Monografia su Taut

La ricca bibliografia su Taut si arricchisce di un nuovo, importante, testo. E’ stato pubblicato, infatti, da Electa il libro “Bruno Taut” scritto a più mani da W. Nerdinger, M. Speidel, K. Hartmann, M. Schirren. Il corposo volume documenta l’opera completa di uno degli architetti più originali nel panorama del XX secolo. Bruno Taut (18801938) è una delle figure di spicco del modernismo europeo: già noto alla storiografia architettonica per la sua rilevante esperienza nell’ambito dell’avanguardia espressionista tedesca. Nato a Könisberg, allievo a Stoccarda di Theodor Fischer, per circa mezzo secolo produce un numero assai notevole di edifici non solo in patria, ma dopo il 1933, in Russia, Giappone e Turchia. Nel 1914 s’impone con la costruzione del multicolore Padiglione di Vetro all’Esposizione di Colonia, la stessa di cui fu regista insuperato Gropius. Nel 1919 pubblica La corona della città un libello che avrà una immediata fortuna e pone al centro una sintassi linguistica del tutto opposta a quella imperante d’ora in poi nel nuovo Bauhaus. Progetta edilizia popolare con grande sapienza: le sue Sidelungen a Magdeburgo (città nella quale è assessore all’edilizia tra il ’21 e il ’24) e a Berlino restano dei modelli.

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