Maggiori investimenti e credito al mercato

E’ ora che si torni ad investire – per non rimanere immobili nella recessione – sulle iniziative edilizie sane, riaprendo il credito agli studi di architettura di professionisti singoli o associati che – mentre sono impropriamente accusati di appartenere a caste – sono stati, di fatto, esclusi da qualsiasi intervento di sostegno o di programma di finanziamenti a differenza del mondo dell’imprenditoria che ha potuto usufruirne.”.
Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
“Il calo dello spread e il recupero dei mercati finanziari – continua – segnalano una ripresa di fiducia grazie all’impegno del Governo e dell’attuale maggioranza che lo sostiene, ma soprattutto, grazie ai cittadini e ai professionisti italiani, e tra questi agli architetti, che, con i loro sacrifici, stanno lentamente portando il nostro Paese fuori dalla palude. Ci aspettiamo ora che questa stessa fiducia venga valorizzata tornando ad investire e a dare credito al mercato edilizio, ai progettisti, così come alle imprese di costruzioni medie e piccole, agli investitori immobiliari e agli installatori di impianti”.
“In caso contrario – conclude il Consiglio Nazionale – gli architetti, in particolare i giovani, – con o senza riforma delle professioni, e mentre si dibatte dottamente sul valore legale del titolo di studio – saranno ancor più emarginati dal sistema e non potranno, con il loro talento e con la loro capacità – dare il loro contributo per rigenerare l’habitat di questo Paese e per rendere più vivibili le nostre città ed il nostro territorio”.

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