: la cassaforma QUATTRO può arrivare fino a 4,50 m circa, con una pressione del calcestruzzo fresco pari a 80 kN/m2 e può essere movimentata come unità completa con un unico tiro di gru. Il sistema RAPID può invece sostenere una pressione del calcestruzzo fresco pari a 120 kN/m2 e può essere impiegato per pilastri alti fino a 6 m. La maggior parte dei pilastri del terminal BBI ha una pianta quadrata di 80 cm di lato e un'altezza di 6 m. Per produrli viene utilizzato il sistema di casseforme per pilastri VARIO GT 24 capace di adattarsi facilmente alle dimensioni e ai carichi richiesti.
Per costruire gran parte delle superfici dei solai è necessario realizzare in un unico getto le travi primarie e secondarie, in modo da rispettare lo schema statico del progetto. A questo scopo, il personale di cantiere si avvale di diversi sistemi di casseforme e impalcature di sostegno, tra cui alcuni elementi di cassaforma a telaio. Per far fronte ai carichi elevati del calcestruzzo durante la costruzione delle travi primarie, che richiedono l'impiego di casseforme con una portata maggiore, in cantiere vengono utilizzati tavoli di grandi dimensioni formati da travi per casseforme GT 24 e da una struttura portante di correnti di acciaio SRU. Le dimensioni minori delle travi secondarie consentono invece di impiegare tavoli modulari standard. Gli elementi a telaio del sistema TRIO servono per le casseforme laterali delle travi, e l'adattamento alla loro altezza variabile avviene sovrapponendo i tavoli per solai. La cassaforma a travi MULTIFLEX trova impiego nella realizzazione della superficie dei solai. Le traverse appoggiano sulla cassaforma laterale delle travi e su stilate disposte centralmente.
Gli elementi di cassaforma vengono sostenuti in modo diverso a seconda dei carichi: i tavoli per solai delle travi principali poggiano su torri di sostegno PERI UP Rosett, mentre le casseforme delle travi secondarie e dei solai sono sorrette da puntelli di alluminio MULTIPROP o da puntelli di acciaio PEP. Per il getto delle superfici piane, infine, vengono impiegate casseforme a telaio in alluminio per solai SKYDECK e casseforme a travi per solai MULTIFLEX.
Il preassemblaggio in sede riduce i tempi di montaggio in cantiere
I tavoli per solai e le casseforme dei pilastri vengono preassemblati da PERI in unità trasportabili e successivamente consegnati al cantiere. In questo modo da un lato vengono accelerate le operazioni di montaggio in sito dall’altro si riduce lo spazio per lo stoccaggio e le operazioni di assemblaggio. Inoltre, la direzione del cantiere non deve preoccuparsi di questa fase preparatoria dei lavori.
Soluzioni dettagliate per una maggiore sicurezza e velocità
Affinché i lavori possano procedere con i ritmi prestabiliti, sul cantiere sono attualmente impiegati quasi 2.000 tavoli modulari e oltre 700 tavoli per solai studiati insieme a BAM Deutschland AG appositamente per il progetto. Per la movimentazione rapida dei tavoli, l'apposito carrello si adatta perfettamente all'altezza dei locali dell'edificio, che supera i 5,50 m.
La cassaforma SKYDECK inoltre riduce al minimo i tempi di utilizzo della gru: i singoli elementi di cassaforma a telaio in alluminio pesano al massimo 15 kg. In cantiere vige quindi la massima flessibilità, poiché i lavori possono proseguire indisturbati anche in caso di vento forte, fatto questo importante per il cantiere aeroportuale di Berlino, dato che viene regolarmente investito da raffiche di vento molto intense.
Impresa:
BAM Deutschland AG, Stoccarda
Consulenza al progetto:
PERI Berlino, Amburgo, Lipsia, Stoccarda e Weißenhorn, Germania
Per ulteriori informazioni
www.peri.it
[post_title] => Sistemi PERI per l'Aeroporto Berlin Brandenburg International BBI
[post_excerpt] => L'aeroporto BBI è una delle infrastrutture più imponenti attualmente in costruzione in Germania ed è il più grande cantiere aeroportuale d'Europa. I sistemi PERI sono protagonisti della realizzazione del terminal passeggeri.
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[post_content] => La realizzazione di un simile cantiere, all'interno del centro cittadino, costituisce una grande sfida non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche da quello della logistica: date le dimensioni limitate delle superfici di stoccaggio e di montaggio, infatti, la consegna dei materiali di costruzione deve adattarsi rigorosamente ai tempi di avanzamento dei lavori.
PERI Weißenhorn fornisce al cantiere i componenti di sistema più adeguati al progetto e offre un costante servizio di consulenza e assistenza. Gli ingegneri PERI hanno elaborato una soluzione incentrata sui sistemi di ripresa autosollevante ACS e RCS, ideali per soddisfare le elevate esigenze progettuali imposte dall’impresa di costruzione Züblin. Il personale di cantiere può infatti lavorare con la massima sicurezza anche a grandi altezze in presenza di forte vento ed è inoltre è totalmente indipendente dalla gru.
Maggiore sicurezza significa maggiore efficienza: i cicli di getto avanzano alla velocità di un piano ogni quattro giorni.
La costruzione dei due nuclei in cemento armato con conci di calcestruzzo di 3,63 metri prevede l'impiego di 16 unità di ripresa autosollevanti ACS (ACS = Automatic Climbing System). Si eliminano così tutti gli inconvenienti legati alla gru e al maltempo. In particolare, sono state scelte le due varianti ACS P (P = Piattaforma) e ACS G (G = Galgen, "braccio di supporto"), grazie alle quali è possibile realizzare pareti e solai con un unico getto.
Negli spazi dove la libertà di movimento è limitata, i lavori di armo e disarmo procedono rapidamente grazie a una perfetta combinazione del sistema di cassaforma a travi per pareti VARIO e della casseforma a telaio TRIO.
Le operazioni sono più semplici perché tutte le unità di cassaforma sono retrattili e sospese a un piano di lavoro senza soluzione di continuità. L'accesso sicuro alle passerelle di servizio è garantito dalle scale per impalcature PERI UP.
Grazie al sistema di ripresa, una scala di 12 metri fissata alle mensole ACS viene sollevata insieme alle piattaforme. Sulla facciata esterna, il sistema di ripresa su guide PERI RCS (RCS = Rail Climbing System) offre tre diversi vantaggi:
1) la cassaforma ripiegabile per pilastri VARIO è fissata al graticcio dell'impalcatura RCS e viene perciò sollevata fino al piano di lavoro successivo senza bisogno della gru.
2) Oltre alla cassaforma per pareti e per pilastri, il paramento di protezione riveste interamente anche gli ultimi tre piani dell'edificio in costruzione. Il personale del cantiere è perciò protetto dal rischio di caduta dall’alto e dal vento forte anche ad altezze elevate.
3) Il lato esterno del paramento di protezione può essere utilizzato per affissioni pubblicitarie.
Analogamente al sistema ACS utilizzato per i nuclei in c.a., anche i componenti PERI RCS vengono sollevati senza l'ausilio della gru.
Durante la fase di ripresa, le unità RCS scorrono lungo le guide fissate all'edificio.
Una soluzione ancora più vantaggiosa dal punto di vista economico consiste nell'impiego delle centraline idrauliche di sollevamento RCS, mobili e trasportabili a mano. Per sollevare le 64 mensole RCS impiegate per costruire la Torre dell'Opera di Francoforte sono necessarie soltanto 16 centraline. Questo riduce notevolmente la spesa per i sistemi di ripresa autosollevante.
Impresa: ED. Züblin AG, Stoccarda
Consulenza al progetto: PERI Stoccarda e Weissenhorn (Germania)
[post_title] => L’indipendenza dalla gru semplifica le fasi di lavoro
[post_excerpt] => PERI ACS e RCS permettono la realizzazione di un piano ogni quattro giorni nella Torre dell’Opera di Francoforte.
La skyline di Francoforte sul Meno si arricchisce di un nuovo elemento: su una delle piazze più belle della Germania, di fronte al teatro dell'opera (Alte Oper) è sorta la cosiddetta "Torre dell'Opera" (Opern Turm), 43 piani per un totale di 170 metri di altezza, 52.000 m2 di uffici, a cui si aggiungono i 10.000 m2 – suddivisi su sette piani – del palazzo adiacente.
