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Continua a diminuire la cifra media richiesta per i mutui, da parte delle famiglie italiane – 120.000 euro circa; ma resta molto alta la domanda, che si attesta al +48,6%. Questi i dati secondo EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, a gennaio 2016, che ha raccolto i dati relativi a quasi 80 milioni di posizioni creditizie. Le variazioni sono indicate in valori ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi. DOMANDA DI MUTUI Var. % su anno precedente ponderata (a parità di gg. lavorativi) Totale 2009 +7,1% Totale 2010 +0,5% Totale 2011 -19,4% Totale 2012 -41,8% Totale 2013 -3,6% Totale 2014 +15,0% Totale 2015 +53,3% Gennaio 2016 +48,6% La rappresentazione in forma grafica consente di meglio comprendere la dinamica in atto e mostra come continui ininterrottamente da oltre 2 anni il progressivo recupero verso i volumi pre-crisi, sostenuto anche dalle richieste di surroga stimolate dalle appetibili condizioni offerte sul mercato. Andamento della domanda di Mutuo Ipotecario ponderata sui giorni lavorativi La tabella seguente mette però in evidenza come ancora permanga un ritardo rispetto al triennio 2009-2011. Domanda di mutui (numero di richieste cumulate a gennaio 2016 – a parità di giorni lavorativi) DOMANDA DI MUTUI (numero di richieste) a parità di giorni lavorativi Var. % gennaio 2016 su gennaio 2015 Var. % gennaio 2016 su gennaio 2014 Var. % gennaio 2016 su gennaio 2013 Var. % gennaio 2016 su gennaio 2012 Var. % gennaio 2016 su gennaio 2011 Var. % gennaio 2016 su gennaio 2010 Var. % gennaio 2016 su gennaio 2009 Gennaio 48,6% 82,1% 101,2% 73,6% -2,7% -8,1% -3,0% L’importo medio dei mutui richiesti Se da un lato la domanda continua a mantenersi vivace, anche nel mese di gennaio appena concluso va segnalata una flessione dell’importo medio richiesto, che si ferma a soli 120.144 Euro contro i 125.918 Euro del primo mese del 2015 e ben al di sotto degli oltre 138.500 Euro registrati a inizio 2010.Nello specifico, il valore medio richiesto dagli italiani nel mese di gennaio rappresenta il minimo storico assoluto da quando CRIF ha iniziato a rilevare sistematicamente l’andamento della domanda di mutui. A questo riguardo è opportuno sottolineare come la progressiva riduzione del valore dei mutui richiesti rifletta da un lato la consolidata tendenza da parte delle famiglie a privilegiare soluzioni in cui peso della rata incida il meno possibile sul reddito disponibile, dall’altro le favorevoli condizioni di acquisto degli immobili disponibili sul mercato, senza però dimenticare la crescente incidenza delle surroghe, che per natura si caratterizzano per un importo più contenuto rispetto ai nuovi mutui. Andamento dell’Importo Medio del Mutuo Ipotecario Le classi di durata A conferma della cautela delle famiglie italiane, il Barometro CRIF rileva ancora una volta la preponderanza di richieste di mutui concentrate nelle classi di durata superiori ai 15 anni, che complessivamente assorbono il66,2% del totale. Classe Durata Mutuo (nr Anni) % Dati Anno Corrente Fino a 5 anni 1,3% 5 – 10 anni 12,6% 10 – 15 anni 19,9% 15 – 20 anni 23,2% 20 – 25 anni 21,1% 25 – 30 anni 20,0% Oltre 30 anni 1,9% La distribuzione delle domande per classi di età Osservando invece la distribuzione della domanda di mutui in relazione all’età del richiedente, a gennaio 2016 si osserva ancora una volta una maggior concentrazione nella classe di età compresa tra i 35 e i 44 anni (con una quota pari al 36,4% del totale), sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2015. Come prevedibile, complessivamente quasi 2/3 delle richieste sono state presentate da under 44. Classe Età % Dati Anno Corrente 18-24 anni 1,9% 25-34 anni 25,4% 35-44 anni 36,4% 45-54 anni 23,0% 55-64 anni 10,2% 65-74 anni 2,8% Oltre 74 anni 0,3% Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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