Biennale dello spazio pubblico

Una tre giorni tutta dedicata alla spazio pubblico, il primo appuntamento di sempre nel suo genere. Roma aprirà un ciclo: dal 12 al 14 maggio prossimi la capitale ospiterà l’evento conclusivo della Biennale dello spazio pubblico, organizzata dalla sezione Lazio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica assieme ad altre sezioni regionali.

La collettività – su questo gli esperti e la comunità internazionale sono ormai concordi – ha bisogno di porzioni di città e di territorio da designare a “spazio pubblico”. Fatta la scelta, diventa fondamentale la cura e la valorizzazione. La Biennale dello spazio pubblico ha l’obiettivo ambizioso di essere un osservatorio – che nel tempo, con la prosecuzione degli appuntamenti, diventi permanente – da cui poter diffondere esempi positivi, stimolare il dibattito virtuoso, intercettare le buone pratiche in Italia e all’estero.

A Roma lo si farà attraverso il doppio binario della mostra e del dibattito. La mostra si svolgerà nei locali della Casa dell’architettura (l’ex Acquario Romano) in piazza Manfredo Fanti. Saranno esposti i progetti vincitori dei concorsi promossi nell’ambito della Biennale: “Le pubbliche amministrazioni e gli spazi pubblici”, riservato alle amministrazioni locali, e “La progettazione partecipata dello spazio pubblico”, per i progettisti. Inoltre ci saranno i progetti finalisti del Premio europeo dello spazio pubblico urbano promosso dal Centro di cultura contemporanea di Barcellona. La Casa dell’architettura sarà così una vera e propria galleria di esempi positivi, un interessante catalogo grafico di buone pratiche da cui potranno attingere gli amministratori, i docenti, gli addetti ai lavori ma anche semplici cittadini che vorranno farsi idea del modo migliore per creare e riqualificare gli spazi di tutti, in modo da aiutarli ad essere giudici consapevoli quando trasformazioni e riqualificazioni riguarderanno le loro città e i loro quartieri.

Il dibattito si svolgerà alla Facoltà di architettura dell’Università di Roma Tre, all’ex Mattatoio. Il programma è imponente: interverranno in cinquanta tra docenti, ricercatori ed esperti europei e dagli Stati Uniti (ci sarà Paul Farmer, presidente dell’American Planning Association, Ali Madanipour dell’Università di Newcastle, Jordi Borja dell’Università di Catalogna). L’Inu ha organizzato i lavori in quindici sessioni tematiche. Il concetto e l’idea di spazio pubblico verranno affrontati da tante angolazioni: quella storica (nella sessione curata da Gregory Smith della Cornell University si farà un resoconto della storia dello spazio pubblico nella città di Roma, dalle origini ai giorni nostri), archeologica (una delle sessioni, curata dalla Facoltà di Architettura di Roma Tre, sarà dedicata alla riqualificazione delle zone archeologiche a beneficio della collettività), si proporranno metodi per coinvolgere i cittadini e farli collaborare ai progetti di riqualificazione dei quartieri e del territorio, si metterà in luce l’importanza e il ruolo che una buona valorizzazione degli spazi pubblici può avere per l’integrazione dei migranti. Si affronteranno “casi limite” come la ricostruzione dopo le catastrofi (la sessione sarà a cura dell’Inu Abruzzo), la gestione dello spazio pubblico in concomitanza dei grandi eventi e le buone pratiche da adottare in luoghi particolari come i litorali. Si indagherà il contributo che possono dare alla buona rigenerazione le donne e l’arte pubblica. Nel programma dei lavori c’è anche l’iniziativa di avviare un processo per la redazione di una futura “Carta dello spazio pubblico”, un vademecum per una pianificazione di qualità.

Nei locali del dibattito sarà allestito un supplemento di mostra, con le foto vincitrici del concorso “Fotografa il tuo quartiere” riservato agli studenti e pannelli che illustreranno gli interventi di alcuni relatori, oltre a progetti realizzati da laboratori universitari di architettura e urbanistica.

Un approccio variegato e multidisciplinare quindi, con l’obiettivo primario di promuovere una migliore, più approfondita e operante cultura degli spazi pubblici. Spazi pubblici migliori, vivi, accoglienti per città più belle, giuste e sostenibili.

Programma e informazioni disponibili a: www.biennalespaziopubblico.it

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