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[post_content] => Travi reticolari d’acciaio lunghe quasi 80 m. e alte 5,40 m. costituiscono la copertura del nuovo palazzetto polivalente in costruzione a Spalato, un progetto da 140 milioni di Euro. Ogni trave, larga fino a 3 m., pesa ben 180 tonnellate. Per ridurre i costi di montaggio della copertura, composta da otto di questi “giganti”, l’impresa Dinarik ha richiesto la collaborazione degli esperti PERI che hanno elaborato una soluzione economicamente vantaggiosa.
Il progetto prevede che le enormi travi vengano preassiemate a terra e successivamente sollevate con l’ausilio di due gru mobili per essere quindi posizionate su una struttura di sostegno provvisoria PERI UP, dove il montaggio delle travi viene completato. Le travi vengono poi disposte nella loro posizione definitiva a 15 m. di altezza, sopra alle pareti portanti longitudinali. Per costruire il palazzetto a base ottagonale con dimensioni peri a 80X120 m., PERI ha approntato un’impalcatura di sostegno lunga 16,75 m di grande portata.
La struttura proposta da PERI, utilizzabile contemporaneamente come impalcatura di sostegno e come piattaforma di montaggio, consente al personale di cantiere di operare in modo molto efficiente. I singoli segmenti che compongono le travi vengono consegnati al cantiere e preassemblati a terra. A questo punto le travi vengono sollevate e disposte a una distanza
di 7 m l’una dall’altra. Una volta collegate tra loro, formeranno la copertura piana del palazzetto. Analogamente alla procedura di avanzamento a sbalzo dei conci di un ponte, la copertura avanza in direzione longitudinale – come fosse su rotaie – per raggiungere la sua posizione definitiva.
Grazie a questo accorgimento, i lavori di montaggio sono più sicuri, rapidi e di conseguenza economici.
L’impalcatura di sostegno
L’impalcatura modulare PERI UP è la soluzione ideale per i progetti più complessi, grazie alla sua capacità di sostenere carichi notevoli anche ad altezze elevate.
Primo: la sua struttura modulabile, con passo di 25 cm., consente di adattare perfettamente la superficie di appoggio del carico alla portata dell’impalcatura sottostante.
Secondo: le verifiche per l’omologazione, che prevedono un carico massimo su montante di 40 kN fino a un’altezza di 21,89 m., semplificano notevolmente la certificazione della stabilità. I carichi di 900 kN su ogni lato delle enormi travi reticolari del tetto sono trasferiti dalle travi d’acciaio HEB 300 ai correnti d’acciaio PERI SRU 120. Questi a loro volta sono montati trasversalmente con un intervallo di 75 cm. sull’impalcatura di sostegno PERI UP. Con l’aiuto di un impianto idraulico e di lastre di teflon, le travi reticolari vengono quindi spostate verso le pareti portanti del palazzetto, spesse 1,5 m.
La piattaforma di montaggio
La struttura portante irrigidita viene inoltre utilizzata come piattaforma di montaggio della copertura.
Grazie alla combinazione di PERI UP - all’interno dell’arena - e dei contrafforti SB - appesi all’esterno - è stato possibile ampliare la piattaforma di servizio, ottenendo così una superficie di 20X80 m a un’altezza di 15 m.
I contrafforti PERI, accoppiati e disposti in orizzontale e generalmente utilizzati per il getto di pareti alte fino a 8,75 m, in questo caso sono stati impiegati per realizzare mensole di grande portata, lunghe 58 m e larghe 7 m. All’interno, invece, dove la superficie di appoggio era di soli 11 m., è stato possibile ampliare l’impalcatura modulare PERI UP fino a ottenere una larghezza di quasi 14 m.
DidascalieFoto 1: La struttura proposta da PERI serve sia come impalcatura di sostegno che come piattaforma di montaggio su cui possono essere appoggiate, assemblate e traslate le enormi travi reticolari di acciaio per la copertura.
(Fotografia: PERI GmbH)
Foto 2: La modularità dell’impalcatura PERI UP consente di adattare perfet-tamente la struttura portante alle sol-lecitazioni. Nei punti in cui si concentrano i carichi è inoltre possibile irrigidire l’impalcatura unendo tra loro i montanti verticali con correnti lunghi 25 cm.
(Fotografia: PERI GmbH)
Foto 3: Una piattaforma di servizio larga 7 m e lunga 58 m, sostenuta da contrafforti PERI fissati in orizzontale.
(Fotografia: PERI GmbH)
Foto 4: Per montare la copertura del palazzetto, lunga circa 80 metri, la piattaforma di montaggio PERI UP è stata ampliata all’interno fino a raggiungere una larghezza di 14 metri.
(Fotografia: Dinarik)
Scheda tecnicaImpresa (costruzione impalcatura; montaggio copertura)
Dinarik d.o.o., Donji Prolozac
Assistenza al progetto:
PERI Zagabria, Croazia; PERI Francoforte (divisione di supporto Europa orientale) e PERI Weißenhorn, Germania
[post_title] => La modularità dell’impalcatura PERI UP
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[post_content] => Il 28 maggio Peri presenterà presso la Scuola Edile Professionale di Rimini la nuova cassaforma per solai per l’edilizia residenziale Gridflex, che abbina massima sicurezza a maggiore produttività.
Il ciclo di presentazioni, iniziato nel 2007, prosegue infatti nel corso di tutto il 2008.
L’obiettivo è illustrare le caratteristiche tecniche e i vantaggi del prodotto, anche grazie ad una dimostrazione pratica - e dal vivo - dell’utilizzo del sistema.
Con Gridflex, Peri ha dato soluzione al tema della sicurezza nella formazione dei solai degli edifici residenziali garantendo sia una maggior velocità di esecuzione rispetto al sistema tradizionale, sia un incremento della produttività.
Programma
- h. 17.00 Registrazione e Benvenuto
- h. 17.15 Peri Gridflex: l’innovativa cassaforma a graticcio per solai
Ing. Roberto Meroni, Direttore Marketing
- h. 18.00 Aspetti tecnologici e dettagli di impiego: dimostrazione pratica
Marco Tramajoni, Direttore Prodotto
- h. 18.45 Vantaggi dell’utilizzo di Peri Gridflex
Sessione domande e risposte
- h. 19.30 Aperitivo Peri
Per l’iscrizione e maggiori informazioni
Segreteria Organizzativa tel. 0295078257
e-mail: info@peri.itPeri Gridflex, la soluzione per i solai dell’edilizia residenziale
Scuola Professionale Edile di Rimini
Via Islanda, 3 Rimini
28 maggio 2008 h. 17.00
[post_title] => Roadshow Peri Gridflex: nuova tappa a Rimini
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[post_content] => Il cortile interno dell'Albertinum, storico museo nel cuore di Dresda, viene ora arricchito da una copertura situata all'altezza del secondo piano dell'edificio. All'interno verranno realizzati laboratori e un deposito centrale per le opere di valore.
La nuova struttura, definita "un'Arca di Noè rialzata" dall'architetto berlinese Volker Staab, contribuirà a creare un ampio spazio da cui sarà possibile ricavare un atrio di ingresso, una libreria, una caffetteria e superfici espositive supplementari.
La soluzione costituita da casseforme e impalcature PERI è stata sviluppata ad hoc per rispondere alle esigenze specifiche del progetto.
La costruzione a struttura mista in acciaio e c.a. pesa 2.700 tonnellate e poggia su pilastri in cemento armato, come fosse un ponte la cui campata si protende per quasi 70 metri.
Due possenti travi reticolari in acciaio, alte nove metri, sono perfettamente integrate nella struttura. Per il montaggio della costruzione in acciaio e per il getto successivo del calcestruzzo gli ingegneri PERI, in collaborazione con le imprese coinvolte nel progetto, hanno elaborato una soluzione speciale composta da casseforme e impalcature di servizio.
Per le molteplici operazioni di montaggio è stata eretta un'impalcatura di servizio e sostegno alta 16,5 m con il sistema multidirezionale PERI UP, il cui impiego si è rivelato economicamente vantaggioso.
