Vicenza Business Tower – Torri di Quartesolo (Vi)

Il VBT si inserisce in un’area caratterizzata da numerose attività produttive e di servizio, oltre che dalla presenza del grande centro commerciale Le Piramidi, costruito circa 15 anni fa e circondato da una serie di edifici scadenti sotto il profilo architettonico.
Da qui la necessità di riqualificare la zona attraverso una realizzazione all’avanguardia, che comunicasse a utenti, visitatori e semplici osservatori la particolarità e l’idea di innovazione che doveva caratterizzare l’edificio.

Il progetto è stato concepito fin dall’inizio come una sorta di “lanterna”, visibile anche dall’autostrada, per non rinunciare alle grandi opportunità che offre l’essere visti dall’intenso traffico in transito: per questo il progettista e direttore dei lavori, l’Architetto Gabriele Milan, supportato nella stesura del progetto esecutivo architettonico da Mediapolis Engineering s.r.l., ha pensato ad una torre, contraddistinta dalla combinazione di due materiali nobili quali vetro, obbligatoriamente trasparente, e metallo. Questa scelta ha reso l’edificio un simbolo che rappresenta da solo un grande marchio pubblicitario, senza bisogno di insegne, sinonimo anche di qualità.
Il complesso propone una tipologia che risponde pienamente alle esigenze della committenza e per le quali mancava un’offerta nell’area in oggetto.
Esso è composto da una piastra di un piano fuori terra a forma di L, che si estende per circa 4500 mq, la cui copertura è raggiungibile dalle automobili mediante una rampa.
Questo corpo ospita attività commerciali al dettaglio, e su di esso si eleva una torre di cristallo alta 12 piani, di circa 450 mq ciascuno, in cui sono insediate attività professionali e di terziario avanzato.
In appendice al blocco della torre è stato progettato un volume servente a massa compatta, per il quale sono stati utilizzati materiali differenti da quelli che caratterizzano il resto del complesso, dove sono posizionate le scale e gli ascensori panoramici, il cui movimento ascensionale è percepibile sulla facciata.

Dal punto di vista costruttivo e dei materiali, i prospetti della piastra sono stati realizzati con pannelli metallici color zinco, mentre la torre è rivestita da una vetrata strutturale continua a doppia pelle, che copre una superficie di circa 245 mq a piano.
Entrando nello specifico delle caratteristiche e delle prestazioni della vetrata, denominata facciata interattiva Blue Technology, essa è stata realizzata con un sistema a cellule strutturali indipendenti, realizzata da Nordisa S.r.l. (società del gruppo Permasteelisa S.p.A.).
Tali cellule, preassemblate in fabbrica in modo da arrivare in cantiere pronte per la messa in opera, hanno uno spessore di 18 cm e dimensioni modulari di 145 cm di larghezza per 270 cm di altezza.
Esse, che possono essere fisse o apribili, sono composte esternamente da un vetro monolitico float extrachiaro temperato spesso 8 mm, un’intercapedine di 120-140 mm all’interno della quale è posta una tenda alla veneziana di 25 mm di colore chiaro (con un coefficiente di riflessione compreso tra il 40 e il 70%) e infine da un vetro-camera isolante (apribile per effettuare la manutenzione), composto a sua volta da una lastra esterna selettiva neutra di 8 mm di spessore, un’intercapedine di 16 mm e una lastra interna stratificata di sicurezza float normale trasparente, spessa circa 4 mm.
In corrispondenza dei solai sono state realizzate delle specchiature cieche di 60 cm di altezza, costituite da una lastra esterna in vetro float normale trasparente chiaro neutro temperato, dello spessore di 8 mm parzialmente o interamente serigrafato, da un’intercapedine ventilata di 109 mm e da un pannello composto da una lamiera di acciaio zincato prelaccato posta all’esterno, dalla coibentazione in lana minerale isolante ad alta prestazione dello spessore di 64 mm (necessaria per evitare ponti termici) e chiuso nella parte interna da un altro foglio di lamiera d’acciaio zincato.
Per quanto riguarda invece le vetrine espositive che costituiscono l’involucro del piano terra, esposte a Est e Nord (le cui dimensioni sono 145 cm di larghezza per 270-300 cm di altezza), esse sono realizzate con specchiature fisse in vetro monolitico stratificato float normale chiaro, ciascuna di 8 mm di spessore e unite tramite PoliVinilButirrale (PVB). In particolare le vetrine che si trovano al piano terra della torre presentano superiormente una specchiatura cieca alta circa 70 cm, realizzata con le stesse caratteristiche delle cellule utilizzate per il mascheramento dei solai interpiano.
Tutte le parti trasparenti sono certificate per la tenuta all’aria, all’acqua e alla spinta del vento dai principali istituti preposti, in Italia e all’estero.

