Ecco cosa serve per vendere casa: tutte le certificazioni obbligatorie

Dall’Ape alla visura ipotecaria, cosa serve per vendere casa: la panoramica dei documenti e delle certificazioni di cui il proprietario dell’immobile deve essere in possesso.

A cura di:

Ecco cosa serve per vendere casa: tutte le certificazioni obbligatorie

La compravendita immobiliare è un affare serio e per questo la legge impone al proprietario di fornire certificazioni e documenti relativi all’immobile al possibile acquirente. In caso contrario, cioè se mancano una o più certificazioni obbligatorie, la vendita potrebbe non andare a buon fine o, nel caso peggiore, essere annullata.

Cosa serve esattamente per vendere casa? Quali certificazioni sono obbligatorie e quali, invece, facoltative?

Ecco una guida, utile sia al venditore che al compratore, con certificati, attestati e documenti richiesti in fase di compravendita immobiliare, sia che si tratti di abitazioni singole che di appartamenti situati in condominio.

Che certificati servono per vendere casa: l’elenco di quelle obbligatorie

Vendere un immobile non è una cosa da poco. Per farlo la legge richiede una serie di attestati e certificazioni che provino la sicurezza della casa, il rispetto delle norme urbanistiche, l’abitabilità e altro ancora.

Che certificati servono per vendere casa: l'elenco di quelle obbligatorie

Considerando la mole di certificazioni richiesta, è bene che il venditore abbia a disposizione tutto il necessario ancor prima di mettere l’immobile in vendita, sin dal momento delle trattative. E questo perché richiederli all’ultimo momento potrebbe comportare delle lungaggini burocratiche.

Ecco la panoramica di cosa serve per vendere casa, dalle certificazioni obbligatorie ai documenti del proprietario.

Certificazione di conformità degli impianti

Tra gli adempimenti burocratici richiesti per vedere casa c’è il certificato di conformità degli impianti domestici, rilasciato da un tecnico che elabora una relazione specifica. Senza attestazione di conformità degli impianti l’atto di vendita può essere addirittura annullato.

Attestato di prestazione energetica

L’Ape, cioè l’Attestato di prestazione energetica è una certificazione fondamentale per vendere casa. Tutti gli annunci immobiliari indicano la classe energetica dell’immobile in vendita, un adempimento che oggi è diventato sempre più importante per chi compra, dato che più la casa è efficiente e più sarà alto il comfort abitativo.

Attestato di prestazione energetica necessario per vendere casa
La classe energetica elevata significa migliore resa dell’immobile sia nei mesi caldi che nei mesi freddi e minore spesa sulle utenze.

L’Ape indica sia la classe energetica di appartenenza sia l’efficienza energetica dell’immobile, indicatori necessari a fare una stima dei consumi.

Le classi vanno dalla A (soprattutto con il “+”) alla G e prendono in considerazione i parametri seguenti:

  • l’isolamento termico
  • la posizione
  • la presenza di impianti efficienti

L’Attestato di prestazione energetica è rilasciato da società di servizi energetici e tecnici abilitati a seguito di un sopralluogo. Una volta emessa, l’Ape viene registrata presso il Catasto energetico regionale e ha validità per 10 anni.

Si può vendere casa senza certificazione energetica?

La risposta a questo dubbio non può che essere negativa. Ad oggi non si può vendere casa, né tra privati né tramite agenzia immobiliare, senza la certificazione energetica.
Chi ha intenzione di vendere deve obbligatoriamente incaricare un professionista abilitato e chiedere la redazione dell’APE, il documento dal quale si evince la classe energetica dell’immobile le sue prestazioni energetiche, i consumi stimati e gli interventi migliorativi possibili.

Segnalazione certificata di agibilità

Questa certificazione serve per accertare che l’immobile abbia soddisfatto le condizioni necessarie per essere considerato “abitabile”.

Per ottenerlo l’immobile in questione deve superare diverse verifiche che riguardano la statica, la salubrità, la distribuzione dei vani, le volumetrie e gli impianti.

