Nell’ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti è diminuita dello 0,3%, quella della pubblica amministrazione e delle istituzioni sociali private è cresciuta dello 0,2%. La diminuzione degli investimenti è stata determinata da una contrazione del 2,8% negli acquisti di mezzi di trasporto, del 3,% degli investimenti in macchine, attrezzature e altri prodotti, e dello 0,2% degli investimenti in costruzioni. In termini tendenziali – prosegue l’Istituto di statistica – le esportazioni e le importazioni sono aumentate dell’1,3%. La spesa delle famiglie residenti e quella della pubblica amministrazione sono cresciute rispettivamente dello 0,2% e dell’1,4%. La spesa delle famiglie sul territorio economico è cresciuta, in termini tendenziali, dello 0,3%. Nel suo ambito, variazioni positive si sono registrate per i consumi di beni durevoli (+2,5%) e per i servizi (+0,5%) mentre la spesa per beni non durevoli e per beni semidurevoli è diminuita rispettivamente dello 0,3% e dell’1,1%. Gli investimenti fissi lordi hanno segnato nel complesso una diminuzione dello 0,1% (+1,3% le costruzioni, ed una contrazione del 2,9% per i mezzi di trasporto e dell’1,0% per i macchinari e gli altri prodotti). Nel quarto trimestre del 2005 – aggiunge l’Istat – si rilevano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto per il settore che raggruppa le attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni (+0,2%), per il settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali (+0,2%) e per gli altri servizi (+0,1%). L’industria in senso stretto ed il settore agricolo hanno subito una contrazione dello 0,2%, le costruzioni dello 0,5%. In termini tendenziali, il valore aggiunto dei servizi è cresciuto dell’1,0%, quello delle costruzioni dello 0,3% e quello dell’industria in senso stretto dello 0,1%. L’agricoltura ha registrato una flessione del 6,2%. Per quel che riguarda il confronto internazionale, infine, nel quarto trimestre, il Pil è aumentato in termini congiunturali dell’1,4% in Giappone, dello 0,6% nel Regno Unito, dello 0,4% negli Stati Uniti, dello 0,2% in Francia ed è rimasto stazionario in Germania. In termini tendenziali, si è registrata una crescita del 4,5% in Giappone, del 3,2% negli Stati Uniti, dell’1,8% nel Regno Unito, dell’1,6% in Germania e dell’1,2% in Francia. Nel complesso, i paesi dell’area Euro sono cresciuti dello 0,3% in termini congiunturali e dell’1,7% in termini tendenziali. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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