Rent to buy, per comprare casa, dal Decreto Sblocca Italia

Rent to buy, per comprare casa, dal Decreto Sblocca Italia

Affittare per comprare, il Rent to Buy, introdotto dal Decreto Sblocca Italia dello scorso anno, in base al quale “la disponibilità dell’immobile è immediata, a fronte del pagamento di un canone di cui una parte è per l’utilizzo, l’altra per il prezzo finale di vendita in caso di conferma da parte del potenziale acquirente”. A mettere nero su bianco vantaggi e criticità dello strumento il Consiglio nazionale del Notariato che con 12 associazioni dei Consumatori ha realizzato la ‘Guida al Rent to buy’, presentata a Roma. La norma, è stato spiegato dal consigliere Albino Farina e dal notaio che ha scritto il vademecum, Giovanni Rizzi, “dà la possibilità di trascrivere, attraverso l’intervento del professionista, il contratto nei registri immobiliari fino a un massimo di 10 anni”, trascrizione fondamentale “perché vale come vera e propria prenotazione dell’acquisto dell’immobile”, sia esso anche in costruzione, o di un terreno. L’ostacolo principale al decollo dell’iniziativa è, però, la tassazione onerosa: l’Agenzia delle Entrate, infatti, con una circolare successiva alla norma, ha stabilito un quota di canone da corrispondere per il godimento dell’immobile, una a titolo di anticipazione del corrispettivo, e ha poi fissato i profili fiscali del successivo trasferimento dell’immobile e delle somme restituite in caso di mancata conclusione del contratto. La guida è disponibile sul sito www.notariato.it.

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