Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Anche per questo 2015 continua la crescita della richiesta di negozi, nonostante rimanga la minaccia legata al proseguire dell’incertezza sulla ripresa e sulla stabilità sociale di molti Paesi (Est Europa, Cina, Nord Africa, Medio Oriente) insieme alla paura di un’escalation dei costi, come effetto di canoni crescenti e scarsa offerta di spazi di qualità. Questo è ciò che è emerso dalla ricerca del CBRE, leader mondiale nella consulenza immobiliare, “How Active are Retailers Globally”, che investiga i piani di espansione dei retailers internazionali nelle diverse regioni del globo (EMEA, Americas e Asia Pacifico). Nello specifico, il 47% degli intervistati ha indicato nelle prospettive economiche incerte, nell’escalation dei costi (prevalentemente dei canoni di locazione) e nella mancanza di spazi commerciali di qualità le più grandi preoccupazioni per il 2015. Nonostante ciò, i retailers internazionali continuano a voler espandere il loro network fisico e investono nella rete di negozi, poiché il punto vendita rimane la meta preferita del consumatore per fare shopping. L’indagine mostra come per il secondo anno consecutivo sia la Germania il mercato più popolare tra i retailers, con il 40% dei rispondenti che dichiara di voler aprire un negozio lì nel 2015. Al secondo posto si colloca il Regno Unito con il 33% e la Francia con il 31%. L’Italia, con il 21% delle preferenze, si posiziona al settimo posto dopo Hong Kong, confermandosi nella top 10 dei mercati migliori per il retail e per la penetrazione dei brand internazionali. I retailers oggi si trovano a dover affrontare sfide come la crescita della distribuzione multicanale ed il cambiamento delle abitudini di consumo, il che rende sempre più importante la presenza di un network consolidato di negozi, che siano riconoscibili e che rappresentino in modo efficace il brand. Ecco perché la crisi attraversata dal nostro Paese negli ultimi cinque anni non ha fermato l’attività dei retailers, ma ne ha anzi confermato l’interesse, pur se con un approccio cauto e selettivo. Rispetto ai mesi passati, quello che stiamo osservando oggi tra i retailers – già presenti a Milano e Roma – è la tendenza ad avere una maggiore fiducia nel Paese che porta a valutare, per l’espansione del network, anche mercati secondari, per consolidare la loro presenza ed aumentare la massa critica. I nuovi format dei negozi, più spaziosi, sofisticati, attraenti e sempre più arricchiti con componenti di leisure, sono oggi un’arma fondamentale a disposizione dei retailers per attrarre i consumatori ed integrare il proprio business attraverso una strategia multicanale. Il negozio non è più solo il luogo dove fare acquisti ma dove vivere un’esperienza completa, che stimoli tutti i sensi, olfatto, gusto, udito e vista e che sia capace di rimanere impressa nel consumatore per indurlo a ripeterla. Anna Paltrinieri, Executive Director Retail Agency – CBRE Italia Il motore di tutte queste attività è il cambiamento fondamentale nella mentalità dei consumatori italiani che, grazie soprattutto a internet, sono molto più informati sulle caratteristiche e qualità dei prodotti. Questo, insieme agli effetti prodotti da oltre cinque anni di austerità, ha favorito il consolidamento di un comportamento d’acquisto molto più consapevole. Il negozio fisico si conferma la meta principale per lo shopping dei consumatori e ciò spinge i retailers ad espandere il network di negozi in luoghi diversi, con il 21% dei rispondenti che intende aprire tra 1-5 negozi in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) entro la fine dell’anno. Nel 2015 l’Italia tra le mete preferite dai Retailers 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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