I prezzi delle case registrano un’altra flessione sebbene di intensità sempre più decrescente. L’Istat, nel proprio indice sui prezzi delle abitazioni evidenzia, nel terzo trimestre 2015, una diminuzione del 2,3% rispetto al terzo trimestre 2014, sintesi di una riduzione più pronunciata per le abitazioni esistenti (-2,9%) e di una lieve flessione per le case nuove (-0,5%). Le riduzioni registrate dagli indici, nel corso del 2015, risultano di intensità meno marcata rispetto alle variazioni relative ai trimestri precedenti del 2014, che avevano visto le quotazioni scendere, nella media annua, del 4,4% (-2,2% per il nuovo e -5,2% per l’usato). Complessivamente, tra il primo trimestre 2010 ed il terzo trimestre 2015, l’indice dei prezzi delle abitazioni è diminuito del 13,3%, sintesi di una significativa flessione del 18,8% di quelle esistenti e di un lieve aumento dello 0,8% dei prezzi delle case nuove. L’andamento degli indici Istat dei prezzi delle abitazioni continua pertanto, a sottendere una volontà, da parte della domanda, di prediligere e premiare, anche in un contesto economico incerto e difficile, la qualità del costruito. Secondo Nomisma, che presenta una serie storica più lunga, i prezzi medi delle abitazioni nelle 13 aree urbane3 , hanno visto una riduzione complessiva, tra il picco del primo semestre 2008 ed il secondo semestre 2015, del 22,2% in termini nominali (-29,1% in termini reali). In particolare, nel secondo semestre dell’anno in corso si è registrata un’ulteriore flessione del -2,4% a prezzi costanti nel confronto con il secondo semestre 2014, in rallentamento rispetto agli anni precedenti. La previsione per il 2016 è improntata ad una stazionarietà dei prezzi delle abitazioni, mentre per il 2017 è previsto un aumento dell’1,6%. Fonte ANCE’sull’OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL’INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI – EDIZIONE GENNAIO 2016 Prezzi delle abitazioni: tendenze e previsioni 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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