Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
Indice degli argomenti Toggle Tutte le fasi per rifare un bagno: dal progetto alla posaPianificazione, layout e lavori step-by-stepMateriali per ristrutturare il bagnoSanitari: ceramica e alternative innovativePiastrelle e rivestimenti bagnoPiatto doccia e superfici alternativeI dettagli che fanno la differenzaI permessi per ristrutturare il bagnoIdee per rifare il bagno spendendo pocoÈ possibile ristrutturare un bagno da soli?Faq ristrutturazione bagnoÈ necessario un progetto per ristrutturare il bagno?Quali professionisti sono coinvolti nella ristrutturazione di un bagno?Servono permessi per ristrutturare il bagno?Quanto costa rifare un bagno nel 2025?Quanto tempo ci vuole per ristrutturare un bagno?È possibile ristrutturare il bagno senza opere murarie?Quali sono i tempi medi per ristrutturare un bagno?Che differenza c’è tra manutenzione ordinaria e straordinaria nel rifacimento bagno?Posso usufruire di bonus fiscali per la ristrutturazione del bagno?È obbligatorio adeguare l’impianto elettrico durante la ristrutturazione del bagno?È meglio ristrutturare il bagno in estate o in inverno?Costi legati alla rimozione del pavimentoQuanto costa rifare l’impianto idraulico? La ristrutturazione del bagno è un’ottima idea per migliorare uno degli ambienti più importanti della casa. Le tendenze attuali per la ristrutturazione del bagno, in chiave moderna, mostrano una sempre maggior attenzione anche ad aspetti quali il relax, il benessere e il comfort. I motivi per cui si decide di ristrutturare il bagno sono di diversa natura, tra cui sicuramente necessità sia di natura estetica, per dare un nuovo look e rinfrescare l’ambiente, che funzionale, per ottimizzare gli spazi e gli arredi, aumentando anche il valore della casa. Si devono valutare i costi, scegliere i materiali, individuare i professionisti più indicati: ecco tutte le cose da sapere sulla ristrutturazione del bagno. Tutte le fasi per rifare un bagno: dal progetto alla posa Ristrutturare un bagno richiede una pianificazione accurata. Dalla definizione del budget al layout fino alla scelta di materiali e imprese, ogni fase ha un ruolo preciso per ottenere un risultato di qualità. Ecco tutti gli step principali per gestire la ristrutturazione del bagno senza sorprese. La ristrutturazione del bagno può essere eseguita in diversi modi, con opere più o meno impegnative, che vanno dal rifacimento intero dell’ambiente, ad una più semplice rivisitazione degli arredi e delle finiture. Al di là di quale sia l’obiettivo, è possibile individuare alcune principali fasi, che si chiudono proprio con l’esecuzione e la chiusura di lavori. Prima di tutto, è molto importante definire il budget che si è disposti a spendere per la ristrutturazione e quali sono le esigenze primarie a cui trovare risposta. Potrebbe essere necessario ampliare il bagno per avere più spazio, trasformare la vasca in una doccia, poter contare su dei sanitari nuovi, modernizzare l’aspetto dell’ambiente o altro ancora. Al di là di come si vorranno eseguire i lavori, è sempre una buona idea fare un po’ di ricerche personali e prendere ispirazione, sfogliando riviste di design e navigando sul web, visitando showroom e negozi di arredamento. Si devono definire un layout e scegliere tutti i materiali, per pavimenti, rivestimenti, sanitari, mobili e rubinetteria. L’esecuzione dei lavori può essere più o meno onerosa, richiedendo l’intervento di imprese e professionisti di varia natura. Pianificazione, layout e lavori step-by-step E’ chiaro che, soprattutto in caso di cambiamenti strutturali e impiantistici importanti, deve essere attentamente studiato un vero e proprio progetto, che prenda in considerazione gli obiettivi della committenza, lo spazio disponibile e la normativa vigente. Il progetto, nel caso si debba redigere una pratica edilizia per l’ottenimento dell’opportuno titolo abilitativo, viene eseguito da un tecnico abilitato e fa parte della stessa pratica. Può riguardare i soli arredi e i materiali, ma anche la struttura impiantistica e tecnologica, sia idraulica che elettrica. Ecco gli step da seguire: Definisci budget e obiettivi Stabilisci quanto vuoi investire e quali sono le tue priorità: ampliamento spazi, cambio sanitari, design moderno o impianti più efficienti. Scegli ispirazioni e idee Sfoglia riviste di interior design, visita showroom e prendi spunti online per capire lo stile e i materiali che preferisci. Progetta layout e impianti Affidati a un tecnico abilitato per disegnare il nuovo layout del bagno, soprattutto se devi modificare impianti idraulici o elettrici. Seleziona materiali e finiture Scegli pavimenti, rivestimenti, sanitari, mobili e rubinetteria tenendo conto di qualità, estetica e manutenzione. Richiedi preventivi a più imprese Confronta più offerte di professionisti (idraulici, piastrellisti, imprese edili) per trovare la soluzione più vantaggiosa. Verifica permessi e pratiche edilizie Per lavori straordinari prepara la CILA o altra pratica edilizia necessaria, con l’aiuto di un geometra o architetto. Coordina l’esecuzione dei lavori Monitora ogni fase: demolizione, impianti, posa pavimenti, installazione sanitari e finiture. Controlla tempi e qualità. Fai un check finale Verifica che tutto sia stato eseguito a regola d’arte, rispetta eventuali collaudi impianti e conserva le fatture per bonus fiscali. Materiali per ristrutturare il bagno La scelta dei materiali per ristrutturare il bagno è uno degli step più importanti per definire stile, comfort e durata nel tempo. Ecco una panoramica dei rivestimenti, sanitari e finiture più usati oggi, con esempi di collezioni di design. I materiali devono essere scelti in base ai propri gusti e alle esigenze specifiche del progetto elaborato. Una scelta che deve essere effettuata per i sanitari, gli arredi e tutte le finiture che caratterizzano le superfici del bagno. Sanitari: ceramica e alternative innovative Per quanto la ceramica continui a rimanere la soluzione più diffusa per WC, lavabi e bidet, grazie a resistenza e facilità di pulizia, oggi esistono anche materiali innovativi come miscele di resine acriliche e minerali, che offrono finiture colorate e linee minimal. Zoe TOP + Basa – Cosentino Zoe TOP è la nuova collezione di lavabi bagno firmata Cosentino, realizzata in Silestone® da un unico blocco grazie alla tecnologia Integrity, che garantisce continuità estetica e superfici senza giunzioni visibili. Con design circolare ed eleganza minimal, Zoe TOP è disponibile in quattro varianti (bordi netti o arrotondati, base rientrante o meno) per adattarsi a qualsiasi stile d’arredo. Tre finiture iconiche – Calacatta Gold, Desert Silver e White Zeus – portano in bagno l’effetto marmo o total white. Facili da installare, i lavabi Zoe TOP offrono massima igiene, resistenza a graffi e macchie, combinando estetica di alto livello e funzionalità pratica, in perfetta linea con l’eccellenza del brand Cosentino. Kerid vasca freestanding di Victoria + Albert Kerid è la nuova vasca freestanding di Victoria + Albert, ispirata agli onsen giapponesi ma dedicata anche alla cold immersion therapy, combinando ritualità antica e design contemporaneo. Compatta (135 cm) ma profonda (83 cm), offre un bagno avvolgente grazie alla seduta rialzata integrata e al bordo ergonomico, le sei scanalature lungo la parte superiore riducono il rischio di scivolare. Realizzata in Quarrycast™ – miscela di pietra vulcanica e resina ad alte prestazioni – resiste a temperature estreme, è adatta sia per ambienti interni che esterni e garantita 25 anni. Il gradino coordinato facilita l’ingresso in totale sicurezza. Disponibile in oltre 200 colori RAL, Kerid trasforma ogni bagno in un’esperienza di benessere sensoriale e rigenerazione, perfetta per spa di lusso o spazi residenziali esclusivi. Piastrelle e rivestimenti bagno Le piastrelle in gres porcellanato effetto pietra o cemento sono tra le scelte più gettonate. Oltre alle piastrelle, puoi valutare pitture impermeabili, carte da parati idrorepellenti o rivestimenti in resina specificatamente pensati per lo scopo. Queste soluzioni sono ideali per rinnovare velocemente un bagno esistente senza grandi demolizioni. Ceramiche Keope: a parete e a pavimento Trevi Cross, con taglio orizzontale e classico effetto nuvolato, nella tonalità Ivory, rispettivamente nei formati 120×278 e 60×120. All’interno della doccia, a parete il mosaico Listelli, nel formato 30×30; la panca è rivestita con la finitura Ivory (formato 120x 278). Il mobile lavabo è realizzato con il decoro Plisse, nel formato 20×120. Ceramiche Keope propone un catalogo molto ampio di piastrelle per il bagno, in grado di rispondere alle diverse esigenze abitative, sia classiche che moderne. Trevi Cross è l’evoluzione contemporanea dell’effetto travertino firmata Ceramiche Keope, ispirata alla raffinatezza intramontabile della pietra naturale. Caratterizzata da un taglio in falda che regala un effetto nuvolato delicato e un’eleganza discreta, questa collezione amplifica la continuità estetica con grandi lastre minimali e finiture soft. La palette cromatica, dai toni sabbia all’avorio e al bianco assoluto, richiama elementi naturali come aria e terra, donando luminosità e leggerezza agli ambienti. Perfetta per pavimenti e rivestimenti di spazi residenziali e contract, Trevi Cross coniuga stile classico e design contemporaneo, trasformando ogni superficie in un autentico omaggio alla bellezza materica del travertino. Piatto doccia e superfici alternative Anche il piatto doccia può essere realizzato in materiali alternativi alla ceramica, come l’acrilico e la resina, spesso con texture antiscivolo. Kos Slate piatto doccia di Acquabella