Piegare il legno alla morfologia dei luoghi

Noto, osservando la nuova architettura col legno, specie in montagna e collina, come il profilo della copertura sia meno “spigoloso” e secco.
Lo ski-line è diventato più morbido, aderente, quasi radente alla morfologia dell’ambiente, coll’intento di ridurre l’impatto ambientale e mimetizzare l’opera costruita.
Questa tendenza è senz’altro consentita dalla possibilità del legno lamellare di lasciarsi curvare.
Ovviamente il raggio di curvatura ha dei limiti, che sono dettati dallo spessore delle lamelle e si può ritenere valida la relazione r>180s, dove r è il raggio di curvatura ed s lo spessore delle lamelle.
Ad esempio per lamelle di 3-4 cm il raggio di curvatura è compreso fra 6-7m.
Per curvature più accentuate lo spessore delle lamelle deve essere molto sottile ed i costi di produzione lievitano in proporzione.
Da tempo ALBE CASE  divisione della WOOD ALBER4TANI s.p.a. persegue questa filosofia che sfrutta la possibilità di curvatura del legno.
Già agli esordi come documentato nel libro di F. Laner “Il legno lamellare, il progetto”, edito dall’Habitat legno, si proponeva lo sfruttamento di tale possibilità, specie nei casi dove fosse necessario ridurre i volumi da riscaldare (piscine ad esempio), attenuare l’impatto ambientale o annunciare, anche con doppie curvature, nuove possibilità espressive che la tecnologia del lamellare aveva in sé.
Alcune recenti realizzazioni, anche di edilizia abitativa, adottano questa opportunità.
Ovviamente questa nuova espressività offerta dalla curvatura degli elementi strutturali produce un distacco dagli archetipi costruttivi col legno e giocoforza l’intera opera subisce innovazione.
Porto un semplice esempio.
Mentre con il tetto tradizionale a due falde è possibile ricorrere alla ventilazione del pacchetto di copertura facendo uscire l’aria dal colmo, nel caso delle coperture curve è necessario ricorrere al pacchetto caldo, ovvero assegnare all’isolamento e alla massa il risparmio energetico per il riscaldamento ed il raffrescamento.
L’irruzione della curva, al posto di angoli, spigoli, raccordi ad angolo apre dunque ad una nuova stagione di progetto, ma anche di materiali.
Si pensi solo al vecchio, caro, coppo, che ha saputo perforare le coltre dei secoli, è di fatto impotente nei confronti dei nuovi profili.
I sottotetti, caratterizzati da linee curve, aprono a nuove definizione degli ambienti interni e dell’arredo.
Insomma la curvatura  potrebbe diventare una citazione priva di inferenze tecniche e progettuali, se non è coerentemente seguita dal ripensamento dei nuovi spazi e dall’impiego di nuovi prodotti.
Avrebbe lo stesso effetto di un pareo indonesiano in una sfilata di moda invernale!
Nel Rifugio Roccolo Ventura questa opportunità è stata sfruttata, adagiando sul movimentato profilo del terreno due falde curve e continue.
Chiaro invito per lo sciatore per fermarsi, riposarsi e godere un attimo del paesaggio circostante (fermarsi e vivere più lentamente è comunque un invito che vale sempre!).
Val la pena di ricordare, almeno ai giovanissimi, che non conoscono i sottili inganni dell’arte venatoria, che il roccolo era un appostamento fisso di uccellagione con reti verticali a triplice panno con pergolato a forma di semicerchio, posto in un punto strategico di passaggio. Nel roccolo venivano messi uccelli di richiamo: ora tale pratica è severamente proibita.
La tipologia costruttiva adottata per la realizzazione dell’edificio è quella ad ossatura portante in quanto risulta essere molto flessibile e quanti adatta per la realizzazione di edifici con una certa complessità strutturale oltre che architettonica.
L’edificio è costituito da una ossatura portante di travi e pilastri in legno lamellare posizionati nei punti sensibili di carico delle strutture ed tamponamento con elementi pre-accoppiati tipo LIGNUM K. 
Nella realizzazione dell’edificio è stata inoltre prestata parecchia cura all’isolamento termico, considerando la posizione della costruzione ed il fatto che la fruizione delle stesso avverrà soprattutto nei mesi invernali.
La coibentazione della copertura è eccezionalmente efficace!
Anche le pareti sono isolate con pannelli di lana di legno.
Il solaio tra primo e secondo piano è stato realizzato con sistema misto legno calcestruzzo tipo HSB che prevede l’utilizzo di travi in legno lamellare di abete e connettori metallici.
Con questo tipo di sistema oltre alla maggiore solidità della struttura si è ottenuto un ottimo isolamento acustico tra il pano terra adibito a locale bar ed piano rialzato adibito ad alloggio del custode.
I costi di costruzione sono stati piuttosto contenuti e l’edificio è stato completato in tempi ristretti, confermando come i vantaggi dell’impiego del legno nell’edilizia abitativa sia non solo bello e sostenibile, ma anche economico ed efficiente dal punto di vista energetico.

Per ulteriori informazioni
www.albecase.it



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