Biblioteca del Campus Universitario ad Aveiro

Nella seconda metà degli anni ’80, viene affidato a Siza, congiuntamente al Centro Studi della stessa Facoltà di Architettura, il progetto per l’ampliamento del campus universitario ad Aveiro.
Il nuovo corpo edilizio integra e amplia una piattaforma di servizi universitari già presente sul sito, e in particolare dota il basso piano di copertura delle qualità spaziali di una piazza, grazie anche a due ampie passerelle e a una pensilina a sbalzo che caratterizzano l’ingresso principale al nuovo edificio, situato sul fronte rivolto a sud-est.
Su questa piastra servizi si innesta il complesso degli edifici dei dipartimenti e la biblioteca. Il Centro Studi della facoltà stabilisce posizioni, dimensioni, allineamenti e articolazione distributiva, e impone per tutti gli edifici l’utilizzo del laterizio faccia a vista come materiale di finitura esterna, per la facilità di manutenzione e perché nella tradizione costruttiva della regione, diversamente che nel resto del Portogallo, non viene utilizzata la pietra.
La biblioteca si appoggia a due quote diverse, quella del terreno, e quella dell’edificio dei servizi, ed è pensata come un semplice volume scatolare. L’edificio si sviluppa su una superficie di circa 6.000 metri quadri di superficie utile, può ospitare fino a 1000 utenti ed è concepito per permettere agli stessi di accedere direttamente ai volumi.
Tutto questo ha comportato il prevalere nell’impianto, degli spazi di consultazione, dove lettura e conservazione coincidono.
Al piano inferiore, cioè al livello del terreno, si trovano gli archivi, i depositi, i locali tecnici, gli spazi di lavoro dei bibliotecari, due sale per riunioni e una per le conferenze. Al primo piano, allineato con la piastra dei servizi, al secondo e al terzo, lo spazio è in maggior parte destinato agli utenti. Le piante di queste piani sono caratterizzate dalla grande sala di lettura centrale (32×24,6 m), alla quale si giustappongono gli uffici dei funzionari, i servizi, altri ambienti secondari e le sale di lettura riservate che costituiscono le testate dell’edificio.
Un ruolo fondamentale, data l’impostazione funzionale è giocato dalla luce, che penetra nell’edificio attraverso lucernari semiconici e che si diffonde indirettamente nei grandi spazi di lettura interconnessi tramite ampie aperture nei solai, nelle campate centrali della maglia strutturale. Al secondo e al primo piano, differentemente dal terzo dove i lucernari garantiscono tutta la luce necessaria, finestre a nastro corrono lungo il lato a nord-est.
Sul fronte sud-ovest, che oltretutto si trova vicino alla laguna, un particolare dispositivo di limitazione dell’ingresso della luce garantisce il controllo delle qualità ambientali interne. A ovest, in corrispondenza del lato maggiormente esposto, una parete ondulata e sospesa, che funziona come una tenda, viene affiancata all’esterno, ad una distanza variabile di circa 2 metri, e protegge l’interno dell’edificio dalla luce intensa del pomeriggio. Inoltre la distanza di questa parete sospesa dall’edificio vero e proprio crea dei camini di ventilazione che contribuiscono alla circolazione dell’aria e al raffrescamento degli ambienti che si affacciano su questo lato.
Sul prospetto principale rivolto a sud-est vi è un altro brise-soleil, di grandi dimensioni, proprio nel punto in cui le due passerelle laterali uniscono l’edificio a quello preesistente dei servizi. Su questo fronte, una soletta che continua il piano della copertura, si distacca orizzontalmente dal corpo dell’edificio per poi scendere in verticale per due piani, prima di piegarsi nuovamente in orizzontale definendo l’ingresso.



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