Progetto Concrete in Abruzzo

La ricostruzione delle zone terremotate dell’Abruzzo procede. Sono state consegnate le 164 piattaforme in calcestruzzo armato con la consulenza tecnica di Progetto Concrete, sulle quali  sono in fase di realizzazione altrettanti edifici previsti dal Progetto C.A.S.E. La costruzione delle piastre ha avuto un costo di circa 117 milioni di euro su una spesa complessiva, ad oggi, per la realizzazione totale degli edifici di circa 290 milioni di euro (numero in continua evoluzione in funzione della produzione giornaliera).
L’importanza delle piattaforme come garanzia antisismica ha portato il Consorzio ForCASE, delegato dal Dipartimento della Protezione Civile per individuare in Progetto Concrete il soggetto tecnico più autorevole a svolgere la funzione di assistenza tecnica sia rispetto alla fase di prescrizione che di realizzazione delle piattaforme.
Si tratta di un importante riconoscimento dell’impegno e della qualità del lavoro svolto da Progetto Concrete in oltre tre anni di attività capillare sull’intero territorio nazionale.  
“L’assistenza sui cantieri è stata continua e particolarmente impegnativa – commenta Andrea Bolondi, coordinatore di Progetto Concrete e vice presidente di ATECAP – perché ha seguito passo passo le forniture di calcestruzzo che si sono avvicendate 24 ore su 24. Considerata l’importanza dell’intervento e il valore anche civile del programma abbiamo ritenuto utile che tutti gli otto ingegneri specializzati di Progetto Concrete collaborassero e si confrontassero con questa esperienza.
Tutti ne abbiamo tratto un arricchimento non solo tecnico, ma anche umano.”
Per Gaetano Manfredi, Professore dell’Università di Napoli Federico II e componente del Comitato Scientifico del Progetto C.A.S.E. “il contributo di Progetto Concrete è stato molto utile fin dalla fase di prescrizione, garantendo che le specifiche del calcestruzzo utilizzato rispondessero alle caratteristiche tecniche individuate.
La presenza sul campo degli ingegneri specializzati ha funzionato da stimolo per le imprese che hanno realizzato le piastre e ha garantito una rigorosa rispondenza tra quanto prescritto e quanto realmente fatto in fase di messa in opera.
Si è trattato di un'esperienza estremamente positiva che dimostra la possibilità di lavorare proficuamente in una collaborazione fra pubblico e privato con l’obiettivo comune di garantire la sicurezza del costruito” Le prescrizioni sul calcestruzzo sono state redatte, dagli ingegneri di Progetto Concrete, per rispettare le richieste delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni di considerare anche l’ambiente di progetto al fine di garantire la durabilità necessaria alle opere.
Inoltre la scelta di calcestruzzi ad alta fluidità, S5 e SCC, ha contribuito a migliorare i processi realizzativi in termini di velocità esecutiva e qualità del risultato finale.
“Noi siamo convinti – continua Andrea Bolondi – che per qualificare realmente il processo produttivo del costruire si debba poter contare su una crescita culturale della progettazione, ma soprattutto sia necessario un rigido controllo tecnico sulle caratteristiche dei materiali utilizzati e sulla reale rispondenza tra prescrizione e messa in opera. Sottovalutare questo aspetto rende purtroppo inutili molti buoni propositi e non dà le garanzie di durabilità e di sicurezza che l’esperienza tragica del terremoto ha fatto emergere come una necessità imprescindibile in un Paese civile.” 

Il Progetto promosso e finanziato da ATECAP – Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato, AITEC – Associazione Italiana Tecnico Economica Cemento, ASSOBETON – Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi, SISMIC – Associazione Tecnica per la Promozione degli Acciai Sismici per Cemento Armato e ASSIAD – Associazione Italiana Produttori Additivi e Prodotti per Calcestruzzo per migliorare la qualità della prescrizione, progettazione e realizzazione delle opere in cemento armato in Italia, attraverso la diffusione delle Norme Tecniche per le Costruzioni, per la cui divulgazione il Progetto ha acquisito il patrocinio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

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