Sono quasi 700 gli immobili candidati da Regioni, Province, Comuni e altri Enti pubblici nell’ambito del progetto “Proposta Immobili 2015”. Si è conclusa, il 31 maggio scorso, la prima fase dell’iniziativa, lanciata ad inizio aprile dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Agenzia del Demanio, finalizzata a selezionare i patrimoni pubblici da inserire, entro l’anno, in percorsi di valorizzazioni e dismissioni. Il portafoglio immobiliare proposto è costituito da beni dislocati su tutto il territorio nazionale, in particolare, nelle regioni del centro-nord: 92 in Piemonte, 87 in Abruzzo, 79 in Lombardia, 73 in Toscana, 52 in Sicilia, 51 in Veneto, 49 in Liguria, 45 in Emilia Romagna, 40 in Campania, 33 in Puglia, 28 nel Lazio, 18 nelle Marche, 15 in Friuli Venezia Giulia, 11 in Umbria, 7 in Sardegna, 2 in Trentino Alto Adige e Calabria, 1 in Basilicata e Valle d’Aosta. Si tratta di immobili di diversa tipologia che variano per dimensioni e caratteristiche: castelli, ville, ex caserme, ex ospedali, scuole, teatri, conventi, palazzi, edifici storici, alberghi, impianti sportivi. Il 45% degli immobili indicati è stato proposto dai Comuni, il 23% dalle Province, il 17% da Aziende Sanitarie Locali, mentre il restante 15% da Regioni, Città metropolitane, Università, Enti pubblici e altri soggetti. Terminata la fase di candidatura degli immobili, è ora in corso un’attività di analisi e raccolta di ulteriori dati e informazioni per ogni singolo immobile, che terminerà il 31 luglio prossimo. Questa operazione consentirà di definire la modalità di valorizzazione o cessione dei diversi beni mediante gli strumenti e le procedure disponibili dalla normativa vigente (Fondi Immobiliari, Invimit S.G.R, CDP Investimenti, vendita diretta a CDP). 686 immobili dello Stato da vendere entro l'anno 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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