Macchine edili in positivo nel 2012 (+5,4%)

Macchine edili in positivo nel 2012 (+5,4%)

Il consuntivo 2011 indica un incremento del fatturato, modesto ma confortante (+5,5%), ottenuto grazie alle esportazioni (pari a circa 1,85 miliardi) che crescono di quasi il 10%; sempre critica la situazione del mercato domestico ancora in calo.
Nel 2011 l’export è dunque tornato a crescere, lasciando spazio a un cauto ottimismo, accompagnato da un po’ di delusione per un risultato che, considerate le buone performances delle vendite all’estero nei primi mesi dell’anno, si sperava potesse portare a un incremento più consistente. Nonostante l’ampio ricorso alla CIG, permane la situazione difficile per l’occupazione che, dopo la diminuzione del 10% registrata nel 2009 e l’ulteriore leggera flessione (-1,5%) nel 2010, cala ancora nel 2011 di oltre il 6%.

“Per il 2012 l’andamento del settore è previsto in crescita, non certo grazie al mercato domestico stimato in ulteriore diminuzione (-2,3%) ma sempre per il supporto dell’export che, a consuntivo, si spera possa eguagliare il buon risultato del 2011 – dichiara Luca Turri, Presidente Ucomesa – La situazione dell’occupazione dovrebbe mantenersi stabile, ma non si esclude una ulteriore lieve diminuzione. I volumi di export registrati prima della crisi restano un obiettivo ancora lontano, ma rimane la fiducia che le vendite all’estero continuino a sostenere il settore, che, va sottolineato, è costituito in massima parte da piccole e medie imprese alle quali va reso il grande merito di aver saputo trovare la forza e le risorse per competere, anche con aziende ben più grandi e strutturate, sui mercati internazionali”.

Nel 2012 non si prevedono dunque sensibili miglioramenti.
Il settore delle “Macchine edili, stradali, minerarie ed affini” soltanto nel 2008 sviluppava un fatturato attorno ai 4 miliardi di euro, con un export di quasi 2,9 miliardi.
Nel 2009, in piena crisi mondiale, il settore ha registrato un crollo dell’export (-39%), fino ad allora elemento trainante nonché fattore compensativo di una domanda interna debole, se non proprio inesistente, a causa della mancanza o del cronico rinvio degli investimenti nell’industria delle costruzioni in Italia.
La pesante riduzione delle esportazioni e l’assenza di un mercato domestico hanno trascinato verso il basso la produzione del settore, attestatasi sui 2,6 miliardi di euro (-35% rispetto al 2008), determinando in alcuni comparti una situazione difficilissima, con perdite di fatturato anche dell’80%.
Nel 2010, con un export di circa 1,7 miliardi di euro, ancora in calo del 4% rispetto all’anno precedente, il fatturato del settore si è ulteriormente contratto (-8,5%) attestandosi sotto i 2,4 miliardi di euro.

Il mercato ha riscontrato un aumento significativo dell’export verso Stati Uniti (+52%), Francia (+36%), Turchia (+47%), Russia (+86%) e Germania(+16%). Singolare l’incremento dell’export verso la Romania (+259%) e la Colombia +(86%).

Macchine edili in positivo nel 2012 (+5,4%)
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