Appalti e federalismo

Federalismo: Ance, rischio confusione per mercato appalti in assenza di paletti interpretativi Le modifiche in senso federalista apportate alla Costituzione ”rischiano, in assenza di precisi paletti interpretativi, di aprire una fase di grave confusione nella gestione del mercato italiano degli appalti”. Lo hanno ribadito nel corso di un’audizione davanti alla commissione affari costituzionali del Senato, il direttore generale dell’Ance Carlo Ferroni e il vice direttore Stelio Ricciardi, sottolineando l’esigenza di un impegno anche da parte del Parlamento per ”promuovere un efficace coordinamento tra Stato e Regioni che consenta una applicazione non traumatica della nuova normativa”. I rappresentanti dell’associazione dei costruttori hanno rilevato ”le pesanti conseguenze che una normativa sui lavori pubblici a ‘macchia di leopardo’ potrebbe avere sull’assetto del settore”. Una conseguenza evitabile questa, secondo l’Ance, in primo luogo definendo con chiarezza gli aspetti, soprattutto la qualificazione delle imprese e i sistemi di aggiudicazione, che restano di competenza esclusiva dello Stato nell’ambito della tutela della concorrenza. Materie cruciali inoltre, e per le quali ”e’ quanto mai urgente un chiarimento”, sono quelle relative alla sicurezza del lavoro e alla salvaguardia dell’ambiente”, per le quali l’Ance auspica soluzioni che ”evitino la frammentazione normativa nel paese”. Fonte ANSA

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