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A cura di: Fabiana Valentini Indice degli argomenti: La rivoluzione digitale nel comparto edilizio Come cambia il mondo della progettazione tramite il BIM L’IoT entra nel cantiere Parlare d’innovazione aziendale significa affrontare il tema dell’industria 4.0 e della rivoluzione che la tecnologia ha portato in questo ecosistema professionale. La quarta rivoluzione industriale cambia il modello di produzione e gestione aziendale inserendo in questa dinamica l’utilizzo di tecnologie connesse per aumentare la produttività degli impianti. L’industria 4.0 porta quindi ad un ripensamento in chiave tecnologica di diversi settori, compreso quello dell’edilizia. Anche le imprese del mondo edile iniziano a guardare ad un futuro innovativo, tecnologico e sostenibile investendo in attrezzature e macchinari sempre più performanti. Il comparto si apre alla digitalizzazione virando verso un significativo cambio di paradigma: per questo motivo possiamo parlare di edilizia 4.0, ovvero di un settore che investe in innovazione per rilanciare il mercato delle costruzioni. La rivoluzione digitale nel comparto edilizio Circa il 90% del patrimonio edilizio europeo non è più aderente agli attuali standard in termini di Indoor Environmentale Quality ed efficienza energetica. Come riporta il documento “Industria 4.0 e industria delle costruzioni: il progetto di ricerca europeo P2Endure” l’Unione Europea ha risposto a questa sfida attraverso alcuni strumenti come l’Energy Efficiency Directive (EED) 2018/844 modificando la direttiva 2010/13 sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/17 sul tema dell’efficienza energetica. Come spiegano Emanuele Piaia, Beatrice Turillazzi, Andrea Boero, Danila Longo nel loro paper, la EED 2012/27 introduce il termine Deep Renovation riferendosi agli interventi di ristrutturazione edilizia economicamente vantaggiosi, che consentono un rinnovamento tale da ridurre il consumo energetico di un edificio di una percentuale significativa rispetto ai livelli precedenti alla ristrutturazione. Rientrano nella Deep Renovation diverse soluzioni innovative come l’uso di sistemi smart per la produzione di energia da foni rinnovabili o sistemi informatici di gestione dell’edificio. Anche il settore edile si apre al cambiamento tecnologico, abbracciando elementi di automazione industriale e nuovi modelli propri dell’industria 4.0. Come sottolineano gli studiosi “Laser Scanner 3D, BIM, stampanti 3D e robotizzazione possono diventare così strumenti indispensabili offerti dalla quarta rivoluzione industriale al settore dell’edilizia aprendo a nuove opportunità e scenari con potenzialità interessanti come, ad esempio, l’applicazione della Realtà Virtuale (VR), della Realtà Aumentata (AR) e della Realtà Mista nelle diverse fasi del processo edilizio”. Come cambia il mondo della progettazione tramite il BIM La metodologia BIM (Builiding Information Modeling) diventa centrale nel processo di transizione digitale che il settore edile sta attraversando. Questo approccio di progettazione integrata coinvolge diverse figure professionali nell’intero ciclo di vita di una costruzione. Il BIM pone al centro tecnologie, processi e metodi che consentono ai professionisti di lavorare in modo collaborativo ad un progetto in un ambiente virtuale. Il Building Information Modeling rappresenta di fatto una delle più importanti innovazioni per il settore delle costruzioni capace di migliorare la gestione del progetto a 360°. Il grande punto di forza di questo approccio è dato dalla rappresentazione virtuale dell’edificio che permette di controllare e analizzare l’intero processo edilizio in ogni sua fase. Ma definire il BIM come una “semplice” rappresentazione tridimensionale di un edificio appare riduttivo: grazie al modello 3D il team di lavoro può attingere ad un’ampia mole di dati e informazioni interoperabili tra loro analizzabile. Il team di progetto trae un grande beneficio da questa metodologia: il modello virtuale può essere analizzato da tutte le figure coinvolte nel flusso di lavoro apportando in tempo utile le giuste scelte migliorative. Pensiamo alle analisi energetiche, all’impatto ambientale oppure ad altri fattori strutturali: il BIM consente di poter analizzare in modo approfondito questi e molti altri aspetti. È per questo che “nel settore della Deep Renovation, la digitalizzazione può diventare un supporto operativo indispensabile per gestire il progetto di recupero, in ogni sua fase, sperimentando virtualmente diversi scenari di intervento e individuando il migliore in termini prestazionali, di costi e tempi di cantierizzazione” (Industria 4.0 e industria delle costruzioni: il progetto di ricerca europeo P2Endure, paper di Emanuele Piaia, Beatrice Turillazzi, Andrea Boero, Danila Longo). L’IoT entra nel cantiere “L’internet delle cose” ha impresso un forte impulso nella digital transformation del cantiere edile. Da cantiere “tradizionale” si è passati ad un ambiente innovativo e connesso: l’IoT migliora i processi di lavoro, consente di avere a disposizione un gran numero di dati, e non per ultimo è un alleato per la sicurezza. Grazie alle piattaforme cloud è possibile di avere una visione globale dell’iter di lavoro in cantiere e coinvolgere contemporaneamente tutti i soggetti professionali. L’IoT ha un enorme potenziale: permette al construction manager di poter valutare dati costantemente aggiornati, ottimizzando l’uso delle risorse e del budget a disposizione. Abbiamo parlato anche del tema della sicurezza in cantiere. Come ci ricorda Namirial – realtà leader nello sviluppo software e servizi per il settore delle costruzioni – l’uso di strumentazioni e nuove attrezzature digitali impone una maggiore attenzione sul piano della sicurezza. Parliamo quindi di “smart safety, vale a dire il ricorso alla digitalizzazione per rendere il cantiere più efficiente e sicuro attraverso, ad esempio, l’uso di rilevatori dotati di sensori termici e telecamere per il controllo degli accessi in cantiere, gli smart DPI, cioè dispositivi di protezione individuale intelligenti che si basano sulla tecnologia IoT”. L’IoT, i dispositivi wereable e i software dedicati possono dunque ridurre il rischio per il lavoratore che deve quotidianamente confrontarsi con un ambiente complesso come quello del cantiere. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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