Architetti oltre i 150 anni. A Restructura 2011 i progettisti del futuro torinese

La riqualificazione urbana, della quale oggi Torino è grande protagonista, sarà il tema del convegno organizzato nell’ambito di Restructura 2011. Per la sua XXIV edizione, dal 24 al 27 novembre al Lingotto Fiere di Torino, il salone-evento dedicato a edilizia e sistemi costruttivi propone un focus dal titolo Architetti oltre i 150 anni – Incontro con i progettisti del futuro torinese.
Il convegno, che si svolgerà venerdì 25 novembre a partire dalle 10 (Padiglione 3, Sala Azzurra), sarà introdotto e moderato da Riccardo Bedrone, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Torino, e vedrà la partecipazione di Enzo Lavolta, Assessore all’Ambiente, Innovazione e Sviluppo, Lavori Pubblici e Verde della Città di Torino.
In programma una panoramica su alcuni dei più importanti progetti che interesseranno la città nei prossimi anni, illustrati da tre note firme dell’architettura torinese.
Cino Zucchi, in un intervento dal titolo Nuovi luoghi di lavoro, nuovi ambienti urbani, illustrerà il progetto degli Headquarters Lavazza di Via Bologna. Il cuore del progetto è una nuova grande piazza alberata al centro dell’isolato sull’asse di via Parma, che farà dialogare il grande edificio della ex centrale ENEL (nei pressi di largo Brescia) con la nuova sede Lavazza. L’edificio per uffici, che comunica con la città attraverso un vasto atrio vetrato, avrà la forma di una grande “nuvola”, raccordando tra loro i vari fronti e gli edifici industriali conservati e convertiti a nuove funzioni. I riferimenti all’architettura della Torino storica e ai suoi maestri moderni sono interpretati con una sensibilità contemporanea, attenta alla tecniche attuali e ai valori di durata e di rispetto per la sostenibilità ambientale.
Luciano Pia parlerà della realizzazione, promossa da DE-GA Spa, di Casa Hollywood, l’ex cinema a luci rosse, alla confluenza tra corso Regina Margherita e corso San Maurizio, che sarà trasformato in residenza di Classe A. L’edificio avrà una facciata vetrata a “doppia pelle”, in grado di garantire il totale isolamento dai rumori esterni e di funzionare al contempo come collettore solare per produrre calore a fini energetici, consentendo così di eliminare l’utilizzo di combustibili e abbattere i costi di gestione.
Infine, Benedetto Camerana presenterà Porta Europa, le torri a zero consumo di energia che sorgeranno nell’area della Spina 1. La progettazione è stata affidata, attraverso un concorso internazionale a inviti, all’architetto tedesco Jan Stormer: a Torino è la prima volta che un operatore immobiliare privato assegna un incarico tramite consultazione internazionale. Sebbene, infatti, il complesso sia destinato al mercato (con oltre 20.000 mq di uffici, 6.000 mq di residenze e 1.500 mq di aree commerciale), il suo impatto visivo sul paesaggio urbano sarà fortissimo. Perciò è stato scelto un progetto che lo valorizzasse come fondale visivo dell’asse urbanistico del viale della Spina e ne curasse l’attento inserimento nel contesto urbano, oltre ad assicurare una soluzione tecnica a bassissimo consumo energetico.

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