«In un contesto di difficoltà del settore, che negli ultimi mesi ha nuovamente registrato una forte contrazione dei volumi delle compravendite immobiliari, – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it – i piccoli proprietari italiani sono sempre più resistenti a mettere in vendita il proprio immobile, preoccupati del rischio di ricavarne meno del suo valore stimato.» Il dato emerge dalla pubblicazione dell’indice di fiducia dei consumatori di Immobiliare.it uno strumento analitico creato per capire come varia la percezione degli Italiani riguardo all’andamento del mercato immobiliare. Quello che è il “sentiment” nazionale è ricavato dalle risposte di oltre 6.000 utenti, scelti perché hanno dimostrato un interesse nei confronti del tema casa, avendo nei tre mesi precedenti la rilevazione effettuato una ricerca o pubblicato un annuncio immobiliare. Una nota positiva, e solo apparentemente in controtendenza con la percezione della vendita nel settore, riguarda la propensione all’acquisto: dopo sei mesi di stallo al 45%, e un salto al 49% registrato ad aprile, adesso arriva al 52% la percentuale degli italiani che pensano che (nonostante la crisi, o forse proprio per questo motivo) sia un buon momento per comprare casa: gli ottimisti sono quindi la maggioranza, anche se il dato resta inferiore ai livelli di luglio 2011 in cui era al 54%. «Nonostante la contrazione dei consumi e la sempre maggiore difficoltà ad avere accesso al mutuo – continua Giordano – chi guarda al mercato immobiliare sa che questo è un momento in cui è possibile fare investimenti vantaggiosi. Non siamo ancora ai livelli di ottimismo registrati un anno fa, anche per colpa del clima negativo che si è diffuso attorno all’Imu, ma la consapevolezza degli alti livelli di invenduto contribuiscono a far pensare che, per chi può, sia un’opportunità investire in modo mirato oggi nel mercato immobiliare.» Scende parimenti, proseguendo il trend avviato l’ultimo trimestre, la percentuale dei pessimisti, vale a dire coloro i quali ritengono sia questo un brutto momento per investire in un immobile: se ad aprile era il 18,6% scende ancora, fino al 16%. Stimiamo che, da un assoluto no, gradualmente si spostino verso gli attendisti, ovvero coloro che pensano sia meglio rimandare l’acquisto al prossimo anno. Quest’ultimi, infatti, risalgono: dal 18,3%, sono ora il 21%. Il miglioramento della propensione all’acquisto immobiliare è legato a doppio filo con la mutata percezione, rispetto al trimestre precedente, dell’andamento dei prezzi nel settore. Se nella rilevazione di aprile la percentuale di italiani che prevedeva una diminuzione dei prezzi di vendita era al 39,3%, l’ultima indagine segna il livello più alto mai raggiunto in un anno: per il 51% degli italiani, nei prossimi dodici mesi, comprare casa costerà di meno. Scende, di conseguenza, la quota di chi ipotizza una stabilità dei costi: è al 31,4%, mentre superava il 35% tre mesi fa. Le differenze regionali Comportamenti e percezioni differiscono anche in base alla regione italiana in cui si risiede. I più restii all’idea di vendere sono i Toscani (78,7%) ed i Veneti (77,5%), mentre i Calabresi (64,6%) e i Sardi (67,4%) si trovano, di contro, in fondo alla classifica. Se l’ultima rilevazione vedeva, invece, lo scettro dell’ottimismo in mano a Emilia Romagna e Toscana, adesso è la Lombardia la Regione in cui il sentiment è migliore: la regione arriva al 56,2%, seguita dalla Toscana che conferma il suo 56% di ottimisti. Resta in fondo alla classifica il Trentino Alto Adige, che nemmeno nel secondo trimestre dell’anno riesce a superare il 40%; d’altro canto, resta la regione in cui è più elevata l’idea che questo sia un buon momento per vendere casa. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
24/03/2025 Incentivi edilizi e sostenibilità: le nuove prospettive per una rigenerazione responsabile Quali sono gli impatti ambientali degli incentivi edilizi? Le nuove linee guida della Camera puntano su ...
14/11/2024 Progetto abbandonato, il committente deve pagare il progettista? La risposta del tribunale di Milano A cura di: Adele di Carlo Chi e in che modo deve provare l’idoneità e la realizzabilità del progetto in caso di ...
25/09/2024 L'inefficienza energetica degli edifici in Italia: il 45% in classe F e G Il 45% degli edifici certificati in Italia è energeticamente inefficiente e rientra nelle classi F e ...
31/07/2024 BEI finanzia con 22 milioni l'espansione sostenibile del campus dell'Università di Camerino Finanziamento BEI di 22 milioni di euro per l'espansione del campus dell'Università di Camerino: costruzione di ...
29/07/2024 Casavo analizza l'impatto degli eventi sportivi internazionali sul mercato immobiliare di Parigi e Milano Secondo l'indagine di Casavo, a Parigi e Milano gli eventi sportivi internazionali stanno influenzando i prezzi ...
18/06/2024 Permuta immobiliare, come funziona e quando può essere utilizzata A cura di: Pierpaolo Molinengo Uno strumento per gestire il cambio di proprietà tra privati ed aziende è la permuta immobiliare. ...
22/05/2024 Amministratore di condominio, come è strutturato il compenso A cura di: Pierpaolo Molinengo Il compenso dell’amministratore di condominio è costituito da una serie di voci, che si possono evincere ...
10/05/2024 Spalmare i crediti Superbonus in 10 anni: gli effetti della proposta di Giorgetti A cura di: Adele di Carlo Superbonus: il ministro dell’Economia studia un modo per ridurre il rapporto debito-PIL spalmando i crediti in ...
22/04/2024 Parma firma il Contratto Climatico di Città A cura di: Federica Arcadio La Commissione Europea ha approvato il Contratto Climatico della Città di Parma, che si impegna concretamente ...
15/04/2024 Case green, per gli ingegneri serve subito il Piano nazionale di ristrutturazione A cura di: Tommaso Tetro Obiettivo della direttiva Ue Case Green è avere edifici a emissioni zero al 2050. Saranno coinvolte ...