Sconti impossibili

Questa volta gli strali dell’antitrust si sono abbattuti sulla Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri del veneto e su quella degli Architetti, sugli ordini di Padova a Treviso oltre che sul Consiglio Nazionale degli Architetti. L’accusa è di avere posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza con l’obiettivo di imporre sconti sui minimi tariffari più restrittivi rispetto a quanto disposto dalla Legge 155/89. La norma in oggetto, infatti, prevede che per i servizi professionali commissionati da pubbliche amministrazioni le riduzioni sugli onorari debbano non superare il tetto massimo del 20%. Secondo l’accusa, invece, gli ordini professionali veneti hanno diffidato gli iscritti dal praticare sconti superiori ai “listini” proposti dalla delibera della giunta regionale 4380/91 che prevedeva sconti differenziati in base all’importo degli appalti e comunque nettamente inferiori a quanto contemplato dalla 155/89. Gli Ordini hanno considerato inderogabili gli sconti definiti dalla giunta utilizzando lo strumento del procedimento disciplinare in caso di inosservanza. Secondo l’Antitrust il procedimento seguito è illegale: i provvedimenti saranno resi noti alla fine dell’istruttoria che dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2001.

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