Kos Slate è il nuovo piatto doccia firmato Acquabella, dal design minimale ed essenziale, pensato per offrire massima praticità ed eleganza contemporanea. La griglia di drenaggio integrata sul lato lungo assicura un’estetica pulita, riduce l’accumulo di sporco e facilita la manutenzione quotidiana. Realizzato in Akron®, materiale brevettato privo di silice, compatto e non poroso, Kos Slate garantisce superficie antiscivolo, resistenza a graffi e batteri, e una texture materica che riproduce l’effetto ardesia. Completamente personalizzabile nelle dimensioni e nei colori (Season, Naturally Made, Standard o scala RAL/NCS), è la soluzione ideale per docce su misura in progetti residenziali e contract. I dettagli che fanno la differenza Quando si parla di ristrutturazione del bagno, ogni dettaglio contribuisce a definire lo stile e la funzionalità dell’ambiente. Spesso sono i piccoli accorgimenti ad arricchire ogni bagno con un tocco di eleganza e modernità. Placche Eco di Pucci Le nuove placche Eco di Pucci sono un vero elemento di design per la stanza da bagno: sottilissime (fino a 4,7 mm di spessore), eleganti e personalizzabili in una vasta gamma di colori, finiture e materiali. Moderne o classiche, sempre coordinate alle cassette Pucci, donano uno stile unico e contemporaneo a qualsiasi ambiente. Grazie al mix di tecnologia, funzionalità e cura estetica, oggi la placca diventa il dettaglio distintivo che completa e arreda con personalità ogni progetto bagno. I permessi per ristrutturare il bagno I permessi per la ristrutturazione del bagno possono essere diversi a seconda della tipologia di lavori che si decide di fare. La ristrutturazione, infatti, può essere più o meno profonda, coinvolgendo tutti i componenti del bagno o solo alcune parti. La principale distinzione riguarda gli interventi di manutenzione ordinaria, finalizzati principalmente al mantenimento in efficienza degli impianti, e quelli di manutenzione straordinaria, che invece intervengono sui servizi igienico e sanitari con nuove realizzazioni e integrazioni. Per fare degli esempi, sostituire un sanitario o sostituire le piastrelle, sono opere di natura ordinaria e, come tali, non richiedono l’ottenimento di particolari permessi da parte del Comune. Nel caso di una manutenzione straordinaria, invece, è necessario rivolgersi a un tecnico per la gestione della pratica edilizia, che nella maggior parte dei casi è una CILA. Le norme di riferimento per i lavori straordinari sono le seguenti: Art. 3 comma 1 lettera b) del Testo Unico 380/2001: “si intendono interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso”. Il consiglio è quello di rivolgersi a un geometra esperto che possa consigliarvi come intervenire nel pieno rispetto delle normative edilizie. Idee per rifare il bagno spendendo poco Rifare il bagno è il desiderio di molti, un sogno che spesso si infrange davanti al budget che si ha a disposizione. Tra il cambio dei sanitari, la scelta della pavimentazione, la manodopera e le altre voci da aggiungere al preventivo diventa difficile immaginare di intervenire con una ristrutturazione totale del bagno. Per rinnovare il look dell’ambiente bagno non è sempre necessario optare per un intervento di ristrutturazione complesso: possiamo dare nuova vita al bagno senza demolire l’esistente. Per una ristrutturazione bagno “low cost” il segreto è mettere in campo alcuni accorgimenti che vi consentiranno di risparmiare budget e di ottenere la stanza confortevole e accogliente che tanto desiderate. Iniziamo con il pavimento: invece di sostituire la pavimentazione precedente, optate per applicare le piastrelle al di sopra del pavimento esistente. Le soluzioni presenti in commercio sono numerose: potete scegliere tra pavimentazioni in resina, pavimenti vinilici o in laminato. Evitando di sostituire il pavimento ex novo risparmierete una cifra consistente da investire in altri aspetti della ristrutturazione. Il colore riesce a rinnovare totalmente un ambiente: per rinnovare in maniera low cost il bagno un suggerimento utile è quello di intervenire sulle piastrelle rinnovandole con un tocco di vernice colorata. Ovviamente dovrete scegliere smalti ad hoc che siano idrorepellenti e resistenti all’umidità. Pensate che rifare il bagno senza togliere le piastrelle sia impossibile? Come avete visto evitando di sostituire una pavimentazione démodé e scegliendo di sovrapporre una nuova superficie vi permette di risparmiare tempo e soprattutto budget. Nelle abitazioni datate non è raro trovare una vasca da bagno: sostituitela con un box doccia della stessa grandezza così da non lasciare aree di pavimento prive di rivestimento. Investire nel box doccia è un’idea lungimirante: questa soluzione vi permette di sprecare meno acqua, è una soluzione più pratica e veloce ed è un aiuto per ottimizzare lo spazio, specie in un bagno