Scuola agraria nel castello Füstenburg – Werner Tscholl, Val Venosta, 1999

L’intervento si occupa del recupero e della conservazione dei nuclei storici del castello rispondendo alle nuove necessità funzionali tramite volumi inseriti o affiancati, alle murature preesistenti, con soluzioni concepite come reversibili e con materiali attuali.
I materiali utilizzati sono di fattura non pregiata: acciaio zincato, cemento grezzo, vetro, legno non trattato per l’esterno, castagno per l’interno.
L’intervento trova diverse espressioni a seconda che si tratti di inserimento di nuovi volumi o di inserimento in configurazioni definite ad esempio il portico sul lato nord del cortile inferiore viene chiuso dall’interno con un unico serramento e trasformato nel foyer di ingresso alla scuola; le camere al terzo piano dell’ala nord-est del castello risolte come scatole di legno e vetro addossate alla merlatura o come nel caso del collegamento tra la casa del custode e il muro di cinta a nord-est caratterizzato da una trasparenza completa.
Affiancati il vecchio e il nuovo si realizza nel progetto una radicale distinzione, ma anche complementarità, al contempo la superficie cangiante del metallo zincato si accorda con le vibrazione dell’irregolare tessitura della muratura in pietra grigia […] esprimendo l’intelligibilità di un principio di misura ed economia esente da ostentazioni virtuosistiche (Mulazzani, 2002, p. 44).

Riferimenti bibliografici
Mulazzani Marco (2002), «Un riuso esemplare», Casabella, n. 703, pp. 44-55.
Tscholl Werner et alii (2003), Werner Tscholl: architetture, 1993-2002, General Membrane, Ceggia.

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