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Chiuso a Pesaro l’appuntamento annuale con l’Assemblea Generale di Andil (Associazione Nazionale Industriali dei Laterizi). Tema dominante il deficit energetico, con il suo impatto negativo in termini economici ed ambientali. Il Convegno abbinato alla Parte Pubblica dell’Assemblea è stato un importante momento di analisi e confronto tra gli operatori del settore, arricchito dall’intervento di relatori prestigiosi, che hanno approfondito la questione dell’energia in un percorso tematico e con un approccio multidisciplinare globale, a partire dagli elementi normativi fino all’analisi tecnica e prestazionale delle costruzioni ed alle previsioni sui problemi energetici a livello internazionale. L’Ing. Catervo Cangiotti, Presidente di Andil, ha aperto i lavori con un allarmante quadro della situazione energetica complessiva, che sta soffocando il sistema Paese e in particolare le piccole e medie imprese. “In Italia – ha affermato Cangiotti – “il costo dell’energia è del 30% superiore alla media dei 25 Paesi dell’Unione Europea. Questo divario di costo è causato da una mancata politica di liberalizzazione del mercato, da uno scarso ricorso a fonti alternative, dalle elevatissime imposte pagate dalle imprese sull’energia e da una politica ambientale spesso improntata alla disinformazione” – ha proseguito il Presidente. “All’emergenza occorre rispondere attraverso due strumenti: la Ricerca e l’Innovazione. Andil sta conducendo in questo senso importanti lavori di ricerca; con il Politecnico di Milano, Dipartimento di Scienza e Tecnologia dell’Ambiente Costruito ha condotto analisi consolidando una rete interuniversitaria (Politecnico di Bari – performance dei solai in latero-cemento; Università di Pavia – progettazione di murature portanti in zona sismica; Università di Perugia – prestazioni meccaniche di strutture murarie e solai in latero-cemento rinforzate con nastri di materiali compositi e/o fili di acciaio). Insieme all’Università Politecnica delle Marche Andil sta studiando il comportamento termoigrometrico e di mantenimento nel tempo di tetti e pareti ventilati, mentre con l’Università di Padova ha verificato il comportamento delle azioni sismiche di murature eseguite con tipologie di blocchi in laterizio di nuova generazione. La collaborazione con il Dipartimento di Tecnologia dell’Architettura dell’Università di Firenze consiste in un’articolata ricerca sulla valutazione del ciclo di vita dei laterizi per quantificare gli impatti ambientali legati alle fasi relative alla messa in opera, uso e dismissione degli edifici costruiti in laterizio.” “Da menzionare anche la partecipazione di Andil a due progetti co-finanziati dalla Comunità Europea: il progetto ESECMaSE, per il miglioramento della sicurezza e dell’efficienza costruttiva delle strutture in muratura in Europa ed il progetto DISWall, per lo sviluppo di sistemi innovativi per la muratura armata. E’ evidente come il settore del laterizio (riconosciuto ufficialmente come industria pulita dal Ministero dell’Ambiente anche attraverso l’Accordo sulla Sostenibilità Ambientale sottoscritto con Andil nel 2005) si stia preparando a svolgere un ruolo da protagonista per ottenere significativi risparmi energetici e la riduzione dell’impatto ambientale.” “Una sfida da vincere” – ha commentato infine l’Ing. Cangiotti – “un problema grave e urgente che risolveremo anche grazie all’attuazione di sinergie con i progettisti e con i costruttori, anch’essi coinvolti nell’emergenza energetica, e tramite le garanzie e le sicurezze che offriamo, nel tempo, agli utilizzatori. Occorre diffondere la cultura del laterizio.” – ha concluso poi Cangiotti – “Le case costruite in laterizio consentono un concreto risparmio energetico ed una drastica riduzione delle emissioni in atmosfera di anidride carbonica”. Tra i relatori che hanno proseguito l’analisi del tema, il Dr. Giuseppe Morandini, Presidente Piccola Industria di Confindustria, l’Ing. Marco Montagna, Presidente Assindustria Pesaro e membro del Consiglio Direttivo dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), incaricato dall’Ing. Claudio De Albertis, Presidente dell’Ance, di leggere la sua relazione, il Prof. Carlo Andrea Bollino, Presidente di GTRN S.p.A. (Gestore del Sistema Elettrico), il Prof. Antonio Vitale, Ordinario di Fisica Sperimentale dell’Università di Bologna, il Prof. Fabio Gobbo, Ordinario di Economia Industriale, della LUISS Guido Carli di Roma. Primario interprete del costruire in laterizio, il Prof. Giorgio Grassi ha illustrato come, con tale materiale, si possano realizzare architetture destinate a sfidare il tempo e a qualificare il segno dell’uomo. Dati economici Per i produttori di laterizio il 2005 ha rappresentato l’ottavo anno consecutivo di crescita, sia pure più contenuta rispetto al 2004, così come è stato ancora un anno positivo per il settore complessivo delle costruzioni (+0,5%). Per le costruzioni è il settimo anno consecutivo di crescita, sebbene si confermi il rallentamento registrato a partire dal 2003. Si registra nel 2005, infatti, una produzione totale di 20,75 milioni di tonnellate di laterizi, con un +1,7% rispetto al 2004. Ciò è dovuto essenzialmente alla crescita dell’edilizia residenziale, che continua a essere sostenuta dalla forte domanda sia di nuove abitazioni che di riqualificazione da parte delle famiglie. Gli investimenti in abitazioni hanno raggiunto quota 72.000 milioni di euro e rappresentano oltre la metà del totale degli investimenti realizzati nell’anno. La vivacità del mercato immobiliare ha trainato sia la produzione di nuove abitazioni (+2,5%) che la riqualificazione del patrimonio abitativo esistente (+2%), grazie anche alle agevolazioni fiscali. Andil – Assolaterizi (Associazione Nazionale Industriali dei Laterizi) In Italia Andil rappresenta 194 Aziende del settore dei laterizi, con circa 240 stabilimenti, per un totale di 10.000 addetti, che producono elementi in laterizio destinati ai diversi comparti costruttivi (divisori, faccia a vista, murature, cotto per pavimenti, solai, tavelloni, coperture e vasi in terracotta) per circa 21 milioni di tonnellate con un fatturato complessivo di 1500 milioni di euro nel 2005. Fanno parte di Andil aziende di ogni dimensione localizzate in tutte le regioni italiane, in rappresentanza di oltre l’80% della produzione nazionale. L’industria italiana dei laterizi, il maggior produttore mondiale di materiale da costruzione in terracotta, garantisce una produzione capace di assicurare elevati livelli di sicurezza strutturale, comfort e salubrità abitativa, isolamento termico e protezione acustica, minimi costi di gestione, concreta e collaudata sostenibilità ambientale. Per scaricare l’osservatorio 2005 sull’industria italiana dei laterizi, in PDF clicca qui Per ulteriori informazioni www.laterizio.it Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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