Per una reale ripresa del mercato immobiliare residenziale è necessario che le banche continuino ad erogare credito sia alle famiglie che alle imprese e che si definisca una tassazione immobiliare certa e non penalizzante. Proprio le imposte sugli immobili, secondo gli ultimi dati del Dipartimento delle Finanze e dell’Agenzia delle Entrate, il gettito fiscale sugli immobili (per uso abitativo e produttivo) derivante dalle principali imposte sul possesso, sulla locazione e sulle compravendite risulta nel 2014 pari a 42,1 miliardi di euro. Le imposte sugli immobili risultano aumentate nel 2014 del 9,8% rispetto al 2013, ovvero 3,8 miliardi di euro in più. Tale incremento è da attribuirsi principalmente al maggior gettito derivante dall’introduzione della nuova imposta sui servizi “TASI” che va ad aggiungersi all’IMU già prevista nel biennio precedente 2012-2013. In particolare, si passa da 20,4 miliardi di euro del 2013 (IMU) ai 23,9 miliardi del 2014 (IMU +TASI), pari ad un incremento del 17,1%. Confrontando il gettito fiscale sugli immobili del 2014 con gli anni precedenti al 2013, emerge che il gettito rimane pressochè invariato rispetto al 2012 (42,29 miliardi di euro), mentre si osserva un forte incremento del 27,9% rispetto al 2011. L’aumento del gettito nel 2014, rispetto al 2011, è da attribuire all’incremento della tassazione sul possesso degli immobili che, passa da 9,8 miliardi di euro del 2011 (ICI) a 23,89 miliardi di euro del 2014 (IMU+TASI), determinando un incremento della pressione fiscale sul possesso del 143,5% in soli tre anni. Nel 2014, il 56,7% del prelievo sugli immobili è riconducibile all’IMU+TASI (nel 2011 con l’ICI era il 29,8%), un ulteriore 17,1% alle imposte di natura “reddituale”, mentre le imposte sui trasferimenti e sulle locazioni incidono rispettivamente per il 21,2% ed il 5%. In questi anni di crisi del mercato immobiliare residenziale la tassazione sugli immobili ha giocato un ruolo non secondario. Gli investitori e le famiglie si sono trovati, infatti, ad affrontare, in un contesto di crisi economica e di forte restrizione del credito, un inasprimento del prelievo fiscale legato all’abitazione, come mostrano i dati relativi al gettito nel passaggio dall’ICI all’IMU fino alla TASI. Dal punto di vista dei conti pubblici si sottolinea che le entrate derivanti dall’IMU hanno prodotto un notevole aumento dell’incidenza percentuale dell’imposta sul totale delle entrate della Pubblica Amministrazione. Il ruolo della tassazione nell'edilizia 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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