L'attrezzatura modulare PERI UP consente di adattare perfettamente l’impalcatura all'edificio esistente e alla forma architettonica prevista per il tetto in costruzione, e di distribuire i carichi nei punti e sulle superfici prestabiliti. Grazie a 14 intelaiature parziali dei montanti verticali, realizzate con correnti orizzontali UH 25, è stata garantita una portata di 450 kN, nonostante l'altezza elevata. Le impalcature sopraelevate, disposte a intervalli regolari di nove metri, lasciano ampio spazio libero sotto alle piattaforme di servizio e formano una stilata di rinforzo a 16 metri d'altezza.
Le sollecitazioni orizzontali vengono trasmesse all'edificio esistente, rendendo così superflua la presenza di ancoraggi. La piattaforma di lavoro è costituita da travi per casseforme PERI GT 24 a portata elevata, utilizzate sia per l'orditura primaria che per la secondaria; questa scelta ha permesso di creare campate ampie e una sottostruttura spaziosa caratterizzata da un numero inferiore di puntelli. Gli addetti al cantiere SBG hanno potuto preassemblare a terra intere unità di impalcatura PERI UP, successivamente sollevate e sovrapposte con l'ausilio della gru, che ha potuto procedere senza interruzioni. Questo ha permesso di accelerare i tempi di montaggio e di sfruttare al meglio la presenza della gru. Inoltre, la possibilità di operare al suolo ha aumentato considerevolmente i livelli di sicurezza rispetto all'assemblaggio in altezza.
Le scadenze rigorose sono state perciò rispettate, nonostante gli spazi di manovra ridotti, e le prime travi di acciaio sono state posizionate e montate poco tempo dopo l'inizio dei lavori. La piattaforma di servizio e montaggio serve inoltre come superficie intermedia per l'armatura del solaio inferiore. La cassaforma per solai MULTIFLEX e i puntelli singoli PEP 30 distribuiscono i carichi del calcestruzzo sull'impalcatura di sostegno PERI UP, che li trasmette a sua volta al suolo.
Il successo nella realizzazione di questo progetto dipendeva dalla scelta dei sistemi di casseforme e delle impalcature più adeguati. Gli ingegneri PERI hanno collaborato con l'immobiliare SBG di Kirchberg e l'impresa di costruzioni in acciaio Müller di Offenburg per trovare il sistema più adatto. Sulla base del certificato di omologazione PERI UP è stato redatto un progetto esecutivo dettagliato dell'impalcatura di sostegno corredato dalle relative relazioni di calcolo statico. Fin dall'inizio dei lavori, il supervisore PERI ha fornito un servizio di consulenza alla manodopera del cantiere, per accelerare il montaggio dell'impalcatura e accertarsi che le norme di sicurezza fossero rispettate. Sia la rapidità che la protezione degli addetti sono state comunque favorite dalla scelta del sistema PERI UP.
Per ulteriori informazioni sui prodotti Peri clicca qui
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[post_content] => Il valore aggiunto di PERI è legato ad alcuni importanti plus quali prodotti innovativi e prestazioni competenti, riduzione di costi e dei tempi di costruzione, soluzioni personalizzate volte a semplificare e razionalizzare il lavoro di cantiere e ad aumentare i livelli di sicurezza.
Abbiamo incontrato Sergio Dal Soglio e Roberto Meroni, rispettivamente general manager e direttore marketing della filiale italiana, per approfondire le ragioni di questo crescente successo, ma anche strategie e obiettivi futuri.
Innanzi tutto vorremmo sapere qualcosa della storia di PERI Sergio Dal Soglio: “C’è una storia di PERI come Gruppo e una storia di PERI Italia.
La società PERI è stata fondata nel 1969 a Weissenhorn, da Artur Schwörer, come azienda a carattere familiare. In 40 anni Arthur Schworer ha praticamente creato un impero.
L’anno scorso il bilancio consolidato è stato di 920 milioni di euro, quest’anno si parla di 1 miliardo di euro, dati indubbiamente impressionanti. A livello mondiale i dipendenti sono circa 4500 e le filiali 40. Siamo presenti in tutto il mondo e la forza di PERI è anche questa, perchè permette, a livello di Gruppo, di compensare la flessione di un qualunque mercato nazionale. In ogni caso, la crescita di PERI è stata costante nel tempo.
Recentemente è stato fatto un investimento notevole per ampliare gli impianti di produzione a Weissenhorn, per un totale di 110 milioni di euro: i processi produttivi sono stati ancora più automatizzati, a ulteriore garanzia della qualità dei prodotti.
PERI Italia è stata fondata nel 1983. Ne faccio parte, in qualità di direttore generale, dal 1995: in quell’anno il fatturato era di 8 milioni e mezzo di euro, abbiamo raggiunto il top nel 2005 con 51 milioni di euro, un incremento veramente notevole. Siamo collocati stabilmente nelle top five delle filiali PERI a livello mondiale.
Il nostro fatturato è prodotto circa per il 60% dal noleggio e per il 40% dalle vendite”.
Quanti siete in azienda?
Sergio Dal Soglio: “Tra personale diretto ed esterno attualmente siamo circa 160 persone: 115 dipendenti diretti, cui si devono aggiungere circa 40 persone esterne che sono occupate stabilmente nel nostro reparto logistico e alcuni agenti.
La maggior parte del personale opera nella sede centrale di Basiano, altri in una serie di uffici periferici: uno a nord ovest, nel novarese, uno a Bologna e un terzo a Roma. Gli addetti alla logistica sono presso il nostro grosso magazzino a Basiano”.
In una situazione congiunturale difficile e con una concorrenza spesso agguerrita come è cambiato il vostro mercato? Roberto Meroni: “É vero, la situazione congiunturale sembra attualmente difficile. Chiaramente noi risentiamo dell’andamento generale del mercato delle costruzioni che negli ultimi anni ha avuto una crescita praticamente continua. Voglio però sottolineare che il nostro fatturato è cresciuto molto più velocemente del mercato (se il mercato saliva del 5% noi salivamo del 15%). Questo significa che in termini di quota di mercato abbiamo conquistato un segmento a spese delle casseforme tradizionali. Noi produciamo casseforme e impalcature “evolute”, nel senso che sono veri e propri sistemi. Coerentemente con la filosofia generale che guida lo sviluppo e la messa sul mercato della produzione PERI, proponiamo componenti che vanno a formare dei sistemi finalizzati a rendere il processo di costruzione in cantiere più facile, più veloce e più sicuro. La facilità inoltre permette, in un contesto in cui la manodopera è sempre meno specializzata, di potersi avvalere di personale anche poco preparato, in grado comunque di utilizzare dei sistemi che garantiscono produzioni notevoli e fanno risparmiare tempo.
Finora siamo cresciuti più del mercato, ma anche più della concorrenza diretta. É vero che in questi ultimi tempi è sempre più agguerrita, probabilmente anche in considerazione degli ottimi risultati dell’azienda leader”.
Si parla molto in questo periodo di sicurezza e del tema dei morti sul lavoroRoberto Meroni: “L’attenzione alla sicurezza è, da sempre, una delle linee guida che ispira lo sviluppo dei nostri prodotti. Non viene affrontata semplicemente aggiungendo ai nostri sistemi dei componenti addizionali specifici, il cui effetto è di aumentare il costo complessivo delle casseforme e anche i tempi di lavoro: la sicurezza è invece sostanzialmente integrata nel sistema. Per il fatto stesso di utilizzare i nostri sistemi, cioè, l’addetto al cantiere è messo in condizioni di lavorare in sicurezza, per cui la sua produttività non può che aumentare”.
