Meno IVA, pi� restauri

Adriana Poli Bortone propone agevolazioni IVA. Il sindaco di Lecce, oltrechè parlamentare europeo di Alleanza nazionale, in una nota inviata ai ministri per i beni culturali, Giuliano Urbani, e dell’Economia, Giulio Tremonti, sollecita l’inserimento nel Dpef di agevolazioni riguardanti l’Iva sul restauro dei beni culturali. Esse – sottolinea il sindaco della città d’arte salentina – ”determinerebbero certamente notevoli vantaggi in tutto l’indotto dei beni culturali e contribuirebbero al mantenimento o alla creazione di posti di lavoro”. Poli Bortone ricorda nella nota che ”la Direttiva 92/77/EEC del 19 ottobre 1992 del Consiglio dell’Unione Europea stabili’ che dal primo gennaio 1993 gli Stati membri dovessero applicare un’aliquota standard per l’ Iva, che non poteva essere inferiore al 15%”. ”A propria discrezione” gli Stati dell’Unione ”possono applicare una o due aliquote ridotte, fino al 5%, ad una serie di beni e servizi elencati nell’Annesso H della direttiva stessa. Infine il Consiglio può rivedere l’entità delle aliquote ogni due anni, e deliberando all’unanimità può decidere di modificare la lista dei beni e dei servizi ad aliquota ridotta elencati nell’Annesso H”. ”La conservazione dei beni culturali – dice Poli Bortone – e’ riconosciuta universalmente come importante obiettivo sociale. In attesa che le istituzioni comunitarie vogliano assumere anche per la conservazione dei beni culturali specifiche agevolazioni tributarie e in particolare l’inclusione di questa categoria di servizi tra quelli con aliquota ridotta elencati nell’Annesso H, credo che il governo italiano potrebbe già prevedere agevolazioni che determinerebbero certamente notevoli vantaggi in tutto l’indotto dei beni culturali e continuerebbero al mantenimento o alla creazione di posti di lavoro”.

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