Materiali innovativi per pavimentazioni e rivestimenti: la sostenibilità al servizio del design 11/02/2025
Il mattone continua ad essere, per gli italiani, un investimento sicuro; e di fatti la casa si conferma al primo posto tra i progetti, realizzati, delle famiglie. Famiglie che però pur di vivere nell’immobile di proprietà sborsano ogni anno oltre 20 miliardi che vanno allo Stato in imposte varie. Cifre che sembrano abbastanza costanti nonostante tutte le novità fiscali recenti ed è stata (tra Imu e Tasi) di 23,9 nel 2014. Cifra che è ‘pressoché invariata’ rispetto a quella dell’Imu del 2012 (23,8 miliardi). L’Imu ha generato un gettito di 19,3 miliardi e la Tasi di 4,6 miliardi. I dati sul patrimonio immobiliare giungono dal rapporto ‘Gli immobili in Italia’ realizzato dell’Agenzia delle Entrate e del Dipartimento delle finanze del Tesoro e presentato oggi a Roma. Decreto sui nuovi valori catastali Proprio a poche ore da un appuntamento ‘immobiliare’ particolarmente atteso dai contribuenti: l’arrivo venerdì prossimo in Consiglio dei Ministri del decreto attuativo della delega fiscale con i nuovi valori catastali. Un’attesa che già però diventa preoccupazione: si tratterà dell’ennesima stangata? La risposta arriva in coro dall’appuntamento romano e dal viceministro all’Economia, Luigi Casero, al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, tutti spiegano che il passaggio sarà a ”invarianza di gettito”. Termine tecnico che Casero spiega così: ”ci sarà chi pagherà di più e chi pagherà di meno. Ma il risultato di questo, sia a livello comunale che statale, sarà zero”. Quindi niente tasse in più, ribadisce il viceministro. Rispetto alla ‘mappatura’ del patrimonio immobiliare (relativa al 2012) lo studio tratta anche il tema dell’evasione del settore che potrebbe valere 4,3 miliardi nel 2014. A tanto ammonta infatti il tax gap, cioè la differenza tra il gettito teorico dovuto dai contribuenti (ricostruito a partire dai dati catastali) e il gettito effettivo standard, basato sui versamenti Imu e Tasi. Questa cifra è sostanzialmente in linea con il valore del 2012, che si attestava a 4,2 miliardi, pari al 18,4% del gettito teorico (quasi un euro ogni 5 dovuti). Ma quanto costa la prima casa? Nel 2014 è calato del 12,6% il gettito Tasi-Imu sull’abitazione principale (3,5 miliardi) a fronte di un gettito Imu 2012 di circa 4 miliardi. Secondo l’Agenzia delle Entrate e i Dipartimento delle finanze, in media i proprietari di prima casa hanno pagato 204 euro nel 2014 contro i 227 del 2012. Per comprare un’abitazione ci vogliono in media 181 mila euro nel 2012, 1.560 euro al metro quadro, l’1,8% in meno rispetto al 2011. Per un box bisogna investire poco più di 20 mila euro, per cantine o soffitte circa 5.400. La dimensione media delle abitazioni è di 116 metri quadrati, in leggera crescita (+1,5%) a livello nazionale. Le case mediamente più grandi sono in Umbria (133 metri quadri) e le più piccole in Val d’Aosta (93 metri quadri). A Roma il valore medio di una casa è poco più di 380 mila euro (ma supera 800 mila euro nelle zone più pregiate), a Milano è di quasi 250 mila euro (oltre 700 mila nel centro storico) e a Napoli di circa 300 mila. Infine la distribuzione delle case di proprietà: in Italia tre famiglie su quattro risiedono in casa di proprietà. Si tratta esattamente del 76,6% dei nuclei familiari con un picco al Sud (82,1%) e un dato prossimo a quello nazionale 74,5% al Nord). Meno case di proprietà invece nelle regioni del Centro 72,8%. Il 75% delle famiglie italiane possiede una casa 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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