I sistemi di comando ed i costi di manutenzione degli impianti efc

Gli impianti efc sono diventati maggiorenni, hanno compiuto 21 anni, è vero.
La norma che li ha per prima inquadrati è del 1984. la norma DIN 18232. Cinque anni dopo in Italia è uscita la norma parallela, UNI 9494.
Sono norme di sistema, descrivono l'impianto.
Le nuove norme EN 12101, che riguardano il prodotto, non intervengono nell'impianto e non hanno apportato cambiamenti ai sistemi di apertura dei singoli efc.Valgono quindi le disposizioni della UNI 9494.
Bene. Dopo 21 anni (o 15 anni) si dirà che gli impianti efc sono tutti perfetti, nessuno ha dubbi o perplessità. purtroppo non è così. Una gran parte degli impianti vecchi è da rivedere, una percentuale non piccola degli impianti nuovi non è completa. Il punto dolente? I sistemi di comando.

Cosa chiede la norma UNI 9494

Il paragrafo 4 della norma UNI 9494 fornisce le definizioni. Il paragrafo 5 descrive come formare il sistema.
Il singolo efc deve essere dotato di un dispositivo che in caso di incendio, con propria energia, provoca l'apertura automatica. (4.6 e 5.3.1)
Se è presente un impianto di spegnimento a gas l'impianto efc si apre solo da posizione lontana (5.3.5.) per cui il dispositivo a bordo di ogni efc è disattivato o manca.
Il gruppo di efc di ogni compartiment deve essere aperto a distanza, a mano o in automatico (4.7., 4.8., 5.3.1., 5.3.2., 5.3.3. e 5.4.1.). L'energia deve essere autonoma.
Di conseguenza gli efc di un compartimento devono essere connessi, e il gruppo sarà aperto dal basso.
L'apertura da posizione remota deve essere presente. E' quella più importante perché corrisponde al calcolo fatto per evacuare fumo e calore da quell'ambiente. E' possibile utilizzare gli efc anche per ventilare in modo naturale gli ambienti protetti.

Tipi di Comandi esistenti
La norma prevede, per il comando a bordo dell'efc, un elemento sensibile alle variazioni d'ambiente causate dall'incendio che, con energia propria, fa spalancare l'efc.
Una dizione “aperta” a diversi tipi di elementi sensibili.
A tutt'oggi si usa quasi solo l'ampolla di vetro con all'interno alcool.
L'ampolla è un distanziatore che a 68° C (o 93°C o 141° C) si frantuma.
Una molla aziona lo spillo che fora il diaframma di una piccola cartuccia di CO 2 posta vicino.
L'apertura dell'efc avviene tramite uno, o una coppia, di cilindri pneumatici che spalancano l'efc.

Comando remoto
Può essere:
Elettrico 1E: un dispositivo pirotecnico, raggiunto da corrente a 24V CC, tramite l'ampolla che libera la CO 2 dalla cartuccia. Si apre l'efc. Devo salire a richiudere l'efc. Devo salire e sostituire dispositivo pirotecnico, ampolla, cartuccia.
Elettrico 2: un magnete, raggiunto da corrente a 24V CC, rompe l'ampolla che libera la CO 2 dalla cartuccia. Si apre l'efc. Devo salire a richiudere l'efc. Devo salire e sostituire ampolla e cartuccia
Pneumatico1: un tubo rame f 8 mm raggiunge gli efc del gruppo. Al piede apro la bombola di CO 2 che raggiunge il cilindro pneumatico dell'efc e lo spalanca. Devo salire: a richiudere l'efc
Pneumatico2: un doppio tubo rame f 8 mm raggiunge gli efc del gruppo. Al piede apro la bombola di CO 2 che con il tubo di sinistra , attraversata la stazione di comando aria/CO 2 , raggiunge gli efc, li spalanca, li blocca.
Non devo salire a richiudere gli efc, lo faccio dalla stazione di comando pervio un facile resettaggio.

Come scegliere e perché
Tutti i tipi di comando sono regolari e funzionali.
La scelta logica è legata alla facilità di manutenzione, alla rapidità di ripristino e di richiusura degli efc spalancati, ai costi complessivi di impianto e manutenzione.
Pochi numeri per aiutare la scelta: un impianto finito da 40 fino a 50 efc (con assistenza muraria compresa) costa da 80.000 a 100.000 €. Chiavi in mano.
Se il capannone è di 8.000- 10.000 m2 si vede che il costo è di 10 €/m2.

Caso elettrico 1
Cambiare detonatore/ampolla/cartuccia può costare 100€ per efc.
I detonatori hanno una vita breve, da 2 fino a 3 anni.
Il costo annuale di una manutenzione non copre il rischi odi una apertura antincendio “involontaria”. Questa, se non piove, può costare dai 4.000 ai 5.000 € e richiedere un tempo d'intervento lungo.

Caso elettrico2
Cambiare ampolla e cartuccia può costare 50 € per efc. I magneti si resettano e non si cambiano come i dispositivi pirotecnici. Gli inconvenienti del primo caso permangono. I magneti costano più dei dispositivi pirotecnici.

Caso pneumatico1
Ampolla e cartuccia di CO 2 restano integre. Si cambia solo la bombola al piede.
Si deve risalire per richiudere. Il tubo rame ha costi leggermente superiori al filo elettrico.

Caso pneumatico 2
Ampolla e cartuccia CO 2 restano integre.
Si cambia solo la bombola al piede.
Si richiude dal basso. Si può utilizzare per ventilazione giornaliera

Conclusione
Il comando elettrico è idoneo per pochi efc facilmente raggiungibili.
Per impianti con 10 efc e oltre conviene passare ai comandi pneumatici.
 

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