piccolo. Parliamo della configurazione dell’ambiente: mantenere inalterata la posizione dei sanitari vi permetterà di risparmiare sulla spesa totale della ristrutturazione. Scegliete dei sanitari dal look contemporaneo e installateli al posto dei precedenti, verificando prima che lo scarico sia compatibile con l’esistente. E per il tocco finale… creatività! Potete recuperare il vecchio mobilio dipingendolo con nuance più attuali oppure se apprezzate il fai-da-te potete trasformare gli oggetti presenti in casa in elementi decorativi per il bagno. È possibile ristrutturare un bagno da soli? Ristrutturare il bagno da soli è possibile, ma è importante valutare in modo oggettivo le proprie capacità e la familiarità che si ha con il fai da te. Chiaramente, i vantaggi sono interessanti, soprattutto da un punto di vista economico. Al contempo, è necessario avere a disposizione del tempo da dedicare alle opere, strumenti idonei e sapersi muovere in totale sicurezza. Anche in questo caso, è fondamentale un progetto accurato e la valutazione dei materiali migliori da acquistare. In conclusione, ristrutturare un bagno fai da te è possibile, ma richiede una buona dose di pianificazione, impegno e attenzione. Se non si è sicuri delle proprie capacità o se il tempo a disposizione è limitato, è meglio rivolgersi a un professionista. Faq ristrutturazione bagno La ristrutturazione di un bagno è un progetto complesso che spesso solleva molte domande. Proprio per questo abbiamo raccolto le domande più frequenti che riceviamo dai nostri utenti. È necessario un progetto per ristrutturare il bagno? Una delle fasi più importanti quando si decide di ristrutturare il bagno è quella che prevede la definizione di un layout. Soprattutto in caso di cambiamenti strutturali e impiantistici importanti, deve essere attentamente studiato un vero e proprio progetto, che prenda in considerazione gli obiettivi della committenza, lo spazio disponibile e la normativa vigente. Il progetto, nel caso si debba redigere una pratica edilizia per l’ottenimento dell’opportuno titolo abilitativo, viene eseguito da un tecnico abilitato e fa parte della stessa pratica. Può riguardare i soli arredi e i materiali, ma anche la struttura impiantistica e tecnologica, sia idraulica che elettrica. Quali professionisti sono coinvolti nella ristrutturazione di un bagno? Il rifacimento del bagno può richiedere il coinvolgimento di diversi professionisti, a partire dai progettisti a cui affidare l’incarico della gestione della pratica edilizia e del disegno del layout del nuovo bagno. Ci si può rivolgere ad architetti, ingegneri o geometri. L’esecuzione dei lavori, invece, include più maestranze, da valutare a seconda della tipologia delle opere che si decide di eseguire. Si possono richiedere prestazioni a imprese edili, ma anche idraulici, elettricisti o tecnici specializzati nella posa di piastrelle e finiture. Servono permessi per ristrutturare il bagno? I permessi per la ristrutturazione del bagno possono essere diversi a seconda della tipologia di lavori che si decide di fare. La ristrutturazione, infatti, può essere più o meno profonda, coinvolgendo tutti i componenti del bagno o solo alcune parti. La principale distinzione riguarda gli interventi di manutenzione ordinaria, finalizzati principalmente al mantenimento in efficienza degli impianti, e quelli di manutenzione straordinaria, che invece intervengono sui servizi igienico e sanitari con nuove realizzazioni e integrazioni. Per fare degli esempi, sostituire un sanitario o sostituire le piastrelle, sono opere di natura ordinaria e, come tali, non richiedono l’ottenimento di particolari permessi da parte del Comune. Nel caso di una manutenzione straordinaria, invece, è necessario rivolgersi a un tecnico per la gestione della pratica edilizia, che nella maggior parte dei casi è una CILA. Le norme di riferimento per i lavori straordinari sono le seguenti: Art. 3 comma 1 lettera b) del Testo Unico 380/2001. Il consiglio è quello di rivolgersi a un geometra esperto che possa consigliarvi come intervenire nel pieno rispetto delle normative edilizie. Quanto costa rifare un bagno nel 2025? Una delle domande più comuni quando si parla di ristrutturazione è la seguente: ma quanto costa rifare un bagno completo? Il rifacimento del bagno nel 2025 deve tenere conto di diversi fattori: se ho bisogno di rifare l’impianto idraulico o l’impianto elettrico, a quale ditta rivolgersi, quali materiali per ristrutturare il bagno devo scegliere ecc. Alle forniture e ai costi della ditta si aggiungono ovviamente anche il prezzo dei sanitari e la scelta degli arredi. Stando ad un indice medio di costi, la ristrutturazione di un bagno va da un minimo di 1000 euro a salire. Un’analisi preliminare svolta da un professionista del settore vi aiuterà a determinare con precisione il costo completo