Come riuscite a essere sempre leader nel vostro settore? Roberto Meroni: “Noi riusciamo veramente a fidelizzare i clienti. Non commercializziamo i prodotti attraverso rivendite edili, la nostra forza vendita è tutta costituita da personale tecnico commerciale, che incontra direttamente l’impresa nel momento in cui questa ha necessità di casseforme e attrezzature per il cantiere e, invece di proporre un semplice catalogo, esamina insieme a lei il progetto specifico, consigliando l’attrezzatura migliore. Siamo in grado di fare questo perché i tecnici commerciali hanno una preparazione molto specifica: sono geometri, ingegneri e hanno conoscenza della tecnologia delle casseforme. Questa struttura senza intermediari ci permette di raggiungere l’impresa. E poi proponiamo una gamma prodotti davvero completa, che comprende tutti i sistemi evoluti presenti sul mercato e in più alcuni di cui abbiamo l’esclusiva. Per esempio, se un nostro concorrente propone 1 o 2 sistemi per solai, noi ne possiamo offrire 7, tra i quali scegliere quello, di volta in volta, ottimale. Sappiamo infatti che non esiste il sistema migliore in assoluto, ma per ogni cantiere ne esiste uno che meglio risponde alle necessità specifiche, tenendo conto della durata del cantiere, la necessità di attrezzatura specifica, la logistica, la tipologia del progetto strutturale. Esaminando il progetto specifico sappiamo consigliare l’attrezzatura migliore, con un supporto tecnico adeguato e un progetto delle casseforme. Spesso diamo un consiglio forte alle imprese le cui competenze tecniche vanno via via diminuendo: sopperiamo a queste lacune con la nostra consulenza”.
Sergio Dal Soglio: “Dobbiamo sempre ricordare che i nostri sono prodotti di qualità e innovativi. Infatti nel settore noi siamo il riferimento per i nostri concorrenti. La nostra innovazione dipende anche dalla genialità degli sviluppatori del dipartimento ricerca e sviluppo di PERI: mi reco molto spesso al nostro quartier generale in Germania, dove mi rendo conto che le idee più innovative sono frutto di un lavoro continuo, sollecitato e promosso dal fondatore, il signor Schwörer. Nei primi anni di PERI era dalla sua intuizione che nascevano i primi sistemi innovativi: ora, la sua richiesta agli specialisti rimane sempre quella di superarsi continuamente. Con un lavoro di team, che beneficia di un costante feedback dai cantieri, essi elaborano, affinano e mettono a punto nuove soluzioni. Nella crescita di un’azienda, il lancio di un nuovo prodotto le fa compiere un vero e proprio salto di qualità: la nostra storia è costellata di salti di qualità. Quando qualche concorrente pensa di averci raggiunto, ecco è già pronto un nostro sistema innovativo.
È chiaro che puntiamo anche molto sul servizio come plus per il cliente; e soprattutto ci contraddistinguiamo per la serietà con la quale impostiamo il rapporto con il cliente. Noi, in special modo nel caso del noleggio, seguiamo passo passo il cantiere e siamo in grado di informare il cliente qualora si allontani da una gestione ottimale delle attrezzature, con il rischio di compromettere il risultato economico finale, ancor prima che lui stesso se ne renda conto. Facciamo questo per un discorso economico e strategico di ritorno: se il cliente utilizza bene il materiale è probabile che guadagni, se guadagna è assai probabile che paghi e che in futuro torni a chiedere la nostra fornitura.
Voglio anche sottolineare che possiamo garantire un servizio di questo tipo perché ci avvaliamo di personale commerciale tecnico di alto livello”.
Com’è organizzato il parco noleggio?
Roberto Meroni: “Direi che è un altro plus avere un parco noleggio così ampio, che chiaramente ha richiesto degli investimenti notevoli, ma che ora ci permette di far fronte qualsiasi tipo di richiesta. Le imprese che noleggiano evitano di fare investimenti in attrezzature che altrimenti non potrebbero ammortizzare. Può capitare che le imprese debbano fare dei lavori fuori dal proprio standard e che richiedono un’attrezzatura particolare, che possono semplicemente noleggiare. In questo modo riescono ad eliminare un costo fisso e conseguire una gestione finanziaria migliore”.
Sergio Dal Soglio: “E poi possiamo assicurare al cliente una disponibilità di materiale praticamente infinita. Per quanto riguarda il materiale a parco noleggio, infatti, noi in Italia siamo attestati sui 120 milioni di euro a listino prezzi, ma a livello mondiale si parla di un parco noleggio di 2 miliardi e mezzo di euro. Considerando che gli standard di accettazione del materiale che deve rimanere nel parco noleggio sono i medesimi per tutte le filiali del Gruppo, è chiaro che si tratta di materiale completamente intercambiabile. Se anche dovessimo affrontare una carenza momentanea di materiale, potremmo sempre attingere ai parchi noleggio di tutte le altre filiali PERI. Questo naturalmente permette di sopperire a punte di lavoro notevoli”.
Cosa ci potete dire delle novità relative a prodotti e sistemi?Sergio Dal Soglio: “Al Bauma abbiamo lanciato vari sistemi innovativi, tra i quali uno specifico per l’edilizia residenziale, sul quale puntiamo molto. É un prodotto senza concorrenti. E naturalmente è coperto da brevetto internazionale”.
Roberto Meroni: “Si tratta di GRIDFLEX, un nuovo sistema per realizzare solai che è molto indicato per l’edilizia di tipo abitativo, che rappresenta un’ampia quota del costruito annuale. Presenta molti vantaggi: nella formazione dei solai nell’edilizia residenziale il problema della sicurezza è di difficile soluzione e attualmente si risolve con dispositivi di protezione individuale, accorgimenti aggiuntivi rispetto all’attrezzatura che serve alla produzione.
GRIDFLEX garantisce standard di sicurezza massimi. In fase di messa in opera della cassaforma, si opera dal livello del piano sottostante appena costruito. I graticci vengono agganciati alla testa d’appoggio e sollevati con l’asta di montaggio. Il rischio di caduta dall’alto non esiste. La distanza ridotta tra le orditure dei graticci, di soli 13 centimetri, permette di costituire un reticolo calpestabile, dotato peraltro di una protezione sui bordi: quando l’operatore sale sul graticcio per predisporre i pannelli di rivestimento o i travetti prefabbricati, cammina su un impalcato continuo, di nuovo quindi il rischio di caduta dall’alto è eliminato. Viene completamente scongiurato anche il tipico rischio di infortunio, conseguente allo sfondamento della pignatta con l’arto dell’operatore. Questo a fronte di una maggiore velocità nel predisporre l’impalcato. Complessivamente, oltre alla sicurezza, produttività e velocità aumentano e, di conseguenza, si riduce il costo legato alla manodopera”.
La cassaforma PERI GRIDFLEX inoltre è estremamente flessibile e la regolazione telescopica dei graticci (sia longitudinale, sia trasversale) permette l’adattamento a qualsiasi geometria. I pilastri possono essere contornati senza problemi".
Siete interessati al tema della formazione?
Roberto Meroni: “Facciamo formazione a vari livelli. A Basiano abbiamo una sala seminari attrezzata. C’è anche un’esposizione dove sono presenti praticamente tutti i nostri sistemi che possono essere provati, con dimostrazioni dal vivo di montaggio e smontaggio.
Facciamo seminari sulle nuove tecnologie e formiamo gli operatori, dai capi cantiere ai vari responsabili, sull’utilizzo migliore e più corretto dei sistemi PERI. Organizziamo i corsi sia in sede che in cantiere, associati in questo caso al tema della formazione per la sicurezza. Inoltre proponiamo un’attività abbastanza importante legata a seminari e incontri tecnici nelle scuole edili e nelle Università”.
Sergio Dal Soglio: “La formazione su tecnici e imprese edili coinvolge ogni anno centinaia di persone. Anche nelle Università facciamo un lavoro importante con corsi mirati. Sono le stesse Università, di Ingegneria e Architettura in particolare, che ci contattano per tenere delle lezioni complementari. Vengono anche qui gli studenti a formarsi, dopo tanta teoria vengono a vedere come funziona un cantiere”.
É cambiato il vostro modo di fare comunicazione?Roberto Meroni: “La nostra comunicazione è rivolta ad aziende che non sono l’utilizzatore finale, ma che impiegano i nostri prodotti per svolgere il proprio lavoro. Noi adottiamo un mix comunicazionale, sia attraverso i portali su web, sia attraverso la carta stampata su riviste tecniche.
Il sito aziendale è molto aggiornato, tra poco rinnoverà veste grafica seguendo il modello della casa madre. È uno strumento utile sia per i clienti che trovano importanti informazioni, sia a livello di comunicazione.
Il modulo di richiesta di brochure e documentazione tecnica presente sul nostro sito web è molto utilizzato, riceviamo 7-10 richieste di documentazione al giorno.
