Iniezione di resine in fondazione e monitoraggio geoelettrico 3D

Il cedimento si manifesta visibilmente sulle pareti della costruzione con evidenti fessurazioni e crepe secondo geometrie ben distinte.
In questi casi tecnicamente si parla di “cedimenti differenziali” ovvero di quei cedimenti localizzati in particolari punti della costruzione che hanno evidenziato un abbassamento verticale rispetto ad altri ed in modo differente, tanto da sollecitare le strutture fino al loro collasso con conseguente evidenza di crepe e fessure distribuite sulle pareti interessate.
Questo tipico fenomeno di dissesto è molto spesso dovuto a una insufficiente manutenzione della costruzione nel tempo (rete raccolta acque bianche e nere, crescita di piante ad alto fusto vicino agli edifici, presenza di pozzi e scavi limitrofi, vicinanza a infrastrutture con vibrazioni da traffico veicolare etc).
In tutti questi casi è l’azione dell’uomo che spesso disturba e modifica i delicati equilibri tra terreno e fondazione dell’edificio causando il cedimento. Questi ultimi possono verificarsi anche in presenza di terreni con ottime caratteristiche meccaniche ma che per loro natura risultano sensibili alle interferenze dell’uomo. Alcuni terreni, infatti, in funzione della condizione climatica evidenziano ciclicamente variazioni del loro stato chimico fisico che inevitabilmente si ripercuotono sulle strutture di fondazione in appoggio che sostengono l’edificio.
Si può dunque affermare che il problema del cedimento differenziale non sia sempre un problema di ricerca degli incrementi delle caratteristiche meccaniche di un determinato terreno. Infatti è noto come anche un terreno con modeste capacità portanti, ma opportunamente adeguato al carico e alla geometria di quella costruzione, possa mantenere negli anni una efficace stabilità. E’ quando invece l’uomo modifica direttamente o indirettamente questo equilibrio che il cedimento può manifestarsi anche dopo tanti anni dalla costruzione.
Elementi catalizzatori del cedimento sono i fluidi nel terreno di fondazione (in genere acque meteoriche, acque fognarie, acqua potabile dalla rete idrica, pozzi attivi, drenaggi etc).
La tecnologia moderna propone oggi di intervenire con sistemi mini invasivi ed efficaci. In alternativa alle palificazioni e alle opere di adeguamento fondazione sono sempre più considerate le tecniche con iniezione di resine espandenti, ognuna ben distinta e differente dalle altre per diverso approccio tecnico scientifico, prodotti di iniezione, strumentazioni e modalità di controllo delle operazioni. Tra queste Geosec® Ingegneria della Fondazione® propone la metodologia “See&Shoot” ovvero un sistema integrato di iniezione resine supportato da un costante e globale monitoraggio 3D delle caratteristiche resistive del terreno sotto la casa. Un ingegnere o geologo della Geosec sul posto può visualizzare al monitor di un Computer lo stato del terreno prima delle iniezioni e successivamente in corso d’opera gli effetti benefici indotti al terreno di fondazione (foto1).
Come un “occhio elettronico” posto verso il terreno che sta sotto la casa (senza scavi e demolizioni) per vedere in modo costante e globale sopratutto in corso d’opera dove la resina, posizionata tra il cordolo ed il terreno, è permeata e ha riempito i vuoti oppure dove ha assorbito umidità e allontanato acqua interstiziale (foto2).
Il monitoraggio geoelettrico 3D con iniezioni di resina in un unico impianto integrato è la soluzione “firmata” Geosec®, perché Geosec® vuole vedere, progettare e verificare ciò che succede sotto alle costruzioni.

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento




Articolo realizzato in collaborazione con ...