Piano casa 2: le modifiche regionali

Per gli ampliamenti e` previsto un premio volumetrico del 20% fino ad un massimo di 200 metri quadrati di superficie interna netta per unita` immobiliare. I limiti passano al 25%, per un incremento massimo di 500 metri quadrati, in caso di destinazioni d`uso produttive, industriali ed artigianali. Nelle demolizioni e ricostruzioni l`aumento rimane del 35% come previsto per l`abitativo.
Ammessa, inoltre, la variazione della destinazione d`uso e del numero delle unita` immobiliari.
Significativa, inoltre, la disposizione relativa all`esecuzione degli interventi da ditte in possesso del Durc sia all`inizio che alla data della certificazione di ultimazione dei lavori, che diviene elemento necessario per conseguire l`agibilita`.
Tra le altre Regioni che hanno previsto ulteriori modifiche si segnalano anche la Campania e il Molise, entrambe nell`ambito delle rispettive leggi finanziarie (Lr 1/2012 e Lr2/2012).
In particolare, in Campania e` stata ripristinata la norma relativa al rispetto delle distanze minime e altezze massime dei fabbricati; in Molise, invece, sono state ampliate le possibilita` di eseguire interventi di ampliamento e cambi di destinazione d`uso nelle zone agricole finalizzate alla realizzazione di laboratori artigianali.
In Puglia, infine, e` stata estesa l`applicazione della legge agli immobili esistenti alla data del 1 agosto 2011 (prima limitata a quelli esistenti al 30 luglio 2009).

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