PERI propone la propria esperienza anche attraverso l’Handbuch. Si tratta di una raccolta di prodotti e di progetti con numerosi esempi applicativi, pubblicata ogni tre anni e stampata in sette lingue. Solo in Italia ne vengono distribuite circa 6000 copie”.
Sergio Dal Soglio: “E poi reclamizziamo il prodotto anche attraverso le maglie ciclistiche PERI: abbiamo appena fatto una 4 giorni Basiano- Weissenhorn, impegnativa ma molto bella”.
Avete delle certificazioni particolari?
Roberto Meroni: “Tutta la produzione avviene in regime di certificazione di qualità. I nostri prodotti hanno anche certificati nazionali. Inoltre PERI ha ottenuto il marchio SQ Ponteggi, con certificazione n. IGQ P042 rilasciata dall'IGQ (Istituto Italiano di garanzia di Qualità). SQ Ponteggi è attualmente l'unico marchio di parte terza esistente nel mondo dei ponteggi, garantisce l’affidabilità e la massima sicurezza del ponteggio.
Didascalie:
Foto 1: Centrale produttiva di Weissenhorn
Foto 2-3: Peri Gridflex cassaforma a graticcio per solai
Foto 4: Peri Maximo, nuovo sistema di casseforme per pareti
Foto 5: Peri Beamdeck, nuova cassaforma per solai a travi in alluminio
Foto 6: PERI RCS Rail Climbing System: il sistema di ripresa con guide
Foto 7: Peri Variokit , attrezzatura provvisionale per opera civili:sistemi a noleggio per ponti e gallerie
Foto 8: PERI UP Rosett Flex, nuova impalcatura versatile e sicura
Foto 9: Il sistema a unità modulari Peri Skydeck
Per ulteriori informazioni
www.peri.it
[post_title] => Costruire con successo e all’avanguardia nell’innovazione tecnologica
[post_excerpt] => I protagonisti del nostro settore: PERI, tra i principali fornitori e produttori di sistemi evoluti di casseforme, impalcature e ponteggi, è un’azienda in continua crescita che opera in tutto il mondo a fianco delle imprese costruttrici
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[post_content] => In uno spazio espositivo di circa 4.200 m2, Peri ha illustrato le novità relative a prodotti e servizi, i miglioramenti apportati per aumentare la produttività in cantiere e le soluzioni già affermate nel campo delle casseforme e delle impalcature.
Peri ha davvero investito sul futuro, sviluppando prodotti innovativi e ottimizzando i servizi offerti, quale ad esempio l’assistenza alla pianificazione opertiva del cantiere. Allo stesso tempo ha aumentato notevolmente la propria capacità produttiva, al fine di servire i clienti in tempi ancora più brevi e fornire soluzioni ancora più vantaggiose dal punto di vista economico.
Infine, i visitatori hanno avuto modo di constatare che Peri non è solo sinonimo di rapidità, ma anche di sicurezza: soluzioni personalizzate, know-how e attrezzature studiate per garantire un elevato numero di impieghi consentono all’azienda di proporre sempre la soluzione ottimale per qualsiasi applicazione.
I clienti Peri possono fare affidamento su un forte orientamento all’innovazione e su un'esperienza consolidata dall'impresa di Weißenhorn in quasi 40 anni di attività, non solo in Germania ma in ben 65 paesi nel mondo con un totale di 45 filiali e 100 depositi logistici. Peri è conosciuta in tutto il mondo come partner competente per qualsiasi tipo di applicazione nel settore delle casseforme e delle impalcature.
Molte le novità proposte tra cui PERI GRIDFLEX cassaforma a graticcio per solai. La nuova cassaforma per solai è un sistema flessibile e completo costituito da graticci con i quali si forma un impalcato calpestabile. Risponde ai più elevati standard in materia di sicurezza per i solai. La scelta dell’alluminio, decisamente leggero, e la sequenza di assemblaggio semplice e razionale assicurano tempi rapidi per la messa in opera.
La sequenza di montaggio è semplice e ripetitiva: operando esclusivamente dal basso, quindi senza rischio di caduta dall’alto, il graticcio viene agganciato alle teste dei puntelli precedentemente disposti, sollevato temporaneamente con un’apposita asta di montaggio e sostenuto definitivamente dal puntello.
La cassaforma è immediatamente calpestabile e rivestibile dall’alto con pannelli disponibili in una grande varietà.
La cassaforma per solai a graticcio Peri Gridflex è estremamente flessibile e la regolazione telescopica dei graticci (sia longitudinale sia trasversale) permette l’adattamento a qualsiasi geometria. I pilastri possono essere contornati senza problemi. L’impalcato continuo formato dai graticci consente di eseguire le successive lavorazioni in condizioni di sicurezza.
Per ulteriori informazioni
www.peri.it
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[post_excerpt] => Sempre vicina al cliente e alle sue esigenze Peri ha dato prova della sua affidabilità, in occasione del Bauma 2007 che si è svolto a Monaco di Baviera, dal 23 al 29 aprile
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[post_content] => A Madrid, capitale della Spagna, sta prendendo forma un superlativo complesso di edifici multipiano chiamato "Cuatro Torres" che comprende la Torre Espacio, la Torre de Cristal e la Torre Repsol. Oltre a registrare nuovi records riguardanti l'altezza degli edifici spagnoli, tanto che l'aeroporto Barajas di Madrid ha dovuto modificare la rotta di emergenza per adeguarla ai nuovi edifici, queste impressionanti torri affascinano per i loro diversi stili architettonici.
La società PERI, produttrice di casseforme e impalcature con sede a Weissenhorn, ha offerto la soluzione più vantaggiosa per tutte le esigenze del cantiere basandosi sul sistema di casseforme a ripresa autosollevanti ACS.
Questo potendo funzionare senza l'ausilio della gru e con qualsiasi condizione meteorologica, ha permesso di mantenere sempre lo stesso ritmo di esecuzione dei lavori e ha assicurato la massima produttività.
Il sistema adottato è stato perfettamente integrato con le casseforme a travi per pareti PERI VARIO GT 24 e con molti altri sistemi PERI di casseforme e impalcature.
Torre Espacio
La torre Espacio, con oltre cinquanta piani, ha un’altezza totale di 223 metri. La pianta, che racchiude tre nuclei centrali, è quadrata alla base e assume poi una forma ellittica. Il nucleo centrale rettangolare, di 15 m x 10 m, è costituito da pareti di spessore variabile fra i 40 cm e 1,00 m ed è affiancato da due nuclei laterali a forma di C aventi spessore di 30 cm. La cassaforma per pareti VARIO da 120 m2 è stata montata su una singola unità autosollevante PERI ACS G (G sta per Gallows, in italiano forca) per ogni nucleo laterale, ma è stata utilizzata anche per operazioni effettuate sul nucleo centrale. Il sistema PERI ACS P (P=Piattaforma) ha permesso di posizionare 450 m2 di casseforme per le pareti e per il solaio e le casseforme per le travi in un’unica operazione di ripresa. Anche il braccio centrale di distribuzione del calcestruzzo ha potuto essere sollevato con il sistema ACS P; una speciale costruzione in acciaio ha assicurato il trasferimento in sicurezza dei carichi all’edificio tramite l’ACS.
Torre de Cristal
La Torre de Cristal, alta 249 m, è una creazione dell’architetto argentino César Antonio Pelli ideatore delle Petronas Towers in Malesia. Anche queste ultime, che dieci anni fa quando furono terminate erano la costruzione più alta al mondo, furono erette usando le casseforme a ripresa autosollevanti PERI ACS. Per il nucleo della Torre de Cristal, sono state utilizzate tutte e tre le versioni del sistema modulare ACS. Questo è stato possibile visto che i sistemi ACS R (R=Regular), ACS P (P=Piattaforma) e ACS G (G=Gallows (forca)) possono funzionare in parallelo assicurando procedure ottimali di esecuzione e, dove richiesto, possono essere efficientemente ed efficacemente combinate. Complessivamente, su dieci unità di sollevamento, sono stati distribuiti 1150 m2 di casseforme per pareti VARIO, incluso il braccio di distribuzione del calcestruzzo. All’aumentare dell’altezza dell’edificio, lo spessore delle pareti diminuisce da 1.20 m a 70 cm. Degli speciali adattatori assicurano che queste variazioni possano essere superate senza nessun problema. Ai piani superiori, la facciata esterna del Cristal presenta un’ulteriore irregolarità costituita dal continuo cambio in pianta ai quattro spigoli che dà all’edificio l’aspetto di un cristallo poliedrico. Anche la pianta del nucleo subisce delle variazioni a questi tre piani. Per realizzare questa geometria variabile, da cui risultano pareti inclinate, si utilizzano i sistemi compatibili PERI ACS e VARIO GT 24.