Titolo edificatorio abilitativo

Per gli immobili di nuova realizzazione o per quelli che hanno subito importanti interventi di ristrutturazione serve il Titolo edificatorio abitativo. Questa certificazione è richiesta soprattutto nei casi in cui le ristrutturazioni hanno modificato l’assetto originario indicato nella planimetria catastale.

Certificato di destinazione urbanistica

Per vendere casa è necessario il CDU, ovvero il Certificato di destinazione urbanistica, rilasciato dal comune in cui si trova l’immobile. Il CDU contiene informazioni su caratteristiche del fabbricato, destinazione urbanistica ed eventuali vincoli presenti. Il certificato di destinazione urbanistica serve per stabili con terreno di superficie superiore a 5 mila metri quadrati.

Atto di compravendita dell’immobile o rogito notarile

Questo è un documento indispensabile per vendere un’abitazione perché attesta ufficialmente chi ne è il proprietario. L’atto di compravendita è redatto dal notaio al momento del trasferimento della proprietà di un immobile da un soggetto a un altro.

Atto di compravendita dell’immobile o rogito notarile

Il proprietario dell’immobile deve conservare l’atto di compravendita tuttavia, in caso di smarrimento, può richiedere una copia al notaio recandosi personalmente oppure inviando una richiesta telematica.

Visura ipotecaria e storica

La visura ipotecaria è un altra documentazione imprescindibile: da qui si evince se sull’immobile in vendita gravino eventuali pignoramenti, ipoteche e decreti ingiuntivi. A rilasciare la visura è l’Agenzia delle Entrate.

Oltre alla visura ipotecaria c’è poi la “visura catastale storica” grazia alla quale prendere visione di tutti i passaggi di proprietà e delle variazioni catastali che hanno interessato l’immobile nel corso degli anni.

Planimetria catastale

Ultima, ma non meno importante, è la planimetria catastale, il documento che consente di sapere precisamente la disposizione interna dell’immobile in vendita. La planimetria, in poche parole, è la rappresentazione grafica dello stato attuale o di fatto dell’immobile.

Documenti e certificazioni obbligatorie per vedere casa in condominio

Le compravendite immobiliari possono riguardare sia abitazioni singole, ad esempio villette unifamiliari, sia appartamenti ubicati in complessi condominiali più o meno grandi. I

n tali casi – oltre alle certificazioni appena elencate – il venditore dovrà fornire al possibile compratore altri due documenti che contengono informazioni fondamentali per descrivere le caratteristiche dell’immobile.

Regolamento di condominio

In ambito condominiale il regolamento è un documento importantissimo, contiene regole, limiti e diritti dei condomini circoscrivendo cosa si può o non si può fare nelle parti comuni.

Chi vende un appartamento all’interno del condomino deve fornire al compratore una copia del regolamento, necessaria a dare informazioni su eventuali vincoli presenti.

Dichiarazione di pagamento delle spese condominiali

Oltre al regolamento, se l’immobile è ubicato in un contesto condominiale il venditore deve fornire all’acquirente un documento da cui risulti il pagamento delle spese condominiali.

Con questo documento il nuovo proprietario può tutelarsi da eventuali spese arretrate non pagate, sia ordinarie sia legate a lavori di straordinaria amministrazione.

Spetta al venditore chiedere all’amministratore di condominio attestati, fatture e documenti che dimostrino il saldo dei pagamenti.

Cosa chiede il notaio per vendere casa

Oltre alle certificazioni necessarie per concludere la vendita, vi sono poi una serie di documenti da presentare al notaio al momento del rogito.

Per concludere l’atto si avrà bisogno dei documenti di riconoscimento sia del venditore che del compratore, precisamente servono:

  • carta di identità
  • codice fiscale
  • stato civile
  • eventuali accordi di convivenza
  • permesso di soggiorno, in caso di cittadini extracomunitari

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento