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A cura di: carla Periodo di crisi per il movimento terra. Sul settore pesa considerevolmente l’andamento dei mercati internazionali. La contrazione degli investimenti in costruzioni di Stati Uniti e Germania costa al comparto un netto rallentamento produttivo. Nel 2000 l’industria italiana delle macchine per l’edilizia ha registrato un valore alla produzione di tre miliardi di euro pari a 600mila tonnellate di mezzi. L’export, invece, ha assorbito l’80% della produzione per un totale di 1,735 miliari di euro, determinando un attivo di 983 milioni di euro per la bilancia commerciale. Per la fine del 2001 ci si aspetta numeri decisamente meno positivi. Il valore, infatti, non supererà i 2,82 miliardi di euro, pari a 555mila tonnellate di mezzi. Secondo quanto dichiarato dal presidente di Comamoter, Carlo Ambrogi, : “Non vogliamo usare la parola recessione, ma è chiaro che siamo in presenza di un brusco rallentamento”. Condividi Commenta questa notizia