Piano di Sicurezza e Coordinamento: guida pratica per i coordinatori

Piano di Sicurezza e Coordinamento: guida pratica per i coordinatori

I Passi da seguire per la corretta definizione del PSC: dall’analisi iniziale alla definizione puntuale dei contenuti secondo l’Allegato XV del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. #PARTE 2

Piano di Sicurezza e Coordinamento: guida pratica per i coordinatori

Nel precedente articolo abbiamo analizzato gli aspetti principali per dimensionare il cantiere ed individuare gli obblighi ed i ruoli in materia di sicurezza sul lavoro.

In questa seconda parte analizzeremo i contenuti del PSC, definito dall’articolo 100, secondo l’Allegato XV del D. Lgs. 81/08 ed ipotizzando un caso pratico.

Requisiti del PSC

Il punto 2 dell’Allegato XV (che riporta l’elenco dei contenuti minimi obbligatori del Piano di Sicurezza e Coordinamento) precisa il requisito primario del PSC, ossia la specificità. Tale requisito può essere soddisfatto solo a seguito di sopralluoghi preliminari in loco e di uno studio approfondito del progetto; ciò consente di contestualizzare il cantiere ed individuare eventuali peculiarità delle fasi di lavoro.

Il PSC deve inoltre essere accessibile a tutte le figure presenti in cantiere; pertanto, la rappresentazione grafica mediante produzione di tavole esplicative è da preferire alle ripetitive e inefficaci descrizioni degli obblighi normativi. Altro aspetto utile ad incentivare la consultazione e l’aggiornamento del PSC in fase di esecuzione è affidarsi ad una struttura schematica dei contenuti che sia in grado di individuare gli argomenti con maggiore semplicità e rapidità.

SEZIONE 1 – Anagrafica del Cantiere

Con questa prima sezione del PSC si dà attuazione a quanto richiesto dalla lettera “a)” del punto 2.1.2.

Indirizzo del cantiere

L’indirizzo del cantiere consente di identificare l’esatta ubicazione dell’intervento. L’indicazione dell’oggetto dei lavori, del titolo abilitativo, della durata e dell’importo, oltre a dettagliare i dati anagrafici, consente di predisporre la documentazione correlata (lettere di nomine, verbali, sopralluoghi e comunicazioni inerenti il cantiere).

Il contesto del cantiere

Rappresenta la descrizione del contesto ambientale in cui viene eseguito l’intervento; la parte descrittiva può essere meglio dettagliata se integrata con planimetrie, immagini aerofotogrammetriche o documentazione fotografica prodotta per lo scopo.

Descrizione dell’opera

Completano la prima sezione la descrizione dell’opera con l’indicazione delle scelte effettuate (ad esempio la decisione di prevedere una copertura con struttura in legno anziché in latero-cemento per uniformarsi alle costruzioni adiacenti o la scelta di un impianto fotovoltaico per migliorare le prestazioni energetiche).

SEZIONE 2 – Figure Responsabili

I nominativi delle figure alle quali vengono assegnati i compiti fondamentali e funzionali alla gestione della sicurezza in cantiere non possono ritenersi soddisfacenti se non vengono individuate anche le relative norme comportamentali alle quali attenersi.

Quali sono le norme comportamentali da dettagliare nel PSC?

Sono diverse a seconda della figura professionali. Osserviamole nel dettaglio!

Il Committente

  1. Invia all’azienda USL (U.O. Prevenzione e sicurezza), alla direzione provinciale del lavoro nonché al prefetto (lavori pubblici) la notifica preliminare ai sensi dell’art. 99 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.
  2. Durante l’esecuzione dei lavori valuta se procedere alla sospensione dei lavori e l’eventuale allontanamento delle imprese affidatarie ed appaltatrici in caso di gravi inadempienze alle norme di prevenzione infortuni, segnalate anche dal coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione.
  3. Valuta il rispetto dei requisiti tecnico-professionali delle imprese incaricate.

Il Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione – CSP

  1. Redige il Piano di Sicurezza e Coordinamento nel rispetto dei contenuti minimi di cui all’Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Il PSC contiene l’analisi e la valutazione dei rischi concreti con riferimento all’area e all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze.
  2. Predispone inoltre il fascicolo dell’opera da consegnare al committente prima dell’inizio dei lavori. L’aggiornamento del fascicolo viene curato dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione.

Il Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione – CSP

  1. Cura l’applicazione delle disposizioni contenute nel PSC da parte delle figure presenti in cantiere. L’attività di vigilanza deve essere principalmente rivolta all’organizzazione del cantiere e dei lavori, alla corrispondenza dei sistemi di prevenzione indicati nel piano, al rispetto dei tempi ed alla programmazione dei lavori.
  2. Verifica i requisiti per le macchine al momento della loro installazione; rimane a carico dei singoli datori di lavoro la manutenzione e la corrispondenza alla normativa.
  3. In caso di variazioni dei lavori provvede, se necessario, ad aggiornare il PSC. Gli aggiornamenti devono essere illustrati al committente ed alle imprese presenti e controfirmati da tutti i soggetti coinvolti, compresi i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in occasione di una specifica riunione di coordinamento.
  4. Verifica i POS delle singole imprese prima del loro ingresso in cantiere, verbalizzandone l’acquisizione e la necessità o meno di effettuare modifiche o integrazioni.
  5. Coordina l’utilizzo in comune di servizi, impianti ed attrezzature secondo le disposizioni previste nel PSC
  6. Propone al committente o responsabile dei lavori la sospensione dei lavori e, in caso di pericolo grave e imminente, li sospende lui stesso rivolgendosi alla persona che in quel momento rappresenta l’impresa nel cantiere (il Preposto).
  7. Qualora emerga la necessità di segnalare all’Organo di Vigilanza inadempienze dovute alla mancanza di provvedimenti da parte del committente, invia allo stesso copia della documentazione.

Il Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione – CSP

  1. I Datori di Lavoro delle imprese presenti nel cantiere, prima del loro ingresso, forniscono al CSE il POS dell’impresa.
  2. Nel POS devono essere indicati i nominativi della o delle persone preposte alla rappresentanza della ditta nei rapporti con il CSE specificandone il ruolo, i poteri a lui attribuiti e l’attestazione dell’avvenuta formazione specifica.
  3. Garantisce la presenza in cantiere di una persona con adeguate capacità decisionali alla quale il CSE, il committente/il responsabile dei lavori si rivolgono per comunicazioni o per eventuali contestazioni.

Il Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione – CSP

Esaminato il presente piano e ricevuti eventuali chiarimenti sul suo contenuto, procede alla compilazione di apposito verbale, posto in calce al presente PSC dal quale risulteranno eventuali proposte formulate o l’assenza delle stesse.

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