della ristrutturazione. Alcuni consigli per risparmiare sulla ristrutturazione del bagno sono di pianificare attentamente i lavori fin dal principio, stabilire un budget realistico e monitorando i costi in modo costante. Se la cifra è troppo elevata, è meglio definire delle priorità e capire quali interventi sono necessari e quali non lo sono. Non è opportuno, invece, puntare su materiali e prodotti di scarsa qualità, perché per quanto permettano oggi un risparmio, avranno durata breve e potrebbero richiedere manutenzioni più onerose in futuro. Confrontare i preventivi di più professionisti e di prodotti alternativi, come detto, è un’altra cosa importante. Nella ristrutturazione del bagno incidono dunque diversi fattori in base ai quali il budget può subire variazioni: in primis le dimensioni del bagno, ma anche la tipologia di impianti che si sceglie di installare e gli interventi che si devono fare su questi elementi. Rifare il bagno vuol dire rinnovare i sanitari, cambiare del pavimento e molto altro. Quanto tempo ci vuole per ristrutturare un bagno? Per ristrutturare un bagno possono essere sufficienti una decina di giorni, anche per il fatto che generalmente si tratta di ambienti dalle dimensioni contenute. Chiaramente, la durata delle opere varia a seconda della tipologia di intervento che si realizza. Durante l’esecuzione, inoltre, possono nascere alcuni imprevisti, per cui è sempre buona cosa prendere in considerazione alcuni giorni extra. È possibile ristrutturare il bagno senza opere murarie? Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è possibile dare nuova vita al proprio bagno senza affrontare costose opere murarie. Le idee di ristrutturazione per un bagno piccolo low cost partono proprio da questo principio: massimizzare l’impatto estetico minimizzando l’investimento economico. Una delle strategie più interessanti che rispondono al quesito “come risparmiare nella ristrutturazione del bagno” prevede il ristrutturare bagno con “pavimento sopra pavimento”: invece di rimuovere la pavimentazione esistente, possiamo andare ad applicare direttamente nuove soluzioni come resina, vinile o laminato. Anche per le pareti, la trasformazione può avvenire senza demolire: scegliamo carte da parati specifiche per ambienti umidi progettate per durare a lungo in questa zona della casa. L’illuminazione gioca poi un ruolo davvero utile: l’inserimento di lampade o applique può riscaldare visivamente l’ambiente e trasformarlo completamente. Non dimentichiamoci del colore: nel rifacimento del bagno un semplice cambio di colore alle pareti può rivoluzionare completamente l’aspetto di questo spazio. Quali sono i tempi medi per ristrutturare un bagno? Se ci troviamo nella condizione di pianificare questo intervento è del tutto normale domandare ad un professionista quanto tempo ci vuole per ristrutturare un bagno completamente. La risposta dipende da diversi fattori, ma generalmente nel rifacimento bagno tempi e costi sono strettamente correlati alla complessità dell’intervento. Le dimensioni dello spazio influenzano significativamente la durata dei lavori di ristrutturazione edilizia: i bagni più ampi richiedono naturalmente tempi più lunghi per ogni fase, dalla posa delle piastrelle al cartongesso. Un fattore determinante nella pianificazione temporale è la necessità di rifare impianto idraulico del bagno: questa operazione può aggiungere giorni preziosi al cronoprogramma di ristrutturazione poiché richiede l’intervento di una ditta specializzata che si occupi di questo aspetto. Che differenza c’è tra manutenzione ordinaria e straordinaria nel rifacimento bagno? Come abbiamo accennato in precedenza nel corso dell’approfondimento, la distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria è fondamentale per comprendere quando sia possibile procedere con una ristrutturazione del bagno senza permessi in edilizia libera e quando invece servano i permessi per la ristrutturazione del vostro bagno. Secondo il Testo Unico dell’Edilizia (Art. 3), gli interventi di manutenzione ordinaria comprendono riparazioni, rinnovamenti e sostituzioni delle finiture, oltre alla manutenzione degli impianti tecnologici esistenti senza modifiche strutturali. La manutenzione straordinaria prevede opere di rinnovamento che possono toccare parti strutturali dell’edificio, realizzazione di nuovi servizi igienico-sanitari o modifiche significative agli impianti, purché non alterino volumi e superfici delle unità immobiliari. Nella pratica, la maggior parte delle ristrutturazioni del bagno rientra nell’edilizia libera quando si limitano a sostituzioni di sanitari, rivestimenti e finiture. Quando invece gli interventi prevedono lo spostamento dei sanitari, modifiche alle tubature o opere che incidono sulle strutture, diventa necessario presentare una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata). Posso usufruire di bonus fiscali per la ristrutturazione del bagno? Il bonus ristrutturazione bagno 2025, che rientra nel più ampio Bonus Ristrutturazioni, conferma le opportunità di risparmio per chi decide di rinnovare questo spazio nell’ambito di interventi di manutenzione straordinaria. La detrazione legata al rifacimento del bagno viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo, garantendo un vantaggio fiscale agli utenti che decidono di regalare un nuovo volto all’ambiente bagno. Non sono ammessi interventi di sostituzione sanitari o sostituzione delle finiture, a meno che siano contestuali ad opere quali il rifacimento dell’impianto idraulico. La detrazione fiscale legata alla ristrutturazione del bagno mantiene inalterata la sua struttura: permette infatti di recuperare metà della spesa sostenuta fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Ricordiamo che nel 2025 l’agevolazione al 50% è riconosciuta alle abitazioni principali, per le seconde case scende al 36%. È obbligatorio adeguare l’impianto elettrico durante la ristrutturazione del bagno? Spesso ci chiediamo se sia obbligatorio o meno adeguare l’impianto elettrico del bagno nel momento della ristrutturazione di questo spazio. La risposta è che non esiste un obbligo specifico: si suggerisce, tuttavia, di valutare con attenzione dell’età e le condizioni dell’impianto elettrico esistente per garantire il massimo della sicurezza. Il parametro principale da considerare è l’anzianità dell’impianto: quando supera i 30 anni di vita, l’intervento di adeguamento diventa un’operazione fortemente consigliata. È meglio ristrutturare il bagno in estate o in inverno? Il periodo estivo è spesso il più indicato per la ristrutturazione del bagno. Il motivo è semplice: il clima è più mite, le ore di luce a disposizione sono maggiori e spesso questa stagione coincide con la pianificazione di un periodo di vacanza così da poter seguire più facilmente i lavori. Ovviamente non si tratta di un ferreo diktat da seguire: il momento perfetto per procedere con il rifacimento del bagno deve coincidere sempre dalle proprie priorità, dal budget e dall’entità complessiva della ristrutturazione. 30/08/2022 Guida alla ristrutturazione del bagno Nelle ristrutturazioni viene data sempre più attenzione alla progettazione di questo angolo di paradiso. Vi spieghiamo in questo approfondimento come rifare il bagno, partendo dalla scelta delle piastrelle fino ad arrivare a quella dei sanitari e degli arredi, ogni singolo dettaglio deve essere curato per ricreare un’atmosfera di piacevole relax. a cura di Fabiana Valentini Se dopo un’attenta analisi avete deciso che è il momento di rifare il bagno in questo articolo vogliamo darvi qualche suggerimento pratico per il restyling di un ambiente sempre più vissuto, con un occhio ai costi da sostenere. Ristrutturazione bagno: quali sono le fasi da seguire? L’iter di ristrutturazione del bagno segue diversi passaggi: conoscerne tutte le fasi è fondamentale per calcolare in modo esatto le tempistiche e fare una corretta valutazione dei preventivi riportati dai professionisti coinvolti nel progetto. Quindi, se anche voi vi state chiedendo “quali sono le fasi della ristrutturazione da conoscere”, siete nel posto giusto. Abbiamo riassunto i passaggi fondamentali dei lavori necessari per dare un nuovo look al vostro ambiente bagno. La fase progettuale La prima fase per rifare il bagno è ovviamente quella progettuale. In questo caso dovrete rivolgervi ad un esperto che possa illustrarvi nel dettaglio come poter trasformare il bagno intervenendo in modo efficiente sulla pavimentazione, tubature, rinnovo dei sanitari ecc. Seconda fase dell’iter: la demolizione Dopo aver individuato il progetto che fa al vostro caso si passa al lavoro “vero e proprio”. La seconda fase nell’iter di ristrutturazione di un bagno è legata alla demolizione di ciò che era presente nell’ambiente. I muratori si occuperanno di rimuovere il pavimento, i vecchi sanitari e di intervenire in maniera più o meno decisa a seconda del progetto. Installazione del nuovo impianto elettrico ed idraulico Il terzo step per rifare il bagno è relativo all’installazione del nuovo impianto elettrico ed idraulico. Qui intervengono le figure dell’elettricista e dell’idraulico che seguiranno le tracce segnalate in precedenza dai muratori. Questo passaggio è molto delicato in quanto un errore potrebbe comportare spiacevoli problematiche. Il livellamento del pavimento e l’installazione dei sanitari Il livellamento del pavimento occupa il quarto step nel percorso di ristrutturazione. È necessario che il muratore si occupi del livellamento del suolo e di realizzare lo strato di massetto per poi passare alla posa del nuovo rivestimento ad opera del piastrellista. Arriva infine il momento di installare i nuovi sanitari, la rubinetteria, la