Una superficie vetrata di queste dimensioni è però soggetta a carichi termici notevoli a causa della sua esposizione alla radiazione solare, dunque la scelta di utilizzare un sistema di facciata interattivo Blue Technology deriva dalla volontà di mantenere alto il livello di comfort interno degli ambienti, controllando l’esposizione ai raggi del sole attraverso sistemi di schermatura e attraverso la ventilazione.
Questo tipo di facciata infatti sfrutta i vantaggi della doppia pelle e della possibilità di inserimento nell’intercapedine di una tenda alla veneziana, strumento importante per la regolazione dei flussi energetici che penetrano nell’edificio sulla base delle effettive necessità.
Le veneziane infatti possono essere comandate a seconda delle esigenze dell’utenza, sia localmente che attraverso un comando centralizzato remoto automatico. Ad ogni lato dell’edificio in cui è presente la facciata interattiva sono posizionate due fotocellule e una centralina di controllo tende, in grado di controllare il livello di radiazione esterna e la temperatura all’interno degli ambienti. Il controllo centralizzato è progettato per disattivare i comandi locali quando vengono superati i valori di radiazione solare e temperatura interna stabiliti a priori.
Superati tali valori infatti le tende scendono automaticamente in posizione chiusa e le lamelle si posizionano con un’angolazione di circa 37° ( con una tolleranza di circa 3°).

Sempre per garantire adeguati livelli di comfort interno degli ambienti, la facciata interattiva permette la ventilazione dell’intercapedine nelle zone visive, effettuata mediante un flusso di aria generato da ventilatori tangenziali posti nella parte cieca delle cellule, in corrispondenza cioè della fascia marcapiano, che vengono attivati o disattivati in funzione della temperatura dell’aria nell’intercapedine.
Il tamponamento trasparente descritto, il cui effetto estetico è neutro, garantisce alte prestazioni a livello di comfort interno, dal momento che è caratterizzato da una trasmissione luminosa del 60% (5% in assenza delle veneziane), da una riflessione luminosa del 14% ed una trasmissione energetica al massimo pari al 15%, ottenuta posizionando le lamelle delle veneziane con un’inclinazione di 60°. Inoltre, il valore medio di isolamento della facciata si aggira attorno a 1,4 W/mq °C.
Come è possibile capire da questi dati, le pareti vetrate che ricoprono la torre sono caratterizzate da livelli di trasmittanza termica piuttosto bassi (1,4 W/mq °C), il che si traduce in una minore dispersione del calore rispetto alle normali superfici vetrate e un miglior livello di comfort all’interno degli ambienti.
Questa attenzione per l’aspetto prestazionale del componente vetrato non è fine a sé stessa, ma fa parte di un approccio progettuale che ha individuato nel risparmio energetico, nel benessere degli occupanti e nell’utilizzo di fonti energetiche alternative delle tematiche fondamentali: per questo motivo ad esempio nella fase di progetto preliminare è stato indicato il sistema a pompa di calore come possibile fonte energetica alternativa.
Per quanto riguarda invece l’impianto di condizionamento degli ambienti, è stata perseguita l’idea di completare l’edificio intelligente con lo studio di un’impiantistica applicata in modo innovativo da parte della Daikin, che ha realizzato un impianto con recupero di calore.
Questo tipo di impianto permette infatti il funzionamento simultaneo in riscaldamento e raffreddamento per ambienti diversi, in modo da sfruttare in modo più razionale l’energia, minimizzando contemporaneamente i costi di esercizio.

L’opera è stata iniziata nel settembre 2002 ed è stata parzialmente inaugurata, nella sua parte commerciale, nella primavera del 2004 e completata nella parte direzionale nell’estate dello stesso anno.
Attualmente è stato venduto circa il 70% degli spazi dell’edificio, anche se dall’autostrada, da cui è visibile soprattutto il volume della torre, esso può sembrare ancora vuoto: un effetto volutamente pensato per mantenere la privacy degli occupanti, realizzato grazie alle caratteristiche della vetrata Blue Technology.

Si ringrazia per il materiale tecnico e iconografico l’Arch. Milan, Nordisa s.r.l. e Edilbasso.

Crediti:
Committente: EdilBasso Costruzioni, Loreggia, PD
Progetto architettonico: Arch. Gabriele Milan
Progetto esecutivo architettonico: Mediapolis Engeneering, Torino (Ing. Silvano Vedelago, Ing. Francesco Fogliato, con Ing. Barbara Grigoli, Arch. Patrizia Mazzucchetti)
Progettazione e gestione commessa: Ge.Com – Noventa Padovana (PD)
Realizzazione facciata strutturale Blue Technology: Nordisa S.r.l. – San Vendemiano (TV) Permasteelisa Group – Vittorio Veneto (TV)

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento