COPERTURE METALLICHE

Le coperture hanno assunto oggi un’importanza di primo piano nella progettazione come nel processo produttivo .
Non si può più delegare alla copertura un ruolo marginale, l’esperienza e i dati di laboratorio hanno dimostrato come proprio dalle coperture abbiano spesso inizio i fenomeni degenerativi dell’involucro edilizio e i problemi di permeabilità energetica.
Anche le coperture industriali devono oggi adattatesi alla normativa in fattoi di risparmio energetico oltre che alle ovvie valutazioni economiche (durabilità manutenzione cc…), soprattutto oggi poi che anche l’architettura civile vede l’uso della tecnologia e dei materiali, una volta tipici della sola industria, essere disponibili ed interessanti anche per questo settore.
La necessità di prestazioni elevate unite alla versatilità e all’aspetto non consueto introducono nuovi parametri a disposizione del progettista.
I tipici problemi delle coperture metalliche sono legati alla impermeabilità delle stesse e alla loro durabilità.Storicamente le coperture metalliche vengono agganciate mediante chiodi o rivetti alla sottostante orditura, creando quindi i veicoli per l’infiltrazione dell’acqua (co gli ovvi danni) e il successivo deperimento della struttura (marciscenza o presenza di corrosione). Un altro aspetto, sempre legato al tipo di connessioni, è quello della relativa resistenza al vento che queste strutture, offrono.

Copertura metallica a giunto drenante: RIVERCLACK
Il sistema Riverclack, presentato al Politecnico nell’ambito delle lezioni tenute nel corsi del prof. Davide Luraschi, è stato sviluppato per rispondere alle nuove richieste dei mercati e all’attenzione sempre crescente verso la qualità in particolare la copertura è rivolta a:
Coperture e tetti piani e curvi, Coperture fotovoltaiche, Tetti insonorizzati e Tetti verdi con ogni tipo di accessorio e lavorazione (lastre curve, lastre rastremate, tetti a doppia curvatura).
La caratteristica unica del sistema è l’impermeabilità assoluta garantita dal brevetto Riverclack che si aggancia alla strutture della copertura senza necessità di fori superficiali, grazie a ganasce sintetiche e con l’enorme vantaggio delle reversibilità (smontaggio e rimontaggio semplice e non invasivo).
Non secondario è l’aspetto della durabilità dell’elemento che essendo in Lega Alluminio (5754 H18) è particolarmente duraturo. Un altro aspetto fondamentale che differenzia queste coperture dalle altre presenti in commercio è la resistenza al carico del vento con un valore di 7,0 Kn/m2 valore tre o quattro volte superiore alla concorrenza, elementi che garantiscono .
Massima attenzione è stata prestata anche nell’evidenziare gli ulteriori vantaggi che tale soluzione di rivestimento comporta, ovvero, e solo per citare i principali la versatilità dell’elemento che garantisce, senza alcuna lavorazione invasiva, l’utilizzo e la sovrapposizioni con elementi quali i sistemi integrati fotovoltaici, solare termico così come l’uso del medesimo quale supporto per i sempre più apprezzati (anche dal punto di vista energetico) tetti verdi, elementi che garantiscono la massima flessibilità architettonica.
Le fasi di progettazione e posa in opera

La presentazione ha successivamente illustrato la progressione esecutiva di un sistema di copertura, dapprima in sola lamiera di alluminio, successivamente mostrando con questa possa diventare a sia una copertura fotovoltaica che u tetto verde, con semplici e veloci passaggi.

Ci si è quindi soffermati sui dettagli costruttivi tipo e, in particolare, sui sistemi di fissaggio – brevettato -, con grappa invisibile posta sotto il rivestimento ancorata alla sottostante struttura.

In conclusione la relazione dell’Ingegner Cordioli si è concentrata sullo studio progettuale che precede la messa in opera del sistema, descrivendone le tipicità, come al possibilità quasi infinita di dimensioni realizzabili (è profilabile in cantiere e si possono ottenere anche con lastre lunghe oltre 150 metri) e la possibilità di avere un raggio di curvatura elevato di ben 3 metri oltre alla versatilità.

Esempi e nodi
In conclusione sono stati mostrati esempi realizzati, dalla fase progettuale, con esaustivi elementi e nodi tecnologici, alla fase di cantiere fino all’elementi finito.

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