Torre Repsol
Con un’altezza di 250 metri esatti, la Torre Repsol domina il nuovo complesso di edifici multipiano e diventerà il più alta costruzione della Spagna. Il rinomato architetto inglese Sir Norman Foster, vincitore del premio Pritzker, ha progettato questa struttura con due nuclei esterni in calcestruzzo armato. Ogni nucleo contiene sette ascensori, le scale e lo spazio per gli impianti. Gli impalcati sono disposti fra le due evidenti colonne come i ripiani di uno scaffale. Tre piattaforme intermedie in acciaio sorreggono ognuna undici o dodici piani. Le casseforme per pareti a travi VARIO GT 24 insieme a PERI ACS si adattano perfettamente alla pianta complessa con pareti dallo spessore tra i 30 cm e i 2,00 m. Durante l’organizzazione delle fasi costruttive, i tecnici della PERI hanno dovuto considerare anche la gru di cantiere che è stata posizionata nel nucleo. Dal telaio di supporto per il braccio di distribuzione del calcestruzzo fino alla prima piattaforma in acciaio, l’unità ACS ha un’altezza totale di 25 metri ed è posizionata in quello che diverrà il pozzo dell’ascensore. Usando le soluzioni a riprese PERI, le imprese stanno rispettando, per entrambi i nuclei, i cicli pianificati che prevedevano un avanzamento in altezza di 4,70 m a settimana.
Programma serrato
Si prevede che tutte le costruzioni saranno completate tra maggio 2007 e l'inizio del 2008. Per mantenere il serrato programma, in questo grande cantiere, sono stati impiegati anche altri sistemi di casseforme PERI insieme ad ACS e VARIO. Per esempio, la cassaforma leggera per solai PERI SKYDECK in alluminio con teste a caduta integrate permette di disarmare il più velocemente possibile. Questo significa che la trave longitudinale e i pannelli possono essere utilizzati per il prossimo ciclo solo dopo due giorni dal getto. Anche il sistema modulare di impalcature PERI UP Rosett ha potuto dimostrare la sua versatilità: come impalcatura di sostegno porgettata e certificata per trasmettere in sicurezza i carichi anche a grandi altezze e come scala a torre a rampe bidirezionali.
Sistemi PERI impiegati
02 Cassaforme a travi per pareti VARIO GT 24
20 Ponteggi / PERI UP PERI UP Rosett – il ponteggio multidirezionale
08 Casseforme in alluminio per solai SKYDECK
05 Sistemi di ripresa Cassaforma di ripresa autosollevante ACS
Impresa OHL Group, Madrid (Torre Espacio) Dragados (Torre de Cristal) ARGE Torre 1, FCC/Dragados (Torre Repsol).
Per ulteriori informazioni
www.peri.it
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[post_excerpt] => Raggiungere il cielo: cassaforma a ripresa autosollevante: PERI ACS cassaforma a ripresa autosollevante soddisfa un'ampia gamma di requisiti durante i cicli costruttivi settimanali.
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[post_date] => 2006-11-21 00:00:00
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[post_content] => Il sistema Peri Skydeck di Peri ha risolto con successo la costruzione di vari parcheggi interrati in Milano, con minori volumi di scavo, dovuti ai limitati spessori del solaio a portanza bidirezionale, e superando le difficoltà di approvvigionare manufatti prefabbricati in contesti metropolitani densamente abitati.
Tra i parcheggi in cui è stato utilizzato il sistema Peri Skydeck, anche quello in prossimità di viale Caterina da Forlì.
Si tratta di una realizzazione inserita nel contesto del Piano parcheggi del comune di Milano, con il quale la metropoli lombarda intende contrastare l'annoso problema della mancanza di spazi di parcheggio.
L'impresa lombarda Quadrio Curzio, appaltatrice di oltre una decina di parcheggi interrati collocati in varie zone della città, ha impiegato per la realizzazione i sistemi di casseforme Peri e, in particolare, il sistema per solai Peri Skydeck.
La tipologia costruttiva del parcheggio rappresenta quella in cui sono presenti e più evidenti tutti i numerosi vantaggi derivanti dall'abbinamento dell'innovativo sistema modulare di casseforme Skydeck con la tipologia strutturale del solaio in opera a portanza bidirezionale.
Molti dunque i vantaggi: il costo finale per metro quadrato di solaio prodotto inferiore a quello di soluzioni prefabbricate; l'elevatissima velocità di produzione; i minimi spessori di solaio, con il relativo vantaggio della diminuzione dei volumi di scavo e delle superfici delle paratie perimetrali; l'intradosso perfettamente piano con assenza di ribassi e la conseguente facilità nel passaggio degli impianti; l'elevata resistenza al fuoco; la flessibilità del sistema costruttivo; il superamento della difficoltà di approvvigionamento di manufatti prefabbricati da trasportare in zone metropolitane; la razionalizzazione del cantiere e il miglioramento della logistica.
Il parcheggio di Caterina da Forlì, con circa 400 posti auto, serve sia come parcheggio pubblico a rotazione sia come parcheggio per i residenti della zona.
Si sviluppa per tre piani interrati, prevede solai a getto pieno con maglia strutturale caratterizzata da luci massime di 6.50 m.
A consuntivo, la frequenza media di rotazione delle casseforme per solaio è stata di 9 giorni solari. Con una dotazione di circa 900 mq di casseforme (e un avanzamento) sono stati realizzati 2700 mq di solaio ogni mese.
Il disarmo parziale anticipato, permesso dal dispositivo di Testa a caduta montato sulla sommità dei puntelli, ha permesso di recuperare la cassaforma dopo solo tre giorni dal getto, limitando l'attrezzatura presente in cantiere. Minimo è risultato il quantitativo di legname impiegato per le compensazioni.
Il servizio offerto da Peri S.p.A. all'impresa è iniziato nella fase preliminare, redigendo analisi di costo, prospettando varie soluzioni strutturali, eleborando una pianificazione di massima delle lavorazioni con i relativi costi di produzione.
É proseguito durante i lavori con consulenze sui cicli di produzione e delle fasi di getto, oltre che sulla problematica dei tempi di disarmo dei solai.
Anche tutti gli altri manufatti sono stati eseguiti con la tecnologia Peri: in particolare il rivestimento in calcestruzzo armato delle paratie ha visto l'impiego del sistema a telaio Trio abbinato al sistema di puntellazione di contrasto SB per i getti monofaccia; la cassaforma Trio è stata impiegata anche per i sette interni e le pareti dei vani scale.
Sistemi Peri impiegati
12 Puntelli, puntello per solaio PEP
04 Casseforme per muri e pareti, TRIO
08 Casseforme in alluminio per solai, SKYDECK
Dati relativi alla costruzione
Impresa, Quadrio Curzio S.p.A.
Assistenza al progetto, PERI Basiano
Per ulteriori informazioni
www.peri.it
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[post_excerpt] => Parcheggio interrato Caterina Da Forlì, Milano, realizzato con il sistema Peri Skydeck
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[post_date] => 2006-06-24 00:00:00
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[post_content] => Il Centro Servizi di Renzo Piano si presenta come una struttura a forma di Vulcano, situata proprio nei pressi del Vesuvio.
Alta 40 metri e con un diametro di oltre 170, il centro è destinato ad ospitare un ipermercato, alberghi, ristoranti, un cinema multisala, e, soprattutto un'enorme piazza al centro.
Il progetto di Piano riserva grande attenzione anche alla sostenibilità ambientale: attorno alla struttura nascerà un enorme parco verde, con oltre 2000 alberi.
Nell'attuale fase di realizzazione sono impegnati più di 400 operai, mentre sono previsti oltre 2000 addetti per quando l'opera sarà a regime.
In totale saranno coinvolti 8000-9000 addetti se si considerano anche gli operatori del Cis (la città del commercio all'ingrosso) e dell'Interporto (centro di stoccaggio e movimentazione merci), le due strutture che si trovano ai lati del Vulcano Buono e che completeranno il distretto dello sviluppo di Nola.
Per Renzo Piano a Nola si è realizzata "un'interpretazione della cooperazione in chiave moderna. Non vogliamo costruire un triste shopping center ma una piazza dove il vuoto è l'elemento di incontro tra le persone".
PERI UP Rosett: impalcatura caratterizzata dal rapido montaggio e dalla sicurezza intrinseca
Grazie all’impalcatura di sostegno PERI UP ed alla cassaforma MULTIFLEX è stato possibile realizzare la complessa struttura della copertura riducendo i costi di costruzione.
Per realizzare la struttura della copertura, l’impalcatura di sostegno PERI UP e la cassaforma a travi MULTIFLEX sono state suddivise in settori spaziali trapezoidali, ciascuno lungo 80 m e largo 20 m all’esterno e 13 m all’interno.
Le impalcature a torre, realizzate in gran parte con un modulo reticolare pari a 2,00 x 1,50 m, sono state irrigidite e controventate mediante componenti di serie del sistema PERI UP Shoring, al fine di realizzare un’imponente struttura provvisionale spaziale, che nella parte centrale raggiungeva i 38 m di altezza.
L’impalcatura multidirezionale PERI UP è stata allestita utilizzando come piano di appoggio i diversi livelli degli impalcati dei solai.
In questo modo anche l’adattamento alla forma geometrica della copertura è avvenuto senza difficoltà. Al momento della progettazione è stato possibile tener conto delle continue variazioni di inclinazione della copertura e dell’adattamento dell’impalcatura di sostegno, in funzione della presenza di pilastri, con le relative interazioni in corrispondenza dell’intradosso delle solette.
Grazie alla progettazione applicativa accurata ed alla facilità di montaggio dei componenti, i tempi d'impiego delle casseforme e delle impalcature si sono sensibilmente ridotti.
Per gli impalcati dei solai nei piani inferiori si è utilizzata la cassaforma a telaio in alluminio PERI SKYDECK con testa a caduta, il dispositivo che consente di anticipare il disarmo, accelerando il ciclo di costruzione.
L’impronta impressa dagli elementi a telaio SKYDECK sull’intradosso delle solette è entrata a far parte dell’effetto decorativo generale.
La cassaforma TRIO, sovrapponibile in modo rapido con pochi componenti di serie, è vantaggiosa per le pareti di notevole spessore ed altezze variabili.
Prodotti Peri utilizzati
20 Ponteggi / PERI UP PERI UP Rosett – il ponteggio multidirezionale
04 Casseforme per muri e pareti TRIO
08 Casseforme in alluminio per solai SKYDECK
09 Casseforme a travi per solai MULTIFLEX
20 Ponteggi / PERI UP PERI UP Rosett – Impiego come impalcatura di sostegno
06 Casseforme per pilastri VARIO GT 24 PILASTRODidascalie delle fotoFoto 1 e 2
Plastico e viste del progetto di Piano
Foto 3
Grazie all’impalcatura di sostegno PERI UP ed alla cassaforma MULTIFLEX è stato possibile realizzare la complessa struttura della copertura riducendo i costi di costruzione. I carichi derivanti dalla struttura in c.a. a guscio della copertura (altezza variabile da 24 m a 38 m) sono stati trasmessi in modo corretto, alla base del “cratere” centrale, grazie allo stesso PERI UP.
Foto 4
Con l’utilizzo dell’impalcatura multidirezionale PERI UP Rosett è possibile allestire razionalmente anche geometrie complesse, come questa struttura particolare con la presenza di pilastri inclinati.
Lo stoccaggio razionale dei componenti dell’impalcatura, con l’ausilio delle specifiche barelle PERI, ha permesso di ridurre e razionalizzare la logistica dell’area di lavoro.
Foto 5
Il sistema di impalcatura di sostegno PERI UP Rosett con il suo speciale nodo ad elevata rigidezza può essere assemblato facilmente e velocemente.
I singoli componenti sono leggeri e garantiscono un veloce avanzamento della costruzione, soprattutto a causa dello smontaggio, per il quale non è necessario l’utilizzo della gru. (Foto: PERI GmbH)
Foto 6
Il complesso a pianta anulare è sovrastato da una copertura alta fino a 41 m, che aumenta di pendenza più ci si avvicina al “bordo del cratere”, presentando inclinazioni variabili tra i 10° e i 55°.
Il guscio di copertura in c.a. con elementi della costruzione in torsione su ogni lato, presenta spessori tra i 30 e i 40 cm.
Foto 7, 8 e 9
Interporto di Nola
Per ulteriori informazioni sui prodotti Peri
www.peri.it
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[post_excerpt] => Si chiama il "Vulcano Buono" ed è l'opera progettata da Renzo Piano per il Centro Servizi che entro la fine del 2006 andrà a completare il distretto Interporto-Cis di Nola.
Una struttura che intende essere un centro per l'offerta di servizi, ma anche punto di aggregazione e cultura.
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[post_content] => Il nuovo sbarramento di Naga Hammadi è uno dei tre progetti in fase di realizzazione sul fiume Nilo che hanno l’intento di migliorare la fornitura di acqua ed elettricità alla regione dell’Alto Egitto.
Situata a circa 140 chilometri a nord di Luxor, la nuova diga, larga ben 330 metri, è in costruzione a 3.500 metri a valle della struttura esistente – il serbatoio è usato per alimentare un sistema di irrigazione agricola su larga scala.
Il nuovo sbarramento di Naga Hammadi è costituito da una centrale idroelettrica da 64 MW, un sistema di sette chiuse per regolare il livello dell’acqua e due canali navigabili lunghi 170 metri e larghi 17, che assicurano un passaggio agevole alle numerose imbarcazioni che passano per questa trafficata rotta.
Dopo un tempo di costruzione di soli quattro anni, la nuova diga sostituirà la struttura esistente risalente al 1930 e dovrebbe essere totalmente operativa entro il 2008.
Il progetto da 225 milioni di euro è realizzato da un consorzio internazionale di imprese costituito da Bilfinger Berger, VINCI e Orascom.
I grandi volumi, costituiti da possenti elementi strutturali in calcestruzzo armato, richiedevano l’uso di casseforme a ripresa molto solide che facessero contemporaneamente risparmiare tempo.
Qui il fattore importante era che il sistema scelto potesse essere movimentato efficientemente e permettesse elevate velocità di getto del calcestruzzo.
Bilfinger Berger ha scelto PERI, la società specialista per le casseforme e per le impalcature con sede in Weissenhorn, che ha incaricato del progetto la sua filiale egiziana.
Aspetti particolari
Per mezzo del sistema collaudato costituito dalle passerelle di ripresa PERI SKS e dalle casseforme a travi componibili per pareti PERI VARIO GT 24, sono state costruite, con notevole contenimento dei costi, le due pareti-piloni dell’area della centrale elettrica, un pilone tra la diga e gli impianti della chiusa così come sei pareti-piloni intermedie della diga stessa.
Le enormi pareti-piloni principali hanno altezze che raggiungono i 138 metri e sono larghe fino a 17,50 metri.
Colossali muri intermedi con spessori tra uno e quattro metri irrigidiscono la struttura. In totale, per questa costruzione, alta fino a 30 metri, hanno dovuto essere casserati circa 380.000 metri cubi di calcestruzzo armato.
Il progetto prevedeva la costruzione contemporanea dei singoli elementi strutturali al fine di completare l’opera nel più breve tempo possibile.
Per assicurare il più alto livello di utilizzo possibile delle attrezzature ed accelerare ulteriormente il processo di produzione, la costruzione è stato suddivisa in porzioni di getto orizzontali e verticali. Insieme al gruppo di direzione del cantiere, i tecnici PERI hanno pianificato cicli di costruzione ottimizzati, che sono stati regolarmente seguiti mediante dettagliati confronti tra il programma ed il lavoro effettivamente eseguito.
Questo controllo ha portato ad una realizzazione efficiente delle opere in calcestruzzo armato e ha dato un forte contributo ad un avanzamento dei lavori senza rallentamenti.
