Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
E’ stata del 11% la quota dei nuovi italiani che hanno richiesto un credito alle banche o a società finanziarie (contro l’11,9% dell’anno precedente). Del resto, l’accesso al credito rappresenta un aspetto di rilevanza cruciale nel processo di inclusione sociale dei nuovi Italiani, che non possono prescinderne per pianificare e sostenere i consumi della famiglia o per lo sviluppo di un’attività professionale. Ma in una fase congiunturale difficile come quella che ha caratterizzato gli ultimi anni, la debolezza del mercato del lavoro ha colpito in modo particolarmente pesante proprio i cittadini provenienti da altri Paesi, che hanno visto aumentare in modo significativo il rischio di perdere l’occupazione e una dinamica decisamente negativa dei redditi e delle retribuzioni, cosa che ha contribuito a determinare una contrazione dei consumi e una minor propensione all’investimento nell’acquisto dell’abitazione, con la conseguente diminuzione delle richieste di finanziamenti. Bisogna però anche considerare che una quota significativa dei cittadini non Italiani residenti nel nostro Paese ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni, collocandosi proprio in quelle classi in cui tipicamente si concentra l’esigenza di consumi e di investimenti anche di medio-lungo termine, legati ad un progetto di vita. Per analizzare la dinamica in atto, il “Il Rapporto sulla domanda di credito da parte di cittadini non Italiani”, realizzato da CRIF sulla base delle richieste di credito rilevate sul proprio sistema di informazioni creditizie nel corso dell’intero 2013, mette in evidenza come nel corso dell’intero 2013 siano state registrate richieste di finanziamento da parte di cittadini provenienti da ben 219 Paesi. Il dettaglio delle richieste di mutui immobiliari Entrando maggiormente nel dettaglio, dal Rapporto CRIF emerge che per i mutui ipotecari la quota di richieste inoltrate da cittadini non Italiani nel corso del 2013 ha rappresentato il 7,4% del totale, sostanzialmente in linea con la quota registrata nel 2012 (pari al 7,5%). Nello specifico, il maggior numero di richieste effettuate da non Italiani è riferito a cittadini Rumeni, con una quota parte di domanda pari al 17,2% del totale (era risultata pari al 18,2% del totale nel 2012) seguiti dagli Albanesi, con una quota del 12,3%; a debita distanza troviamo i cittadini provenienti da tutti gli altri Paesi, cominciando dagli Svizzeri con una quota del 6,2%. Domanda di Mutui Ipotecari (ranking per numero di richieste): Ranking Paese 1° ROMANIA 2° ALBANIA 3° SVIZZERA 4° GERMANIA 5° MOLDAVIA 6° PERU’ 7° INDIA 8° MAROCCO 9° FRANCIA 10° CINA 13° GRAN BRETAGNA 19° USA 22° RUSSIA Fonte: CRIF Il peso particolarmente rilevante della quota di mutui richiesti da Svizzeri e Tedeschi potrebbe essere ricondotto al fatto che i cittadini di questi due Paesi guardano all’Italia con grande interesse per i propri investimenti immobiliari, finalizzati anche all’acquisto di residenze per le vacanze. Ugualmente degno di nota il fatto che, malgrado una quota complessiva pari al 4% di richieste di finanziamento da parte di cittadini delle Filippine (5° posto assoluto nella graduatoria), sul fronte delle domande di mutui la posizione nel ranking scivoli al 24° posto. Per altro, per i mutui ipotecari non compare nessun Paese dell’Africa sub sahariana nelle prime 33 posizioni (occupata dal Senegal, seguito dall’Etiopia al 40° posto), a conferma della sostanziale assenza di un progetto di vita di lungo termine e di stabilizzazione nel nostro Paese, probabilmente considerato più che altro come una tappa di passaggio rispetto ad altre destinazioni o in vista del rientro in Patria. Il dettaglio dell’importo medio dei mutui richiesti Relativamente ai mutui ipotecari le domande effettuate da cittadini Svizzeri hanno fatto registrare un importo medio pari a 134.581 Euro (nel 2012 il record era stato appannaggio dei tedeschi con una media di 129.143 Euro), contro i 132.258 Euro richiesti dai Francesi e i 129.014 Euro dai Tedeschi. A titolo di paragone, per gli italiani l’importo medio dei mutui richiesti nel corso del 2013 è risultato pari a 128.363 €. L’importo medio dei mutui richiesti dai Cinesi, invece, è stato pari a 128.376 Euro, a fronte dei 114.152 Euro dei Peruviani e dei 108.256 Euro dei Rumeni. Ranking per importo medio delle domande di