Smart Building: oltre l’80% degli edifici italiani sotto la classe D. Le 7 proposte di TEHA

Il patrimonio edilizio italiano è tra i più obsoleti d’Europa, con oltre l’80% degli edifici in classi energetiche inferiori alla D. La Community Smart Building di TEHA Group propone 7 azioni strategiche per accelerare la transizione verso edifici intelligenti e sostenibili. Investire in competenze, riformare gli incentivi e promuovere la consapevolezza sono le prime azioni da mettere in campo per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e innovazione, contribuendo al benessere economico, ambientale e sociale del Paese

Smart Building: oltre l’80% degli edifici italiani sotto la classe D. Le 7 proposte di TEHA

In Italia, l’84,5% degli edifici è stato costruito prima del 1990 e circa l’80% si colloca nelle classi energetiche inferiori alla D. Questo scenario ha contribuito a un aumento del 31% nella spesa energetica delle famiglie dal 2015, che ha raggiunto 54,2 miliardi di euro.

La Community Smart Building di TEHA Group, con il supporto di partner come ABB, ANCE Lombardia, BTicino, IRSAP, KONE, MCZ Group e Principe Ares, ha elaborato 7 proposte per promuovere la transizione verso edifici intelligenti e sostenibili.

Il contesto: inefficienza energetica e necessità di intervento

Il settore edilizio italiano presenta un tasso di rinnovamento annuo dello 0,85%, inferiore rispetto a Francia (con 1,7%) e Germania. Nonostante un incremento degli edifici in classe energetica A (dal 2,9% al 3,8% tra il 2018 e il 2025), il 79% degli immobili rimane in classi inferiori alla D. Le emissioni lorde di gas serra nel 2021 ammontavano a 75,5 milioni di tonnellate di CO₂ equivalente, e, mantenendo l’attuale trend, la completa decarbonizzazione del settore edilizio italiano non si raggiungerebbe prima del 2103, ben oltre l’obiettivo europeo del 2050.

Questa situazione ha ripercussioni economiche significative: la spesa delle famiglie per consumi elettrici e termici è aumentata del 31% dal 2015, raggiungendo 54,2 miliardi di euro.

Diventa quindi sempre più strategico investire in edifici efficienti e smart. La filiera degli Smart Building genera già oggi 163 miliardi di euro di fatturato e 43 miliardi di euro di Valore Aggiunto, occupa 419mila addetti, con la possibilità di creare ulteriori 200.000 nuovi posti entro il 2030. 

Le 7 proposte di TEHA per edifici intelligenti e sostenibili

Partendo dallo scenario appena descritto la terza edizione della Community Smart Building di TEHA Group ha lanciato le 7 proposte per accelerare la transizione efficiente in 3 ambiti chiave: competenze, incentivi e consapevolezza.

“L’efficientamento smart degli edifici più vetusti porterebbe a una riduzione del 29% dei consumi energetici e del 5% di quelli idrici, con un risparmio netto complessivo di 17-19 miliardi di euro”, spiega Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile della Community Smart Building di TEHA Group

1. Sviluppo delle competenze

La carenza di competenze nel settore edilizio è evidenziata dal fatto che nel 2023 il 57,6% delle nuove entrate ha riscontrato difficoltà di reperimento. TEHA propone programmi di upskilling e reskilling per operatori della filiera, in collaborazione con le ITS Academy, per formare professionisti con competenze green e smart.

2. Collaborazione con le ITS Academy

Le ITS Academy hanno formato 46.616 studenti tra il 2015 e il 2024, con un tasso di occupazione dell’87% entro un anno dal diploma. TEHA sottolinea l’importanza di rafforzare questa collaborazione per sviluppare percorsi mirati con esperienze pratiche “on the job”.

3. Potenziamento dei programmi formativi

Il 65% degli operatori del settore considera la formazione una leva prioritaria. TEHA ha mappato percorsi formativi necessari per figure chiave, includendo corsi universitari, master in BIM e programmi di Istruzione Professionale per manutenzione e assistenza tecnica.

4. Formazione obbligatoria per appalti pubblici

TEHA propone di rendere obbligatoria la formazione per i grandi appalti pubblici di riqualificazione edilizia, introducendo una clausola che vincoli la partecipazione ai bandi al possesso di competenze specifiche in tema di riqualificazione smart.

5. Riforma degli incentivi e finanziamenti green

Per accelerare la diffusione degli Smart Building, TEHA propone di riformare il sistema di incentivi, introducendo meccanismi proporzionali ai risparmi energetici ottenuti e garantendone la stabilità fino al 2030. Inoltre, suggerisce di agevolare l’accesso al credito, incentivando finanziamenti green e promuovendo strumenti finanziari alternativi come gli Energy Performance Contract.

6. Introduzione del “Libretto della casa”

TEHA propone l’introduzione di un “Libretto della casa”, uno strumento di certificazione volontaria per documentare gli interventi effettuati negli edifici, facilitando l’accesso a incentivi e benefici fiscali.

7. Promozione della consapevolezza

La Community propone di sviluppare iniziative nazionali di comunicazione e sensibilizzazione sui benefici degli Smart Building, coinvolgendo cittadini e pubbliche amministrazioni attraverso vari strumenti di comunicazione. Inoltre, sottolinea l’importanza di promuovere la collaborazione fra pubblico e privato e condividere best practice relative a interventi di riqualificazione edilizia. 

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