Disegnare il sacro

Un trittico di istituzioni culturali per una mostra nel segno del sacro. I Musei Vaticani, la Triennale di Milano e il Museo Diocesano di Milano hanno siglato un’alleanza per dare vita a un evento espositivo nell’autunno 2013, dedicato all’evoluzione dell’arte cristiana. L’appuntamento è pensato per la ricorrenza dei 1700 anni dall’emanazione dell’Editto di Costantino del 313 d.C.

La rassegna, chiamata provvisorimente “Disegnare il sacro” e che si terrà presso la Triennale di Milano, si pone come un momento di riflessione sull’immenso patrimonio liturgico conservato nei nostri musei e nelle nostre chiese, offrendo al grande pubblico la possibilità di ammirare e comprendere per la prima volta il filo rosso che unisce attraverso i secoli esperienze storiche tra loro molto diverse. Data l’ampiezza dell’arco cronologico abbracciato, si tratterà di una mostra necessariamente antologica, modulata sulle stagioni che hanno visto il prodursi di grandi cambiamenti nella storia del design religioso. Dagli umili esordi delle comunità delle origini alle trionfali affermazioni del cristianesimo planetario, passando per il Rinascimento, il Barocco, il Neoclassicismo e il Novecento, il visitatore avrà il modo di ripercorrere duemila anni di storia religiosa, che è al tempo stesso storia di eventi, di uomini e di idee. La qualificata partecipazione delle istituzioni coinvolte garantirà il livello scientifico della selezione, così da offire allo spettatore un quadro originale dei periodi trattati.

Il progetto prevede la partecipazione di istituzioni straniere e la realizzazione di eventi collaterali come conferenze, seminari, studi didattico-divulgativi e altro. Ma sarà proprio la sinergia fra i musei proponenti, con l’individualità dei rispettivi apporti, a costituire il punto di forza dell’iniziativa. Ai Musei Vaticani il compito di documentare il respiro universale del rito cristiano, nella continuità del suo sviluppo spazio-temporale, al Museo Diocesano quello di fissare lo sguardo sulle specifità dell’orizzonte storico locale: spetterà invece alla Triennale farsi interprete dell’incontro tra fede e cultura laica nel travaglio del design novecentesco – una smentita della contemporaneità come luogo di negazione del sacro.

Anche la scelta del capoluogo lombardo (e della Triennale come sede espositiva) non è casuale: l’editto di Costantino è detto anche “di Milano” e la città vanta da decenni un primato consolidato come capitale della sperimentazione artistica applicata ai linguaggi del sacro: molte delle proposte più innovative del design religioso sono partite dal milieu milanese e la visita di questa mostra sarà l’occasione per la riscoperta di gioelli storico-artistici il più delle volte “dimenticati”.

La Triennale ospiterà l’esposizione nella Galleria Aulenti e nel corrispondente piano superiore, per un’area totale di circa 3.000 metri quadri. Protagonisti assoluti saranno gli oggetti esposti attraverso il ricorso a modelli architettonici in scala o alla ricostruzione di specifici contesti liturgici. Il richiamo spettacolare sarà assicurato dall’accostamento di manufatti minuti a opere polimateriche di grandi dimensioni.

Il Comitato Promotore, in rappresentanza dei tre musei, è coordinato da Antonio Paolucci, Davide Rampello, Guido Cornini e Paolo Biscottini.

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