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Rispetto al IV trimestre 2009, il 32% delle aziende intervistate ritiene il fatturato aumentato, il 43% invariato, il 25% peggiorato con un saldo ancora positivo (+7) ma notevolmente ridotto rispetto agli ultimi tre mesi 2009 (+24). Anche il confronto con lo stesso trimestre del 2009 evidenzia una situazione ancora incerta in cui le risposte si ripartiscono pressoché uniformemente: 30% miglioramento, 35% stabilità, 35% peggioramento. Da notare tuttavia che il saldo seppure negativo si è dimezzato portandosi da –10 a -5 punti percentuali. Gli ordinativi, proseguendo nel trend del precedente periodo, sono ancora bassi: solo il 14% delle aziende li considera aumentati, mentre per più della metà si mantengono stabili. Il carnet ordini aumenta lievemente rispetto al precedente periodo, passando da 1,94 a 1,99 mesi di lavoro assicurato. Un tasto dolente permane l’occupazione, che sembra aver subito nel primo trimestre un’ulteriore, seppur lieve, contrazione: all’aumento indicato da una esigua percentuale di intervistati (9%) fa da contraltare un 12% di diminuzione. Un segnale ancora rassicurante è costituito dalla quota di aziende che hanno lasciato invariato il numero dei propri dipendenti (79%). Rimane contenuto il livello di investimenti, che riproduce in modo quasi identico il trend evidenziato per il quarto trimestre 2009: 15% in aumento, 74% stabile, 11% in ribasso. Le aziende in questo periodo hanno dedicato i propri investimenti per la maggior parte a ricerca e sviluppo (35%) e formazione (34%). Seguono gli investimenti negli impianti (23%) e nell’internazionalizzazione. PREVISIONI II TRIMESTRE 2010 Le previsioni per il breve periodo sembrano orientate al rafforzamento del trend di ripresa: nel II trimestre 2010 il 37% delle aziende prefigura un rialzo produttivo, il 52% una situazione stabile, l’11% un calo. Anche le previsioni per il terzo trimestre sono ancora all’insegna di un cauto ottimismo, a riprova di un generale convincimento che la ripresa, seppure rimandata e ostacolata da fattori concomitanti, dovrebbe lentamente consolidarsi. ANALISI SETTORIALE Passando all’analisi di alcuni settori si evidenzia, per il comparto caldareria, rappresentata in ANIMA dall’Associazione Costruttori Caldareria UCC, che il 16% (il 29% per il mercato italiano) delle aziende partecipanti considera il proprio fatturato in crescita rispetto al IV trimestre 2009 e il 27% ritiene sia aumentato rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Per quanto riguarda le previsioni a breve termine, il 24% delle aziende del campione si aspetta un fatturato in crescita nel II trimestre dell’anno. Il 48% delle aziende del valvolame bronzo e ottone, rappresentato dall’Associazione AVR federata in ANIMA, indica un aumento della produttività rispetto al periodo precedente e il 52% un aumento rispetto al I trimestre 2009. Meno buone le previsioni per il secondo trimestre: il saldo fra risposte positive e negative equivale a zero e sembra prevalere la stabilità per il 52% delle aziende. Pressoché stabile (95%) anche occupazione e investimenti (90%). Per quanto invece attiene il valvolame industriale di AVR, anche se in generale le stime relative al primo trimestre sono ancora uniformemente improntate al negativo, si evidenzia un incoraggiante 30% di risposte per un aumento degli investimenti. Le aspettative nel breve periodo sono all’insegna di un’espansione produttiva per il 41% sui mercati esteri e di un ulteriore aumento del fatturato nel totale rispetto al primo trimestre per il 33% delle aziende. Il settore delle pompe, rappresentate in ANIMA da ASSOPOMPE, denuncia un rialzo del fatturato per il 33% dei casi, con saldo negativo di –10 punti percentuali. Molto confortanti le previsioni per il II trimestre 2010, con un 55% di risposte positive per un aumento della produzione e un aumento negli investimenti del 28%. Il 23% delle aziende del comparto serrature di ASSOFERMA, federata ANIMA, indica un’espansione dei livelli produttivi: da rilevare però che sul mercato nazionale la percentuale di risposte positive è raddoppiata (46%). Per il secondo trimestre si prefigura per il 36% delle aziende un aumento di fatturato sui mercati esteri e un 25% sul totale mentre prevale per il 63% degli intervistati la stabilità produttiva. ANIMA – Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine – è l’organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa circa 192.000 addetti per un fatturato di quasi 41 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 51%. I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l’industria chimica e petrolifera- montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l’industria; impianti, macchine prodotti per l’edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente; costruzioni metalliche in genere. _________________________________________________________ Per informazioni stampa : Direzione Comunicazione, Marketing & Ufficio Studi ANIMA Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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