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A cura di: Gianluca La Regione Emilia-Romagna investirà 8.370.025 euro nel programma 2001-2003 di edilizia per il diritto allo studio universitario, su un costo totale dei progetti pari a 22.261.189 euro (cofinanziati dagli enti locali, dalle Università e dallo Stato). A questi fondi se ne aggiungono di ulteriori per progetti che saranno presentati dalle università con il concorso di enti locali al fine di ottenere il cofinanziamento regionale. Le opere previste vanno dalle realizzazioni ex novo, alle ristrutturazioni di edifici destinanti ad alloggiare gli studenti con forniture di arredi e adeguamento di servizi, fino anche a semplici opere di manutenzione. L’attuazione del piano è delegata alle quattro Aziende per il diritto allo studio regionali le quali, in questo modo, possono accedere a finanziamenti nazionali aggiuntivi pari al 50% del costo di ogni progetto, secondo quanto previsto dalla legge 338/00. Le risorse in questione e le loro destinazioni sono state deliberate dalla Giunta della Regione su proposta dell’assessore alla scuola, università e formazione professionale Mariangela Bastico. “Questo piano – spiega l’assessore Bastico – rappresenta una significativa risposta, specie se riusciremo ad accedere al cofinanziamento nazionale, a un bisogno assai sentito di alloggi per studenti. Un’esigenza che nasce dal forte incremento di iscritti alle università della regione in questi ultimi anni molti dei quali, come sempre è accaduto,sono studenti fuori sede. Questi alloggi risponderanno prioritariamente alla domanda degli studenti in condizioni di disagio economico che fruiscono già di altri interventi per il diritto allo studio, ma non solo: vogliamo comunque dare risposte alla generalità degli studenti, come ad esempio ai ragazzi stranieri che scelgono le nostre università attraverso il progetto europeo Erasmus, in città dove il mercato immobiliare, anche per gli affitti, riserva prezzi estremamente onerosi”. “Il piano regionale – prosegue l’assessore – è stato costruito partendo dai bisogni dei territori meno dotati di strutture, in particolare la Romagna, in raccordo con progetti già programmati dalle Università in modo da dare risposte più adeguate alle esigenze dei territori. L’auspicio è che le risorse nazionali, disponibili già dal 2001, siano assegnate rapidamente, recuperando i ritardi, in modo da far partire le realizzazioni”. Condividi Commenta questa notizia
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