Materiali innovativi per pavimentazioni e rivestimenti: la sostenibilità al servizio del design 11/02/2025
In provincia di Venezia una abitazione bifamiliare ottiene il certificato Passive house anche grazie ad un efficiente e strutturato impianto domotico firmato Came, progettato ad hoc sulle esigenze e gli stili di vita dei proprietari, che gestisce le automazioni e concorre in maniera determinante alla riduzione dei consumi energetici a cura di Claudia Capperucci Indice degli argomenti: Il progetto Sistema domotico scelto per la residenza di Gardigiano La parola all’installatore Fabio Gatto di Came Certificato di Casa passiva (Passive House) Sono sempre di più gli edifici di nuova costruzione che affidano la gestione delle principali funzioni (riscaldamento e climatizzazione, sicurezza, illuminazione) a impianti domotici spesso progettati ad hoc per i diversi contesti e “cuciti” con precisione sulle esigenze e gli stili di vita dei committenti. Aumentano il comfort e il benessere della casa e contribuiscono sostanzialmente a contenere i consumi energetici evitando gli sprechi. È quanto accade, per esempio in una residenza a Gardigiano, in provincia di Venezia, dove l’impianto di automazione insieme ad altri fattori (utilizzo del legno al posto del calcestruzzo), ha permesso l’ottenimento del certificato di “casa passiva”. Il progetto L’immobile è composto da due unità di 200 mq articolate su due piani. L’intera struttura – ben coibentata all’esterno con lana di roccia e con un impianto di ventilazione che garantisce il ricircolo dell’aria, abbinato a una pompa di calore che immette aria calda nella ventilazione in inverno e aria fresca in estate – è priva di sistemi di riscaldamento e conta sugli apporti di calore provenienti dal sole, trasmessi dalle finestre e aggiunti a quelli generati dagli elettrodomestici, per compensare le perdite dell’involucro in inverno. Per l’approvvigionamento di energia elettrica e acqua calda è stata provvista di un impianto fotovoltaico. La vera sfida di questa abitazione era la richiesta da parte dei proprietari di poter gestire tutte le automazioni presenti con un unico sistema, dalla videocitofonia alle tapparelle, le aperture l’impianto TVCC, le luci a LED dimmerabili, fino al controllo carichi. Il living con grandi finestre Sistema domotico scelto per la residenza di Gardigiano CAME Domotic 3.0 si adatta alla casa passiva senza essere invasivo e permette ai proprietari di creare un’abitazione su misura scegliendo quali funzionalità domotiche implementare e quali eventualmente aggiungere anche a distanza di tempo. Funziona con la tecnologia CAME Connect per la gestione da remoto che collega al Cloud smartphone e tablet per gestire tutte le automazioni predisposte. I moduli di controllo energia installati nella casa di Gardigiano, provvedono, in caso di eccessiva richiesta di potenza, a scollegare i carichi elettrici meno importanti e a ricollegarli in un secondo momento, in base a un ordine prestabilito dai proprietari. Il sistema consente, inoltre, di visualizzare sul terminale touch screen il consumo attuale e storico dei vari carichi elettrici e permette la lettura dell’energia prodotta e consumata dall’impianto fotovoltaico. Utilizzando due toroidi, collegati uno a valle del contatore e uno all’uscita dei pannelli, è possibile leggere e visualizzare sul touch screen il valore dell’energia prodotta, consumata e la risultante dei due valori. Nella casa passiva sono stati installati anche un sistema antintrusione Came e un sistema di videosorveglianza composto da monitor, telecamere e videoregistratori. Infine, un sistema videocitofonico costituito da un posto esterno Thangram e un videocitofono vivavoce FUTURA IP a colori, con display LCD da 7’’, provvisto di interfaccia grafica utente, funzione di videosegreteria integrata e pulsanti soft touch, con sistema digitale XIP, installato a parete. La parola all’installatore Fabio Gatto di Came (autore del progetto dell’impianto della casa di Gardigiano) Che cosa ha di particolare questo impianto domotico? Con questo impianto domotico riusciamo a controllare la temperatura (caldo/freddo), quindi ottimizzarla nei periodi in cui funziona il fotovoltaico e dando a usufrutto l’energia fotovoltaica per riscaldare e rinfrescare la casa. La casa non ha gas né caldaia, funziona solo con l’elettrico, pertanto con il fotovoltaico interfacciato alla domotica, abbiamo la possibilità, nel momento in cui il fotovoltaico sta generando corrente di non cederla in rete (che comunque ci dà poco o niente), ma di usufruirne per riscaldare e rinfrescare la casa. Questo si chiama “controllo carichi” ed è possibile grazie all’impianto domotico. Nel periodo in cui il fotovoltaico mi sta producendo, do priorità al riscaldamento e condizionamento della casa. Poi se ho energia ancora disponibile, la do in scalare agli utilizzatori che mi servono di più (lavastoviglie, forno, ec…), che comunque hanno una priorità secondaria ed eventualmente se poi non riesco andrò a prelevare dal gestore l’energia che mi serve. Che cosa si controlla con questo impianto? Oltre alla temperatura l’impianto permette di controllare le luci, l’impianto di videosorveglianza e l’impianto di allarme, e poi tutte le automazioni elettriche: cancello, tende elettriche, oscuranti elettrici. Questa tipologia di impianto si può mettere in tutte le abitazioni? Può essere messo in tutte le abitazioni. È chiaro che se lo facciamo su una casa nuova e quindi lo sviluppiamo contestualmente alla costruzione dell’abitazione è più facile e sicuramente migliore. Se andiamo a lavorare su una casa già esistente è diverso. Sono progetti in ogni caso sartoriali. Si discute con il cliente e si capisce quali sono le sue esigenze, da qui si passa a cercare la soluzione più economica. Può dare qualche indicazione sui costi? Per un appartamento di 130 – 140 mq, l’impianto domotico applicato all’impianto elettrico costa intorno ai 6/7.000 euro in più rispetto ad un impianto elettrico tradizionale. Un esempio: se l’impianto elettrico di base costa 5/6.000 euro, con il sistema domotico costa circa il doppio. Certificato di Casa passiva (Passive House) Una casa passiva consuma il 90% in meno rispetto alle case tradizionali e circa il 75% in meno rispetto alle nuove case costruite secondo la regolamentazione termica attuale. Per ottenere la certificazione di casa passiva si devono rispettare criteri rigidi in termini di consumo dell’energia primaria (inferiore 120 kWh/mq per anno), riscaldamento (inferiore ai 15 kWh/mq annui), tenuta dell’aria (n50<0,6 h–1) e trasmittanza. Scheda progetto Progettista: architetto Denis Busolin Luogo: Gardigiano, frazione del comune di Scorzè in provincia di Venezia Committente: privato Installatore: Came – Fabio Gatto Superficie di intervento: 400 mq (200 mq + 200 mq) Cronologia realizzazione: 17 luglio 2014 – 20 dicembre 2015 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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