Mutui Ipotecari (per i primi 10 Paesi con maggior numero di richieste) Ranking Paese Importo medio in € 1° SVIZZERA 134.581 2° FRANCIA 132.258 3° GERMANIA 129.014 4° CINA 128.376 5° PERU’ 114.152 6° ROMANIA 108.256 7° MOLDAVIA 103.684 8° ALBANIA 98.569 9° INDIA 95.391 10° MAROCCO 88.165 ITALIA 128.363 Fonte: CRIF La distribuzione della domanda di credito per forma tecnica Nel complesso la domanda di credito da parte di cittadini non Italiani esprime la volontà di affrontare spese per la copertura di alcuni bisogni mentre il mix di prodotti richiesti evidenzia specificità tipiche di ogni gruppo etnico residente. Dall’analisi delle forme tecniche dei finanziamenti richiesti nel corso del 2013 da cittadini provenienti da altri Paesi emerge, conseguentemente, una fotografia decisamente complessa e variegata. Distribuzione percentuale della domanda di credito per tipo operazione Legenda: CR=carte rateali FC=fidi di conto MI=mutui immobiliari PF=prestiti finalizzati PP=prestiti personali Nazione CR FC MI PF PP Altro Italia 1,8% 6,3% 5,0% 37,6% 28,4% 21,0% Romania 1,8% 3,8% 2,6% 38,2% 43,0% 10,5% Albania 1,4% 4,9% 6,7% 40,3% 34,9% 11,9% Marocco 1,7% 5,3% 1,7% 37,8% 42,4% 11,1% Cina 0,7% 2,5% 10,4% 40,9% 18,7% 26,8% Ucraina 1,3% 2,7% 3,5% 30,7% 48,1% 13,6% Filippine 1,6% 1,1% 0,8% 24,6% 58,0% 14,0% Moldavia 1,3% 3,2% 6,1% 34,8% 43,2% 11,4% India 1,9% 4,0% 4,3% 29,5% 46,5% 13,7% Polonia 1,9% 4,6% 3,2% 37,7% 36,3% 16,3% Tunisia 2,1% 5,7% 1,6% 34,9% 43,8% 11,9% Perù 1,5% 3,4% 3,5% 32,7% 43,2% 15,7% Ecuador 2,1% 3,4% 1,5% 30,9% 46,0% 16,2% Totale stranieri 1,8% 4,8% 3,2% 34,0% 40,3% 15,9% Fonte: CRIF Focalizzando l’attenzione sui cittadini dei Paesi che nel corso del 2013 hanno fatto registrare il maggior numero di domande di credito, il Rapporto di CRIF mette in evidenza come complessivamente il 43,0% delle richieste fatte da cittadini Rumeni si riferisca a prestiti personali mentre il 38,2% a prestiti finalizzati. I mutui, invece, hanno rappresentato una quota pari al 2,6%, le carte si sono attestate all’ 1,8% e i fidi al 3,8% del totale. Per quanto riguarda gli Albanesi, invece, il 34,9% delle domande presentate nel corso del 2013 si riferiva a prestiti personali contro il 40,3% dei prestiti finalizzati e il 6,7% dei mutui. Relativamente ai Marocchini, il 42,4% delle domande ha riguardato prestiti personali, il 37,8% prestiti finalizzati e l’1,7% i mutui, mentre per i Filippini, al 5° posto nella classifica assoluta, il 58,0% delle domande è risultato riconducibile a prestiti personali, il 24,6% a prestiti finalizzati e solamente lo 0,8% a mutui ipotecari. Negli ultimi anni l’andamento della domanda di credito da parte dei cittadini non italiani ha beneficiato anche della progressiva maggior confidenza con gli strumenti finanziari messi a disposizione dal nostro sistema creditizio. Per altro, nel corso del 2013 la domanda di credito da parte di cittadini provenienti da altri Paesi ha seguito dinamiche sostanzialmente analoghe a quelle registrate per le famiglie Italiane, con una sorta di autocensura preventiva nel tentativo di non appesantire il proprio indebitamento rispetto al reddito disponibile, cosa che ha determinato una riduzione significativa della propensione a rivolgersi agli Istituti di credito per finanziare consumi o per l’acquisto della casa, rinviati a momenti più propizi. “Nel complesso, la presenza di cittadini stranieri stabilmente residenti nel nostro Paese fa sì che, parallelamente, si stia consolidando l’esigenza di accedere alle diverse forme di credito bancario, creando una importante opportunità di business per gli operatori di settore, che hanno cominciato a guardare con crescente attenzione a questo segmento di clientela e a sviluppare anche prodotti dedicati – commenta Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF -. D’altro canto, la domanda di credito rappresenta uno dei driver principali per l’integrazione sociale ed economica di cittadini provenienti da altri Paesi, che hanno scelto l’Italia per un progetto di vita e di radicamento sul territorio pur con tutte le incertezze derivanti dalla perdurante fragilità del contesto economico, che negli ultimi anni ha indotto molti immigrati a rientrare nei Paesi d’origine”. Rapporto sulla domanda di credito da parte di cittadini non Italiani 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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