doccia e lasciare che l’idraulico esegua il collaudo finale per sincerarsi che tutto funzioni in modo perfetto. Costi legati alla rimozione del pavimento È possibile rifare il bagno cambiando totalmente look all’ambiente partendo dalla scelta di nuove piastrelle. Un bagno piccolo trova nuova luce grazie alle piastrelle sui toni del bianco che ampliano lo spazio, per il bagno degli ospiti si può optare per colori più forti e decisi che danno un tocco urban e mai scontato. Tra i materiali di tendenza non può naturalmente mancare il gres porcellanato, elegante, resistente e durevole nel tempo. Per quanto riguarda la rimozione del vecchio pavimento in generale il costo può oscillare tra i 20 e i 50 euro al metro quadro, mentre per il posizionamento delle nuove piastrelle è stato stimato che i prezzi medi possono partire dai 5 euro al metro quadro a salire. Quanto costa rifare l’impianto idraulico? Nell’iter di ristrutturazione del bagno non può mancare una valutazione del sistema idraulico presente. Se l’impianto presenta problemi oppure è usurato dal tempo si consiglia di optare per la ristrutturazione, sempre sotto attento consiglio di professionisti esperti. Anche in questo caso i costi sono variabili e dipendono dai punti idraulici di cui necessitate. In generale i punti idraulici riguardano il water, il bidet, il lavandino e la doccia (o vasca). In generale il prezzo per ristrutturare il bagno in maniera completa dal punto di vista dei punti acqua, rubinetterie e sanitari può oscillare dai 3000 euro a salire: sarà la ditta a cui vi rivolgerete a consigliarvi le giuste soluzioni per rientrare nei costi e ottenere allo stesso tempo l’effetto desiderato. Il costo di installazione dei sanitari Per rifare il bagno e cambiare look Pucciplast propone la nuova linea di placche 330, più piccole, ultra-sottili e dal design di impatto. Il mondo dei sanitari è sfaccettato e ricco di suggestioni e possibili combinazioni. Le tipologie di sanitari rientrano in queste tre varianti: i tradizionali a pavimento, quelli a filo muro pratici ed eleganti e infine i sanitari sospesi, una soluzione di gran tendenza nei bagni contemporanei. Anche in questo caso bisogna tener presenti diversi fattori come il costo di installazione dei sanitari una media sul mercato è quella dai 50 euro a salire, o anche l’installazione degli arredi oppure la sostituzione della vasca con doccia il cui budget oscilla attorno ai 700 – 1000 euro. Quanto costa rifare la doccia? Comoda e pratica, la doccia è la soluzione perfetta per le esigenze odierne in cui l’efficienza e il risparmio idrico sono aspetti importanti da considerare. Se avete optato per questa scelta vi sarete sicuramente chiesti “ma quanto costa rifare la doccia?”, “quanto incide sul budget della ristrutturazione del bagno”. Vediamo insieme quali sono le voci che determinano il budget di spesa legato al rifacimento della doccia. Iniziamo con il dire che i costi indicati sono puramente esemplificativi e possono variare in base al tipo di lavoro da eseguire, ai materiali scelti e ai brand selezionati. La sostituzione di una vecchia doccia con un nuovo modello ha un costo diverso dal rimodulare interamente la disposizione degli elementi in bagno. Un cambiamento strutturale prevede dei costi più ingenti rispetto alla semplice sostituzione di un box doccia con un nuovo modello: iniziate con il definire quali sono le priorità del vostro progetto così da capire quale sarà il budget minimo da impiegare. Avete deciso di modificare la disposizione del bagno e spostare la doccia? In questo caso dovrete aspettarvi un preventivo che riporti opere murarie e lavori all’impianto idraulico. Facendo una stima generale dei costi dovrete prevedere: lavori all’impianto idraulico, dai 50 ai 180 euro a punto acqua, lavori all’impianto elettrico, dai 30 euro a salire per punto luce, lavori al massetto e posa di un nuovo pavimento. Per quanto riguarda il pavimento, il costo varia di molto sulla base del materiale scelto: il gres porcellanato può avere un costo dai 10-15 euro al mq, mentre un pavimento in marmo ha costi decisamente superiori. Infine ricordiamoci che nel preventivo rientrano anche le spese relative alla tinteggiatura, che usualmente vanno dai 10-15 euro al metro quadro. Come si scelgono le piastrelle per rifare il bagno? Prima di acquistare un prodotto è necessario comprenderne le caratteristiche. Il design delle piastrelle bagno è importante, ma entrano in gioco numerosi fattori che ne determinano l’acquisto. Per un ambiente come il bagno, un luogo dove tendenzialmente si presenta un elevato livello di umidità, è necessario scegliere un rivestimento resistente e durevole nel tempo. Le piastrelle utilizzate per il bagno devono garantire un buon livello di impermeabilità: assicuratevi di optare per un prodotto non poroso che garantisca la giusta