Utilizzando il sistema di casseforme a travi componibili per pareti PERI VARIO su mensole di ripresa SKS e piattaforme di appoggio PERI, gli adattamenti geometrici dovuti alle variazioni di tipologia delle strutture hanno potuto essere effettuati efficientemente.
La stabile impalcatura a ripresa SKS è la soluzione più economica disponibile per i grandi carichi associati alla costruzione di dighe e di chiuse per la navigazione.
Il sistema di ripresa con un solo paramento trasferisce in modo affidabile i carichi dovuti alla pressione del calcestruzzo fresco all’ancoraggio delle casseforme tramite le mensole.
Inoltre il notevole passo fra le mensole permette di operare con casseforme di grandi dimensioni.
Con una luce inferiore a cinque metri, la piattaforma di appoggio PERI BR ha dimostrato di essere il completamento ideale per il montaggio della cassaforma interna.
L’impiego di un arresto a cerniera a gravità è un pratico ed economico metodo per realizzare l'appoggio della piattaforma senza ricorrere ad ancoraggi.
Senza pezzi sciolti che si possono perdere, questo supporto garantisce un’alta capacità portante ammissibile (fino a 38 kN), a seconda della resistenza del calcestruzzo.
Gli inserti PERI di riservazione, fissati alle casseforme di parete, hanno permesso l’esecuzione accurata di vani e aperture nel calcestruzzo.
Come per ogni sistema di impalcature e casseforme PERI, per l’assemblaggio, semplice e veloce, è stato sufficiente solo un numero minimo di componenti diversi.
Il personale di cantiere, che pure inizialmente non era preparato, ha potuto operare velocemente e in sicurezza con il sistema anche solo dopo un breve periodo di addestramento.
Allo scopo di raggiungere la massima efficienza nell’uso delle attrezzature, il personale è stato ampiamente istruito in cantiere dai tecnici PERI all’inizio dei lavori di costruzione.
Andreas Poller, direttore di cantiere per Bilfinger Berger, ha dichiarato che l’esperienza positiva fatta usando i sistemi PERI in progetti precedenti è stata riconfermata anche in questo progetto.
Tutte le operazioni di casseratura, posizionamento dei ferri di armatura e di getto del calcestruzzo hanno potuto essere svolte operando su piattaforme di lavoro sicure, che hanno facilitato la rapidità dei cicli di lavorazione.
Egli ha inoltre enfatizzato il fatto che, nonostante i tempi di costruzione richiesti fossero estremamente brevi, sono stati mantenuti comunque elevati standard di qualità.
Dati relativi alla costruzione
Impresa New Naga Hammadi Barrage Consortium (Bilfinger Berger, VINCI, Orascom)
Assistenza al progetto PERI Egitto/Cairo
Sistemi PERI impiegati
02 Cassaforme a travi per pareti VARIO GT 24
05 Sistemi di ripresa SKS/SSC
05 Sistemi di ripresa Piattaforme di appoggio
Per ulteriori informazioni sui prodotti Peri
www.peri.it
[post_title] => Sbarramento del Nilo, Naga Hammadi, Egitto
[post_excerpt] => Un sistema collaudato - Una progettazione competente
Il know-how PERI per un'imponente diga sul Nilo
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[post_content] => Il prolungamento Molino Dorino – Rho Fiera della Linea 1 si sviluppa per un tratto di circa 2,1 km sul territorio dei comuni di Pero e Rho e comprende due stazioni: Pero e Rho Fiera SFR-AC.
L’opera non è una trasformazione del territorio, ma soltanto un adeguamento dell’esistente in relazione alle nuove infrastrutture.
La scelta dei metodi costruttivi è stata dettata dalla necessità di contenere i disagi a livello della superficie nelle zone abitate di Pero e limitare le interferenze nella zona della nuova Fiera.
I processi costruttivi previsti per la realizzazione del prolungamento della linea 1 della metropolitana di Milano sono quelli tipici finalizzati a contenere i tempi di esecuzione e i costi delle opere:
- il metodo a cielo aperto per le stazioni ed alcuni tratti di galleria
- il metodo a foro cieco per due tratti particolari di galleria.
La stazione di Pero presenta due gallerie realizzate a foro cieco.
La stazione di Rho Fiera SFR-AC comprende la sottostazione elettrica di conversione, il corridoio di collegamento con la fermata ferroviaria di interscambio con il sistema ferroviario e la linea alta capacità MI-TO
Scheda tecnica
Sistemi PERI impiegati
03 Casseforme circolari Rundflex
09 Casseforme a travi per solai Multiflex
12 Puntelli Multiprop
18 Pannelli di rivestimento PERI Spruce
Direttore cantiere: ing. Fabrizio Bitonti
Impresa METROFIERA M1 S.c.a.r.l., Pero, Milano
Impresa mandataria TORNO INTERNAZIONALE S.p.A., Milano
Assistenza al progetto PERI Italia, Basiano, Milano
Per ulteriori informazioni
www.peri.it
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[post_excerpt] => Minimo impatto ambientale e riduzione dei costi di costruzione con i sistemi PERI
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[post_content] => In occasione del restauro dei mosaici secenteschi all’interno della Basilica di S. Pietro in Vaticano, si è resa necessaria la costruzione di una complessa struttura provvisionale che è stata realizzata con successo con il ponteggio PERI UP.
I lavori hanno posto ai responsabili della Fabbrica di San Pietro un vincolo sostanziale: lasciare completamente libero l’accesso alla chiesa per i fedeli e non dover chiudere, per problemi di sicurezza, alcuna parte del più importante luogo di culto del mondo.
La progettazione di quest’opera provvisionale è stata infatti particolarmente complessa per l’ambiente circostante di grande pregio artistico e per la necessità primaria di contenere al massimo i tempi di montaggio e il disturbo recato alla funzione della Basilica.
PERI ha affrontato il problema proponendo il sistema di ponteggio multidirezionale PERI UP, che ha consentito di allestire e smontare nel giro di una settimana o poco più la struttura di accesso alla quota necessaria per costruire una piattaforma aerea in grado di offrire l’appoggio di servizio al lavoro dei restauratori.
La piattaforma aerea di forma ellittica in acciaio e legno, progettata in modo tale da non avere punti d’appoggio a terra, ha ospitato in tutta sicurezza gli addetti ai lavori per tutta la durata dei restauri, senza tuttavia intralciare l’enorme afflusso quotidiano di fedeli e turisti all’interno della Basilica.
La piattaforma aerea è stata posizionata all’altezza di 26 mt., in corrispondenza della quota di imposta della volta, con qualche difficoltà tecnica a causa della scarsità di appoggi esistenti in questa.
PERI UP ha garantito al cliente un servizio completo: dalla consulenza tecnica alla progettazione esecutiva, dal trasporto e fornitura del materiale a noleggio al montaggio e smontaggio delle strutture.
Per informazioni sui prodotti Peri
www.peri.it
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[post_content] => PERI è stata fondata nel 1969 a Weissenhorn (Germania) da Artur Schwörer, con l’idea di rendere il processo di posa in opera delle casseforme più rapido, semplice e sicuro.
Da allora ha fornito considerevoli contributi al continuo miglioramento e alla razionalizzazione del processo di costruzione.
PERI: produzione di successo di casseforme e impalcature
Peri è considerata da ben 50 anni la realtà leader nell’innovazione della tecnologia delle casseforme, si presenta come una delle maggiori società internazionali produttrici e fornitrici di casseforme e impalcature, accompagnando la fornitura con una serie di servizi che offrono il miglior rapporto tecnico-economico.
Nel 2018 il fatturato del Gruppo Peri è stato di 1,56 miliardi di euro, con oltre 70 filiali presenti in tutto il mondo, assistite da oltre 160 centri logistici e più di 9500 dipendenti.
PERI Italia
La filiale italiana di Peri opera dal 1983 con sede centrale a Basiano (MI) e polo logistico a Pozzaglio ed Uniti (CR). La rete tecnico-commerciale garantisce la copertura di tutto il territorio nazionale. Peri è una società certificata UNI EN ISO 9001.
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Info dalle aziende - Ampliamento del Canale di Panama - INFOBUILD