4mila visitatori salutano la prima edizione di Edilshow

“Con una partecipazione quantificabile in oltre quattromila visitatori, provenienti dalla nostra provincia e da tutto il territorio limitrofo, la manifestazione (70 espositori, 106 marchi rappresentati) – spiega Raul Barbieri, direttore di Piacenza Expo – non ha tradito le aspettative.
L’offerta merceologica proposta infatti è stata varia e differenziata e gli espositori hanno potuto sviluppare contatti interessanti.
In particolare consideriamo di avere messo in scena un programma convegnistico di livello, che ha soddisfatto i partecipanti, coinvolgendo tutte le figure del sistema dai costruttori, agli intermediari, professionisti, ma anche agli artigiani ed agli operatori”.
E non mancano i bilanci: complessivamente gli espositori piacentini sono soddisfatti ed auspicano uno sviluppo della manifestazione.
“Si tratta di un occasione significativa – spiegano Stefano e Andrea Repetti di Crp, concessionaria Iveco – dove si è potuto mettere a fuoco un discreto numero di contatti: speravamo però di trovare una maggior partecipazione di espositori piacentini, che avrebbe dato una marcia in più a questo evento”.
Sull’importanza che Piacenza abbia una sua fiera dell’edilizia concorda anche Roberto Gatti, Metalgrigliati, che per le prossime edizioni auspica che questa rassegna diventi una vera opportunità per il sistema Piacenza di farsi conoscere a livello nazionale, attraverso la partecipazione di visitatori provenienti da tutta Italia.
Favorevole ad uno sviluppo della mostra nei prossimi anni anche Filippo Fumi di Poliplast che sottolinea però come per una valutazione definitiva sarà opportuno analizzare i ritorni in termini di business dei contatti avuti in fiera. Contatti non numerosissimi, ma qualificati, che fanno ben sperare per le prossime edizioni.
Questa l’opinione di Paolo Jesini di Ercole, che ha evidenziato come una mostra di respiro locale possa avere un significato specifico interessante in questo momento.
La giornata di ieri ha anche offerto la possibilità di osservare dal vivo la tecnica di lavorazione tradizionale del ferro battuto con il fuoco e il martello.
I ragazzi della scuola professionale Arte e Mestieri di Rovato (Bs), guidati da Franco Melis della ditta Ilari di Sarmato, hanno infatti illustrato come avviene la creazione di questi capolavori di ferro, per i quali il nostro territorio vanta una tradizione antichissima.

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