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Ricominciano ad aumentare, nei primi 3 trimestri dell’anno, i mutui dati alle famiglie. Secondo quanto diffuso dall’Abi su un campione di 84 banche sono stati erogati, in questo lasso di tempo, più di 15,6 miliardi di euro di mutui che equivalgono ad un aumento del 28,6% sullo stesso periodo del precedente 2013. ”I dati relativi ai primi otto mesi del 2014 – sottolinea l’Abi – evidenziano la ripresa del mercato dei finanziamenti alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni. Dal campione Abi, composto da 84 banche, che rappresenta circa l’80% della totalità del mercato bancario italiano, emerge che tra gennaio e agosto 2014 l’ammontare delle erogazioni di nuovi mutui è stato pari a 15,543 miliardi di euro rispetto ai 12,089 miliardi dello stesso periodo del 2013. L’incremento su base annua è, quindi, del 28,6%”. L’ammontare delle nuove erogazioni di mutui nel 2014 è superiore anche al dato dei primi otto mesi del 2012, quando si attestarono sui 13,924 miliardi di euro. Sono in aumento – spiega l’Abi – soprattutto i mutui a tasso variabile che rappresentano, nei primi otto mesi del 2014, il 79,7% delle nuove erogazioni complessive; tale valore era del 77,2% nello stesso periodo del 2013 e del 69,1% nei primi otto mesi del 2012. Secondo alcuni osservatori però non si può ancora parlare di una ripresa del settore. Il Codacons, ad esempio, spiega che nel 2007 in Italia i mutui erogati per l’acquisto di un’abitazione ammontavano a 62,7 miliardi di euro, mentre nel 2013 le erogazioni sono state pari a 17,6 miliardi di euro, segnando un crollo del 72% in soli 6 anni. Inoltre va anche detto che nel secondo trimestre di quest’anno e’ ricomparso il segno meno nelle compravendite di case (-3,6% rispetto allo stesso periodo del 2013), dopo il positivo andamento nel periodo gennaio-marzo. A pesare, come ha spiegato l’Agenzia delle entrate qualche giorno fa, l’esaurirsi della spinta del nuovo regime fiscale in materia di imposte di registro, ipotecaria e catastale deciso dalla Legge di stabilita’ 2014, che aveva inciso positivamente sui primi tre mesi dell’anno. Per rilanciare il settore immobiliare Confedilizia sollecita una diminuzione immediata delle rendite catastali. ”Una diminuzione di tre punti percentuali costerebbe appena 7/800 milioni di euro”, ha spiegato il presidente dell’associazione Corrado Sforza Fogliani, sottolineando che sono state aumentate ”del 5% da Prodi e in modo iugulatorio da Monti”. Per Sforza Fogliani ”condòmini e proprietari di casa in genere devono essere risarciti del ‘furto’ che uno Stato onnivoro gli ha fatto provocando una caduta dei valori immobiliari di 2.000 miliardi per recuperare 24 miliardi di imposte, il triplo cioè di quanto pagavano nell’11. Chi aveva alle spalle un immobile che lo rassicurava, se lo trova deprezzato fino a un quinto” Fonte ANSA +28% la richiesta di mutui 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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