igiene. Resistenza all’abrasione e alle macchie sono altri due punti importanti da valutare. Lo smalto delle piastrelle viene sottoposto quotidianamente al calpestio, allo spostamento del mobilio oppure al passaggio dell’aspirapolvere o dello strofinaccio. Ecco perché la scelta del pavimento per il bagno deve essere fatta nell’ottica di scegliere un prodotto di qualità che possa durare nel tempo. Infine le piastrelle devono resistere all’azione degli agenti chimici: come detto in precedenza, il bagno è una di quelle stanze della casa che deve obbligatoriamente essere pulita ogni giorno. I prodotti per la pulizia del pavimento contengono sostanze chimiche aggressive che potrebbero rovinare la bellezza del pavimento. La piastrella “perfetta” fa della resistenza e dell’inassorbenza il suo punto di forza. Ristrutturare il bagno: come disporre le piastrelle Avete scelto le piastrelle bagno che rispecchiano lo stile della vostra casa? A questo punto si procede alla posa del pavimento. Vediamo quindi quali sono i passaggi principali di una corretta posa in opera delle piastrelle. Il primo step è ovviamente quello di misurare la superficie che deve essere pavimentata. Si prosegue dunque con la preparazione del fondo, rimuovendo le irregolarità in quanto la superficie deve essere ben pulita e priva di polvere. Dopo aver svolto questo passaggio si va alla posa vera e propria delle piastrelle. Avete in mente un decoro particolare? In fase di ristrutturazione potete decidere la disposizione delle piastrelle, donando un look particolare al bagno. Tra le tendenze del momento troviamo la disposizione a spina di pesce, oggi utilizzata anche per le pareti. Un effetto davvero particolare e di sicuro effetto scenografico. A prescindere dal tipo di disposizione scelta, è importante controllare che nella fase di messa in posa non si presentino irregolarità. Il processo di disposizione delle piastrelle prevede il riempimento delle fughe con una malta e la sua pulizia. Infine si procede a sigillare le fughe con il silicone o con la malta. I sistemi naturali per pulire le fughe delle piastrelle Rifare il bagno implica anche una pulizia profonda per poterlo utilizzare una volta ultimati i lavori. Pulire le fughe delle piastrelle può rivelarsi davvero difficoltoso poiché lo sporco tende ad annidarsi in modo particolare proprio tra gli interstizi. Come fare per pulire efficacemente il pavimento? Vi sveliamo qualche suggerimento per attuare un efficiente iter di pulizia. È uno dei rimedi “della nonna”. Stiamo parlando del bicarbonato, un fedele alleato quando si parla di pulizia domestica. Vi suggeriamo di prendere il bicarbonato e scioglierlo in acqua calda. Applicatelo sulle fughe e lasciate in posa per una mezz’ora al massimo. Con l’aiuto di una spazzola e di una spugna pulite le fughe delle piastrelle. Il risultato? Un pavimento brillante e perfettamente pulito. Oltre al bicarbonato non possiamo non citarvi un altro rimedio “low cost”: l’aceto è una soluzione ottimale per pulire e igienizzare a fondo. Come per il bicarbonato vi consigliamo di diluirlo in acqua calda e passarlo sulle fughe. Lo sporco è particolarmente ostinato? L’acqua ossigenata può fare a caso vostro. Versatela sulle fughe e lasciatela in posa, quindi sfregate bene per eliminare le tracce di sporcizia. Come ottenere il bonus bagno? Non esiste un bonus specifico per la ristrutturazione del bagno, ma è possibile detrarre varie spese usufruendo delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione del 50%, entro un limite massimo di 96.000 euro per gli interventi che in particolare interessano la manutenzione straordinaria, suddivisa in 10 rate annuali di pari importo. Nel caso in cui si decida di rifare il bagno il bonus è ammesso per interventi di manutenzione straordinaria ovvero, come si legge nella Guida dell’Agenzia delle Entrate, “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici”. Sono dunque ammesse le opere di rinnovamento, messa a norma, rifacimento dell’impianto idrico-sanitario. Non è invece prevista la detrazione per la sola sostituzione dei sanitari. I lavori di manutenzione ordinaria non rientrano negli interventi detraibili fiscalmente, spettanti solo per i lavori condominiali, a meno che non facciano parte di un intervento più vasto di ristrutturazione. Se si vuole rifare il bagno è possibile usufruire anche del Bonus Mobili, detraendo la spesa per l’acquisto e l’installazione dei complementi d’arredo per il bagno, esclusi sanitari e rubinetteria, fino al 50% per un massimo di 8.000 euro. La ristrutturazione del bagno può dare accesso anche al Bonus Barriere Architettoniche se l’intervento verte al miglioramento dell’accessibilità, con possibilità di detrarre il 75% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025. Prima pubblicazione 2019 – Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento