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I numeri di Verinlegno dicono che l’azienda prosegue nel 2015 il trend positivo sia nel mondo che in Italia. I conti del primo semestre certificano che l’estero vede un incremento delle vendite pari al 10% in valore (rispetto allo stesso periodo del 2014). E non è da meno, sorprendentemente, l’Italia dove l’azienda continua a confermare un trend positivo che eguaglia, nei primi sei mesi, i risultati dello scorso anno, in netta controtendenza con l’andamento complessivo del mercato delle vernici, ancora in regresso. Il quadro appare ancora migliore se si pensa che si devono ancora toccare con mano gli effetti delle scelte strategiche messe in atto alla fine del 2014 e nei primi mesi del 2015. Ricordiamo che la Verinlegno aveva chiuso il 2014 con un fatturato di oltre 21 milioni di euro con un +4% sul mercato nazionale e un + 8% sull’estero. Straordinario il risultato nazionale. Nello specifico gli esiti più interessanti, in questo frangente, sembrano provenire per l’estero dalla Russia. Un mercato che aveva sofferto negli ultimi 4 anni e che recupera decisamente posizioni. Questa situazione spinge l’azienda ad un nuovo radicamento a Mosca, con una struttura specifica prevista entro la fine dell’anno, per un nuovo sviluppo commerciale. Prosegue il trend positivo del Medio Oriente (Israele-Palestina) con un ritorno significativo del Libano. Anche Canada e India crescono. Filippine e Sri Lanka sono in linea con le attese, mentre il Sud Africa che vedeva una presenza saltuaria di Verinlegno vira verso la stabilizzazione della presenza. Di fatto i mercati esteri di Verinlegno coprono oggi il 55% dell’intera produzione aziendale. In Italia, nel primo semestre 2015, il Nord cresce più del Centro-sud. Il Veneto, in regresso negli ultimi anni recupera campo, ma Verinlegno ottiene risultati significativi anche grazie a nuovi distributori, in particolare in Emilia Romagna e in Lombardia. Al Sud la Campania ha trend in linea con le aspettative aziendali mentre le isole restano stazionarie. Nel complesso il mercato italiano, sembra in fase di consolidamento verso qualche indicatore di ripresa. Fa ben sperare il recente forte aumento della richiesta di mutui casa. Non si registrano particolari novità nella tipologia di prodotti richiesti, con l’eccezione proprio del Sud Italia, che manifesta una sensibilità spiccata ai prodotti all’acqua, anche grazie agli agenti e al loro spirito di iniziativa. Intanto, nel mese di Giugno la Verinlegno ha proceduto al rinnovo delle cariche con l’elezione del nuovo board che gestirà la Società per il prossimo triennio. Sono entrati nel CDA Roberta Marchetti e Silvio Zandò. La prima è da 30 anni in Verinlegno ed ha ricoperto l’incarico di responsabile amministrativo, sarà ora A.D. all’amministrazione. L’ingegner Silvio Zandò, 42 anni, 20 dei quali vissuti in Verinlegno, dove è stato responsabile acquisti e Vice Direttore Tecnico, assume nel nuovo CDA la carica di Amministratore Delegato alla funzione interna, produzione e logistica. Vanno ad affiancarsi al nuovo Presidente Piero Marchetti, al Vice Presidente e cofondatore di Verinlegno Antonio Bartoli, a Sante Zandò e a Claudio Lelli. I due nuovi innesti rappresentano un rinnovamento nella continuità che porta forze nuove ai vertici della società e innesca di fatto il passaggio alla seconda generazione dell’azienda. I numeri positivi di un'azienda italiana 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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