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Sono oltre 6000 gli interventi richiesti dalle Regioni (sulla base delle priorità indicate dagli enti locali) per una richiesta totale di 3,7 miliardi e che fanno parte del primo Programma Nazionale per l’edilizia scolastica. I primi 1.300 interventi saranno coperti subito grazie ai 905 milioni dei mutui agevolati che le Regioni potranno accendere, con oneri di ammortamento a carico dello Stato, con la Bei (Banca europea per gli investimenti) e la Cassa depositi e prestiti. Il decreto firmato il 29 maggio dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, dando il via libera alla Programmazione unica nazionale, sblocca la spesa di questa somma. Fra i primi 1.300 interventi che saranno realizzati, secondo il dicastero di viale Trastevere, circa il 25% riguarda nuove costruzioni, il rimanente 75% e’ relativo a manutenzione e ristrutturazione di edifici esistenti. “La Programmazione unica nazionale di cui l’Italia si dota oggi per la prima volta – sottolinea il ministro Giannini – scatta la fotografia delle necessità delle scuole e ci consente di fare quello che in passato non si e’ fatto: individuare in anticipo e su più annualità consecutive gli interventi da realizzare. Fino ad oggi si stilavano graduatorie ad hoc per ciascuna linea di finanziamento. Ora avremo una sola lista di priorità su cui investire le risorse che avremo a disposizione. Questo ci aiuterà spendere meglio e più velocemente le risorse. Programmazione Nazionale per l'Edilizia Scolastica 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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