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Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF. Dall’analisi delle interrogazioni sul Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) gestito da CRIF, nel mese di ottobre risulta evidente l’incidenza del calo delle surroghe sull’andamento complessivo delle richieste di mutui (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online), che fanno registra un’ulteriore flessione pari a -20,4% rispetto allo stesso mese del 2016. È doveroso precisare però che nel 2016, quando i mutui di sostituzione ancora vantavano un peso significativo sull’intero comparto, ottobre era stato un mese record. Decisamente più incoraggiante la dinamica dell’importo medio richiesto, che si conferma in crescita attestandosi a 125.449 Euro. Di seguito sono riportate in tabella e in forma grafica le variazioni percentuali mensili in valori ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi. MUTUI E SURROGHE Variazione % sul mese/anno corrispondente (a parità di gg. lavorativi) Totale 2010 +0,5% Totale 2011 -19,4% Totale 2012 -41,8% Totale 2013 -3,6% Totale 2014 +15,0% Totale 2015 +53,3% Totale 2016 +13,3% Gennaio 2017 +1,8% Febbraio 2017 -1,6% Marzo 2017 +1,7% Aprile 2017 -16,1% Maggio 2017 -11,4% Giugno 2017 -8,5% Luglio 2017 -14,8% Agosto 2017 -14,6% Settembre 2017 -13,8% Ottobre 2017 -20,4% Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie Variazione del numero di richieste relative ai nuovi mutui e surroghe (a parità di giorni lavorativi) gennaio-ottobre 2017 su gennaio-ottobre 2016 -9,2% gennaio-ottobre 2017 su gennaio-ottobre 2015 +2,0% gennaio-ottobre 2017 su gennaio-ottobre 2014 +59,7% gennaio-ottobre 2017 su gennaio-ottobre 2013 +80,9% gennaio-ottobre 2017 su gennaio-ottobre 2012 +71,1% gennaio-ottobre 2017 su gennaio-ottobre 2011 -2,9% gennaio-ottobre 2017 su gennaio-ottobre 2010 -16,5% Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie L’IMPORTO MEDIO DEI MUTUI RICHIESTI Per quanto riguarda il valore dei mutui richiesti, in ottobre si conferma il trend di moderato incremento, con l’importo medio che si attesta a 125.065 Euro, in crescita del +1,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e sostanzialmente in linea con i primi 9 mesi del 2017. LA DISTRIBUZIONE PER CLASSI DI IMPORTO DEI MUTUI RICHIESTI Relativamente alla distribuzione per fasce di importo, nel periodo che va da gennaio a ottobre 2017 le richieste di mutuo hanno visto una preferenza per la classe compresa tra 100.001 e 150.000 euro, con una quota pari al 29,3% del totale. Rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo del 2016, in generale si nota uno spostamento delle richieste sotto i 100.000 Euro (-1,0 punti percentuali, pur mantenendo un’incidenza pari al 47,3% sul totale) verso quelle superiori ai 150.000 Euro. Classe di importo % distribuzione anno corrente Fino a 75.000 € 26,8% 75.001-100.000 € 20,5% 100.001-150.000 € 29,3% 150.001-300.000 € 20,3% Oltre 300.000 € 3,0% Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie LE CLASSI DI DURATA DEI MUTUI RICHIESTI Anche per quanto riguarda la distribuzione delle richieste in base alla durata le preferenze degli italiani sembrano confermate: nella classe compresa tra i 16 e i 20 anni si concentra, infatti, la quota maggiore di richieste, pari al 24,5% del totale (+0,4 punti percentuali rispetto al periodo gennaio-ottobre 2016), seguita dalla fascia tra i 26 e i 30 anni, con il 22,1%. In linea generale, rispetto allo scorso anno si osserva una sempre maggiore propensione verso piani di rimborso più lunghi (+2,9 punti percentuali per le classi di durata superiori ai 15 anni), mentre quelli inferiori ai 10 anni (di sovente associati a surroghe e sostituzioni) sono indicati solamente nell’11,4% delle richieste totali. Classe durata mutuo (n° anni) % distribuzione anno corrente Fino a 5 1,1% 6 – 10 10,3% 11 – 15 18,4% 16 – 20 24,5% 21 – 25 21,4% 26 – 30 22,1% Oltre 30 2,1% LA DISTRIBUZIONE DELLE DOMANDE PER FASCE DI ETÀ In merito alla distribuzione di domande per fasce di età del richiedente, la classe compresa tra i 35 e i 44 anni rimane maggioritaria, con una quota pari al 35,1% del totale, seppur in calo di -0,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016. Le altre classi rimangono pressoché stabili, con un leggero aumento (+0,4 punti percentuali) dell’incidenza di quella compresa tra i 45 e i 54 anni. Classe Età % distribuzione anno corrente 18-24 anni 2,3% 25-34 anni 24,6% 35-44 anni 35,1% 45-54 anni 24,2% 55-64 anni 10,8% 65-74 anni 2,7% Oltre 74 anni 0,3% Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie “Il mese di ottobre segna un nuovo deciso rallentamento delle richieste di mutui registrate sul sistema di informazioni creditizie di CRIF. La causa è da ricondursi fondamentalmente nel forte calo delle surroghe, che perdura ormai da diversi mesi. Del resto va considerato che, dopo una fase in cui la rottamazione dei vecchi mutui era stata fortemente stimolata dalle favorevoli condizioni applicate, sono ormai minoritari i finanziamenti ancora in corso per i quali l’operazione di surroga potrebbe risultare conveniente” – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF. – Per il prossimo futuro è plausibile che il miglioramento dell’economia reale possa incidere positivamente sulla fiducia dei consumatori che, incoraggiati anche da tassi di mercato ancora su livelli molto contenuti e da valori di compravendita appetibili, potrebbero trovare nuovi stimoli per pianificare l’investimento sulla casa”. “In uno scenario che si pensa possa essere caratterizzato da una crescita significativa dei nuovi mutui per l’intero biennio 2018-2019, gli Istituti di credito si stanno confrontando con tecnologie in grado di modificare in modo deciso i paradigmi distributivi, favorendo l’ampliando delle fonti di finanziamento – aggiunge Capecchi -. Nello specifico, la crescita della domanda di credito verso operatori che scelgono la modalità di distribuzione digitale e le nuove possibilità offerte dai canali online sono da tempo oggetto di studio e investimento da parte delle aziende di credito. La corretta interpretazione di questa tendenza, anche grazie ad un patrimonio informativo interno ed esterno sempre più profondo ed esaustivo, sicuramente favorirà lo sviluppo di nuovi modelli di offerta e darà agli operatori di settore la possibilità di cavalcare le nuove tendenze come concrete opportunità di business.” Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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